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Autore: sab2fab4you    13/12/2020    0 recensioni
Non ho mai capito cosa fosse l’amore. L’ho sempre visto come una specie di droga, l’uomo è sempre alla ricerca di una nuova dose da iniettare nel suo corpo perché ne sente il bisogno, senza curarsi del fatto che essa lo uccide pian piano fino a portarlo all’overdose. Non ho mai capito cosa fosse l’amore fino a quando non ho incontrato lei, la mia droga personale, portatrice di salvezza e distruzione allo stesso tempo e da allora tutto ha iniziato ad avere senso.
***
Lily e Ben sono due semplici ragazzi di Bristol ma la loro vita è sempre stata complicata. Lily non sa chi sia suo padre e sua madre è in prigione; Ben vive con dei genitori completamente assenti, il padre lavora giorno e notte e la madre è sempre in giro. Sono l'uno il punto di riferimento dell'altro. Ben è da sempre innamorato di Lily ma non ha il coraggio di confessarle i suoi sentimenti perché ha paura di rovinare la loro amicizia. Lily d’altro canto prova dei forti sentimenti per Ben ma non ha mai capito cosa significhino realmente. L'amore tra Ben e Lily sboccerà oppure appassirà per sempre?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 20


Lily


Ero seduta sul muretto del cortile della scuola con Hana, stavamo aspettando che Ben uscisse dall’edificio per poter andare tutti insieme a pranzo da lei, non vedevo l’ora di assaggiare tutte le prelibatezze della cucina coreana di cui mi aveva parlato fino ad ora.


<< Ti sei fatta male di nuovo? >>, domandai indicando le sue ginocchia.


La ragazza sbuffò per poi scoprire il gomito e rivelare un brutto livido, << è difficile fare le consegne con la bicicletta, soprattutto quando devi fare presto >>.


<< Ma non avete un addetto alle consegne? >>, il vento soffiò forte dietro di noi e avvertii un brivido formarsi dietro a schiena, quindi mi alzai subito il cappuccio della felpa, guardai le gambe scoperte di Hana e mi domandai come facesse a non sentire freddo.


<< Si è licenziato due settimane fa, il vero problema è che siamo costretti ad usare la bicicletta perché nessuno di noi ha la patente per il motorino >>.


Rimasi in silenzio qualche secondo per poi illuminarmi, questa era l’occasione perfetta per Daniel di lavorare in modo onesto, in più mi fidavo di Hana e della sua famiglia e sapevo che lo avrebbero trattato bene. << C’è un mio amico che ha bisogno di lavorare e che guarda caso ha la patente, che ne dici? >>.


Hana saltò giù dal muretto per poi prendermi le mani e stringerle. << Sul serio? Sarebbe perfetto! >>.


<< Non ti assicuro niente ma ci parlerò e ti farò sapere! >>.


**


Stavo spiegando la mia proposta a Daniel ed ero convinta di aver avuto un’idea geniale ma tutto il mio entusiasmo fu smontato dal ragazzo stesso.


<< Scordatelo, non lavorerò in un ristorante >>.


<< Non devi mica fare il cameriere, sarai il fattorino >> cercai di spiegare.


<< Non voglio fare il fattorino, e poi cos’è questa storia? Solo perché ho origini coreane significa che devo lavorare in un ristorante coreano? >>.


Mi portai le mani in testa per poi guardare Ben in cerca di supporto. ma il ragazzo era troppo impegnato a mangiare gli avanzi del pranzo con Hana per darmi retta.


<< Sei stato tu a dire che non riuscivi a trovare lavoro, dai cazzo questa è un’occasione d’oro! >> dissi gesticolando furiosamente.


Daniel fece spallucce come a dire che non c’era niente da fare. Sbuffai sonoramente per poi incrociare le braccia sotto al seno, era così testardo certe volte!


<< Sei un cretino, sappi che non capitano spesso occasioni del genere >>.


Dopo che il ragazzo mi fece il verso ero già pronta a colpirlo ma Ben mi interruppe.


<< Rimandiamo la violenza per dopo, devo dirvi una cosa >> annunciò a entrambi per poi sparire in camera sua. Ritornò con un volantino fra le mani che poi porse al suo migliore amico.


<< “Raccolta fondi per la Stokes Croft High School” >> lesse il ragazzo ad alta voce, gli strappai il foglio dalle mani per poi guardarlo in cagnesco e osservare il foglio.


<< E’ una specie di mostra in cui tutti i club della scuola espongono i loro lavori, si paga il biglietto d’entrata e il ricavato andrà ai fondi della scuola >> spiegò Ben.


La data sul volantino diceva che la mostra ci sarebbe stata il 4 Novembre, << come sapete faccio parte del club di fotografia, verrete? >>, il ragazzo mi guardò intensamente come se volesse farmi capire che ci teneva che io andassi.


