La prima puntata di Amici sta iniziando, i ragazzi fremono dietro le quinte, si accendono le luci, gli spettatori gridano, i ragazzi entrano sul palco. Maria inizia a chiamarli uno ad uno, loro si conoscono di vista, si sono visti alle prove ma nulla più di questo: Jungkook sta aspettando il suo turno e vede che viene chiamato il ragazzo che lo ha affascinato dal primo momento, lui si chiama Jimin, ha un sorriso straordinario, una leggerezza unica, un viso di una bellezza indescrivibile e degli occhi parlanti, è libero, senza vergogna e in un attimo è diventato il preferito di tutti i prof e dei compagni, tutti lo cercano, tutti vogliono il suo parere, Jk sta ancora aspettando il suo turno, si accorge che Jimin è stato scelto per la squadra bianca e lui ora sta aspettando di sapere in quale squadra finirà per lo spettacolo finale, quello che decreterà il vincitore della scuola, pochi minuti e Maria dice al microfono “Jungkook squadra blu” ..  jk è felice di essere stato preso per lo spettacolo finale, perché sa di essere bravo e meritarselo ma, una vocina dentro di sè gli dice “meglio così, meglio così Jungkook, ti avrebbe distratto troppo lui, non avresti più ballato bene, la tua testa sarebbe stata totalmente influenzata da lui, meglio così, teniamoci al sicuro”, jk corre al suo posto. Dopo qualche settimana di prove su prove, dolori, distorsioni, crolli emotivi e nemmeno un attimo di pausa per pensare, arriva la sera dello spettacolo finale: i ragazzi si stanno preparando nei camerini, sono emozionati, il cuore batte loro fortissimo, jk sta cercando di dire a se stesso di concentrarsi sulla sua performance ma il suo cuore batte fortissimo, lo sente fin nelle orecchie e capisce che non è per la paura di sbagliare, ma quel batticuore lo avverte per la paura di incrociare lo sguardo di Jimin, anche solo per un istante, sa che sarebbe fatale..”no , non devo neanche provare a spostare i miei occhi su di lui, è la finale, niente distrazioni, lui vuole vincere, io pure, devo vincere, devo-vincere, è tutto quello che desidero, si, desidero solo questo, la coppa d’oro di Amici tra le mie mani, nulla più di questo mi farebbe felice”. Iniziano le esibizioni, all’ultimo round restano come si poteva immaginare i due più bravi della scuola: Jimin e Jungkook, devono sfidarsi con il loro reciproco cavallo di battaglia, parte jk che riesce a dare il meglio di sè in una performance davvero strabiliante, poi è il turno di Jimin, quando parte la musica, Jk seduto al suo posto alza lo sguardo catturato dalle note di quella canzone che adora e che evidentemente adora anche Jimin, rimane ipnotizzato dai suoi movimenti, dal suo senso del ritmo quasi surreale e dall’amore per la danza che si percepisce dal sorriso che ha quando balla; anche l’esibizione di Jimin finisce, gli applausi sono fortissimi, lui non è competitivo come Jungkook, a lui importa solo ballare e divertirsi, dare del suo meglio, non conta il risultato, si trasforma in quei 3 minuti di esibizione ma poi torna il solito dolce e leggero Jimin, così fragile e forte allo stesso tempo. I due ragazzi vengono chiamati al centro dello studio, non si scambiano la mano, nè incrociano gli sguardi, troppe persone, troppe grida, succede tutto così in fretta, le carte girano, continuano a girare, all’ultimo giro, entrambi chiudono gli occhi, si sente solo la voce dal microfono di Maria che dice:” il vincitore di Amici 2020 è... JUNGKOOOOK, congratulazioni!!!”, tutti iniziano a gridare il nome di Jungkook, lui inizia a piangere, Jimin si volta verso di lui e piega leggermente il capo in segno di riconoscenza di una vittoria meritata, si volta e si incammina verso l’uscita dello studio, Jungkook resta immobile al centro invece, i coriandoli oro e argento gli cadono da tutte le parti, offuscandogli la vista, Jimin sembra un miraggio, gli viene portata la coppa, jk la prende e la alza, in un attimo tutto è fermo :” ce l’ho fatta, ce l’ho fatta, sono il migliore, ho vinto, era quello che volevo, tutti gridano il mio nome, tutti vogliono essere me, sono felice, si sono felice..” ma sente di mentire a se stesso “ma chi voglio prendere in giro, perché non sono felice? cos’è questo senso di vuoto, di perdita che avverto dentro? che succede? ho vinto, ho ottenuto ciò che volevo, cosa c’è che non va ora?” nel frattempo i coriandoli sono tutti caduti a terra e jk riesce a girarsi dalla parte di Jimin intravedendolo mentre si dirige verso l’uscita ma viene fermato da un ragazzo alto e muscoloso che lo aspetta con le braccia aperte e un leggero sorriso sul volto, Jimin è incerto, jk se ne accorge, ma alla fine si lascia salutare da questo ragazzo che jk riesce a comprendere si sta complimentando con lui.. Jimin pare sorridere leggermente, gli