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Autore: JasonTheHuman    30/12/2020    0 recensioni
Umani.
Verità o finzione? Antica civiltà perduta o solo una vecchia favola dei pony?
Nessun pony ne ha mai visto uno, e molti non ne hanno neanche sentito parlare. Ma Lyra sa che queste creature meravigliose sono più di una vecchia leggenda, ed è determinata a scoprirne di più… e possibilmente far impazzire la sua coinquilina nel processo.
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

LA PRINCIPESSA DELLA NOTTE

 

“Quindi, mi spieghi di nuovo perché sto facendo questa cosa?”, chiese Bon-Bon mentre avvolgeva un’altro strato di garze sul al corpo di Lyra.

Era la notte degli incubi, e il sole aveva appena iniziato a tramontare. Presto Ponyville sarebbe stata coperta dalle tenebre, e chiunque sarebbe stato difficilmente riconoscibile, tutti vestiti con costumi di qualsiasi cosa immaginabile, per nascondersi da Nightmare Moon seguendo la storia tradizionale. Non molti pony credevano a quella vecchia leggenda prima dell’ultima celebrazione del sole d’estate, quando si scoprì che dopotutto Nightmare Moon esisteva davvero.

“Mi vesto da mummia, pensavo che sarebbe stato un bel costume per la notte degli incubi, è come gli Egiziani seppellivano i loro defunti”, Spiegò Lyra. Le sue gambe erano già coperte di bende, e adesso Bon-Bon si era spostata alle sue spalle. “Erano un’antica civiltà-”

“Umana?” Disse Bon-Bon.

“Ne hai sentito parlare?”
“Ho tirato ad indovinare”

“E’ affascinante, davvero. Da quello che ho letto avevano medicinali speciali che applicavano ai corpi dei defunti, ma prima avevano questi uncini con i quali andavano nel naso del cadavere e mmmfff-” la bocca di Lyra venne improvvisamente coperta da una striscia di bende.

“Non capisco da dove potrebbe essere uscita un’idea del genere”, disse Bon-Bon.

Terminò il lavoro, coprendo il corno di Lyra fino alla punta, nulla a parte i suoi occhi era scoperto, Bon-Bon si allontanò per esaminare il proprio lavoro. “Almeno questo costume non sembra troppo...umano, credo”

Lyra tirò giù le bende per scoprire la sua bocca. “Avevo altre idee, ma con il tempo che ci era rimasto questa era l’unica possibile. Non ho mai fatto fabbricare quei guanti…!

“Non voglio neanche sapere cosa intendi” rispose Bon-Bon. “Adesso, se vuoi scusarmi, ho bisogno di riposarmi. Le ultime settimane sono state molto faticose, e tu non sei di certo stata molto d’aiuto.”

Con il nuovo lavoro di Bon-Bon all’Angolo Zuccherino, in questo periodo dell’anno arrivava un carico di lavoro molto pesante. Non solo stava preparando caramelle al negozio, ma anche la loro cucina era stata coperta di ordini. La casa era stata riempita da un forte odore di cioccolato per settimane.

“Ho mai menzionato il fatto che sei in assoluto la migliore coinquilina da avere in questo periodo dell’anno?” disse Lyra. “Spero tu abbia fatto qualcosa in più per me!”

Mentre Lyra usciva dalla porta, Bon-Bon si sentiva come se dovesse collassare da un momento all’altro. Anche se era felice del suo nuovo lavoro, quest’ultimo le rubava comunque molte energie. Almeno la non aveva avuto altri incidenti con le mani. Altro che fantasmi e goblin, quello era stato più spaventoso di qualsiasi cosa che la notte degli incubi potesse offrire.

 

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La piazza della città si era completamente trasformata prima del calar del sole. Era stato allestito un palco dove si stava esibendo una band. Raggi di luce si estendevano tra i gruppi di tende con appese sagome di carte di fantasmi e stelline.

Applejack, che indossava un vecchio sacco di iuta come uno spaventapasseri era di nuovo responsabile dei giochi quest’anno, come acchiappa la mela, lancio della zucca, i soliti. Era un po’ un peccato vedere tutte quelle belle zucche essere distrutte addosso agli obiettivi, ma a chi importava? Era divertente.

“Hey Applejack, come va?” Si girò per vedere una pony completamente coperta di bende.

“Uhm...bene,” disse Applejack. Squadrò la pony vestita in modo bizzarro. “Chi c’è lì dentro comunque?”

