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Autore: iced_swan    24/12/2020    9 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Mi scuso per il madornale ritardo! Spero apprezziate il nuovo capitolo…

Approfitto di questo spazio, per augurare a tutti Voi un sereno Natale!

Buona lettura…

 

CAPITOLO 24

POV CHRISTIAN

 

Tenendo Anastasia per mano, varco l’uscio dell’ascensore per accedere alla casa.

Quando usciamo dalla cabina, sento subito nell’aria un piacevole odore di pulito… sorridendo, do una furtiva occhiata al salone. È tutto tirato a lucido… soghigno, ripensando a quanto successo ieri sera…

 

INIZIO FLASHBACK

Seduto al bancone della cucina, finisco di gustarmi la mia cena a base di pesce.

Poggio forchetta e coltello nel piatto ormai vuoto… prendo il calice di vino e bevo, quel poco rimasto nel bicchiere. Soddisfatto dalla cena, mi appresto a portare le stoviglie nel lavandino quando compare Gail.

Mi libera immediatamente le mani e si dirige al lavabo “ lasci fare a me Mr. Grey ” e così dicendo, apre il rubinetto ed inizia a lavare le cose.

“ grazie Mrs. Jones ” le dico tornando al bancone e prendendo in mano la bottiglia di vino bianco.

“ dovere Signore ” mi risponde con un sorriso, tornando alle sue mansioni.

Guardandola, penso a quanto sono fortunato ad avere lei e Jason… scuoto leggermente la testa e mi verso ancora un po’ di vino nel calice, prima di ritapparlo e mettere la bottiglia in frigorifero. Mi siedo nuovamente e riprendendo il bicchiere, sorseggio il vino.

Mentre bevo e guardo distrattamente Gail muoversi in cucina, mi torna alla mente una cosa che avrei dovuto dirle.

Poggio il calice quasi vuoto sul ripiano e la chiamo “ Gail ” a sentire il suo nome, si blocca stupita e si gira verso di me “ Mr. Grey ”

Sorridendole affettuosamente le dico “ ti volevo solamente ringraziare, per tutto l’aiuto che mi hai dato in questa ultima settimana ” mi blocco e ripenso a quanti cambiamenti ci sono stati in questi giorni “ non so se ce la avrei fatta da solo… quindi Gail… ” le sorrido nuovamente e concludo “ ti sono davvero grato ”

Commossa, mi restituisce il sorriso e mi risponde “ ho fatto solo il mio lavoro… non credo di averla aiuta come crede lei! ” faccio per dissentire, ma continua decisa “ ho semplicemente fatto il mio lavoro Mr. Grey… è stato lei, a svolgere il compito più importante… ” si ferma un secondo per rivolgermi un’occhiata orgogliosa, prima di terminare “ io, l’ho solamente aiutata a riarredare l’ambiente! ”

Sospiro profondamente, sapendo bene che non potrò convincerla del contrario… le sorrido, tornando a guardarla terminare le faccende… riprendo il calice e sorseggio il vino.

La mente mi porta altrove…

In queste ultime settimane, ero alla ricerca, di un modo per dimostrate ad Anastasia che non avrei mai avuto dei ripensamenti sul mio vecchio stile di vita. Non sapevo come fare…

Durante gli appuntamenti, scorgevo sempre un piccolo timore da parte sua in un mio possibile pentimento… l’ho più volte rassicurata, dicendole che non mi sarebbe mai mancato quel ‘ tipo di rapporto ’ ma notavo sempre quel pizzico di incertezza in lei.

E così mi sono messo alla disperata ricerca di una soluzione!

Stavo quasi per arrendermi, quando una mattina… mi stavo recando in salotto ed è lì, che ho avuto l’illuminazione.

Ero appena uscito dalla mia camera da letto, quando mi è caduto l’occhio su una porta nera, chiusa a chiave. Come un lampo, mi si è illuminato il volto… stupito per non averci pensato prima, mi sono avvicinato lentamente ad essa e con un sorriso, ho poggiato la mano sulla maniglia chiusa. Era talmente tanto tempo che non pensavo più a questa stanza, che mi ero quasi dimenticato della sua esistenza!

Dopo un secondo di completa immobilità, mi sono girato su me stesso e ho corso giù per le scale alla ricerca di una persona, che sapevo sarebbe stata certamente felice di aiutarmi!

