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Autore: Arvistloe    26/12/2020    0 recensioni
Piccole storie, piccoli momenti, dove la magia del Natale arrivando alla Befana, lenisce tante solitudini, portando alla felicità.
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nella famiglia di Lucifer, quando ancora era Samael, l'amore famigliare si circondava dell'innocenza dell'infanzia. Una infanzia che per Samael più o meno ai sette anni terminò. Una delle prime volte, la Dea sua madre, parlò a quei figli del suo marito che odiava, non risparmiando nulla
"Figli miei, vostro padre ama più il suo progetto degli esseri umani. Dobbiamo unirci per sbatterlo giù dal trono"

Precipitando tutto inesorabilmente, con Samael, un adolescente, che si trovò preda del suo orgoglio in una ribellione contro il padre Dio. Una ribellione fallita che lo portò a essere torturato e cacciato dalla sua famiglia, con la reggenza dell'inferno che era più una prigionia infinita.

Uno dei momenti peggiori per Lucifer, fu quando scoprì che in onore di Gesù, l'ultimo figlio di Dio, quella famiglia che Lucifer credeva non esistere, si riuniva in una cena in paradiso il giorno di Natale, riuscendo a essere anche cordiali tra di loro. Quel sentirsi non benvenuto, portava Lucifer, sempre più triste a isolarsi nei giorni delle feste natalizie. Una consuetudine che non mancò neanche nei primi due anni di collaborazione con Chloe. Ma il terzo anno, nel periodo natalizio, successe qualcosa che scosse quella determinazione.

Quella vigilia di Natale a Los Angeles era arrivato un freddo glaciale con neve. Lucifer che odiava il freddo, le rare volte che usciva dal suo attico, indossava un grandissimo giubbotto imbottito. Ma più del freddo, rese molto più infelice Lucifer che la detective fosse in vacanza fino alla befana. Si offrì di andare lo stesso in centrale per sbrigare le scartoffie, ma Chloe gli disse con sincerità
"Ti meriti questo periodo tutto per te. Ci rivediamo con l'anno nuovo, auguri"
Facendolo sentire nuovamente solo.

Tornato alla corvette nel garage della centrale, si tolse il giubbotto, nonostante il freddo, sperando in un malanno così umano da tenergli la mente occupata. Ma per quanto tentasse, torno all'attico solo infreddolito.

Preparandosi ad altre feste natalizie da solo, Lucifer si chiuse nell'attico.

Vigilia di Natale. Attico di Lucifer.

Intento nel bere come una spugna, disteso sul divano, con addosso solo un paio di boxer neri, Lucifer cammino fino ad arrivare nel balcone, per gridare contro il cielo a suo padre. Stava per iniziare il suo discorso contro quella famiglia in paradiso che non lo voleva, ma gli sembrò di sentire la voce di Trixie, la figlia della detective. Si sporse fuori dal balcone, vedendo nel balcone sottostante, corrispondente all'appartamento di Maze, la demone e Trixie. Le due stavano aggiustando dei festoni natalizi sulla balaustra del balcone. Incuriosito, Lucifer decise di voler sapere cosa stava succedendo. Indosso una vestaglia rossa di seta, mettendo anche dei pantaloni di pigiama grigi, ricorda di che c'era Trixie.

Appartamento di Maze.

Sentendo aprire l'ascensore, Maze sorrise pensando che erano arrivati i primi ospiti. Il sorrise si spense vedendo che era Lucifer. Il re dell'inferno entrò nell'appartamento accigliato, chiedendo a Maze
"Cosa significa tutto questo?"
Indicando l'appartamento decorato in stile natalizio. Con forza la demone lo spingeva verso l'ascensore, dicendogli sottovoce
"La madre della detective tentando di sciare si è rotta una gamba. Così la detective ha lasciato Trixie con me, per la vigilia con il giorno di Natale. Su vai via, lo so non ti piace il Natale"

Lucifer si tolse di dosso le mani di Maze, aggiustandosi la vestaglia dicendo alla demone
"Non ti preoccupare. Vado via. Non mi interessano queste piccoli party famigliari. Bene vado"

L'ascensore si aprì, rivelando una sorpresa Linda con un altrettanto sorpreso Amenadiel con dei pacchi regalo nelle braccia. Lucifer si fece da parte, dicendo ai due
"Prego, entrate. Non voglio bloccare i festeggiamenti"
Linda stava per dire qualcosa, ma Lucifer alzò la mano per fermare qualunque parola
"Lo so, da sempre dico a tutti che odio il Natale. Quindi non posso lamentarmi. Per piacere, vorrei andare"

Tornò nell'attico, andando nel balcone sedendosi. Ogni tanto sentiva qualche risata, parlottare dell'appartamento di Maze. Si disse che non si sentiva escluso. Appena sentì musica natalizia, con canzoni delle persone al piano sottostante, tornò nell'attico sedendosi nel semibuio dell'attico, tappandosi le orecchie.