“Sono Lyra” disse l’unicorno. Adesso Applejack aveva riconosciuto la voce, le sorrise.

“Bel costume...No, aspetta, non dirmelo. Sei…” ci pensò un attimo. “Un paziente d’ospedale caduto giù da una lunga rampa di scale?”

“Veramente, sono una mummia” rispose Lyra.

“Una mamma? Non conosco nessun pony la cui mamma è così,” mormorò Applejack sottovoce. Semplicemente un’altra delle strampalate di Lyra, concluse. “Beh, sentiti libera di farti un giro e divertirti.”

“Oh, lo farò” Lyra si guardò attorno. “Strano, non vedo bambini in giro”

“Pinkie Pie e Zecora li hanno portati tutti nella foresta alla statua di Nightmare Moon, torneranno in un attimo.

“Quindi è tutto scoperto…” Con gli occhi cercò la fonte di dolciumi più vicina, Lyra iniziò la sua caccia.

Fece la ronda in piazza, andando in ogni posto che sembrava avere le migliori caramelle in maggior quantità. Senza bambini in mezzo era un mare tranquillo. Continuò per qualche minuto, felicemente ignara di qualsiasi cosa tranne la sua ricerca di dolci, fino a che non venne interrotta da una luce improvvisa e il suono di urla di pony. Si abbassò a terra istintivamente.

“Cittadini di Ponyville! Abbiamo graziato il vostro minuscolo villaggio con la nostra presenza, così che possiate  osservare la vera principessa della notte!” Lyra guardò in su. La voce tuonante proveniva da un alto alicorno blu scuro dai capelli fluenti…Principessa Luna? Era cambiata nel corso dell’ultimo anno, quello era sicuro. Continuò il suo discorso.

“Una creatura degli incubi non è più, bensì una pony che desidera il vostro amore e la vostra ammirazione! Insieme trasformeremo questa tremenda celebrazione in una festa brillante e gloriosa!”

Lyra la guardò. Questo era il primo autunno dopo la sconfitta di Nightmare Moon. Aveva senso che la Principessa volesse partecipare alla loro celebrazione, in suo onore, anche se l’intera tradizione era basata sulla paura.

Pinkie Pie, vestita come un pollo in testa ad un gruppo di giovani puledri, improvvisamente parlò. “Avete sentito? Nightmare Moon dice che ci farà la festa a tutti!”

Alcuni dei pony saltarono, urlarono e scapparono con lei. I restanti si abbassarono a terra. Lyra rimase giù con gli altri. No, non sarebbero veramente stati veramente spaventati dalla Principessa. Forse si stavano inchinando? Era normale mostrare questo tipo di rispetto a Celestia, ma questo era un po’ ridicolo.

Luna adesso stava parlando al sindaco, che era senza parole come tutti gli altri. “Qual è il problema?” Il suo tono regale era cambiato in uno infastidito “Molto bene allora, così sia! Non ci disturberemo con il classico saluto regale!” galoppò via arrogante. Lyra  notò Twilight partire per seguirla.

Lyra si guardò attorno appena se ne andarono, fu una delle prime ad alzarsi. “Beh, questo sì che è stato strano…” mormorò.

Non c’era tempo per le distrazioni, questa era la migliore notte dell’anno per i dolciumi, e lei aveva appena cominciato.

Si diresse alla vasca con le mele dopo che tutto tornò normale. Applejack era ancora lì sull’attenti, pronta nel caso qualcuno volesse farsi avanti e giocare ad un gioco.

“Va tutto bene ora, possiamo tornare alla buona vecchia notte degli incubi…” disse. Diede un'occhiata alla ora silenziosa piazza e sospirò. “Prima notte degli incubi dove Nightmare Moon si è effettivamente presentata. Credo che me lo sarei dovuto aspettare.”
“E’ solo Principessa Luna però, giusto?” chiese Lyra.

Applejack sobbalzò. “Huh? Lyra? Cavolo, non ti ho nemmeno vista. Non spaventarmi così”

“Tu e le altre avete sconfitto Nightmare Moon, quella è solo la Principessa Luna” Lyra ripetè

“Allora pensavamo tutti che Nightmare Moon fosse solo una vecchia leggenda. Semplicemente non so che cosa dovrei pensare adesso.” Disse Applejack. “Heh, ti fa chiedere quante altre vecchie storie si potrebbero rivelare vere, non pensi?”

Lyra spalancò gli occhi. “Sai cosa...hai ragione.”

