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Autore: Tale Vivo    31/12/2020    3 recensioni
L'obiettivo di Lord Varys è sempre stato il bene del Reame, il suo equilibrio. Da sempre affida questo equilirbio al suo piccolo amuleto, anche se ciò vuol dire tessere tele mortali.
Un suono metallico richiamò la sua attenzione. Il pentagramma di metallo che teneva in bilico tra l’indice sinistro e il tavolo era caduto, probabilmente a causa della pressione troppo forte impressa dall’uomo. Indipendemente dal motivo, Varys sapeva che quando questo accadeva era un segnale per lui, era il momento di fare la sua mossa — questa volta, qualcuno doveva morire.
[Questa storia si è classificata 3^ al "Contest Puzzle" indetto da Anatra.Valeria sul forum EFP]
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Varys
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’equilibrio del pentagramma

 

Every day a little death
In the parlor, in the bed
In the curtains, in the silver
In the butter, in the bread

 

Una punta appoggiata al tavolo di legno e una che premeva contro l’indice sinistro, leggermente intorpidito. Il torpore lo rasserenava sempre. Lo sguardo sui giardini in fiore, con il verde brillante delle foglie che rendeva tutti quei colori meno aggressivi, meno stucchevoli. Lord Varys amava i colori, sia chiaro, ma la loro forte presenza nei momenti di solitudine spesso lo disturbava: quando era solo era perché doveva pensare, e per pensare aveva bisogno di chiarezza visiva, non di paesaggi pieni di colori. Per pensare, il Ragno Tessitore aveva bisogno del nero, perché solo con il nero poteva vedere chiaramente la sua ragnatela crescere e svilupparsi.
Un suono metallico richiamò la sua attenzione. Il pentagramma di metallo che teneva in bilico tra l’indice sinistro e il tavolo era caduto, probabilmente a causa della pressione troppo forte impressa dall’uomo. Indipendemente dal motivo, Varys sapeva che quando questo accadeva era un segnale per lui, era il momento di fare la sua mossa — questa volta, qualcuno doveva morire. Prese il piccolo oggetto tra l’indice e il pollice della mano destra, lo portò all’altezza degli occhi, e tornò a guardare verso i giardini, questa volta attraverso il cerchio vuoto al centro del pentagramma. Qualche secondo dopo, sorrise.

 

He talks softly of his wars
And his horses and his whores

 

Quella sera la cena fu pantagruelica. La quantità di cibo e vino che era servita a una cinquantina di commensali avrebbe tranquillamente potuto sfamare tutta la città per un paio di giorni. Nonostante fosse consapevole dell’ingiustizia a cui stava partecipando, Lord Varys non si trattenne, e prese parte al banchetto mostrandosi felice per la vittoria conseguita da Re Joffrey. Ne parla come se fosse stato lui stesso a uccidere Robb Stark, senza ritegno. Parla con più rispetto del suo cavallo. I suoi pensieri iniziavano a incupirsi e, per evitare che prendessero il sopravvento, infilò la mano destra sotto la tunica, all'altezza del petto, cercando il pentagramma nella piccola tasca in cui lo teneva al sicuro. Ci giocò per qualche istante e, soprattutto, si ricordò della persona vistavi attraverso quel pomeriggio: colui che sarebbe dovuto morire per riportare equilibrio nel gioco dei troni.
Joffrey Baratheon era ora passato a raccontare delle sue avventure amorose, che tutti sapevano essere millanterie e non reali avvenimenti, ma le quali nessuno avrebbe mai osato smentire. Racconta, giovane re, racconta finchè hai vita.

 

Every move and every breath
And you hardly feel a thing
Brings a perfect little death

 

L’alba sembrò giungere prima del dovuto. Varys non aveva smesso di giocare con il suo pentagramma nemmeno un attimo durante la notte — le sue tele migliori erano state tessute giocherellando con quell’oggetto a cinque punte. Il suo amuleto. Lo aveva rubato allo stregone che lo aveva evirato, anni dopo essere stato lasciato a morire per strada, e non se ne era mai separato. Dopotutto, da quando lo possedeva la sua vita era migliorata, ogni tassello era andato al suo posto e ogni nuovo pezzo del puzzle si incastrava sempre dove serviva a lui. Quel pentagramma gli aveva dato equilibrio, e da quando era a corte, lo aveva guidato per portare equilibrio nel Reame. Joffrey sbilancia troppo i giochi e non può essere corretto se non definitivamente. Giunto a quella conclusione il giorno precedente, il Ragno Tessitore aveva trascorso la notte tramando e preparando ogni minimo dettaglio per uccidere il giovane re, atto necessario per bilanciare nuovamente i giochi.
All’improvviso, la piccola porta accanto al camino e nascosta dietro una libreria si aprì. Una bambina spettinata e un poco trasandata entrò, portando la colazione a Varys e, con pane, burro e frutta, anche notizie fresche e buone, molto buone. L’uccellina aveva portato notizie talmente buone che si era meritata una parte più sostanziosa del solito della colazione dell’uomo. Secondo quelle nuove, il Maestro dei Sussurri aveva trascorso la notte sveglio invano, in quanto qualcun altro aveva già pensato a togliere Joffrey dalla scacchiera.









 
La parola "pentagramma", oltre a denominare lo spazio di scrittura della musica, è spesso utilizzata per indicare un pennacolo, una stella a cinque punte, in quanto la sua etimologia indica 'a cinque segni'. Io ho chiaramente scelto di usare questa sua accezione.


I prompt che ho scelto sono:
Personaggio: Varys
Sottogeneri/avvertimenti: Song-fic
Prompt: Pentagramma

I versi presenti nella storia sono tratti da "Everyday a Little Death" dal musical A Little Night Music di Stephen Sondheim.

 

   
 
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