<< Ovvio, non mi perderei mai un evento così importante >> mi alzai per scoccargli un bacio sulla guancia.


<< Ma sì dai, farò un salto anch’io >> confermò Daniel.


Ben fece scivolare il suo braccio attorno alle mie spalle e mi strinse a lui per poi lasciarmi un bacio sulla testa, << ottimo >>.


<< Adesso, mi vuoi aiutare a convincere questo stronzo ad accettare il lavoro? >> puntai il dito contro Daniel che era ancora stravaccato sul divano e che appena sentì le mie parole si lasciò sfuggire un grido di frustrazione.


**


Ben


4 Novembre




La palestra della scuola era stata allestita in modo che ogni club avesse un suo stand e abbastanza spazio per mostrare la propria attività; purtroppo lo spazio era stato assegnato a seconda dell’importanza e della popolarità del club, quindi noi di fotografia ci eravamo dovuti arrangiare dato che eravamo solo dieci membri. Il nostro stand era stato allestito come una piccola mostra d’arte, ognuno aveva il proprio spazio diviso da una parete sulla quale poi avremmo dovuto esporre i nostri lavori. Avevo appena finito di appendere l’ultima foto quando il professor Wright spuntò dietro le mie spalle.


<< Sei stato bravo, riesco a percepire i tuoi sentimenti attraverso le foto >>.


<< Grazie prof >>, sorrisi al professore ma mi lasciai sfuggire un sospiro, ero molto nervoso. Ero al 90% sicuro che a Lily sarebbe piaciuto ma come al solito avevo iniziato a pensarci troppo, una parte di me aveva paura che forse non le avrebbe fatto piacere sapere che tutta la scuola avrebbe visto le sue foto. Percepii un altro sguardo su di me, a pochi passi dal prof c’era Georgia che stava fissando la parete con le mie foto. Mi guardò di sfuggita perché quando si rese conto che mi ero accorto della sua presenza mi diede le spalle. Ecco un’altra cosa che mi era passata per la testa, l’imminente incontro tra Lily e Georgia. Mi diedi un colpetto sulla fronte, non era il momento di farmi venire certe paranoie.


**
Non avrei mai immaginato che la mostra avrebbe avuto così tanto successo, gli stand pullulavano di persone, persino noi poveri sfigati di fotografia avevamo la folla! Ero contento di ciò, ma di Lily non c’era ancora neanche l’ombra, quindi continuavo a cercarla fra la marea di gente.


<< Scusami, chi è la ragazza delle foto? >> domandò improvvisamente una signora.


Nello stesso momento in cui stavo per rispondere intravidi Lily che si faceva spazio fra le persone per avvicinarsi a me. Mi rivolse un piccolo sorriso per poi spostare lo sguardo sulle foto. Le labbra presero la forma di una O e gli occhi si spalancarono. Riportai la mia attenzione sulla signora, dovevo rispondere alla sua domanda.


<< E’ la mia ragazza, con queste foto ho voluto mostrare agli altri come lei appare ai miei occhi >> iniziai a spiegare, di sfuggita guardai Lily, aveva ripreso a sorridere, << la sequenza inizia con una foto che rispecchia la prima impressione che le persone hanno di lei >> puntai alla prima foto, << per poi passare a com’è realmente >>.


Lily


Non riuscivo a spiegare a parole quello che stavo provando, era un turbinio di emozioni. Ero molto più che felice, sentivo il cuore battere forte mentre qualcosa mi solleticava all’altezza dello stomaco, ero innamorata di quel ragazzo. Ero certa del fatto che qualunque cosa sarebbe successa lui sarebbe rimasto al mio fianco, era l’unico che mi conosceva meglio di chiunque altro, non mi aveva mai giudicata anzi, mi ha sempre amato incondizionatamente. L’unica parola che mi veniva in mente per descrivere tutto questo era: amore.


Guardai la prima foto, avevo un’espressione seria, quasi arrabbiata; mi ricordo che la scattò la sera in cui stavamo facendo da pali a Dan mentre disegnava uno dei suoi graffiti. C’era poi una foto di me che gioco a basket, avevo entrambe le mani sui fianchi e un sorriso furbo stampato sul viso, probabilmente stavo pensando a come avrei stracciato Daniel; C’era anche una foto di me e Finn in cui stavamo ridendo, un’altra in cui guardavo l’obiettivo e allo stesso tempo cacciavo fuori il fumo della sigaretta. Ma fu l’ultima foto a colpirmi perché riconobbi il momento, ero stesa nel letto della mia camera con la luce del mattino che mi illuminava il viso e un’aria serena che non avevo da tempo, era il giorno dopo aver fatto pace con Ben.