Scuoto la testa e ritorno al presente, proprio quando Gail finisce di asciugare tutte le stoviglie. Abbasso lo sguardo sul calice tra le mie mani e mi rendo conto di aver terminato il vino. Sorridendo, mi alzo e mi avvicino al lavandino per mettere via il bicchiere…

Gail come sempre, anticipa le mie mosse e mi toglie dalle mani il calice, lavandolo immediatamente “ grazie ” le dico e dopo aver ricevuto in risposta un cenno professionale, mi giro per uscire dalla cucina.

Sono quasi sull’uscio della porta, quando mi viene in mente una cosa che dovevo assolutamente dirle… mi fermo e mi giro verso di lei.

È ancora affaccendata al lavandino, quando richiamo la sua attenzione “ Mrs. Jones ”

“ Signore ”

Le sorrido prima di dirle “ domani sera, avrò un Ospite Speciale ” mi guarda stupita, dal fatto che la sto rendendo partecipe “ Speciale, Signore? ” chiede.

Io ripensando al volto meraviglioso di Anastasia, le sorrido smagliante. Alla mia reazione, le si illumina il viso… si porta le mani sul petto ed esclama entusiasta “ ho capito Mr. Grey! ” si raddrizza ulteriormente e prosegue “ lasci fare a me ” e così dicendo, esce dalla stanza confabulando tra sé e sé, non lasciandomi il tempo di rispondere.

Mentre mi passa accanto, la sento mormorare “ devo lucidare i vetri, le scale… ”

FINE FLASHBACK

 

Mi riscuoto dai ricordi, quando la sento trattenere il respiro. Rimane un istante immobile al mio fianco, mentre entra in casa mia… mi giro a guardarla e la vedo intenta a guardarsi intorno stupita. Le lascio qualche secondo, prima di domandarle cosa ne pensa “ cosa mi dici? ” chiedo sulle spine.

Lei si volta verso di me “ è fenomenale Christian… ” inizia a dire tornando a guardare davanti a sé “ …non mi sembra quasi vera ” continua sussurrando… mi lascia delicatamente la mano ed avanza lentamente, con passo incerto nel mio salotto “ sembra una di quelle case che si trovano nei cataloghi di arredamento! ”

Approfittando di avere le mani libere, mi tolgo svelto la mia giacca per poi andare verso la mia donna per aiutarla a fare altrettanto. Mi ringrazia con un sorriso amorevole, prima di tornare a guardarsi attorno.

Mi giro per poggiare i nostri coprispalle su di una poltrona, dopo di che, torno ad ammirarla. Mi sembra ancora strano il fatto che Anastasia sia qui… in casa mia! È un sogno che per un po,’ avevo creduto irrealizzabile…

Ha raggiunto l’estremità del salone… è ferma davanti alla grande vetrata ed ammira la vista sottostante. Mi faccio avanti per raggiungerla… mi avvicino lentamente… non volendomi perdere neanche il più piccolo dettaglio della sua figura longilinea.

Ha un corpo atletico, tonico ed asciutto, segno che non ha mai smesso di fare attività fisica. Quando sono dietro di lei, nel riflesso del vetro, incontro il suo sguardo incantatore. I suoi occhi mi sorridono, facendomi istintivamente fare lo stesso.

Distolgo per un istante lo sguardo dal suo, per abbassarlo sul suo corpo… mi accosto ulteriormente a lei e quando sono ad un millimetro dalla sua attraente figura, mi abbasso leggermente, per respirare a pieni polmoni il suo profumo.

Rabbrividisce, facendomi tendere il basso ventre…

Con un bisogno quasi spasmodico di toccarla, incastono il volto tra il suo collo e la sua spalla e le inizio, a lasciare una lunga serie di baci quasi impercettibili sulla pelle.

“ mhmmm… ” geme sottovoce, inarcando il collo… la sua reazione mi fa fremere ulteriormente il basso ventre.

‘ calma tu… stai buono ancora un po’ ’ mi ammonisco da solo, cercando di rilassarmi. Una volta più ‘ calmo ’ torno a concentrarmi su Anastasia.

Sorridendo continuo la mia opera di rilassamento, continuando a disseminare la sua pelle di lievi baci e sfioramenti. Quando rabbrividisce nuovamente, alzo la testa e nel riflesso della vetrata, vedo la sua espressione.

È ad occhi chiusi, completamente rilassata… e sul volto, ha disegnato un sorriso che mi fa venire voglia di prenderla in braccio e di portarla in camera da letto.

‘ ancora un po’ di pazienza Grey ’ penso tra me e me, mentre respiro profondamente ‘ quando le avrai mostrato la tua sincerità, potrai finalmente dare sfogo alla tua passione! ’   

Prendo un bel respiro profondo e mi accontento ( per il momento ) di abbracciarla… le passo le mani sulle braccia e le bacio la testa.