Gli sembrò di sentire il suo nome. Voltandosi verso l'ascensore, vide Trixie con Maze che entravano nell'attico. La bambina gli allungò un pacchetto che aveva nelle mani, dicendogli con un ampio sorriso
"Lucifer, sia la mamma che Maze, avevano detto che eri in viaggio per affari. Visto che per il maltempo sei rimasto qui, ti voglio dare il mio regalo di Natale. Altrimenti lo avresti avuto dopo le feste"
Maze lo guardò come per dire di non disdire la loro bugia. Lucifer si alzò dal divano, dicendo a Trixie
"Prole della detective, sarei di troppo se fossi dei vostri alla festa qui sotto?"

Trixie diede il pacchetto a Maze, correndo ad abbracciare Lucifer, dicendo tutta felice
"Certo che puoi partecipare. Resterai anche domani per scartare i regali?" Un po' titubante, Lucifer gli rispose
"Certo che resterò. Datemi il tempo di mettermi apposto. Vi raggiungo giù"

Andati via, Lucifer corse nella sua camera da letto, telefonando a una ballerina del Lux chiedendole di salire all'attico. La ragazza credeva di passare dei momenti con il suo capo che non le dispiaceva. Invece Lucifer le disse dalla camera da letto
"Tesoro, ci sono degli oggetti sul bancone del bar. Trovi anche la carta da regalo e il nastro. Tu l'altra volta hai detto che lavori in un grande magazzino, facendo meglio di chiunque pacchi e pacchetti. Devi farli con quegli oggetti. Se piaceranno, nella prossima busta paga troverai il triplo dello stipendio. Naturalmente non devi dirlo a nessuno, altrimenti ti licenzio"
La ragazza si diede subito da fare, dicendo
"Non ti preoccupare capo, sarò una tomba"

Appartamento di Maze.

Trixie era in ansia. Sua madre le aveva detto che Lucifer non amava le feste natalizie, ma sperava che la magia del Natale facesse un miracolo. Lucifer arrivò con il sorriso più ampio che poteva, sempre elegantissimo con dei pacchetti tra le braccia. Amenadiel si avvicinò al fratello, facendosi dare i pacchetti che inserì sotto l'albero di Natale. Lucifer vide Ella e Dan. Dalla cucina emerse Linda, dicendo a Lucifer
"Per fortuna sei qui. Su vieni ad aiutarmi con la cena"
Trixie corse da Lucifer tirandolo verso Linda, facendo sorridere il re dell'inferno.

Poco dopo.

Lucifet dimostrò tutta la sua bravura in cucina, preparando con Linda una cena di vigilia che entusiasmo tutti.

Alla fine della visione del film: Una poltrona per due, ogni ospite prese posto nell'appartamento per dormire, indossando ognuno i propri pigiami. Una disposizione per dormire che a Lucifer non piacque molto. Perché si trovò nel divano letto con Amenadiel e Dan, mentre Linda, Ella, Maze e Trixie erano nell'ampio letto della demone. Ma nonostante tutto, in fondo, Lucifer si sentiva stranamente sereno, anche felice.

La mattina dopo.

Lucifer si alzò poco prima dell'alba, dirigendosi in cucina. Sedutosi al bancone della cucina, si ritrovò a sorridere. Era più che certo non l'avrebbero voluto a quella piccolo party natalizio, perché molti lo ritenevano troppo eccessivo o sempre pronto a lamentarsi. Quest'ultima cosa, quella di lamentarsi sempre, cercò di limitarsi tantissimo, sapendo bene che solo la detective riusciva nell'impresa di sopportarlo. Si ritrovò a sorridere nuovamente, ricordando tutti gli abbracci ricevuti da Trixie e Ella. Decise di preparare la colazione per tutti, ricordando che non poteva togliere il pigiama. Secondo le disposizioni di Trixie, solo dopo aver scartato i regali, si potevano cambiare l'abito. Il re dell'inferno spero che il regalo per Trixie gli piacesse.

