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Autore: Gatto1967    23/12/2020    2 recensioni
Qual’è il momento più triste della saga Candyana?
Che domande! Ovviamente è l’episodio 99! Quello della separazione fra Candy e Terence.
Personalmente trovo che quello sia uno degli episodi più sconclusionati della serie, o meglio, sconclusionati sono i motivi della separazione fra i due innamorati. Dico: se la Mizuki voleva farli lasciare poteva inventarsi qualcosa di meglio!
Ma… ci siamo mai domandati che cosa sarebbe successo se Candy e Terence avessero fatto la scelta giusta?
Certamente gli ultimi episodi dell’anime sarebbero stati diversi, ma… quanto diversi?
Andiamo quindi a ri-vedere gli ultimi sedici episodi del nostro anime preferito a partire proprio dal famigerato episodio 99!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una volta dimessa dall’ospedale Candy si trasferì insieme a Terence alla casa di Pony, dove nel corso dei mesi successivi, le sue condizioni migliorarono vistosamente.

Presto la ragazza ricominciò a parlare fluentemente e riacquistò la padronanza completa dei suoi arti superiori, mentre con le gambe faticava un po’. Alla fine dell’estate fu comunque in grado di camminare da sola aiutandosi con un bastone, e fu a quel punto che lei e Terence decisero di sposarsi di lì a poco.

Terence aveva trovato un lavoro a La Porte, il falegname del paese lo aveva preso con lui, e lui sembrò tornare alla vita, anche se nei suoi occhi si poteva leggere la nostalgia per qualcosa che aveva perduto per sempre.

 

-Non dovresti rinunciare al teatro Terence!-

-Ne abbiamo già parlato Candy. È troppo tardi ormai. Nonostante mi sia riappacificato con la Marlowe e con Robert, non posso tornare alla compagnia Stratford. Non potrei mai lavorarci serenamente, e sul mio e sul tuo conto tornerebbero a circolare voci e maldicenze.

Non voglio sottoporti a tutto questo!-

-Va bene, ma in qualche altra città…-

-Troppo rischioso Candy, dovremmo partire senza avere alcuna certezza. Tu non puoi ancora lavorare e io non sarei affatto sicuro di trovare una sistemazione in qualche compagnia. Finirei a fare l’operaio in qualche fabbrica o il netturbino per le strade. Oltre all’attore io non so fare niente! Tanto vale restare qui a La Porte. Dopo il matrimonio ci stabiliremo in paese: non possiamo certo continuare a pesare su miss Pony e Suor Maria!-

Candy, visibilmente commossa abbracciò il suo futuro marito.

 

-Ho letto sul giornale che la Polizia di New York pensa che ci sia Iriza dietro la morte di Susanna.-

-Sì, Iriza in quei giorni era a New York, e un’infermiera del St Jacob ha confessato di aver accettato del denaro da lei perché potesse far visita a Susanna.

Poco dopo Susanna usciva dalla stanza, e senza farsi vedere da nessuno, riusciva ad arrivare sulla terrazza e a buttarsi di sotto davanti a me che stavo arrivando in quel momento.

Solo che lei era troppo debole, erano giorni che non mangiava praticamente niente. Non ce l’avrebbe mai fatta da sola a raggiungere la terrazza.

La stessa infermiera ha confessato di aver visto Iriza uscire furtivamente dall’ospedale.-

-Quindi ha aiutato Susanna a suicidarsi, o forse l’ha addirittura uccisa lei, e poi ha indotto la madre a raccontare quelle falsità su di me… cosa avrò fatto mai a quella ragazza per farmi odiare così…-

-Niente Candy, tu non le hai fatto niente, nessuno le ha fatto niente. Iriza era una persona cattiva ed egoista. Non aveva bisogno di un  vero motivo per odiare qualcuno.

Per lei l’odio era uno stile di vita, se non fossi stata tu a cadere nelle sue mire, sarebbe stato qualcun altro.-

Rimasero in silenzio mentre il vento ululava lugubre.

-Ah dimenticavo: stamattina è arrivata una lettera di Patty. Dalla Florida.-

-Ah bene! Non vedo l’ora di sapere come se la cava laggiù quella benedetta ragazza!-

-Vedrai che anche lei saprà tornare alla vita, e magari troverà un altro geniaccio che la impalmerà.-

-Un genio come Stear non credo proprio che esista al mondo, Stear era unico…-

-Ehi Tarzan! Niente malinconie, intesi?-

Candy si asciugò la lacrima fuoriuscita dall’occhio.

-Intesi! E comunque non credo proprio che potrò più meritarmi il soprannome di Tarzan!-

-Mai dire mai! Comunque vadano le cose tu sarai sempre la mia signorina Tarzan!-

-A proposito: l’ho letto quel romanzo! E così io sarei una bambina allevata dalle scimmie che gira mezza nuda saltellando fra gli alberi?!!!-

Terence rise.

-Magari mezza nuda no, ma fra gli alberi ti piaceva saltellare… e ti piacerà ancora, ne sono sicuro.-

-Terence, è arrivata questa lettera per te da New York. È di tua madre.-

La voce di Suor Maria suonava sempre calda e rassicurante a Candy e Terence.

-La ringrazio sorella.-

Terence aprì la busta e lesse avidamente la lettera. Alla fine strabuzzò gli occhi.

-È… è arrivata un’offerta di lavoro per me… da Londra! Un’importante compagnia mi vuole con sé…-

 

   
 
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