Aspettai che Ben finisse di parlare con la signora che gli aveva posto la domanda per poi avvicinarmi a lui.




Avvolsi le braccia attorno ai suoi fianchi mentre affondai la faccia nel suo petto, avvertii la sua mano accarezzarmi la testa.


<< Ti amo, non sai quanto >> dissi alzando il viso verso di lui. Ben poggiò entrambi le mani sulle mie guance per poi condurmi verso le sue labbra.


<< Anche io Lily, tantissimo >> mi guardò negli occhi con un’intensità che non gli avevo mai visto usare e sentivo che da un momento all’altro mi sarebbe esploso il cuore. Ero certa che lo avrei amato per sempre.


**


Aspirai il tabacco dalla sigaretta che Ben mi aveva passato poco prima per poi cacciarlo fuori. Eravamo nel cortile della scuola, io ero seduta sul muretto mentre Ben era in piedi, appoggiato con la schiena contro il mio petto. Con una mano gli accarezzavo la guancia mentre con l’altra fumavo, il professor Wright aveva concesso una pausa ai ragazzi del club quindi stavamo approfittando di quel momento. Dopo aver fatto un altro paio di tiri ripassai la sigaretta al ragazzo, che mi ringraziò con un bacio sulla mano. Arrotolai uno dei suoi ricci attorno al mio dito per poi lasciarlo andare, stavo per farlo di nuovo quando una voce familiare attirò la mia attenzione.


<< Murphy! >> la testa bionda di Thomas si fermò a pochi passi da noi, << come ci si sente ad essere la star della mostra? >>.


<< Sono piuttosto lusingata a dir la verità >> dissi facendo spallucce.


Il ragazzo rise, << ottimo lavoro Ben, mia sorella per poco non esplode dall’invidia >>.


<< Ho fatto del mio meglio >> rispose Ben con un occhiolino.


Thomas mi diede un’ultima occhiata per poi rientrare, il modo con cui si era rivolto a Ben mi sorprese molto perché credevo che quei due non andassero d’accordo.


<< Da quando in qua sei amico di Thomas? >> chiesi.


Ben si girò verso di me, << ho scoperto che al contrario della sorella, è un tipo a posto >>.


<< Se le occhiate omicide che Georgia mi ha lanciato quando mi sono avvicinata allo stand uccidessero per davvero, probabilmente sarei già morta >>.


Ben ridacchiò, << hai notato come adesso non prova neanche ad avvicinarsi a te? >>.


Annuii, << ci deve solo provare >>.


Controllai l’orologio sul cellulare per assicurarmi che ci fosse ancora abbastanza tempo per stare insieme prima che Ben dovesse ritornare dentro.


<< Vi ho cercato ovunque, questa cazzo di scuola è un labirinto >> pronunciò una voce maschile.


Daniel si avvicinò a noi due, aveva un’aria visibilmente infastidita.
<< Sei venuto alla fine >> disse Ben per poi passarmi la sigaretta.


<< Non mi sarei mai perso la tua mostra >>, il ragazzo dondolò sui talloni, << e poi ho pensato di venir a dare un’occhiata alla scuola dato che.. tra poco sarò dei vostri >>.


Corrucciai le sopracciglia, avevo sentito bene? << Di che parli ? >> domandai confusa.


Daniel fece un piccolo sorriso prima di parlare, << la St. Jude’s High School ha ufficialmente chiuso perché le fondamenta dell’edificio sono risultate inagibili e pericolose, quindi mi trasferirò qui >> e indicò la nostra scuola.


Ben fece uno scatto per avventarsi sull’amico e abbracciarlo, nel farlo però urtò urtato la mano e quindi la sigaretta cadde a terra.


<< Sì, cazzo, sì! >> esultò Ben continuando ad abbracciare l’amico.


<< Beh, se le cose stanno così allora mi sento obbligata a farti fare un giro di questo meraviglioso istituto >> il mio tono trasudava sarcasmo ma allo stesso tempo ero contenta.


Ci incamminammo verso l’entrata della scuola, io e Daniel schierati al fianco di Ben; mentre avanzavamo lanciai un’occhiata a entrambi e avvertii il mio cuore farsi leggero. La mia relazione con Ben procedeva a gonfie vele, avevo chiuso per sempre con mia madre, ero riuscita a trovare un’amica fantastica e adesso la notizia di Daniel, era l’ultimo tassello mancante del puzzle, avevo la sensazione che da quel momento in poi la mia vita sarebbe stata un po’ più semplice. Sembrava un po’ la fine di una storia, quando tutti gli intrecci sono stati risolti e la vita dei personaggi riprende tranquillamente, ma io sapevo che questo sarebbe stato solo l’inizio.

 
   
 
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