“ Anastasia ” le sussurro in un orecchio, mentre le cingo con le braccia la vita, stringendomela forte contro il petto “ va tutto bene? ” le domando sottovoce, guardandola attraverso il riflesso.

Nell’attesa di udire la sua risposta, porto le mani sul suo ventre piatto ed inizio lentamente, a muovermi su e giù sulla stoffa della sua maglietta. Mi guarda sorridente, seguendo con lo sguardo il movimento delle mie mani “ va tutto benissimo Christian ” mormora girando lievemente il viso, per lasciarmi un dolce bacio a fior di labbra.

Mi posiziona le sue mani sulle mie e restiamo così… fermi, intenti a contemplare le magnifiche luci della città.

Improvvisamente vedo ( sempre nel riflesso ), che è diventa triste… quasi malinconica. La stringo maggiormente e le chiedo “ cosa succede Anastasia? ”

Sospirando pesantemente, ricambia il mio abbraccio… stringendosi a me e rafforzando la presa. Incontra il mio sguardo e dopo aver preso un respiro, mi risponde sottovoce “ stavo pensando a Marco ”

Inarco le sopracciglia, perplesso ed incuriosito “ c’è qualche problema? ” le domando girandola tra le mie braccia “ è successo qualcosa? ”

Mi sorride scuotendo la testa “ no no… non è successo niente, tranquillo Christian ” mi mette una mano sulla guancia ed aggiunge “ è che ultimamente… quando esco con te, Marco sta facendo un po’ di capricci! ”

Sospiro sollevato “ mi ero preoccupato per un secondo ” in risposta, mi bacia a fior di labbra e mi sorride con gli occhi lucidi “ grazie per preoccuparti così tanto ” mormora posando la fronte sul mio petto “ sei davvero un tesoro ”

Intenerito, la stringo e le bacio la testa… con la bocca a contatto con lei, le chiedo “ come mai sta facendo così, secondo te? ”

Sospira e si stringe a me “ può essere, che inizi a percepire in me, un cambiamento ” parla con la voce attutita dalla mia maglia “ è sempre stato un bambino sensibile, forse avverte qualcosa. Non voglio che si senta escluso… non so! ” alza la testa e mi guarda sofferente “ pensavo che fosse prematuro farvi incontrare, ma ora… ” le muore la voce in gola e dagli occhi le scendono alcune lacrime.

Dispiaciuto da questa situazione, le prendo il volto tra le mani e le asciugo le gote ‘ cosa posso fare? ’ penso tra me e me, vedendo nello sguardo di Anastasia, tutta la sua sofferenza.

‘ avevamo pensato di non affrettare le cose… ’ sospiro ‘ …ma credo che non sia più fattibile! ’ ammetto a me stesso baciandole la fronte.

Con la bocca a contatto con la sua pelle, le sussurro “ Anastasia, stai tranquilla! In qualche modo risolveremo… la cosa più importante è la serenità di Marco ” annuisce impercettibilmente in risposta e sospira “ hai ragione tu… forse… possiamo organizzare un primo incontro e vedere come va! ” dice alzando la testa, facendomi staccare da lei.

Le sorrido annuendo “ certo faremo così, andrà tutto bene Anastasia… faremo le cose gradualmente, con tutta l’attenzione necessaria ” e così dicendo le bacio nuovamente la fronte, dopo di che scendo con le labbra a baciarle le guance… prima un occhio, poi l’altro ed infine approdo sulla sua bocca morbida.

Le accarezzo le labbra con le mie… gentilmente, amorevolmente, senza alcuna fretta.

 

***

 

Salendo la scalinata che conduce al piano superiore, tengo nuovamente Anastasia per mano.

Dopo aver deciso, che alla prossima uscita avrei conosciuto il bambino, siamo rimasti un po’ di tempo persi nel nostro angolo perfetto, abbracciati l’uno all’altro. 

Dopo di che, ho accompagnato la ‘ mia donna ’ alla scoperta del primo piano della casa. Le ho mostrato la cucina ( che ha particolarmente apprezzato ), il bagno di servizio, il mio studio, il salottino, dove è collocato il tavolo da bigliardo ed anche l’ala adibita al mio staff.

Tutto il primo piano della casa, le è piaciuto davvero tanto!