Qualche ora dopo.

Linda si svegliò con un intenso odore di caffè che la estasio. Quell'odore risvegliò tutti nell'appartamento, restando senza parole, alla sontuosa colazione preparata da Lucifer.

Durante la colazione, Maze notò Lucifer molto taciturno, rispondendo agli altri con semplici si o no. Lo indicò a Linda che era persa per i muffin alla cioccolata di Lucifer. La dottoressa sussurro alla demone
"Nulla di grave, elabora che non tutti lo vedono solo come un mostro, una cosa disgustosa. Ti assicuro, si sente benissimo"
La psicoterapeuta, vide il suo amico e paziente ogni tanto asciugare una lacrima,

Finita la colazione, si sedettero tutti vicino l'albero di Natale per scartare i regali. Trixie prendeva un pacco alla volta consegnandolo al destinatario

Nessuno immaginava che mentre tutti dormivano, Lucifer aveva modificato i biglietti dei suoi pacchi, perché tranne quello per Trixie gli altri erano generici.

Con sua sorpresa, Lucifer scopri che avevano pensato anche a lui per i regali, non sapendo neanche se avrebbe partecipato. Ricevete da Linda e Amenadiel una giacca blu scura. Da Ella una fiaschetta con un disegno alla Simpson di lei che lo abbracciava. Dan gli procurò una autorizzazione illimitata, per poter accedere alle scene dei casi, anche quando c'erano di mezzo fbi o altre sigle. La demone gli regalò un paio di guanti neri, che Lucifer capì erano fatti di pelle di draghi dell'inferno. Fu la volta del regalo di Trixie. La bambina gli porse il pacchetto emozionata. Scartando il pacchetto, Lucifer rimase senza parole. Il re dell'inferno guardò con gli occhi sgranati un pezzo di ambra rotondo di qualche centimetro, con nel centro il contorno tratteggiato di una farfalla. Maze domandò a Trixie
"Ma cosa significa?"

Trixie spiegò a tutti
"Lucifer mi disse una volta che quando era bambino in paradiso…"
Per Dan e Ella, erano di certo metafore dette da Lucifer
"...Trovò un pezzo di ambra con una farfalla dentro. Non piacendogli che era morta in quel modo, riuscì con la magia per farla uscire, dandole la vita. Per ricordo di quel momento, non si separò mai da quel pezzo di ambra con il vuoto della farfalla. Ma dopo che fu cacciato dal paradiso, tornò per chiedere almeno quel pezzo di ambra…"
Trixie guardò Lucifer che sorrideva commosso guardando il pezzetto di ambra
"...i suoi fratelli più cattivi, gliela portarono distrutta…"
Amenadiel appoggiò la mano sinistra sulla spalla del fratello, non avendo mai saputo di quell' episodio
"...quindi, sapendo quanto fa male perdere qualcosa di caro, spero questo pezzetto di ambra lenisca il dolore di quando ripensa a quello originale"
Trixie si trovò nell'abbraccio di Lucifer che le disse, con gli occhi lucidi
"Grazie Trixie, grazie. Ti sei ricordata quel mio piccolo dolore, tentando di lenirlo. Grazie Trixie, grazie"
Lasciò andare Trixie, ma tenendola sempre vicino a lui, dicendo a tutti gli altri, asciugandosi qualche lacrima
"Grazie anche a tutti voi. Da sempre per me questo periodo può dirsi difficile, perché io mi considero un reietti della mia famiglia ma anche un po' di tutti, un fastidio. Ma prima di tutto Maze, la detective, poi Trixie e via via tutti voi, mi avete fatto capire che anche io posso far parte di un qualcosa di bello e puro"
Ella si precipitò ad abbracciare Lucifer, seguita da Trixie, poi Linda e anche Maze. Un po' a disagio, Lucifer sorrise commosso per quell'abbraccio comune così confortante.

