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Autore: Meramadia94    21/12/2020    0 recensioni
Dominick Carisi jr aka Sonny, è un giovane aspirante avvocato che per mantenersi agli studi ha ripiegato sul '' mestiere più vecchio del mondo''. Rafaèl Barba è un procuratore di successo, annoiato che non ha una propria vita privata. I due si incontreranno e sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altro fino diventarne parte integrante
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sonny si era svegliato poco prima che iniziasse ad albeggiare, pensando a quanto era successo con Rafaèl poche ore prima. A lui non era mai piaciuto il bondage. Non gli piaceva farsi legare, insultare e meno che mai picchiare. Non gli piaceva il dolore fisico, quindi aveva sempre cercato di evitare determinate cose e situazioni che glielo provocassero, ma con il lavoro che si era trovato a svolgere era capitato di incontrare qualcuno con dei gusti sessuali particolari. 
Ricordava che uno dei suoi primi clienti era un uomo sui quaranta e gli piaceva il bondage. Gli aveva dato appuntamento in un albergo, si erano incontrati e gli aveva chiesto di togliersi i vestiti e dopo averlo fatto sdraiare gli aveva legato le braccia ai pomi del letto... poi lo aveva '' cavalcato'' quasi tutta la notte.
Un altro si era seduto sul letto invitandolo a spogliarsi molto lentamente, tipo spettacolino, prima di portarselo a letto... un'altro ancora lo aveva preso direttamente sul pavimento, a due passi dalla porta d'ingresso. 
Non gli avevano fatto male, doveva dirlo, ma si erano curati solo di prendere quello che volevano senza pensare a come si sentisse lui... ma era certo che non gli sarebbe mai capitato niente... almeno finchè un uomo non aveva deciso di trasformare in tentato stupro una normale prestazione e Rafaèl non era corso in suo soccorso.
Rafaèl Barba. L'uomo che si era prodigato per fargli ritrovare fiducia e piacere nell'essere toccato intimamente da un altra persona senza oltrepassare il limite, preoccupandosi di chiedergli come stesse, che si era assicurato che quello che gli stava facendo fosse di suo gradimento, che fosse a suo agio... e di cui si era innamorato. 
Aveva fatto l'unica cosa che non avrebbe mai dovuto fare in quel lavoro. 
'' Ma va, figurati se mi innamoro di qualcuno che va a prostitute si era detto''.
Certe volte il destino era strano.
Ma in quel momento sentiva che non avrebbe potuto fargli regalo più gradito. Quando vide che Barba ancora non accennava a svegliarsi, si mise la prima cosa che trovò ai piedi del letto ed andò in cucina a preparare qualcosa che rendesse piacevole il risveglio del cubano.
...
...
...
Barba aprì gli occhi mezz'ora più tardi. 
Istintivamente, nel dormiveglia, allungò la mano per cercare Carisi ma sentì solo il letto freddo ed il materasso vuoto.
Per un attimo pensò di aver solo sognato la '' notte d'amore'' passata con Sonny... poi lo vide. 
Aveva addosso la sua camicia, ed aveva una tazza di caffè in mano.
Una visione angelica.
- Ti ho preparato il caffè.- fece Sonny con un sorriso, avvicinandosi con  una tazza di caffè nero. 
- Quindi... non era un bel sogno.- 
Sonny sorrise - No. Direi proprio di no.- fece sedendosi sul materasso vicino al compagno.
Barba lo prese, sorridendo, per poi informarsi - Come ti senti?- 
Sonny sorrise, sorseggiando il suo - Te l'ho detto. Sto bene. Non preoccuparti per me.-
A quel punto Rafaèl parve tranquillizzarsi. Temeva davvero di aver sbagliato qualcosa, che Carisi non volesse dirglielo, di averlo messo a disagio seppur senza volerlo...invece sembrava che stesse benissimo. Anzi, che stesse meglio di quanto non lo avesse mai visto.
- E' stato bellissimo.- fece Sonny - mi hai fatto stare bene.- 
Barba gli carezzò il viso.
- Grazie.- fece Sonny accoccolandosi. 