Quando abbiamo terminato il tour, ho avvertito dentro di me un peso dissolversi… ‘ non avevo mai sentito questa sensazione di ansia, mista all’impazienza… ’ sospiro ‘ …spero le piacerà anche il resto ’ penso, mentre metto piede nel lungo corridoio su cui si affaccia la zona notte. Giro lo sguardo verso Anastasia e la trovo intenta a guardarsi intorno.

‘ Spero che il mio gesto, le faccia capire fino in fondo quanto davvero, desidero iniziare una nuova vita con lei e il piccolo ’ rimugino, restando incantato dalla sua bellezza.

Mentre io sono perso nei miei ragionamenti, lei dopo un breve istante, incrocia il suo sguardo con il mio e mi sorride teneramente… nervoso ed elettrizzato per quanto sto per fare, prendo un respiro profondo prima di parlare “ su questo piano… ” mi interrompo per indicarle il lungo corridoio “ si trova tutta la zona notte della casa… ” alle mie parole, segue con gli occhi il movimento del mio braccio.

Sorridendo, cerco di mascherare il mio nervosismo “ in fondo a destra… ” indico la grande porta scura a due ante “ … si trova la camera padronale… cioè la mia ” guarda nella direzione indicatale, ma distoglie presto lo sguardo.

Arrossisce, facendomi dimenticare per un secondo il vero motivo che mi ha spinto ad invitarla… vedendo quel bellissimo rossore che le colora le gote, mi si stringe lo stomaco ed anche qualcos’altro!

‘ controllo Grey ’ mi ammonisco severamente ‘ non dimenticare quello che devi mostrarle! ’

Mi schiarisco la voce e lei, torna a guardarmi imbarazzata… prendendo un profondo respiro, le sorrido continuando a parlare “ dopo la mia stanza, c’è un’attrezzata mini palestra… ” man mano che parlo, prendo coraggio e cammino avvicinandomi alle stanze “ dopo di che… puoi trovare due comode camere per gli ospiti ” le spiego indicando le varie porte.

Ad ogni stanza, avanziamo nel corridoio ed Anastasia, aspetta con pazienza di sapere cosa contengono.

Quando rimane l’ultima porta infondo, tentenno… indeciso, su come spiegare cosa era per me quella stanza e quale significato aveva. Ma soprattutto… perché, ho deciso di fare quello che ho fatto!

‘ spero di eliminare definitivamente tutti i suoi dubbi ’

In silenzio, cerco le giuste parole per non ferirla… per spiegarle con lucidità, cosa accadeva là dentro… ma anche, per toglierle qualsiasi dubbio o paura che può ancora avere.

Mentre sono in cerca del modo giusto per affrontare il discorso, è lei ad aiutarmi…

 

POV ANASTASIA

 

Regna uno strano silenzio tra noi.

Mentre avanzavamo lungo il corridoio, ho ascoltato con vivo interesse le sue parole. La casa è meravigliosa… mi sembra quasi di essere finita in uno di quei cataloghi di riviste lussuose!

La cucina, è il sogno di qualunque donna… è davvero uno spettacolo!

Quando poi, siamo saliti al piano di sopra, ho avuto un attimo d’imbarazzo nel momento in cui mi ha indicato la sua camera da letto. Mentirei se dicessi di non aver pensato a ‘ quello ’… sarebbe una bugia bella e buona!

‘ In fondo sono una donna adulta ’ mi dico.

Mentre eravamo abbracciati e mi accarezzava, ho iniziato a lasciarmi andare… quando poi mi ha baciata sul collo… un brivido di piacere mi attraversa il corpo. Mille brividi mi hanno attraversata, dalla punta dei piedi a quella delle mani… fino a concentrarsi nel basso ventre… al ricordo di quelle fantastiche sensazioni, mi mordo il labbro per contrastare i dolci ricordi.

Ma insieme all’eccitazione, si sono risvegliati anche i miei dubbi e le mie paure.

In vita mia, ho avuto un solo partener… mentre Christian, beh… sicuramente sa cosa gli piace e cosa lo eccita!

Oh, mamma mia… se solo mi fermo a riflettere sullo stile di vita che ha condotto fino a poco tempo fa, mi assalgono mille paure! Durante i nostri appuntamenti, molto spesso mi coglievano all’improvviso dei pensieri tipo:

‘ e se poi ha dei ripensamenti? ’

‘ se capisce che una relazione normale, non fa per lui? ’

Oppure ancora ‘ se non riesco a soddisfarlo? ’

Scuoto impercettibilmente la testa, per scacciare le mie paure… non posso permettere che questi dubbi mi precludano la possibilità di vivere. All’improvviso in mente, mi rimbombano le ultime parole di mamma… “ non pensare a cosa può succedere Anastasia… prendi al volo qualsiasi occasione ti si presenti e segui il tuo cuore! ”

Sorrido e torno a rivolgere la mia attenzione, all’uomo meraviglioso che mi tiene per mano.

