Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Danamochi97    30/12/2020    0 recensioni
Jimin è il primo ballerino della sua accademia di danza e Jungkook è il migliore pugile della sua scuola che si trova nella stessa struttura dell’accademia di Jimin
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I due ragazzi tornarono nelle rispettive case con un batticuore che non ne voleva sapere di fermarsi. Lo spettacolo sarebbe stato il giorno a seguire, dovevano cercare di riposare almeno qualche ora, alla fine jungkook era “tranquillo” doveva entrare in scena solo alla fine di tutto lo spettacolo e solo per quella presa, Jimin doveva essere quello preoccupato anche se in realtà anche lui era agitato per quella presa, per tutto il resto della coreografia era sereno, aveva ballato così tante volte solo, ma quelle mani.. quella mani grandi e forti strette attorno alla sua vita lo destabilizzavano... riuscivano a far stare tanto fermo e stabile il suo corpo quanto poco calmo il suo cuore che prendeva a battere all’impazzata impedendogli quasi di respirare. Il pomeriggio seguente arrivò, Jimin aveva finito il riscaldamento e stava andando in camerino a cambiarsi d’abito mettendo il vestito di scena, un body rigido bianco interamente ricoperto di diamantini minuscoli e una calzamaglia cucita su di lui bianca con delle leggere linee argento, le stesse linee che il truccatore stava rifacendo sul suo viso accanto agli occhi, Jimin sembrava proprio un cigno. Jungkook si stava vestendo da solo davanti lo specchio di camera sua, si sentiva ridicolo nell’indossare una calzamaglia “ma dico io, sono un pugile, posso mai mettere questa cosa? ma perché lo sto facendo poi?” sapeva benissimo in realtà perché lo stava facendo, aveva capito dallo sguardo di Jimin quanto ci tenesse e quindi non poteva tirarsi indietro. Mise la calzamaglia nera e sopra una maglia aderentissima nera con dei filamenti argento che avvolgevano solo le sue braccia evidenziandole di più. Arrivò negli spogliatoi dell’auditorium, la maggior parte dei ragazzi stava provando sul palco, il truccatore aveva appena finito di truccare Jimin in una stanza e si stava dirigendo in quella di jk per truccare lui, dopo averlo truccato e avergli fatto le stesse linee sul volto come quelle sul volto di Jimin, si disse tra sè e sè di aver fatto proprio un bel lavoro. Jungkook si guardò un’ultima volta allo specchio prima di uscire dal camerino “forza jungkook” chiuse la porta della sua stanza quando gli venne incontro il coreografo/ professore di Jimin per rifinire gli ultimi dettagli e complimentarsi con lui, camminavano tra gli spalti dell’auditorium parlando del più e del meno quando jungkook e il professore contemporaneamente si arrestarono: Jimin apparve sul palco per provare il suo assolo, era già vestito per lo spettacolo e già truccato, i due rimasero immobili ad osservare la danza di Jimin e non riuscirono a proferire parola finché la musica non terminò, dopodiché jungkook disse “wow” e il professore accanto a lui rispose “eh già” ma il professore continuò “devo chiederti una cosa jungkook” “dica” “vorrei che dopo la presa tu baciassi Jimin” “sta dicendo sul serio?” “Si sono serissimo, sarebbe un finale inaspettato ed innovativo, due cigni così diversi che alla fine si uniscono in un bacio finale che racchiuda i loro veri sentimenti manda un forte messaggio” “Jimin lo sa?” fu tutto quello che jungkook riuscì a dire “no.. e vorrei che fosse una cosa primordiale, una sorta di istinto tuo del momento, se lo sapeste entrambi non si creerebbe più quella magia dell’inaspettato che voglio si crei” jungkook non ebbe tempo di elaborare o rispondere perché Jimin nella penombra della scena dopo la sua prova intravide il professore tra gli spalti e decise di avvicinarsi per chiedere un consiglio o sapere se vi fosse qualche cosa da migliorare “professore volev.. oh.. ciao jungkook” Jimin era senza parole, i due si guardarono a lungo, avevano lo stesso trucco, sembravano appartenersi, come un marchio di riconoscimento, il professore ruppe quel fastidioso imbarazzo e disse “no Jimin sei stato perfetto” Jimin come se non lo avesse sentito disse rivolto a jungkook “stai bene ..” “anche tu” fu la sola risposta che jungkook riuscì a dargli, non era mai stato bravo con le parole ma quelle poche che diceva le sentiva davvero.
   
 
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