è grato per le belle parole e si inchina per ringraziarlo, continuando a camminare verso il suo spogliatoio, ma jk si accorge che il ragazzo lo sta seguendo, un brivido lungo la schiena e un peso sullo stomaco si fanno sentire, jk inizia a tremare “ma chi è quello? cosa vuole ancora? perché non lo lascia stare? sei sicuro che sia un semplice conoscente?” una sensazione simile alla rabbia e alla sconfitta si impossessa di lui, lacrime velate iniziano a scorrergli lungo il viso, nessuno sa, tutti pensano che siano lacrime di gioia, ma jk non è felice :”ho vinto la coppa è vero, ma ho perso l’unico premio che volevo davvero, un premio che non ha valore... Jimin” non riesce più a pensare lucidamente, viene chiamato dai giornalisti a destra e sinistra per fare interviste, ma a lui non importa, si allontana da tutta quella confusione e corre verso il camerino di Jimin, non sa perché si sta comportando così, non sa perché è così arrabbiato, non sa perché vorrebbe spaccare tutto, ma continua a correre, arriva davanti al camerino di Jimin, si ferma, sente la voce di Jimin e quella del ragazzo, sta per aprire o meglio spalancare la porta quando la porta si apre e quel ragazzo esce, i due rivali incrociano lo sguardo, jk in due secondi è dentro, sorprende Jm mentre si sta cambiando gli abiti sudati.. “ehi” dice Jimin “ti serve qualcosa?” “Si! Mi serve sapere chi è quello che è appena uscito” “perché?” “tu dimmelo e basta” “sei strano..comunque un ragazzo che voleva complimentarsi tutto qua” “beh non mi sembrava volesse solo complimentarsi, sbaglio?” Jimin inizia a fissare Jungkook, è la prima volta che i loro sguardi si incrociano e restano a scrutarsi per tanto tempo, è una sensazione che scombussola l’anima, il corpo di jk è diventato improvvisamente di burro e Jimin è rosso dall’imbarazzo di questo momento strano, insolito e così tanto piacevole, c’è tensione, un silenzio totale, Jungkook è il primo a riprendersi, si gira come per andarsene, afferra la porta ma anziché aprirla e uscire, la chiude.. Jimin è preso di sorpresa, è anche leggermente spaventato e confuso “cosa pensi di fare? chiudermi qui fin quando non ti dico cosa è successo?” “È esattamente così” Jimin deglutisce per poi dire “va bene lo ammetto, non voleva solo complimentarsi..” jk inconsapevolmente sta iniziando a stringere i pugni, i suoi muscoli si stanno contraendo e sta girando il collo da una parte all’altra per cercare di calmarsi, Jimin prosegue “ma non è successo nulla, perché gli ho detto che c’era un’altra persona che mi aspettava fuori” questa per jk è una vera coltellata, il suo cuore va in frantumi, la rabbia si trasforma in sconforto, un’ enorme tristezza lo travolge dalla testa ai piedi, vorrebbe piangere, come ha potuto immaginare che quel ragazzo così bello, così buono e puro potesse avere il cuore libero e per di più che quel cuore appartenesse a lui... impensabile.. Jimin lo sta fissando, jk inizia a sentirsi così stupido da aprire la porta di scatto e camminare via, più in fretta possibile e più lontano possibile da Jimin, gli manca il respiro, Jimin spiazzato da questo gesto lo insegue, lo rincorre, “jk jk vieni qui un attimo, aspetta! aspetta!” jk continua a correre, non può mostrargli il suo cuore se sa che non è ricambiato, corre più veloce che può, esce fuori dallo studio, sta piovendo, non c’è più nessuno, guarda in alto, questo dà il tempo a jimin di raggiungerlo, jk si sente d’improvviso afferrato per la maglia e si volta, Jimin ha il fiatone, è rosso in viso ed entrambi sono tutti bagnati “perché hai reagito così? dove stai scappando?” “ho sentito quello che hai detto, non mi serviva sapere altro” jk fa per andarsene di nuovo, ma Jimin questa volta con tutta la forza che gli resta lo tiene fermo “no, hai sentito solo metà della storia, manca la parte dove ti dicevo che quella persona che mi aspettava fuori era totalmente inventata per liberarmi rapidamente di lui” jk indietreggia, spalanca la bocca per la sorpresa, il cuore gli si ferma, cerca di ragionare sul suono di queste parole e capirne il senso, sono fermi, l’uno di fronte all’altro, solo la pioggia continua a scendere incessante, jk non riesce a parlare, non sa quello che prova, è un uragano di sentimenti altalenanti che si susseguono, è Jimin a rompere il nuovo momento di imbarazzo dicendo “beh, hai vinto il programma sei contento?” jk non risponde, fa un passo verso Jimin, poi un altro e poi un altro ancora, quando arriva ad avere la punta delle scarpe che tocca quella di Jimin si ferma, Jimin abbassa lo sguardo, si sente intimorito dall’altezza, dalle spalle e dallo sguardo di Jk, ma jk é sulla via del non ritorno, solleva con un dito il mento di Jimin, lo guarda negli occhi e gli dice “sei tu il mio premio”.