Siamo vicini ad una porta, quasi alla fine del corridoio. Vedo chiaramente che sta cercando di dirmi qualcosa, ma non sa come farlo… allora, decido di prendere in mano la situazione.

Mi volto verso di lui… sfilo la mano dalla sua, facendolo sussultare. Ma non gli do modo di agitarsi… gli prendo entrambe le mani tra le mie e con in voso, il mio sorriso più sincero ed amorevole gli sussurro “ qualsiasi cosa mi dirai, io sono qui Christian ”

Le mie parole affondano in lui… e colgo all’istante il momento in cui decide di parlare, perché mi risponde nel modo più bello possibile… e cioè, con un dolcissimo sorriso!

“ grazie Anastasia ” mi dice, alzando le nostre mani intrecciate per lasciarci un bacio delicato “ …mi hai aiutato ancora una volta a sbloccarmi ed ad affrontare una cosa, che non credevo possibile! ”

Gli sorrido e basta, non volendo interrompere il momento…

Gli lascio tutto il tempo necessario… dopo poco, lo vedo prendere un respiro profondo prima di indicarmi l’ultima porta. A questo punto, mi assale una leggera ansia al pensiero di quanto vedrò tra poco.

“ questa ” inizia con voce chiara “ è senza alcun dubbio, la vera ragione per cui ti ho invitata qui stasera ” mi tendo a sentire le sue parole ed attendo, con un certo timore che continui. Mi lascia andare lentamente una mano e con l’altra, mi tira delicatamente a sé verso la misteriosa porta.

Quando siamo ormai ad un soffio da essa, Christian si gira verso di me e mi sussurra dolcemente “ con questo, spero di chiarire una volta per tutte, tutti i tuoi dubbi e le tue insicurezze ” e così dicendo, apre la porta e mi fa attraversare con sé l’uscio.

L’ambiente che ci accoglie è molto luminoso, anche se la stanza è priva di finestre. Mi scosto dalla sua presa ed avanzo esitante all’interno… guardandomi intorno non noto nulla che sembra giustificare l’agitazione di Christian.

Le pareti sono chiare… ma a differenza del resto della casa, che ha colori neutri, qui è presente uno sgargiante ed allegro giallo paglierino. Il mobilio è essenziale, ma molto elegante e curato nei minimi dettagli… ci sono quadri raffiguranti fiori e paesaggi, una raffinata scaffalatura che contiene vari oggetti d’arredamento e per finire, un divano due posti molto carino… in poche parole… è una stanza curata, che mette calma e serenità!

Confusa, mi giro verso di lui.

È fermo ancora sull’uscio della porta… mi guarda con un’espressione dolce ma concentrata allo stesso tempo. Non capendo il motivo dell’ansia precedentemente mostrata, lancio un’altra rapida occhiata in giro, per cercare qualunque dettaglio che può essermi sfuggito… ma non noto nulla fuori posto.

Allora, torno a rivolgere tutta la mia attenzione a Christian.

“ cosa volevi farmi vedere? ” gli domando avvicinandomi nuovamente a lui “ prima eri molto nervoso, ma… ” m’interrompo per dare un’altra rapida occhiata dietro di me “…è un’ambiente molto bello Christian, non capisco ” esponendo i miei dubbi, gli prendo una mano e gli sorrido rassicurante.

Lui, dopo un altro attimo di silenzio, pare sciogliersi quel tanto che basta per restituirmi il sorriso e rispondermi “ hai ragione Anastasia, è una stanza che può sembrare quasi banale per chiunque la guardi, ma per me… ” mi stringe forte la mano e prendendo un altro respiro profondo, continua “ …questa, è per me, un segno di rinascita interiore. Volevo fare qualcosa, per darti un forte segnale del mio profondo impegno… ed ho deciso di partire da qui Anastasia! ” con un’espressione orgogliosa, si guarda intorno per la prima volta.

Mentre studia rapidamente la stanza, lo vedo quasi gonfiare il petto ‘ è molto orgoglioso per qualcosa ’ penso, riflettendo un istante su quanto ha detto… sono colpita dalle sue parole, anche se, ammetto di non comprendere pienamente quello che mi vuole dire. Come può questa stanza, essere un suo modo di dimostrarmi qualcosa?

