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Autore: Kim WinterNight    25/12/2020    3 recensioni
Era la prima volta che i Faith No More trascorrevano il Natale insieme, lontani dalle rispettive famiglie e città; così, sotto suggerimento di Bill, avevano deciso di stemperare l’atmosfera con un escamotage che aveva fatto un po’ storcere il naso alcuni componenti della band – per esempio, Mike e Jim.
Il bassista aveva proposto di organizzare un Babbo Natale segreto e aveva addirittura scritto i loro nomi in dei bigliettini per dar vita a un’estrazione in piena regola.
Alla fine tutti si erano lasciati coinvolgere e il gioco aveva avuto inizio, nonostante mancassero a malapena venti giorni a Natale.
Quando, però, Bill aveva scoperto chi sarebbe stato il destinatario del suo regalo, aveva cominciato a pentirsi della sua stessa trovata: sarebbe stato difficilissimo.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Gould, Jim Martin, Mike Bordin, Mike Patton, Roddy Bottum
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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What is it?
 
 
 
 
 
 
Era la prima volta che i Faith No More trascorrevano il Natale insieme, lontani dalle rispettive famiglie e città; così, sotto suggerimento di Bill, avevano deciso di stemperare l’atmosfera con un escamotage che aveva fatto un po’ storcere il naso alcuni componenti della band – per esempio, Mike e Jim.
Il bassista aveva proposto di organizzare un Babbo Natale segreto e aveva addirittura scritto i loro nomi in dei bigliettini per dar vita a un’estrazione in piena regola.
Alla fine tutti si erano lasciati coinvolgere e il gioco aveva avuto inizio, nonostante mancassero a malapena venti giorni a Natale.
Quando, però, Bill aveva scoperto chi sarebbe stato il destinatario del suo regalo, aveva cominciato a pentirsi della sua stessa trovata: sarebbe stato difficilissimo.
 
I membri della band avevano trascorso le settimane precedenti al Natale a scervellarsi e gironzolare per negozi nei rari momenti liberi tra una data e l’altra; si trovavano in Nuova Zelanda, faceva caldo e l’atmosfera natalizia era ben diversa da quella a cui erano abituati in America.
Quelli più tranquilli e rilassati in assoluto sembravano Puffy e Roddy: pareva che avessero già trovato il dono perfetto per la persona che gli era capitata a sorte, e non facevano che sorridere e strepitare, asserendo che non vedevano l’ora che fosse il 25 dicembre.
Bill invece era sempre più ansioso e preoccupato, non sapeva dove sbattere la testa e si era addirittura arrischiato a chiedere aiuto a Puffy, il quale però si era rifiutato di dargli una mano.
«Non voglio rovinarmi la sorpresa, e poi… tu hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!» lo aveva liquidato il batterista, sghignazzando divertito.
Jim era sempre enigmatico e non era facile comprendere cosa gli passasse per la mente, mentre Mike pareva in procinto di programmare un regalo con i fiocchi e dava l’impressione di un cospiratore mafioso.
L’idea di Bill, in generale, stava creando agitazione e scompiglio all’interno della band.
 
Finalmente il 25 dicembre giunse, con un sole cocente e ben trenta gradi ad accogliere i cinque musicisti statunitensi.
La sera prima avevano tenuto un concerto e il successivo sarebbe stato il 27, così avevano due giorni di pausa e potevano riposarsi un poco.
Bill, pimpante ed entusiasta, corse a chiamare i suoi colleghi e li costrinse a radunarsi in camera sua.
Prima di lasciarli entrare, tuttavia, aveva preteso che ognuno di loro portasse i regali e li radunasse sul divano; in questo modo, nessuno avrebbe saputo chi era il mittente e avrebbero potuto tirare a indovinare. Ormai il bassista si era lasciato prendere la mano e non permetteva a nessuno di contraddirlo.
Quando furono tutti insieme, i cinque musicisti fissarono i vari pacchetti disposti sul sofà.