- Non dirlo nemmeno.- fece Barba - a volte basta poco per...- 
- Non solo per stanotte.- fece Sonny - Mi hai salvato quando l'agente di custodia di Tommy voleva soprafffarmi, l'hai aiutato ad affrontarla e hai ridato la serenità sia a lui che a mia sorella, mi hai dato un lavoro degno di questo nome, mi hai salvato da uno stupro... ti sei preso cura di me. E sinceramente... non capisco perchè.- 
Barba lo prese tra le braccia. 
- Non lo so nemmeno io perchè.
Tutto quello che so e che mi serve sapere è che prendermi cura di te mi fa sentire bene... non lo so... c'è qualcosa in te che non riesco a spiegare. So solo che quando ti vedo sereno e tranquillo, sento che la mia vita ha un significato...- fece Barba sorseggiando il caffè per poi chiedergli - ti va di fare una passeggiata prima di andare al lavoro?- 
Sonny annuì con un sorriso.
...
...
...
Era difficile descrivere come si sentivano entrambi. Si diceva che nella vita ci si innamorava solo tre volte. Da adolescenti, un amore che avrebbe fatto soffrire... e l'amore inaspettato, quello eterno. 
Speravano entrambi di essere alla terza volta. 
Tutto quello che sapevano era che entrambi stavano sorridendo come due ebeti. 
- Sorridi come un ebete.- fece Barba.
 - Senti chi parla...- fece Sonny ridendo. 
Poi cambiò espressione. Sul viale della passeggiata, aveva visto un ragazzo di circa vent'anni, capelli castano chiari tagliati corti e carnagione chiara, dallo sguardo perso nel vuoto.
Seppur fossero lontani, quel ragazzo aveva un'espressione stranissima in volto. Era come se, nonostante avesse solo vent'anni, il suo viso ne dimostrasse almeno quaranta o giù di lì. 
I suoi occhi divennero grandi il doppio quando vide che il ragazzo si stava arrampicando sul parapetto.
- Madre de Diòs...- fece Barba per poi correre verso di lui, assieme a Sonny.
- Ma che fai, vieni giù da lì!- fece Carisi una volta che lo ebbero raggiunto, tenendogli una mano per aiutarlo a scendere. 
Il ragazzo si voltò per un attimo e i due poterono vedere che i suoi occhi verdi erano arrossati per il pianto e che aveva delle macchie di sangue sulla camicia e i pantaloni - Vattene, lasciami in pace...- 
 - Vattene, lasciami in pace...- 
- Amico, cerca di calmarti e scendi da lì.- fece Sonny che iniziava a spaventarsi davvero.
- Figliolo...- tentò l'avvocato - Ascolta. Sta tranquillo, va bene? Scendi di lì, ci racconti cos'è successo e troviamo una soluzione....- 
- Non c'è niente che potete fare, nessuno dei due...- fece il ragazzo.
- Con tutto il rispetto, ma non sei il primo che me lo dice... e che si sbaglia.- fece l'avvocato con una punta di vanità
- Mi hanno appena violentato.- fece il ragazzo con gli occhi che tremavano - che cavolo c'è da sistemare....?- 
I due si guardarono confusi e stravolti.
Barba riprese il suo solito auto-controllo.
- Beh... è un motivo in più per darti il nostro aiuto, no?- fece il vice procuratore - scendi da lì, e sistemeremo le cose, va bene?-
A quelle parole, seppur con titubanza, il giovane si convinse e tese la mano all italiano che lo aiutò a scendere, ancora tremante, e si accoccolò contro la terrazza. 
- Coprilo con la mia giacca, io chiamo l'ambulanza.- fece Barba sfilandosi l'indumento per poi darlo al suo protetto.
Sonny lo coprì alla meglio mentre cercava di calmarlo - Tranquillo. Ti portiamo subito all'ospedale.-
...
...
Dopo aver affidato il giovane Nicholas Hallander alle cure del personale del Bellvue, il vice procuratore Barba chiamò il detective Benson che si precipitò in ospedale con Amaro.
- Ci hai fatto prendere uno spavento, sai?- fece Olivia. Quando aveva sentito l'amico procuratore chiamarla dall'ospedale, chiedendo di smettere con tutto quello che stava facendo e raggiungerlo quanto prima, aveva subito pensato che gli fosse successo qualcosa.
