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Autore: Arvistloe    18/12/2020    0 recensioni
Una storia o una favola tragica, con la Dea degna di essere la strega cattiva, Amenadiel suo vassallo, Chloe la principessa divisa dal principe Lucifer, con Trixie coraggiosa, Uriel che torna cercando redenzione.
Poco dopo l'episodio numero sei della seconda stagione di Lucifer.
Colonna sonora: Paris (Else)
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Strada fuori Los Angeles. Temporale in corso. Chloe, Lucifer e Trixie sono in auto, ferme su un'autostrada deserta, con Lucifer drago che gli sbarrava la strada.

Improvvisamente Trixie aprì lo sportello posteriore dell'auto, correndo sotto la pioggia scrosciante verso Lucifer drago. Chloe con in mano la pistola e Maze i suoi coltelli le andarono dietro.

Il drago Lucifer guardò la minuscola umana, fermatasi a pochi metri da lui, che saltava gridandogli
"Lucifer sei magnifico! Il drago più bello dell'universo!"

Maze bloccò Chloe quando vide Lucifer drago abbassare il muso, per essere davanti Trixie. Felice, Trixie abbraccio la pelle squamosa vicino un occhio enorme del drago Lucifer. Sia Chloe che Maze erano senza parole, Lucifer drago sembrava stesse facendo le fusa, come un gatto. Trixie, tenendo la mano destra su Lucifer drago, gridò a sua madre e Maze
"Si ricorda di noi. Mamma, Lucifer e tornato!"

Una enorme ala di Lucifer drago si estese sopra di loro coprendole dal temporale. Con un soffio caldo dalla bocca, Lucifer drago le asciugo. Chloe ridacchio, rinfoderando la pistola, avvicinandosi all'occhio dove era Trixie, dicendo rivolta a quell'enorme pupilla così simile a un gatto
"Lucifer, non ti sei dimenticato di noi. Maledizione meritavamo di essere felici"
Trixie tornò ad abbracciare la pelle vicino l'occhio, gridando
"Andiamo su un'isola, quelle dove non si trova nessuno. Vivremo lì per sempre, tutti assieme"

Maze si avvicinò a Chloe che si asciugava delle lacrime. Da Lucifer drago proveniva come un miagolio, mentre Trixie faceva mille progetti sempre vicino all'occhio di Lucifer drago. La demone disse sottovoce a Chloe
"Vuole restare con noi. Ma deve andare all'inferno con gli altri draghi. Non sarebbe mai accettato qui sulla Terra, sia dagli umani che dagli angelici"
Chloe le domandò, non distogliendo lo sguardo da Trixie che aiutata da Lucifer drago era salita sul palmo della zampa destra del suo amico
"Non dico all'inferno, ma non esiste altre realtà oltre la nostra dove potremmo vivere tranquilli con lui?"
Maze la guardò sorpresa, non avendo mai compreso veramente quanto Chloe lo amava. La demone voleva dirle che esisteva un luogo, ma dovette scuotere la testa, intristendo ancora di più Chloe.

Sopra Lucifer drago, l'arcangelo Michael giunse volando. Poco dopo arrivò Amenadiel sempre volando, chiedendogli
"Come pensi di convincerlo ad andare all'inferno con gli altri draghi?"
Michael rise, mostrandogli nella mano destra la spada di fuoco
"Chi vuole lasciarlo vivo?"

Amenadiel bloccò il tempo, gridando a Michael
"Non puoi farlo. Non è diventato così per sua scelta"
Michael gli puntò contro la spada di fuoco, dicendogli
"Non preoccuparti. Finito con lui, mi prenderò cura di te e la mamma. Nostro padre lascia a me la scelta. Tutti voi lo avete stancato"

Schivarono con fatica uno sbuffo di fuoco del drago Lucifer, messosi in posizione per difendere Chloe, Trixie e Maze.

Il drago Lucifer guardò dove erano congelate Chloe e Trixie, mentre Maze gli gridava
"Non puoi restare, lo sai…"
Da Lucifer drago provenne un lamento, che fece cadere in mille pezzi il cuore del demone che cercò di mostrarsi senza sentimenti, urlando a Lucifer drago
"...Se le vuoi bene devi andartene! Lucifer ti giuro che non le lascerò mai. Le difenderò sempre"
Lucifer ruggì al cielo, tutta la sua rabbia volando via, inseguito dall'angelo Michael.