«Comunque, buon Natale, stronzetti» disse Mike, esaminando i doni con curiosità.
«Chi apre per primo?» chiese Bill.
«Facciamo dal più giovane al più vecchio?» propose Puffy con un sorriso carico di aspettative.
«O magari il contrario» borbottò Jim.
«Io sono troppo curioso, quindi apro per primo!» strepitò Mike, avvicinandosi al divano. Lesse le targhette appese ai doni e ne recuperò uno impreziosito da un nastro verde brillante. «Sarà mica un libro?»
«Aprilo e lo scoprirai!» esclamò Roddy.
Gli altri membri della band si radunarono attorno a lui e presero a sghignazzare, notando che la carta che avvolgeva il regalo era bianca e punteggiata di tantissime piccole cacche colorate.
«Oddio, questa carta è un capolavoro! È bellissima, voglio sapere dove la vendono e farmi la scorta!» commentò Mike, accarezzando l’involucro con ammirazione. «Mi sembra quasi un peccato strapparla via…»
«È vero, è stupenda! Però adesso apri!» lo incitò ancora Roddy, il quale era ancora più curioso di lui.
Mike finalmente rimosse la carta e, incredulo, si ritrovò tra le mani un libro che non si sarebbe mai aspettato. Il titolo già diceva tutto, così come l’immagine di un WC sul lato destro della copertina.
«Cosa ti sta dicendo la tua cacca? Cristo, è bellissimo! Questo deve avermelo regalato Bill!» esultò il cantante, scoppiando in una fragorosa risata.
«Ah no, io non c’entro! Ma chiunque sia stato, è un fottutissimo genio!» replicò il bassista.
Roddy, un ghigno dipinto sul viso, gli strappò l’oggetto di mano e prese a sfogliarlo con profondo interesse. «Poi me lo presti? A volte non capisco cosa vogliono dirmi le mie feci!» scherzò.
«Anziché regalarmelo, potevi comprartelo» replicò il cantante.
«Non sono stato io, amico» si difese il tastierista.
A quel punto Mike si voltò a fissare Jim e Puffy, gli unici ad avere espressioni imperscrutabili e a non lasciar trasparire alcuna emozione.
«Big Jim, non so se hai lo spirito giusto per regalarmi qualcosa del genere. D’altra parte, Puffy è fin troppo serio…» rifletté, riprendendo il libro dalle mani di Roddy.
«Grazie tante, Patton» gracchiò il batterista.
«Ah! Sei stato tu, ti ho beccato!» sbottò il cantante, buttandosi letteralmente addosso all’amico e stritolandolo in un abbraccio fraterno e travolgente. «Grazie, è un regalo bellissimo! Trash, certo, ma bellissimo!»
Puffy scoppiò a ridere e ricambiò la stretta, per quanto inaspettata. «Non vedevo l’ora che lo aprissi, è un cazzo di capolavoro della letteratura!»
Mike si scostò e gli sorrise raggiante. «E la carta dove l’hai pescata? Adoro tutto ciò, non ti facevo così geniale!»
«Mi sottovaluti sempre, ma non dovresti» lo rimbeccò l’altro, strizzandogli l’occhio.
«Adesso basta, tocca a me aprire il mio dono!» si intromise Roddy.
«Okay, okay!» Mike, stringendosi al petto il suo nuovo manuale psicologico, portò gli occhi sul tastierista.
«Vediamo un po’… il mio è questo, giusto? È l’unico dove non c’è una targhetta» osservò perplesso il biondo, prendendo tra le mani una scatola a forma di parallelepipedo avvolta in carta marrone.
«Suppongo di sì» commentò Bill, chinandosi a cercare il nome del destinatario, senza tuttavia alcun successo.
Roddy scrollò le spalle e appoggiò il pacco per terra, accovacciandosi di fronte a esso per strappare via l’involucro. Si ritrovò a fissare la scatola sigillata di un asciugacapelli e i suoi occhi blu si sgranarono per la sorpresa.
