Tutto quello che un gruppo di adolescenti voleva era passare una vacanza a divertirsi nel luogo dei loro sogni, ma quel luogo, loro, non lo videro mai.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Ciao a tutti!So che l'inizio di questo racconto è fin troppo
simile alla serie LOST, ma vi assicuro che i miei personaggi sono
inventati e, pertanto, non è una fic sulla serie
sopranominata.
Vi prego di scusarmi per eventuali coincidenze.
buona lettura! ^_^
cucciolotta92
Ci troviamo in Francia, in un paesino di montagna chiamato
Privàs.
Più precisamente siamo in una delle rarissime villette del
posto non molto ricco e sono le 9.30 di sere, ora in cui i bambini
stanno a letto ad ascoltare le storie degli anziani.
"Ma ve ne ho già raccontate due, ora dovete dormire." Disse
un'anziana signora con un sorriso pieno d'affetto verso i nipoti che le
davano una gioia immensa, ricordandole di essere ancora viva e di
possedere ancora delle persone a lei legate.
"Ma sono sempre le stesse! Ne vogliamo una diversa, una che non finisca
con il matrimonio e vissero tutti felici e contenti, come al solito."
"Si, dai, nonna! Racconta qualcosa che ti è successo!"
"Giusto! Nicò ha ragione, nonno ci diceva che hai vissuto
una grande avventura da giovane!"
"Ragazzi.. non..."
"EDDAI NONNAAAA!!!" I due nipoti avevano fiutato una grande avventura,
e non se la sarebbero laciata scappare solo perchè avevano 9
anni.
"Va bene, ma è lunga, e non finisce molto bene. Ve la
racconterò a capitoli, come in un libro."
I due nipoti avevano un sorriso grandissimo che illuminava i loro
volti.
Fù proprio per questo che l'anziana non era sicura che
avrebbe fatto bene ad accontentarli anche questa volta.
Ma una nonna difficilmente resiste alle moine dei giovani nipotini.
<< Ci trovavamo all'aereoporto e, dopo ore di attesa,
finalmente ci comunicarono che ci saremmo inbarcati di lì a
mezz'ora..
ero insieme ai miei migliori amici, nonchè compagni di
scuola dalle elementari ed eravamo tutti elettrizzati all'idea di fare
finalmente una gita in Giappone!
I preparativi per quel giorno duravano da mesi, le ragazze
approfittavano della consegna della paghetta per andare a comprare
vestiti o accessori, o anche solo per incontrarsi e fantasticare sulla
meta: Tokio. Nessuno riusciva a spegnare l'allegria del gruppo, nemmeno
i numerosi richiami scolastici riuscirono a fermare la spensieratezza.
Poi, finalmente arrivò il momento dell'imbarco; eravamo su
di un piccolo aereo di linea che teneva un centinaio di persone e quasi
la metà eravamo noi.
Perfino le hostess iniziarono a chiamarci come gli insegnanti ' les
garçons et les filles plus terible du globe'. (l'anziana si
lasciò andare ad un sorriso pieni di bei ricordi)
Eravamo intrattabili, rumorosi e con un talento per gli scherzi unico!
A quel tempo mi piaceva comportarmi così, contro le regole,
ma ora capisco che eravamo dei giovani teppistelli.
Chissà... magari se non fosse successo nulla ora sarei
rinchiusa in prigione per reati minori.... in fondo credo sarebbe stato
meglio di quello che ci è successo.
Eravamo in aereo che facevamo baccano, come al solito, quando
Samantà, la nostracapoclasse, si alzò stanca di
sentirci urlare e ci fece una delle sue solite lavate dicapo ricordando
ai più casinisti tutte le figuracce che hanno fatto in
passato così, pian piano, i ragazzi si calmarono e una delle
hostess, per la calma ritrovata, offrì patatine e bibita
alla nostra compagna con i complimenti del pilota.