Lei, però, in tutta risposta, si accoccolò ancora di più contro di lui, nascondendo nella scapola di Ryo il viso imporporato, e gli diede un leggero scappellotto sulla nuca. “Scemo.”
“Sì ma, sono il tuo scemo,” le disse, tutto soddisfatto, dandole dei bacetti sul viso, con l’espressione del gatto che si era appena pappato il bel canarino a cui dava la caccia da fin troppi anni. “E poi, ammettilo, a te piaccio così.” seguito bollente di fireworks!