«Cristo, che cazzo di regalo è?» bofonchiò Puffy, grattandosi la fronte.
«Il mio per ora è il migliore» gracchiò Mike, sventolando ancora il libro con fare tronfio.
«E da quando stiamo facendo una gara?» lo apostrofò Bill.
«Ah no? Beh, dovremmo!»
«Patton, me l’hai regalato tu? Scommetto che se lo accendo, ci trovo pure la sorpresa dentro!» fece Roddy, rimettendosi in piedi con il regalo tra le braccia.
«Mi dispiace, ma stavolta non hai avuto il privilegio di avere la mia merda su di te» ironizzò il cantante. «Ma se vuoi posso rimediare» aggiunse malizioso.
«Che cazzo, basta! Io non sono stato, Puffy?»
«Io sono stato il Babbo Natale di Mike, quindi è merito di Jim!» fece notare il batterista.
Jim annuì piano e rimase impassibile. «Almeno non hai più scuse quando ti chiedo di asciugarmi i capelli» scherzò.
Roddy alzò gli occhi al cielo. «C’era un secondo fine, dovevo immaginarlo!» esclamò, per poi avvicinarsi al chitarrista e regalargli un breve abbraccio. «Grazie, Big Jim. Sei stato tenero!»
«Almeno è un regalo utile» soggiunse Bill.
«Cosa vorresti insinuare? Che il mio non lo è?» lo rimbeccò Puffy.
«Bambini, basta così!» Roddy batté le mani con fare teatrale e si piazzò di fronte al bassista. «È il suo turno, signor Gould!»
Bill si avvicinò al sofà e recuperò un pacchetto dalla consistenza morbida, avvolto in una bustina rossa e adornato da una coccarda viola. «Ho già un sospetto su chi può essere il mio Babbo Natale…» commentò, lanciando una fugace occhiata in direzione di Roddy.
Il tastierista sospirò. «È proprio vero che le confezioni regalo parlano per noi» esalò.
Bill gli circondò le spalle con un braccio e lo trasse a sé, scompigliandogli le ciocche bionde e grattandogli la nuca. «Idiota, potevi almeno negare l’evidenza!» lo rimproverò bonariamente.
Mike, con l’entusiasmo di un bambino, cominciò a intonare il ritornello della loro Evidence, facendo ridacchiare gli altri.
«Apri o no questo cazzo di regalo?» bofonchiò Roddy.
Bill lo lasciò andare e strappò via la carta, portando fuori una t-shirt nera. La spiegò e se la distese di fronte agli occhi, tenendola per le spalle.
«Bartislava… no, ma io ti amo!» strillò, abbracciando forte il tastierista. «Cazzo, ma dove l’hai trovata?»
Roddy rise e ricambiò la sua stretta da orso. «La tua era andata dispersa, così l’ho cercata simile. Ti piace?»
«Cazzo se mi piace!» esclamò gioioso il bassista, appoggiandosi l’indumento sul petto ampio e ammirandolo dall’alto in basso. «Che meraviglia, cazzo!»
«Mi piace, sì» commentò Mike. «L’avrei apprezzata anch’io!»
Jim e Puffy si scambiarono un’occhiata divertita, poi il batterista si fece avanti.
«Il più vecchio è Jim, quindi io sono il penultimo!» esclamò.
Raggiunse il divano e prese un pacco ricoperto di carta rossa punteggiata di abeti.
«Rimangono solo Bill e Mike» commentò Roddy, curioso di scoprire chi avesse scelto il dono per Puffy.
«Con una carta come questa, mi viene in mente Bill» disse il batterista.
«Apri, apri!» lo incitò il tastierista.
Puffy allora si liberò in fretta della carta e sgranò gli occhi scuri, sollevando l’oggetto per esaminarlo meglio. «Che cazzo è?»