Ripresosi un po' tutti. Trixie consegnò a ognuno i regali di Lucifer. Per Linda il diario originale di Freud. Amenadiel ricevete un week end tour per due nelle distillerie di whisky più famose della California, sapendo già l'angelo che avrebbe portato Linda. Ella urlò felice, perché aveva tra le mani un biglietto per la convention più esclusiva di Star trek negli Stati Uniti. Aprendo il suo regalo, Dan guardò Lucifer esterrefatto. C'era la ricevuta per la migliore tavola da surf che gli sarebbe stata consegnata pochi giorni dopo. La demone Maze era entusiasta per il regalo di Lucifer, un pugnale medievale con manico in osso di rinoceronte. Fu la volta del regalo per Trixie. La bambina aprì il pacco con cura, finendo con un ampio sorriso. Dalla scatola Trixie alzò un ciondolo ovale, aprendolo. Le due parti del ciondolo diventavano una sola foto famigliare, dove c'era Dan, Chloe, Trixie e Maze. La bambina abbraccio felice il suo magico amico, che era sicuro il cuore gli scoppiate così era pieno di gioia.

Il giorno dopo. Appartamento di Maze. Pomeriggio.

Chloe tornò per Santo Stefano. Fu molto sorpresa del racconto di Maze e Trixie di come Lucifer aveva partecipato alla vigilia di Natale e Natale. Sorridendo, Chloe venne a sapere che in quel momento, il re dell'inferno era nel suo attico, dovendo organizzare il capodanno al Lux. La detective disse arrossendo un po'
"Vado di sopra, così porto il mio regalo a Lucifer"
Prendendo da una delle valigie due pacchetti.
Attico di Lucifer.
Lucifer era in piedi, vicino il bancone del bar che ordinava degli alcolici. Sempre vestito elegantemente, mancate solo la giacca. Vedendo Chloe nell'ascensore, entrare nell'attico, Interruppe subito la telefonata, accogliendo con un sorriso compiaciuto Chloe, chiedendole
"La cara Penelope tua madre come sta?"
Chloe ridacchio
"Ci penserà due volte prima di tentare di sciare…"

Chloe tentò di non arrossire dicendogli
"...Mi hanno detto che la tua avversione verso il Natale sembra sparito"
Prima che potesse rispondere, Chloe gli allungò il suo pacchetto
"Un regalo fatto in contemporanea con Dan. Io devo dire...va bene apri, non sono brava nelle anteprime"
Lucifer aprì il pacchetto restando sorpreso. C'era un distintivo uguale a quello di Chloe, ma al posto di detective era scritto: consulente civile con un numero accanto. Chloe gli spiegò
"Dan ha fatto salti mortali per farti ottenere l'autorizzazione per tutte le scene del crimine. Io altrettanti per questo distintivo. Ci sarebbero voluti mesi"
Abbassò lo sguardo, odiando quando neanche le sue doti di recitazione, riusciva nel nascondere le sue emozioni, soprattutto con Lucifer. Il re dell'inferno le disse, altrettanto emozionato
"Grazie Chloe, vuol dire molto per me. Una ulteriore conferma che sono il benvenuto, con persone brave e oneste come te"

Chloe voleva confermargli che era sempre il benvenuto. Ma Lucifer gli diede il suo pacchetto. Aprendolo, Chloe trovò la prenotazione per un weekend in una delle più esclusive Spa. Soprattutto la detective notò che la prenotazione era per cinque persone, spiegando Lucifer
"Se vuoi, puoi portare Trixie, Linda, Ella e Maze"

Chloe già immaginava i massaggi che avrebbe fatto fare alla sua schiena dolorante. Ma nel pacchetto c'era anche un rametto di vischio. Lucifer alzò tra loro due il rametto, dicendo a Chloe
"La tradizione vuole che sotto il vischio si deve baciare, giusto?"

Un appassionato bacio, un desiderato momento tra i due finalmente avvenne. Lucifer afferrò Chloe per i fianchi, facendola sedere sul coperchio del pianoforte, domandando, tra altri baci
"Ma il pacchetto lì sul pavimento?"
Chloe gli rispose, mentre gli apriva la camicia
"Cosa metterò se finisco nel tuo letto"
Lucifer si precipitò ad aprire il pacco, non trovando nulla, con Chloe che gli spiegò
"Si tratta di una lingerie invisibile"
Lucifer ridacchio, bloccando l'ascensore, prendendo in braccio stile sposa Chloe, portandola in camera da letto.

Maze ricevete un messaggio vocale di Chloe, avvertendo di sentirlo con la cuffia. Nel vocale, una affannosa Chloe le diceva
"Tieni Trixie per un paio di ore"
Ma la voce di Lucifer disse
"Ci rivediamo domani"
Chiudendo il cellulare tra le risate di Chloe. Maze sorrise compiaciuta, dicendo sottovoce
"Finalmente, era ora"

FINE
   
 
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