“Ora, c’è qualcuno che si deciderà a far ripartire la festa?” Disse Applejack. “Guarda quante mele sono rimaste.”

Indicò una delle vasche d’acqua, nella cui superfice galleggiavano delle mele. Lyra non aveva mai capito quel gioco. Pegasi e pony di terra raccoglievano sempre cose con la bocca, e a volte anche gli unicorni lo facevano, che senso aveva basare un gioco su quel concetto?

“Non è che per caso sai da che parte è andata Luna?” chiese Lyra.

“Huh? Penso che sia andata verso la foresta ma...perché mai ti serve saperlo?”

“E’ una dei pony viventi più vecchi...è ad Equestria da migliaia di anni. Chissà che genere di cose sa”

“Credo...tu abbia ragione…” disse Applejack “Cosa le vuoi chiedere però?”
“La notte degli incubi potrebbe essere più antica di quanto pensiamo, sai? Ho letto di una vecchia festa del raccolto, molto simile a quella che abbiamo adesso. Non era esattamente una festa dei pony, però”. Era difficile capirlo dato che la maggior parte della sua faccia era coperta di bende, ma sembrava che uno strano sorriso si stesse formando sul suo viso. Applejack lo trovava snervante.

“Quindi le vuoi chiedere riguardo-” La domanda di Applejack venne tagliata corta quando Lyra se ne andò improvvisamente. Applejack osservò la figura bianca correre oltre tutte le tende e sparire nella Everfree Forest. “Proprio non la capisco…”

 

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La radura della foresta, dove la statua di Nightmare Moon vegliava sugli alberi silenti, era deserta. Un mucchio di caramelle era stata lasciata lì, ma chiunque ce l’avesse lasciata se n’era andato da tempo. Lyra raccolse un pezzo di cioccolato, lo aprì e lo mangiò. Nessuno si sarebbe accorto di un pezzo mancante...o di una dozzina.

Comunque, rimaneva il problema di dove Luna, la vera Nightmare Moon, fosse andata. Lyra credeva di aver sentito qualcuno in quella parte della foresta, ma chiunque fosse, se n’era andato poco prima che arrivasse lei.

Questa parte della foresta era silenziosa. Nulla a parte il fruscio del vento tra gli alberi. E stava anche cominciando a far freddo.

Da qualche parte, lontano, si sentiva qualcuno gridare, Lyra non riusciva a scandire perfettamente le parole, quel tono, però...poteva trattarsi di un pony solo. Dopo la scena in piazza non c’era dubbio.

Si avventurò nel bosco, dirigendosi verso la voce. Questo sentiero portava fuori dalla foresta e, se Lyra aveva ragione, al cottage di Fluttershy. Strano, Fluttershy non festeggiava mai la notte degli incubi; aveva troppa paura del buio, di solito tutti la lasciavano stare.

Gli alberi scarseggiavano man mano che si avvicinava ai confini del bosco, ed era quasi arrivata al cottage quando venne quasi travolta da una mandria di puledrini guidati da un pollo gigante.

“Lyra?” disse Pinkie Pie. “Devi scappare! Nightmare Moon si sta per mangiare Fluttershy!”

“Pinkie, non essere ridicola,” disse Lyra scuotendo la testa. “E’ la Principessa Luna, non si mangerà nessuno, e ho davvero bisogno di trovarla e chiederle delle cose, è importante”

L’espressione spaventata di Pinkie si tramutò in un sorriso. Parlò sottovoce così che i pony più piccoli non la potessero sentire. “Sciocchina, lo so che non ci mangerà. Stai al gioco ok? Divertiti!”

Lyra non potè fare a meno di sorridere a sua volta. “Beh, tu vai pure...ma questa potrebbe essere la mia occasione per scoprire qualcosa riguardo gli umani, quindi andrò comunque a cercarla”

“Umani?!” esclamò Pinkie sbarrando gli occhi. “Mia nonna me ne parlava! Sono pure peggio!” la sua paura sembrava quasi genuina questa volta.

“Huh?”
Pinkie parlò con un tono più alto e drammatico, in modo che tutti potessero sentirla. “Gli umani sono queste creature orribile che mangiano carne! Mucche, maiali, polli-” evidenziò l’ultimo con una voce squillante, poi parlò più piano “- e forse addirittura pony!”

L’intera folla di puledrini si mise ad urlare, e corse verso le luci di Ponyville. Lyra rimase lì da sola, imbronciata. “Questo è il problema!” urlò, ma erano troppo lontani per sentirla.

