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Autore: TheDoctor1002    18/12/2020    6 recensioni
La dissoluzione dell'Umbrella Academy lascia questioni aperte e conti irrisolti. Oltre ai dissapori, ci sono anche promesse più semplici che meritano l'attenzione degli Hargreeves. Ad esempio, scoprire la fine di un vecchio film iniziato insieme e mai finito.
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Un anno, Pogo aveva chiesto a Grace di recarsi al più vicino Blockbusters e prendere qualcosa per i bambini. Non era stato molto specifico, perché lui stesso non aveva mai vissuto un Natale come si deve. Tuttavia, ricordava dai tempi del laboratorio che in quel periodo dell'anno gli occhi di Grace, quella in carne e ossa, avevano una luce speciale e ci teneva che anche per i piccoli Hargreeves fosse lo stesso.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il Fantasma del Natale Futuro

"Niente Natale."
La politica di Sir Reginald Hargreeves era sempre stata assolutamente cristallina al riguardo. 
"Una banale convenzione socio-economica non è una buona ragione per trascurare i vostri allenamenti, giovanotti. Mercoledì 25 dicembre si terranno regolarmente le lezioni di scherma e potenziamento muscolare, come da programma. Siete congedati."

Le rigide regole di casa non avevano solo influenzato le vite dei sette giovani cadetti della Umbrella Academy, ma anche quelle di Grace e Pogo. 
Se alla prima, essendo fatta di metallo e controllata da impulsi elettrici, pesava relativamente, il secondo si trovava spesso in disaccordo con le decisioni di Sir Reginald. Tuttavia, essendo uno scimpanzé estremamente erudito, aveva imparato dai suoi studi di pedagogia quanto un contrasto tra le figure autorevoli fosse deleterio per lo sviluppo dei ragazzini e non aveva mai apertamente contestato nessuna decisione l'uomo avesse emesso. Il suo approccio era, a onor del vero, più simile a quello di un avvocato del diavolo: studiava ogni sotterfugio e cavillo per regalare ai piccoli eroi qualche brandello di fanciullezza, custodendoli come preziosi segreti.
Un anno, Pogo aveva chiesto a Grace di recarsi al più vicino Blockbusters e prendere qualcosa per i bambini. Non era stato molto specifico, perché lui stesso non aveva mai vissuto un Natale come si deve. Tuttavia, ricordava dai tempi del laboratorio che in quel periodo dell'anno gli occhi di Grace, quella in carne e ossa, avevano una luce speciale e ci teneva che anche per i piccoli Hargreeves fosse lo stesso. 
Lei era tornata poco dopo con una borsa di VHS, da cui ne avevano scelti alcuni a caso. 
Per più giorni, nei brevi momenti liberi, gli Hargreeves presero a dirigersi verso la sala multimediale in fila ordinata per guardare frammenti di film natalizi . 
Quello svago, tuttavia, durò poco. 
Un venerdì il vecchio Reginald, sospettoso sul perché improvvisamente tutti i suoi figliocci fossero così uniti nelle loro attività libere, fece irruzione nella saletta, rimanendo sconvolto dai colori e dai suoni che un cartone animato diffondeva nel buio del piccolo cinema della magione. 
"Tutto questo é ingiustificabile. Sono molto deluso da voi." tuonò, mentre Zio Paperone nelle vesti di Ebenezer Scrooge danzava sul broccato scuro delle sue vesti. "E anche da lei, Pogo. Mi fidavo del suo ruolo di supervisore." 
"Il Canto di Natale é un classico della letteratura britannica, signore." Si giustificò lo scimpanzé "Il mio scopo era formativo."
L'uomo gli riservò un'occhiata dura attraverso il suo monocolo, per poi rivolgersi alle facce mortificate della sua piccola classe. 
"I nostri accordi erano chiari." decretò severo "I passatempi che siete autorizzati a coltivare devono essere costruttivi. Un topo e un papero che svolgono la nobile professione del contabile non rientrano, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, nella definizione. Ragion per cui il vostro tempo libero sarà sostituito da letture approvate per il prossimo mese." 
"Ma é solo un cartone" sbottò Klaus, rimediando una gomitata da Diego e uno sguardo sconvolto dal suo tutore. 
"Elabora, Numero Quattro."
"Voglio dire" mormorò, nascondendo gli occhi chiari sotto le folte ciglia "Certo che un topo non può fare il contabile. Ma é solo un cartone." 
"É illogico. Fornite argomentazioni più solide o tornate alle vostre mansioni."