Amenadiel rimasto indietro, plano dov'erano Chloe, Maze e Trixie. Solo la demone non era bloccata, guardando il suo re oramai un drago, perdersi all'orizzonte, dicendo all'angelo
"Porta la battaglia lontano dalla sua famiglia, la sua famiglia del cuore che di trova qui. Aveva tentato istintivamente di tornare con noi. Perché nonostante il suo aspetto, in fondo al suo animo da drago, vuole stare con chi lo ama veramente"
La demone fu felice che stesse piovendo, così l'angelo non avrebbe visto le sue lacrime. Invece Amenadiel abbassò la testa, desiderava così tanto che l'acqua del temporale lo cancellasse, sentendo un enorme senso di colpa verso Lucifer.

Cimitero di Los Angeles.

Azrael comparve a pochi passi dal fratello Uriel, in piedi vicino una tomba. L'angelo della morte gli disse accigliata
"Sei fortunato che non ti porti all'inferno, chiudendosi in una delle peggiori stanze. Lo meriteresti per avermi fatto venire qui sotto questo nubifragio …"
Fece alcuni passi verso Uriel che non si mosse, fissando una tomba
"...soprattutto ti farei del male per aver ingannato Lucifer, facendogli credere di averti ucciso"

Uriel le andò incontro inginocchiandosi di fronte a lei, dicendole con sguardo supplicante
"Merito ogni male che vorrai farmi. Non posso chiederti nulla, ma non ti faccio questa richiesta per me. Possiamo aiutare Lucifer per tornare normale"

Azrael accenno un sorriso. Sperando nel suo aiuto, Uriel si alzò indicando una tomba, dicendo alla sorella
"Si tratta della tomba di Verias, l'elfo che lasciò il suo mondo fatato per vivere da umano con una donna. Lui portava sempre con sé un anello, con incastonata una pietra del mondo fatato degli elfi. Tu puoi prendere quell'anello, che porta in sé un unico desiderio. Quel desiderio che può esprimere Lucifer, tornando normale"
Azrael scosse la testa
"Sai cosa succede per chiunque, umano, angelico, demoniaco o fatato fa prendere qualcosa da una tomba?"

Uriel annuì di sì, rispondendo all'angelo della morte con un mezzo sorriso
"Si scompare da ogni piano di realtà. Per me va bene. Azrael si tratta del mio desiderio più grande, quello di scomparire. Se posso farlo, cercando di concedere a Lucifer una possibilità di essere finalmente felice, lo faccio con ancora più voglia"
Per Azrael era veramente strano vedere suo fratello Uriel così pronto al sacrificio, ricordandolo sempre come un pavido, il gregario del più forte di turno. Decise di aiutarlo. Si inginocchio accanto la tomba. La mano destra entrò nella tomba come non ci fosse. Gli occhi dell'angelo della morte divennero bianchi, chiedendo con voce roca
"Chi osa desiderare un oggetto di un defunto, chi osa, sapendo di scomparire?"
Uriel respiro profondamente, rispondendo
"Io, Uriel"
Azrael tirò fuori la mano dalla tomba, con l'anello nel palmo. Vicino ad Azrael, Uriel cominciò il lento scomparire, dicendole con un ampio sorriso
"Finalmente mi sento bene. Azrael corri, vola da Lucifer. Devi dargli l'anello, chiedendogli da parte mia di perdonarmi, almeno un giorno"

Scomparso del tutto Uriel, il cielo smise di piovere, illuminando la zona un raggio di sole. Un po' commossa, Azrael si diresse da Lucifer.

Zona desertica, dove Lucifer si ritrovò con le ali.

Azrael era senza parole. L'esercito angelico stava aiutando in modo scorretto Michael il loro comandante. Volando intorno la zona del combattimento di Lucifer drago e l'arcangelo Michael, non permettevano al drago di alzarsi in volo, colpendolo con fuoco angelico. Furente, Azrael si concentrò, raccogliendo i venti più potenti. Vedendola, Michael volò contro di lei, ma Amenadiel lo intercetto, colpendolo con un pugno in faccia, facendolo cadere a terra. L'esercito angelico stava per difendere il loro comandante, ma una voce dal cielo tuonò
"Soldati del paradiso, tornate indietro"

L'angelo Michael si alzò da terra, urlando al cielo
"Perché? Perché lo aiuti sempre?"
In cielo, un tuono scosse la terra, ma l'arcangelo Michael rise istericamente, togliendosi l'armatura, urlando sempre al cielo
"Basta! Non seguirò più le tue parole! Non sono più un figlio obbediente"

Nel frattempo, Azrael era volata da Lucifer drago che era stremato, ferito in più punti. L'angelo della morte, volando vicino l'orecchio destro di Lucifer drago gli raccontò ogni cosa di Uriel. Una lacrima scese dall'occhio destro del drago. Lucifer accettò l'anello nel palmo della sua zampa.