C’erano così poche informazioni sugli umani che i pony, i pochi che ne avevano sentito parlare, si inventavano qualsiasi tipo di cosa su di loro. Persino cose ridicole come che si mangiavano gli altri animali. Lyra aveva visto abbastanza disegni per essere certa che gli umani semplicemente non erano fatti per essere carnivori. Non avevano artigli o zanne, o nulla di simile.

Con storie del genere in giro era ovvio che sua madre andò nel panico quando Lyra portò a casa quei libri dalla biblioteca. Suo padre cercò di rassicurarla sul fatto che non c’era niente di male se loro figlia leggeva qualcosa sugli umani, ma sua madre lo scoraggiò sempre. Probabilmente aveva sentito le stesse bugie in cui credeva Pinkie.

Lyra sospirò, e poi si diresse verso il cottage di Fluttershy. Le finestre erano scure, ma viveva a Ponyville da abbastanza per sapere che Fluttershy era ancora a casa. Nemmeno i dolci gratis avrebbero potuto trascinare quella pony fuori da casa sua durante la notte degli incubi. Lyra si diresse alla porta e bussò un paio di volte.

“Per favore, basta visitatori” disse una sottile voce dall’interno “Andatevene e basta…”
“Fluttershy?” chiamò Lyra. “La principessa era qui? Dove è andata?”

“Sono, uhm…” La voce di Fluttershy era appena udibile, e Lyra appoggiò l’orecchio alla porta per sentire. “Lei, è tornata in città con Twilight...per favore lasciami sola…” la sua voce si estinse in uno squittio.

“Sono tornate a Ponyville? Grazie!” Disse Lyra.

Ci fu un altro squittio in risposta, ma Lyra stava già correndo verso Ponyville. Non sarebbe arrivata tardi questa volta.

 

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La sua euforia da zuccheri stava probabilmente sparendo. Il passo di Lyra stava rallentando, e si dovette fermare a riprendere fiato. Guardò la striscia di garza che si era srotolata correndo, e il suo corno brillò per avvolgerla attorno alla gamba.

Presto, sarebbe diventato impossibile reggere quel ritmo. Doveva rallentare, ma si stava facendo tardi, e se Luna avesse deciso di tornare a Canterlot...Chissà quando Lyra avrebbe avuto un’altra occasione di parlare con qualcuno con più di mille anni?

Passò affianco a Big Macintosh, che stava riportando un carro verso il Giardino Dolci Mele. Indossava un costume particolarmente impressionante, completo con un cappello. Lyra fissò l’immagine sul cappello, non l’aveva notata prima. Era un teschio, stilizzato per sembrare una mela, ma non potè fare a meno di pensare che assomigliava più o meno ad un umano. Scosse la testa, non aveva tempo di concentrarsi su queste piccolezze. Dov’era Luna?

Era un po’ strano visto che, anche a quell’ora tarda, non sembrava esserci molto rumore proveniente da Ponyville. Le luci sembravano essere ancora accese, ma molte cose erano strane stanotte.

Lyra guardò in alto, e notò una figura troneggiare su un ponte al confine della città. Controllò due volte, quasi certa di essersi sbagliata, ma era proprio lei. La Principessa Luna stava lì da sola, guardando il cielo.

Lyra prese un profondo respiro per prepararsi. Aveva solo bisogno di un momento, sarebbe andata dritta al punto. Avrebbe persino potuto non ricevere una risposta ma...se Luna non sapeva nulla sugli umani, chi altro avrebbe potuto saperne?

“Principessa?” Si avvicinò, il cuore che batteva all’impazzata.

Luna si girò per confrontarla, Lyra sarebbe potuta svenire in quel momento. “Non siamo interessate nelle vostre celebrazioni infantili” Mosse il suo sguardo verso l’alto.

“Um, s-sì...non c’entra quello,” Lyra balbettò. Cercò di ricomporsi. “In realtà….volevo chiedervi una cosa, siccome siete in giro da così tanto, speravo mi sapeste rispondere…”

“Tu...desideri parlare con noi? Non hai paura?” La voce di Luna era molto più tranquilla ora, fece un piccolo sorriso. “Certamente. Saremo molto felici di garantirti un’udienza”

Nessun motivo per sprecare tempo. Lyra andò dritta al punto. “Beh...Cosa sapete riguardo agli...umani?”