Quando l'aveva visto in sala d'attesa però si era tranquillizzata. 
- Come mai questa chiamata?- chiese Nick.
Barba decise di mentire riguardo al come ed il perchè si trovasse sul Brooklyn Bridge assieme a Sonny - Dopo quello che è successo in tribunale non riuscivo a dormire, così ho fatto una passeggiata... e l'ho trovato sul punto di saltare. Poco dopo ho incontrato Carisi... mi ha detto che era ancora un po' sottosopra...- 
Benson ed Amaro si guardarono, poco convinti dalla '' coincidenza'' che per puro caso si fossero ritrovati entrambi nello stesso posto allo stesso momento, ma non indagarono oltre. 
In quel momento vennero raggiunti dal medico.
- Dottore... allora?- chiese l'avvocato Barba.
- Ha riportato diverse ferite compatibili con uno stupro.- fece il medico - Ha riportato diversi ematomi sull'interno coscia, entrambe le gambe, lacerazioni multiple, il labbro inferiore spaccato...- 
- Lei che opinione si è fatto?- fece Nick. 
- I segni che lasciano i rapporti sessuali consenzienti  e quelli di una violenza sono identici, specie alla prima esperienza sessuale. Si, potrebbe essere stato sesso consensuale un po' violento...- fece il medico per poi concludere - ma dallo stato emotivo del paziente lo escludo fortemente.-
- Gli possiamo parlare?- chiese Olivia. 
- E' sotto sedativi.- fece il medico - vi chiamerò io quando si sarà svegliato.- 
...
...
...
- La nostra vittima si chiama Nicholas Hallander, 20 anni appena compiuti, terzo anno di college, ed è un membro della Tau Omega.- fece Amanda.
Tutti non poterono fare a meno di pensare a quanto fosse strano e curioso. Negli anni si erano imbattuti spesso nella confraternita universitaria della Tau Omega. La confraternita aveva fatto parlare spesso di sè a causa di atti di nonnismo, un incidente stradale in cui era rimasto ucciso un bambino di quattro anni, consumo di alcool e droghe... ma il motivo principale per cui l'SVU aveva conosciuto la confraternita era dovuto al fatto che molte studentesse della Hudson, matricole o laureande, spesso avevano accusato i membri della confraternita con cui avevano avuto un flirt ( o con i quali pensavano di poter avere una storia o una semplice amicizia) di averle molestate o violentate, sia in branco che singolarmente. 
Non avrebbero mai pensato che un giorno, uno studente di quella confraternita sarebbe stato la vittima anzichè il carnefice. 
- Certo che è incredibile...- fece Nick - di solito gli studenti della Tau sono gli stupratori, non le vittime.- 
Sonny lo guardò malissimo - Che vorresti dire? Che esistono categorie di persone che possono  solo essere stuprate e altre che possono solo essere stupratori?- 
'' Tu sei una puttana. Non si può stuprare una puttana.'' 
- Non ho detto questo....- fece Nick basito - dico solo che è raro ricevere denunce di stupro da parte di quella confraternita... ascolta, lo so che forse sei ancora sotto shock per Donna e per Tommy ma rilassati...- 
Barba guardò il detective cubano ed il suo tirocinante preoccupato. 
- Qui non si tratta di me.- fece Sonny - Notizia dell'ultima ora: non tutti quelli che sono in una confraternita sono stupratori. E comunque non importa se fai parte di un club, che lavoro fai, di che sesso sei o come ti vesti. Nessuno è autorizzato a metterti le mani addosso.- e nel dir così andò verso gli spogliatori, nello sconcerto generale.
Fin cercò di sdrammatizzare - Dovresti dargli una vacanza.- fece rivolto a Barba.
Il cubano però non rispose.
Aveva appena realizzato di aver commesso un errore.
Non doveva essere lui a salvare Carisi dalla paura e dall'angoscia che l'esperienza da poco vissuta gli aveva causato.
Doveva essere lui a trovare il modo di salvarsi e vivere serenamente.
E forse aveva capito quale.
Permettendogli di salvare qualcuno che aveva vissuto il suo stesso calvario. 
  
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