Nello stesso momento l'arcangelo Michael lanciò la sua spada di fuoco al cuore del drago. Ma la spada non colpì il drago che scomparve, lasciando il posto a Lucifer, tornato normale. Azrael, vedendolo completamente nudo, gli diede il suo mantello. Lucifer stava per ringraziare la sorella, ma l'arcangelo Michael gli saltò addosso.
Esasperato, Amenadiel afferrò Michael che era intento in una lotta corpo a corpo con Lucifer. Il re dell'inferno urlò ad Amenadiel
"Lascialo! Dobbiamo finirla! Non voglio mi perseguiti mentre cerco di stare con Chloe e Trixie"
Lucifer si alzò da terra, togliendosi il mantello di Azrael, sfoderando le ali bianche d'angelo. Completamente nudo, disse a Michael
"Forza, attacca. Senza spade o altro che ti avvantaggiano. Dimostra cosa sei"

I due combattenti provocarono un tornado, per la velocità e la potenza nella lotta. Con fatica Amenadiel si alzò in aria, andando vicino Azrael scossa da singhiozzi di pianto, dicendo al fratello
"Nostro padre dovrebbe fare qualcosa"
Amenadiel appoggiò la mano sulla spalla destra della sorella, cercando di consolarla, dicendole
"Azrael i nostri genitori dovrebbero imparare molto dagli esseri umani, come Chloe su come fare i genitori. Non mi aspetto molto da loro due"

Nel frattempo, Maze aiutata da Amenadiel aveva portato Chloe e Trixie all'attico di Lucifer, essendo l'appartamento della detective distrutto da Lucifer drago. La demone sorrise, vedendo le sue umane preferite immobili nella stessa posizione. Tornò nella camera da letto, pulendo del tutto dai residui della permanenza di Lucifer dolorante lì dentro. Fu con dolore che scopri un album di foto di Lucifer completamente bruciato, riconoscendo il potere della madre di Lucifer. Quando non ebbe altro da fare, si sedette nel balcone, percependo una lotta da qualche parte, dicendo rivolta al cielo ancora nuvoloso
"Padre di Lucifer, sono consapevole che io non sono degna di chiederti nulla. Ma ugualmente questo demone ti chiede di dare la possibilità a Lucifer di essere felice con la sua famiglia scelta con il cuore"
Qualcuno che plano a qualche passo da lei, sorprese moltissimo Maze, che disse esterrefatta
"Mamma!"

Nel deserto, nel turbine della lotta, i due gemelli provocarono un loop temporale, che li bloccò nel tornado che avevano provocato. In quel tempo fermo, i ricordi di uno si univano ai ricordi dell'altro.

Lucifer ricordò, quando ai comandi del padre Dio, lui cominciò, semplicemente, chiedendo il perché di quei compiti. Michael più volte lo aveva picchiato, tentando di riportarlo in riga.

Michael ricordò con rabbia Lucifer che diceva agli altri angeli
"Noi abbiamo il diritto di fare domande. Dobbiamo sapere. Il Padre deve darci il libero arbitrio"
Con rancore, Michael rivide la guerra di Lucifer contro lui e l'esercito angelico.
I ricordi di Michael colpirono Lucifer al cuore. Se non fosse stato bloccato, avrebbe portato le mani in faccia, maledicendo il suo orgoglio. Il suo orgoglio che lo portò alla guerra contro suo Padre.

Michael fu felice del ricordo di Lucifer sconfitto. Nonostante la ferita alla spalla destra, il comandante dell'esercito angelico era felice, trascinando Lucifer di fronte al Padre. In quel momento, Michael comprese che il Padre Dio amareggiato, non sopportava di guardare Michael, così simile a Lucifer. Con un urlo, Michael gridò ai suoi soldati, quelli più arrabbiato con Lucifer
"Il creatore della guerra deve essere punito. Dobbiamo svuotare i nostri cuori dal rancore, riversando il nostro odio. Non ce un fratello, non ce un amico. Solo un nemico da punire"
Un urlo di approvazione, mentre Lucifer si trovò portato in una cella.