Sto per domandarglielo quando, riprende a parlare “ potrà effettivamente non sembrarti nulla di speciale Anastasia, ma questo… ” ed indica l’ambiente circostante “ …è il modo migliore che ho trovato per farti comprendere i miei sentimenti ” faccio per dire qualcosa, ma mi posa un dito sulle labbra e sorridendo nervosamente, mi tira per mano verso la scaffalatura.

Mi lascia andare per un secondo e si dirige verso di essa… recupera qualcosa, credo una foto e torna da me.

Quando mi è nuovamente difronte, deglutisce rumorosamente e prendendo un bel respiro, dice “ questa stanza… fino a poche settimane fa era molto diversa ” inarco un sopracciglio confusa.

“ diversa? ”

Annuisce, allungandomi lentamente la fotografia “ ho deciso di cambiarla totalmente per dimostrarti davvero il mio impegno nei tuoi confronti. Volevo darti una prova tangibile, che potesse estirpare definitivamente tutti i tuoi dubbi e le tue insicurezze ” sentendolo parlare, mi si stringe lo stomaco per l’intensità con cui mi sta parlando.

Leggermente spaventata da quanto potrei vedere, afferro la foto ed esitante la giro.

Quello che vedo, mi fa tremare le ginocchia… portandomi una mano alle labbra, alzo fulminea lo sguardo su di lui.

Mi guarda nervoso, i suoi meravigliosi occhi grigi sono carichi di tensione… ma anche di speranza!

Con esitazione, abbasso la mano e torno a guardare la fotografia.

Staffe appese alle pareti e al soffitto… ambiente scuro, quasi tetro… un grande letto a baldacchino nero, con lenzuola anch’esse scure… appesi in giro, tanti attrezzi strani a me completamente estranei…

La mia mente, ha elaborato di cosa si tratta ma per sicurezza, ritorno con lo sguardo su Christian… che ancora in religioso silenzio, aspetta una mia reazione.

Mi inumidisco le labbra, improvvisamente diventate secche ed aride “ è pr-opr-io… ” balbetto non sapendo come definirla, ma mi viene in aiuto dicendo “ si Anastasia… era la mia stanza dedicata interamente al sadomaso ”

Annuisco, ancora sconcertata per il cambiamento radicale della stanza e riporto lo sguardo sulla foto, poi mi giro a guardare l’ambiente. È davvero la stessa?

Mentre ne studio scettica, le enormi differenze mi tornano alla mente le sue parole precedenti “ ho deciso di cambiarla totalmente per dimostrarti davvero, il mio impegno nei tuoi confronti. Volevo darti una prova tangibile, che potesse estirpare definitivamente tutti i tuoi dubbi e le tue insicurezze ”

Improvvisamente, tutte le mie paure ed i miei dubbi covati in questo periodo, mi riempiono la testa.

‘ come lo sapeva? ’ mi domando sconvolta ‘ non ho mai fatto parola di questi sentimenti con lui ’

Con il cuore che batte all’impazzata, sussurro “ hai davvero fatto questo per… ” la voce flebile mi muore tra le labbra. Gli occhi, mi iniziano a bruciare ed inizio a sentirmi sopraffatta. La gola inizia velocemente a stringersi per l’emozione…

‘ non ci posso credere ’ penso nell’esatto momento in cui, mi sorride dolcemente e mi si avvicina ‘ come… ’ non finisco il pensiero che dice “ l’ho fatto in primis per dimostrarti che ho chiuso definitivamente con quel tipo di relazioni ” parlando, indica la fotografia ancora tra le mie mani “ so bene che dentro di te, avevi sempre il terrore che potessi tirarmi indietro e con questo… ” s’interrompe per prendermi dalle dita tremanti l’immagine “ …spero di esserci riuscito ”

Appena conclude la frase, inizia a strappare davanti a me quella foto, che rappresenta tutti i miei dubbi sul nostro futuro. E mentre lui, fa a pezzi minuscoli l’immagine… dentro di me, esplode una bomba!

“ ecco e ora… ” non lo faccio finire, che gli salto tra le braccia e prendendogli il volto tra le mani, lo coinvolgo in un bacio.

Preso forse alla sprovvista, in un primo momento rimare immobile, ma ben presto mi passa le braccia intorno ai fianchi e muove con bisogno le sue labbra contro le mie, ricambiando il mio bacio.

Un bacio, in cui riverso tutti i miei sentimenti. Mi lascio andare definitivamente… non penso più a nulla, tranne che, a quanto è bello stare tra le sue braccia. 

