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Autore: Manto    23/12/2020    0 recensioni
♦ Raccolta ideata per il BSD Writober 2020 (ci ho provato, la porto avanti comunque!)
♦ Possibili riferimenti a Dead Apple e alle light novel
Trentuno prompt per trentuno o più personaggi, relazioni e sogni diversi. Alte dosi di angst, fluff e hurt/comfort, a seconda dell'umore dell'autrice.
Essendo questa in pari con le uscite online del manga, alcune vicende/personaggi citati saranno spoiler per gli anime only.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Akiko Yosano, Altri, Osamu Dazai, Ranpo Edogawa
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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13# — Scelta

 

Personaggi: Doppo Kunikida, Akiko Yosano, Nobuko Sasaki
Canzoni: If Everyone Cared ~ Nickelback + Black Is The Colour ~ Celtic Woman
Numero parole: 620
Avvertimenti particolari: A scanso di equivoci, sottolineo che i riferimenti a Kunikida e Aya non presenteranno ambiguità relativa a ship, anche se si utilizzeranno termini poetici per descrivere l’uno o l’altro personaggio. Kisses ♥

 

Se ognuno si preoccupasse e nessuno piangesse,
Se ognuno amasse e nessuno mentisse…
… Allora vedremmo il giorno in cui nessuno muore.

«Ha un carattere niente male, la ragazzina; di certo sa farsi rispettare.»
Per l’ennesima volta, Kunikida si sistema gli occhiali che Aya gli ha infranto con tutta la forza dei suoi sentimenti feriti, quindi accenna un sorriso e lo dona a una Yosano fin troppo divertita dalla situazione.
I piani dell’intera giornata sono andati in fumo e, quando lo saprà, sicuramente Dazai sprecherà le proprie risate; nonostante questo, lui si sente leggero, pervaso dalla classica stanchezza che segue la scomparsa di un peso gravoso: il ventre della città si colma di rosso, ma è solamente un quieto tramonto.
«Hai corso un bel rischio, comunque: se fossi arrivata qualche minuto dopo, non saremmo qui a parlare, e non staremmo piangendo solo te.»
Doppo volge lo sguardo innanzi a sé, al selciato del marciapiede che stanno percorrendo: linee verdi e scarlatte scorrono nelle crepe della pietra come serpi, vivide e pulsanti, e per un istante gli rimandano a quello che sarebbe stato se… se.
«Comunque fosse andata, Aya Koda non sarebbe morta sola: non avrei mai accettato una simile sconfitta.»
Yosano lo guarda, assottigliando gli occhi di malva. Se non conoscesse da anni il giovane e la forza delle sue parole, i pensieri che le dettano, si chiederebbe quanto un uomo possa essere pazzo per mettere in scacco la propria vita per una sconosciuta e insieme a lei; ma evidentemente la ragazzina deve aver compiuto qualcosa di grande, se la sua strada l’ha portata a incrociare quella di Kunikida.
Era già scritta ogni cosa: una vicenda nata tragedia e tramutatasi in commedia, un uomo retto a donare speranza, un cuore giovane a farla risuonare — e un paio di occhiali da far riparare, anche: un sacrificio all’ideale e alla sua integrità, unica vittima.
Di fronte alla Fine, Doppo ha fatto la sua scelta; e ora tutto il mondo lo sa.

Ma nero è il colore dei capelli del mio vero amore
Le sue labbra sono simili a una bellissima rosa
Ha il volto più dolce e le mani gentili
E io amo il terreno sul quale si posa.

… Yokohama, tuttavia, come non dimentica le vittorie, continua a trattenere anche le sconfitte: e al giungere della mezzanotte — quando inizia un nuovo giorno ma nel buio non vi è certezza — o nel segreto dei vicoli, sfama i suoi fantasmi e se ne prende cura, li lascia liberi ogni qual volta questi vogliano rincontrare i vivi.
Ed è un’ombra dalla lunga chioma nera, discreta e imprendibile, quella che improvvisamente si unisce alla figura di Kunikida e si aggrappa alla sua schiena, appoggiandovi contro la testa come se fosse ancora viva.
Labbra di seta lo costringono a bloccarsi e sussurrano la loro verità, imprimendosi nel cuore di chi ascolta come una freccia di fuoco: Hai salvato lei, ma non me; questa volta ce l’hai fatta, ma ci sono anch’io.
Non mi lasciare indietro, sola nel mio vuoto.

E la presenza adombra ogni cosa, fa scendere una tenue caligine sul sollievo di una giornata senza sangue; ma è questione di un attimo.
«Lo sai che non ti dimentico. È una mia scelta.»
Il fantasma rimane immobile, assorto nell’eco della voce; quindi allevia la presa sulla pelle, scivola via dal corpo ma si ferma al suo fianco.
«Sta scendendo la sera, Kunikida… ti stanno tutti aspettando.»
Il tono dolce di Yosano lo riporta alla realtà, ma non totalmente; quando riprende il suo viaggio, l’invisibile ombra è legata a quella mano che lui ha aperto pochi istanti prima, e non ancora chiuso.
Al di là delle scelte e della Sorte, vivono realtà destinate a restare per sempre.

 

 

 

 

ANGOLO DI MANTO

Salve **
Lo so che il personaggio di Sasaki non è molto apprezzato, eppure, a parer mio, è indiscutibile la sua importanza per Kunikida: lo ha segnato nel profondo, quindi ha senso che, come immaginazione o meno, a volte lei torni a fargli visita.
Questa shot è stata scritta per la mia Flos Ignis, che stravede per il nostro amato idealista ♥
Un abbraccio,

Manto

   
 
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