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Autore: Jenny80_big    17/12/2020    0 recensioni
Charlie e Don vogliono recuperare un vero rapporto fraterno tra loro. Per farlo ripercorreranno il loro passato, imparando dagli errori fatti, per essere, finalmente, una famiglia.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Eppes, Don Eppes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 23

Charlie aveva passato una serata tranquilla.
Al suo risveglio aveva trovato Larry immerso in qualche teoria a cui stava lavorando. Quando si accorse che era sveglio, lo aiutò con la cena e gli disse che Don era tornato in ufficio per novità sul suo caso, ma non si sbilanciò nel dare informazioni.
Dopo un po', su insistenza dello stesso Charlie, tornò a casa e il matematico fu lasciato solo con i suoi pensieri.
Pensò alla conversazione avuta nel pomeriggio con gli agenti e non riusciva a credere che potesse essere stato Seth ad investirlo. Certamente non avrebbe buttato la sua vita per una sciocchezza del genere. Doveva solo recuperare un esame: come poteva giustificare un atto così grave? Più ci pensava, più trovava assurda questa ipotesi.
Rimaneva la fatalità.
Qualcuno per errore lo aveva investito e, preso dal panico, era fuggito. Si sentivano storie del genere ogni giorno, purtroppo.
Per passare il tempo iniziò a calcolare le probabilità per i vari scenari. Il compito risultava più difficile del solito a causa degli antidolorifici, ma fu abbastanza per tenerlo occupato.
L'indomani, invece, fu una tortura. Il medico era passato dopo pranzo e, dopo averlo visitato, gli confermò che, in giornata, sarebbe stato dimesso.
Chiamò suo padre per dargli la buona notizia e iniziò l'attesa. Non era mai stato bravo ad aspettare: il tempo non passava mai e non riusciva a trovare un modo per distrarsi.
Finalmente arrivò suo padre, con sua grande sorpresa, accompagnato da Don, che appariva decisamente più rilassato del giorno precedente.
Non appena lo vide gli fece un grande sorriso e disse
"Ho un'ottima notizia! Abbiamo preso il delinquente che ti ha fatto del male. Ora verrà assicurato alla giustizia. È stato un ragazzo che ti ha investito per errore e poi è scappato senza nemmeno chiamare i soccorsi. Il sergente Walker mi ha garantito che pagherà per quello che ha fatto."
Vedendo lo sguardo sbalordito di suo fratello, l'agente si affrettò ad aggiungere
"Non ti ha visto e ti ha urtato. Ha avuto paura delle conseguenze ed è scappato".
Charlie era sconvolto, fissava Don con occhi sgranati. Suo padre intervenne
"Spero che gli diano una pena esemplare, avrebbe potuto ucciderti, anzi, ci è andato molto vicino!"
Charlie si girò verso suo padre e disse in un sussurro
"Ma avrà una vita rovinata! Una cosa del genere lo segnerà per sempre."
Vedendo quanto fosse sconvolto il fratello, Don si affrettò a cambiare discorso, chiedendo quando sarebbe potuto tornare a casa e, proprio mentre Charlie stava per rispondere, entrò l'infermiera con la lettera di dimissione e le prescrizioni degli antidolorifici.
Il gesso sarebbe stato rimosso il mese successivo. Per i primi tempi avrebbe usato la sedia a rotelle per non gravare sulle costole rotte. Quando se la sarebbe sentita, avrebbe potuto iniziare ad usare le stampelle.
Impaziente di tornare a casa, si diresse verso la porta e Don, sorridendo della fretta del fratello, lo aiutò a spingere la sedia a rotelle.
Il tragitto verso casa fu, perlopiù, silenzioso perché tutti e tre gli uomini erano persi nei propri pensieri.
Arrivati a casa, Don aiutò Charlie a sistemarsi sul divano letto nel soggiorno, che Alan aveva precedentemente preparato per il figlio.
Finché le costole non fossero guarite, l'ammalato non sarebbe stato in grado di affrontare le scale per andare nella sua stanza.
Suo padre si diresse subito verso la cucina per preparare qualcosa da mangiare, dato che l'ora di cena si stava avvicinando.
Quando il matematico si sistemò chiese subito il suo portatile: erano passati solo un paio di giorni, ma gli sembrava una vita da quando aveva preso in mano il suo lavoro.
Don si raccomandò di non sforzarsi troppo, ma il tragitto dall'auto fino al divano lo aveva stancato parecchio e non credeva di riuscire a fare molto, aveva solo bisogno di riappropriarsi delle sue cose.
Alan arrivò dopo poco con la zuppa che Margaret era solita preparare per i loro figli quando erano ammalati. Era un modo per farli sentire coccolati.
Mangiarono in fretta, poi iniziarono a guardare una partita di baseball, condividendo le opinioni sulle strategie di gioco.
A Charlie erano mancate molto queste serate passate in famiglia serenamente, era veramente molto tempo che non succedeva.
Ripensò alla giornata trascorsa, a come suo fratello si fosse preso cura di lui.
Si era sentito amato e aveva la certezza che anche Don avesse goduto del tempo assieme.
Si chiese se fosse dipeso dal suo incidente ma decise che non era importante.
Forse, per la prima volta nella sua vita, si era sentito accettato da suo fratello, non più da solo, a lottare per sentirsi parte della famiglia.
Guardò suo padre e Don che discutevano su un'azione della partita e, ad un certo punto, suo fratello lo fissò e gli fece un sorriso che lui prontamente ricambiò.
Si sentiva felice. Rivolse la sua attenzione alla partita e non ci volle molto prima che la stanchezza della giornata lo sopraffacesse e scivolò in un sonno tranquillo. 
   
 
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