Omaggio

«Perché io?»
   «Perché vieni da Orb. È un gesto simbolico, capisci?»
   Shinn però non capiva. «E non potresti farlo tu? Anche tu sei originario di Orb», ribatté, testardo.
   Kira sorrise. «Se lo facessi io, sarebbe scontato: si tratta di mia sorella, dopotutto.» Il più giovane imprecò. «Ti pesa così tanto?», volle sapere il suo superiore, nel tentativo di convincerlo. «Mi rendo conto che questo tipo di cerimonie sia seccante, ma devi solo andarle incontro quando scenderà dallo shuttle e porgerle il mazzo di fiori che hai in mano. Tutto qui.»
   Il soldato Asuka guardò il bouquet e, contrariato, fece una smorfia: lui e Cagalli proprio non andavano d'accordo. Forse per via del fatto che entrambi erano teste calde.
   «Se fosse possibile», prese parola un altro della loro stessa specie, l'Ufficiale Joule, affiancandosi a loro e puntando i begli occhi chiari sulla navicella spaziale in procinto di atterrare, «ti cederei volentieri il mio posto.»
   Shinn lo scrutò incuriosito, mentre Kira sospirava con divertita rassegnazione. «Lei è un ammiratore del Delegato Athha, Capitano?», domandò il ragazzo dai capelli neri.
   Yzak smise l'elegante postura che non abbandonava quasi mai per digrignare i denti. «Non esattamente», confessò controvoglia. «Ad ogni modo, preferirei di gran lunga farle da zerbino piuttosto che rendere omaggio a quella sua dannata guardia del corpo.»