Con questo suo gesto, ha dissipato qualunque reticenza ancora esistente. Mi ha fatto capire senza ombra di dubbio, che vuole veramente costruire qualcosa con me. Il disfare quella stanza… un luogo, che usava per incontrare le sue partener sessuali… è la migliore dimostrazione che potessi mai chiedere.

Mentre le nostre bocche si assaggiano, gli mordo un labbro facendolo gemere “ oh Anastasia ”

Sorrido lievemente, ma non ho il tempo di esultare che mi assale… facendo diventare il bacio molto più profondo e carnale. Mi fa scivolare le mani sul sedere e rudemente lo afferra, facendomi sussultare.

“ ohh ” gemo staccandomi per respirare a pieni polmoni.

Lo guardo con amore… il cuore batte come un martello pneumatico e sognante, lo fisso negli occhi “ grazie Christian ” sussurro avvicinandomi alle sue labbra.

Mi bacia nuovamente e tra uno sfioramento e l’altro, mi dice “ non devi ringraziarmi Anastasia… l’ho fatto con il cuore ” gli sorrido perdendomi tra le sue braccia.

 

***

 

Mano nella mano scendiamo la scalinata, per tornare giù.

Sorridendo ripenso a quanto è successo. Quando mettiamo piede nel salone, volto la testa verso Christian. Oggi mi ha davvero stupita… non pensavo avesse capito le mie paure.

‘ è davvero un uomo meraviglioso ’ penso mentre seguendolo, arriviamo ai divani. Ci sediamo di fianco l’uno all’altro e tirandomi a sé, mi abbraccia stretta “ mi sembra un sogno averti qui a casa mia Anastasia ” mi sussurra tra i capelli.

Io, ricambiando la stretta gli rispondo “ anche a me non sembra ancora vero ”

Dopo qualche minuto di piacevole silenzio, Christian esordisce con una frase che mi fa sia preoccupare, che indispettire “ non voglio rovinare la piacevole atmosfera creata… ma ti vorrei parlare della nostra situazione lavorativa ”

Aggrotto le sopracciglia ed attendo che continui… non ricevendo risposta da parte mia, prosegue “ sto vagliando l’ipotesi di cercare un nuovo pilota ” a queste parole, lentamente mi scosto dall’abbraccio e guardandolo fisso, dico “ perché vorresti farlo? Solo perché ora usciamo insieme, non vuol dire che non posso lavorare per te! ” metto un po’ di distanza tra noi ed incrocio le braccia al petto “ ti avviso fin d’ora, che non sono una di quelle donne che si fanno mantenere! Io sono un pilota… e i piloti volano! ” puntualizzo orgogliosa.

Capendo l’antifona, alza le braccia al cielo “ immaginavo che non avresti accettato facilmente ” scherza facendomi l’occhiolino “ ne riparleremo più avanti ”

Sbuffo contrariata… è impensabile l’idea che io non debba volare! “ se se ” mugugno arrabbiata, facendolo ridere in risposta.

Sentirlo divertirsi, fa sciogliere anche me ed allora, sciolgo le braccia dal petto e mi lancio contro di lui “ non l’avrai vinta… sappilo ” lo avverto stringendomi tra le sue braccia.

Mi bacia la testa “ vedremo Anastasia… vedremo ” sospiro profondamente respirando il suo profumo, rilassandomi nuovamente. Dopo qualche istante di pace, deglutisce rumorosamente e i battiti del suo cuore aumentano a dismisura.  

Mi scosto per guardarlo in volto e quello che trovo mi preoccupa. È pallido… ha il viso incredibilmente serio… la spensieratezza di pochi momenti fa, è sparita nel nulla “ Christian tutto bene? ”

Lui annuisce prima di prendere un bel respiro profondo e dirmi “ ti devo parlare di una cosa… ”

 

***

 

“ grazie mille Mrs. Jones ” dico entrando in cucina per portare i piatti nel lavabo “ era tutto buonissimo ”

“ mi fa piacere Signora ” mi risponde con voce allegra, mentre girata verso il forno finisce di pulire. Ma la sua felicità svanisce appena mi vede con le stoviglie tra le mani “ Signora ” esclama venendo verso di me sconvolta “ non deve… la prego ” mi toglie velocemente le cose ed altrettanto celermente si affretta a pulire.

Scuoto la testa… Christian mi aveva avvisata, quando mi sono alzata da tavola. Guardandola le dico semplicemente “ non sono abituata ad essere servita così e poi, ho piacere ad aiutarla ” lei scuote la testa, prima di dire nuovamente raggiante “ può non essere mai stata abituata Signora, ma credo proprio che d’ora in poi le cose saranno diverse… non crede? ”

Arrossisco, leggendo tra le sue parole l’implicazione futura.