«Una… scimmia?» ipotizzò Roddy, affiancandolo per controllare meglio.
Si trattava effettivamente di un peluche a forma di scimmietta che stringeva tra le mani due cimbali, simili ai piatti che Puffy usava per suonare la batteria.
Mike si piazzò alla sua sinistra e gli sfilò la scatola dalle mani, aprendola e portando fuori il pupazzo; lo afferrò e lo posizionò accanto al viso di Puffy, sghignazzando divertito.
«Che fai?» chiese Bill confuso.
«Non sono uguali? Due gocce d’acqua! Che capolavoro!» esclamò il cantante estasiato.
Puffy, in tutta risposta, gli mollò una gomitata sul fianco e sbuffò. «Ora ho capito, me l’hai regalata tu.»
«Ma certo, mio carissimo amico Mike!» confermò l’altro.
«Che carini, i due Mike sono stati l’uno il Babbo Natale dell’altro!» commentò Roddy in tono sognante. «Eh, Billy? Non è tenerissimo?»
Il bassista scoppiò a ridere, intento a osservare prima il viso contrariato di Puffy, poi quello immobile e simpatico della scimmietta peluche. «In effetti ti somiglia!»
«Non ti ci mettere anche tu!»
«Non potevo trovare un regalo migliore! Guarda che questo è un cimelio storico: ho scoperto che è un simpatico giocattolo risalente agli anni Cinquanta o giù di lì…» sproloquiò Mike tutto esaltato.
«E tu ovviamente dovevi regalarlo a me. Dove l’hai pescato?» lo interrogò il batterista, riprendendo in mano il pupazzo e fissandolo con una leggera inquietudine.
«Segreti del mestiere» replicò Mike, rimanendo sul vago.
«Dai, fallo suonare!» strepitò Roddy.
«Ehi, e io quando lo apro il mio regalo?» intervenne Jim.
Bill annuì. «Ecco, appunto! Visto che ormai è chiaro che io sono stato il tuo Babbo Natale, direi che l’immensa fatica che ho fatto per trovare qualcosa per te va ripagata.»
Il chitarrista fece una lieve smorfia e afferrò un sacchetto blu metallizzato dalla consistenza morbida. «Chissà cos’è…»
«Curioso, eh?» Bill gli si accostò e gli batté sulla spalla.
Jim, con movimenti lenti e calibrati, scartò piano il proprio regalo e si ritrovò tra le mani un paio di simpatiche calze nere punteggiate di piccole zucche.
Bill scoppiò a ridere e gli puntò contro il dito. «Visto che la zucca ti piace tanto, ecco a te il gadget perfetto!» esclamò.
«Ah.» Jim piegò appena la testa di lato. «Sono carine. E anche utili. Grazie, Billy.»
«Dai, non essere così imbronciato, del resto oggi è Natale!» lo rabbonì Roddy. «Ti prometto che userò il tuo regalo per asciugarti i capelli tutte le volte che vuoi!»
«Questo mi rincuora» asserì il chitarrista, rigirandosi i calzini tra le mani.
«Ma solo se ti metti quelli ai piedi!» aggiunse il biondo.
«Ehi, non ti piacciono?» Bill avanzò verso di lui e sollevò appena il viso per poterlo scrutare meglio attraverso le lenti che coprivano gli occhi del chitarrista.
«Certo che mi piacciono.» Jim si lasciò sfuggire un piccolo sorriso. «Sono bellissime!»
Mike intanto aveva lasciato il suo libro da una parte e si era messo in piedi sul divano. «Ehi, Big Jim, prendi la chitarra! Facciamo sentire a questi tre stronzi l’atmosfera natalizia con un po’ di canti tematici!»
Puffy si sbatté una mano sulla fronte e sospirò. «Il mio regalo di merda gli ha dato alla testa…»
«Ricordatemi di non proporre mai più un Babbo Natale segreto, sono stremato! Trovare qualcosa di adatto a Jim è stata un’impresa!» commentò Bill in tono sconsolato.