Alla menzione di tale parola l’espressione di Luna cambiò radicalmente, diventando molto meno gentile, e molto più spaventata. “Non parlare di quei folli esseri!!”

Lyra balzò all’indietro. “Huh? Che cosa c’è che non v-”

“Dimmi, come fai a conoscere tali creature?”

“Solo qualche libro, nulla di particolare” disse Lyra. “Ma perfavore, se sono reali, dovete dirm-”

“E’ abbastanza! Basta parlare delle bestie!” Fulmini esplosero nel cielo dietro a Luna, enfatizzando le sue parole. “Il nostro regno rimarrà pacifico senza la loro influenza!”

Nonostante tutto, Lyra stava ghignando, quasi sorridendo, solo sapere che gli umani erano più di una semplice leggenda, e lo aveva sentito dire da una delle principesse di Equestria, niente meno. “Um...grazie mille!”

“Adesso sparisci!” la sua voce sembrò creare una forte raffica di vento.

Lyra fece esattamente quello. Stava correndo dritta a casa, e si accorse appena di Twilight Sparkle quando le passò vicino sulla via. Questo era lo sviluppo in cui sperava.

 

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“Bon-Bon? Bon-Bon! Svegliati!”

Come aprì gli occhi, Bon Bon ebbe un sussulto nel vedere due enormi occhi dorati che la fissavano. Non si ricordava di essersi addormentata sul divano, ma gli scorsi giorni passati a finire tutti quegli ordini di caramelle erano confusi nella sua testa.

“Lyra…? Lasciami dormire…” Mormorò Bon-Bon.

“No, è troppo importante” Disse Lyra. Si allontanò dal divano, ma non poteva fare a meno di continuare a saltellare. “Mi hai sempre detto che gli umani non esistono. Proprio come chiunque ha sempre detto.”

“Non sono proprio dell’umore adatto” Disse Bon-Bon, chiedendosi se avesse la voglia di fare lo sforzo di andare in camera sua, dove sarebbe stata più comoda.

“Principessa Luna ha detto che sono veri”

Bon-Bon si alzò. “La principessa? Quando l’hai incontrata?”

“E’ venuta a Ponyville per la notte degli incubi. Storia lunga. Comunque, conosce gli umani.”

“Luna era qui?” Bon-Bon si strofinò gli occhi. “Perché mai le hai chiesto cose riguardo gli umani?”

“Luna ha migliaia di anni! Se mai qualcuno avesse saputo qualcosa sugli umani, ero sicura che sarebbe stata lei, ed avevo ragione!” Lyra sbattè i suoi zoccoli insieme. Poi si fermò, e fece un piccolo broncio. “A parte il fatto che non mi ha detto molto...ad essere onesti, sembrava quasi arrabbiata.”

“Hai trascinato Luna nelle tue folli teorie, e l’hai fatta arrabbiare con te” Disse Bon-Bon con un tono piatto.

“Sai, sono abbastanza sicura fosse arrabbiata, sì…” ripetè Lyra, strofinandosi il mento. “Ma non sono ‘teorie folli’! Luna ha detto che gli umani esistevano molto tempo fa ad Equestria.”

“Principessa Luna…” Bon-Bon ripetè. “E’ veramente venuta a Ponyville per una visita, una nobile, a Ponyville! E tutto quello a cui riesci a pensare sono questi umani e…” Scosse la testa. “Esattamente quanto l’hai fatta arrabbiare? Con quel costume almeno non sarà stata in grado di identificarti, ma devo temere una visita delle guardie alla nostra porta?”

Lyra le diede la schiena. “Stai ignorando la parte più importante. Gli umani sono veri, o...lo erano...e c’è qualcosa riguardo a loro che il governo non vuole che sappiamo.”

“No. Non tirare in mezzo il governo. Preferirei che nessuna di noi due venisse arrestata.”

Mentre stava già andando verso il suo studio, Lyra aggiunse, “Devo scrivere esattamente cosa ha detto Luna prima che me lo dimentichi. Potrebbero esserci degli indizi, è uno sviluppo incredibile!”

Bon-Bon sospirò, prima di collassare di nuovo sul divano. No...ci doveva essere un limite a quanto in là Lyra sarebbe andata con questa storia. Per stanotte, non esisteva la possibilità che Bon-Bon si sarebbe messa a discutere con lei, l’avrebbe fatto più tardi. Nel giro di qualche minuto si era già addormentata russando.



 
   
 
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