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"Odio dirlo, ma il vecchio aveva ragione" sbottò Klaus, portando la bottiglia alle labbra "É fottuto nel cervello questo cartone, perché ci sembrava così normale?" 
"Perché eravamo bambini che salvavano il mondo" masticò Luther, pescando i biscotti speziati dalla latta a tre a tre, per poi passarla avanti "C'era poco che potesse sembrare fuori dal comune."
"Questo non é nemmeno troppo strano" convenne Allison, accoccolata a lui "Certi cartoni che guarda Claire sono molto più inquietanti. Ad esempio, ce n'è uno con un cane rosa che..." 
"Ssh!" la riprese Diego, sdraiato sullo spesso tappeto accanto alla bambina incriminata.
"Ma che ssh?" ribatté Klaus "A questo punto c'eravamo già arrivati, lo sai che succede!" 
"Tra poco c'è la morte del piccolo Tim: é un momento toccante." replicò lui, mentre Claire lo fissava sconvolta.
"Il piccolo Tim muore?!" chiese, col visino paffuto tremante e gli occhi più grandi che Diego avesse mai visto. A quella rimostranza, si sollevò anche un grugnito generale da parte di tutti gli altri Hargreeves.
"Hai davvero spoilerato un cartone che aspettavamo di finire da vent'anni? Sei incredibile!" lo accusò Vanya. 
"I primi venti, io ne ho altri cinquanta da parte." specificò Numero Cinque, oltre l'orlo della sua tazza di caffè. 
"Muore solo per finta!" cercò di mettere una pezza l'imputato "E' solo un sogno, alla fine sopravvive!"
"Stai solo peggiorando le cose" sospirò Allison. 
"Sono l'unico che si chiede perché lui sa il finale e noi no?" intervenne Klaus, ottenendo giusto qualche sguardo di approvazione. 
"Allora non dico più niente." borbottò Numero Due.
"Bravo, ci sei arrivato!" sorrise Cinque, con quel suo fare da vecchio bisbetico. 
"Dai ragazzi, guardate il film!" Li richiamò all'ordine Vanya.
"Sì, poi vi lamentate dei buchi di trama." L'appoggiò Luther, costantemente a bocca piena.
"Il Re Leone ha palesissimi buchi di trama." replicò il ragazzino, agitando un dito in aria con fare polemico "Se vi rifiutate di vederli non é un problema mio!" 
Un cuscino, arrivato da un punto non precisato dell'accogliente salotto di Allison, sfiorò il ciuffo di Cinque, decretando la fine di quella diatriba. Il film, infatti, riuscì a terminare in uno dei collosi silenzi a cui la disfunzionale famiglia era abituata. 
Nessuno parlò finché le parole "The End" non comparvero a chiare lettere sul grande schermo a led. 
"Credevo sarebbero morti tutti alla fine" ammise Klaus. "Che cazzata, un redemption arc gestito proprio male." 
"Non ci posso credere che ho aspettato settant'anni per questo." 
"Un vecchio stronzo che diventa buono?" sbottò Diego "Chi ha pensato che potesse funzionare davvero?" 
"A me é piaciuto, é stato carino." avanzò Vanya, mentre Luther le riservava un sorriso che poteva significare solo "Buona fortuna.
"Per favore, non litigate zietti!" chiese Claire, prendendo posto a un piccolo pulpito sul tavolino del soggiorno. "É Natale!" 
"Lo sarà tra due ore e ventisei minuti." specificò Cinque, con uno dei suoi inquietantissimi sorrisi sorioni "E nessuno al mondo ce li leverà, te l'assicuro."

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Nda: un giorno capirò perchè Faceless necessita di due mesi solo di editing e queste storie mi escono nel giro di cinque ore scarse, lezioni incluse. 
Ma non è questo il giorno.
Buon natale, diffidate da rane e scorpioni 💖

 

   
 
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