Roddy si posizionò in piedi tra bassista e batterista e li strinse a sé, circondando a entrambi le spalle. «Ma no, in fondo è stato bellissimo!» Stampò a entrambi un bacio sulla guancia e scappò via, pronto a godersi la performance di Mike e Jim.
Puffy si pulì la guancia e storse il naso, mentre Bill sorrise un po’ rincuorato: in fondo era stato un momento di tranquillità e fratellanza, uno di quelli rari e meravigliosi che a lui piacevano tanto.
Non era scontato che all’interno della band si respirasse quell’atmosfera festosa e rilassata, perciò il bassista decise che – qualunque cosa il futuro avrebbe riservato a lui e ai suoi colleghi – avrebbe portato per sempre nel cuore quel magico istante.
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
BUON NATALE A TUTTI!!!!
Lo so, lo so, mi direte: hai già pubblicato una storia a tema natalizio nel fandom dei Faith No More!
È vero, però quella era ambientata nel FreakyPigs!AU, mentre questa no XD quindi va bene così u.u ^^”””
No, a parte gli scherzi, ho deciso di inserire l’AU come nota per il semplice fatto che non so se alcuni di questi simpatici regali esistessero già ai tempi in cui è presumibilmente ambientata la storia – tra il 1989 e il 1992.
Inoltre, non so neanche se effettivamente i FNM abbiamo mai fatto date in periodo natalizio e/o in Nuova Zelanda in quel preciso periodo dell’anno, per cui accontentiamoci di immaginarceli e di far lavorare la fantasia ^^
Parlando dei doni che ho scelto per ognuno di loro…
Il libro “psicologico” per interpretare le proprie feci e la scimmietta con i cimbali li ho pescati da questo simpaticissimo articolo XD:
I regali più assurdi trovati sotto l’albero di Natale
Intanto vi faccio vedere il libro e la scimmietta:
 
Per quanto riguarda la maglietta per Bill con su scritto “Bartislava” (sì, avete letto bene, non Bratislava XD), potete godervi Bill con questo capo d’abbigliamento in questi due video:
1. https://www.youtube.com/watch?v=3v9MSh3f-NY
2. https://www.youtube.com/watch?v=vjZ50Pj5WbI
Le calze con le zucche, le ho immaginate più o meno così:
 
E vabbè, l’asciugacapelli è uno a caso, e per scegliere questo regalo che Jim ha fatto a Roddy ho fatto riferimento ad alcune storie di Soul in cui il tastierista asciuga i capelli al chitarrista e in generale ci giocherella… insomma, piccoli omaggi alla Martum per scaldare il cuore a colei che, con i nostri soliti deliri, mi ha ispirato per scrivere questa storia.
Infatti, vaneggiando tra noi come al solito, ci siamo lanciate una sorta di “sfida”: io avrei scritto di un Babbo Natale segreto nel fandom dei FNM e lei in quello dei Nothing But Thieves! Abbiamo anche estratto insieme chi avrebbe fatto il regalo a chi, solo che non ci siamo rivelate gli abbinamenti XD
Quindi, Soul, che te n’è parso di tutto ciò? :D
Ultima cosa poi vi lascio in pace! Quando accenno a Mike che intona il ritornello di Evidence, mi riferisco a un brano che fa parte dell’album dei FNM King for a Day… Fool for a Lifetime del ’95; ovviamente Jim non c’era già più nella band a quei tempi, quindi ecco un altro motivo per considerare questo testo un AU ^^
Ecco a voi il link di Evidence, se volete sentirla:
https://www.youtube.com/watch?v=7lvMNLhJrb0
Grazie mille a chiunque sia giunto fin qui e spero di avervi strappato un sorriso in questi giorni di festa un po’ particolari ^^
Alla prossima e ancora tantissimi auguri ♥
  
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