Certo… stando con Christian la mia vita cambierà, ma non ho intenzione di diventare come quelle odiose protagoniste dei telefilm, che solo perché hanno un compagno ricco, diventano snob! Persa nei miei pensieri, non mi sono resa conto che Mrs. Jones ha terminato.

“ prego Signora, raggiunga Mr. Grey… tra pochi minuti vi porterò il caffè ”

Decido di non insistere per oggi e così, acconsento… mi giro e ritorno da Christian. Appena entro nella stanza, mi vede e sorride “ allora come è andata? ” mi chiede divertito.

Sbuffando lo raggiungo e mi accomodo sulla sedia posta di fianco a lui. Mi guarda attendendo la mia risposta e sottovoce dico “ avevi ragione tu… va bene? ” sentendomi, ride facendomi sorridere.

È davvero bello vederlo così… se ripenso a tutto quello che mi ha raccontato. Oh… cosa darei per avere sotto le mani quella donna!

È incredibile pensare che sia arrivata a tanto! ‘ va assolutamente fermata prima che tenti di fare altro ’ rimugino ammirando il bellissimo sorriso dell’uomo che amo.

Amo… ‘ oh mamma… non pensavo che avrei nuovamente provato questo sentimento… ’ sorrido ed arrossisco ‘ …ed è tutto merito suo! ’

“ come mai sei arrossita? ” la sua voce mi richiama al presente e me lo ritrovo proprio ad un centimetro di distanza, che mi guarda sorridente “ a cosa stavi pensando? ” mi chiede furbo, avvicinandomi a sé con la sedia. Ridendo, cerco di distaccarmi ma quando, mi cattura le labbra in un dolcissimo bacio… la forza del sentimento che provo, viene a galla con la forza di uno tsunami e mi ritrovo a mormorare “ ti amo ” travolta dalle emozioni.

Alla mia rivelazione, lo sento trattenere il respiro…

Dato un prolungato silenzio, chiudo gli occhi e mi allontano leggermente… ‘ oh mamma mia… che cosa ho combinato ’ penso dandomi della stupida. Rialzo le palpebre e tenendo lo sguardo basso, arrossisco e dico imbarazzata “ scusami, non volevo dirlo così ” presa dal timore di aver affrettato i tempi, faccio per scostarmi del tutto dalla sua presa, ma lui non è d’accordo.

Ancora imbarazzata, incrocio i suoi occhi e quello che vedo mi scioglie il cuore.

Christian mi guarda incredulo… ma è un’incredulità positiva! Ha gli occhi pieni di lacrime e sul viso, ha il più dolce sorriso che gli ho mai visto. Stringendomi a sé con impeto, mi fa sbilanciare in avanti e così mi ritrovo ad un palmo di naso dalle sue labbra.

Rossa in volto, mi scosto una ciocca di capelli che mi era finita davanti agli occhi ed allora che accade l’impensabile.

Christian Grey, confessa di amarmi. 

“ Ti amo anche io, Anastasia ”

 

POV CHRISTIAN

 

Incespichiamo per le scale, mentre baciandoci cerchiamo di raggiungere la mia camera da letto.

Dopo la mia confessione, Anastasia mi è letteralmente volata tra le braccia. Mentre eravamo sulla mia sedia intenti a baciarci, un rumore sordo ci ha spaventati.

Era Gail con i nostri caffè!

Io ed Anastasia dopo un secondo di incredulità siamo scoppiati a ridere… Gail poverina, non sapeva più come scusarsi per averci interrotti. Ma sotto sotto… so bene che è felicissima per me! Appena ha conosciuto Anastasia, ha iniziato a sorridere come non mai.

Un morso sul labbro inferiore, mi riporta a quello che sta per accadere.

Siamo appoggiati contro le ante della mia porta ed Anastasia, inarcandosi contro di me mi infila una mano sotto la maglia… toccando per la prima volta la mia pelle nuda.

Un sospiro di piacere mi sfugge dalle labbra ‘ che sensazione meravigliosa ’ penso, aprendo con la spalla la porta e chiudendo il mondo fuori da questa stanza.

Quando entriamo, la accompagno verso il mio letto… la faccio stendere e mettendomi su di lei, le mormoro “ Ora sei mia Anastasia Steele ” in risposta, mi circonda la vita con le sue cosce e mi sussurra di rimando “ E tu sei mio Christian Grey ”

  
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