E mentre lui gli pettinava i capelli corti, Chris guardava quel fascio di luce sottile, che si scontrava contro il muro e formava una linea verticale. Il pulviscolo danzava piano, nell’aria immobile della stanza, ma sembrava l’incanto di un secondo.
La notte stava terminando e così anche il loro periodo di veglia. Alzare la mano poteva essere pericoloso ormai, le sue dita sarebbero bruciare alla luce dell’alba. Sembrava così strana, quella consapevolezza del pericolo, perché per decenni non aveva mai avuto alcun limite.