Fuori dal loop temporale, Amenadiel e Azrael fermarono a l'urlo disperato di Lucifer.

Nel loop temporale, Michael era deliziato dal dolore che percepiva in Lucifer, ricordando le torture che aveva subito dal suo esercito. Un momento specifico, spezzo ancora di più il cuore di Lucifer. Lui era stato sempre molto legato ai fratelli e le sorelle più piccoli. Adorava restare anche ore ascoltando Azrael parlare a ruota libera. Molte volte aveva difeso Uriel, che gli altri fratelli e sorelle ritenevano inutile. Gli ultimi, prima della sua ribellione erano quelli che ricordava di più. Erano due fratelli e due sorelle, nati per migliorare il rapporto di Dio e la Dea, ma abbandonati alla loro separazione. Michael li aveva portati nella cella, quando Lucifer era oramai un pezzo di carne sanguinante sul pavimento. L'arcangelo disse a quelli che erano anche suoi fratelli e sorelle, che avevano l'aspetto nella loro crescita di bambini di una decina di anni
"Guardatelo, questo cattivo fratello. Dovete odiarlo. Voleva uccidere nostro padre, uccidere nostra madre. Poi avrebbe ucciso voi"
Lucifer voleva dire qualcosa, ma Michael gli premette un piede calzante uno stivale su una mano, rotta in più punti, facendolo urlare. I piccoli angeli spaventati si strinsero insieme. Approfittando, Michael gli disse con finta preoccupazione
"Non vi preoccupate. Io vi difendo da lui, il bugiardo. Volete aiutarmi? Così non vi farà più paura"
I piccoli angeli, subendo il potere di Michael di manipolare le paure, si avventarono su Lucifer colpendolo.

Un episodio che portò Lucifer a non fidarsi più dei bambini, vedendoli così facili da manipolare. Ma un ricordo diede un bagliore di speranza a Lucifer, divenendo un fuoco.
Lucifer ricordò, ricordò Trixie. Ricordò quella bambina umana che lo aveva sempre accolto con entusiasmo, sapendo chi fosse. Il loop si mosse appena, quando Lucifer accenno un piccolo sorriso.
Michael odiava quel ricordo che condivideva Lucifer, contrapponendo il ricordo di lui che lo spingeva fuori dal paradiso. L'angelo cercò di allontanare il dolore di vedere la sua ala spezzata da Lucifer che l'aveva afferrata, per non cadere nel vuoto.

Ma il ricordo di Trixie che dal primo anno che conoscete quel magico partner di sua madre, lo aveva sempre preteso a ogni festa famigliare, diede forza al re dell'inferno.

Il loop scomparve nei ricordi piacevoli di Lucifer. 

Nel tornare in movimento il tornado, Lucifer bloccò a terra il gemello Michael. Erano tutte due pieni di ferite, sporchi della sabbia del deserto. Vicino a loro due comparve conficato nel terreno un pugnale. Lucifer, con solo l'occhio destro aperto, mentre l'altro gonfio e nero, tenendo fermò a terra il gemello, trattenendolo per la gola, urlò al cielo
"Vuoi nuovamente portarmi una colpa nel cuore? Padre! Io non porterò una nuova colpa nel cuore di aver ucciso un fratello"

Afferrò il coltello, mettendolo nelle mani di Michael, puntando la punta al suo petto, dicendo al fratello sorpreso
"Avanti Michael. Fai quello che sogni da sempre, non mi fermerò"
Azrael voleva intervenire, ma Amenadiel la bloccò.

Michael rise istericamente, dicendo al gemello sopra di lui
"Pensi sul serio che non lo farò?"
Stava per spingere il coltello nel cuore di Lucifer, che pensava intensamente

"Chloe, Trixie, Linda e Maze grazie di tutto. Chloe ti amo, Trixie sei stata come una figlia per me"

Lucifer chiuse gli occhi, mentre sentiva la punta del coltello ferire il suo petto. Il re dell'inferno ricordava con forza, momenti belli con Chloe e Trixie.

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