Bentornati in questo nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR. Nello scorso, sono saltati fuori dei personaggi molto particolari, già noti a chi ha già letto la mia prima storia. Nel mentre, i partecipanti al Torneo vengono assaltati dai Deadly Sins e i loro compagni...
... e BETA Dragon perde la vita dopo un colpo a tradimento di quello che, per anni, aveva creduto il suo migliore amico...
... Glacial Gelo, proveniente dalla Dimensione ALFA!
Cosa succederà adesso? I guerrieri riusciranno a salvarsi tutti? O qualcun altro verrà ucciso nel mentre?
Io no di certo! Sono riuscito a barattare la mia sopravvivenza... ma adesso sono rimasto senza un tetto sopra la testa. Ma me la caverò, potete starne certi!Vi anticipo subito che il prossimo capitolo sarà pubblicato martedì 2 Febbraio!
Qui, di seguito il link dove poter ascoltare le OST della storia!
... e, dopo ciò, posso augurarvi una BUONA LETTURA!!!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Inatteso incidente! I gruppi si sfaldano!
Domenica 26 Agosto 2018
GOKU
Non
potevo credere ai miei occhi. Doveva essere un incubo,
questa era l’unica risposta, eppure era successo davvero.
Dragon era stato
ucciso davanti ai nostri occhi, senza che potessimo fare nulla per
salvarlo.
Come se non bastasse, Kairi aveva rischiato di restare uccisa
da un colpo
di Glacial, il quale doveva essere il migliore amico del caduto.
Perchè
aveva cercato di ammazzarla?!
“Lo...
lo ha... disintegrato... perchè...”
Lo
sguardo che quel bastardo ci puntò addosso fu il
più
crudele e spaventoso che ricevetti in tutta la mia vita. Se avesse
potuto
spellarci vivo, lo avrebbe fatto...
...
di certo avrebbe voluto, a giudicare dal modo in cui
si leccava le labbra, soddisfatto.
“Era
da anni che desideravo farlo... uccidere quel
traditore e vendicarmi anche della sua adorata mogliettina!”
Quella
rivelazione mi fece comprendere tutta la verità.
Altro che migliore amico...
...
l’assassino di Dragon Oronare era stato proprio
Glacial!
Tutto
ciò fu troppo da sopportare per la povera regina, che
collassò tra le mie braccia perdendo i sensi.
“Oh
no... poverina...” esclamai, distrutto,
stringendola tra le mie braccia per proteggerla “...
tranquilla, amica
mia... ti porterò via da qui!”
“Cos’è
tutta questa fretta... Son Goku... non ti va di
salutare un tuo vecchio nemico?”
Mi
voltai verso quella carogna, a dir poco furioso. Vecchio
nemico un corno. Non lo conoscevo affatto e non mi interessava andargli
dietro.
Ci avrebbero pensato altri a occuparsi di quella carogna.
Tuttavia,
pretendevo almeno una risposta.
“Tu...
erano i tuoi migliori amici... PERCHE’ LO HAI
FATTO?! PERCHE’ LI HAI ATTACCATI?! PERCHE’ HAI
UCCISO DRAGON?! RISPONDI!!!”
“GOKU!
NON PENSARE A LUI! PORTA VIA QUELLA DONNA!” mi
urlò contro Piccolo, portandosi davanti a me assieme a
Vegeta.
“E’
LEI CHE VUOLE, KAKAROTH!” lo seguì
Vegeta “RIPORTALA
DAI SUOI FIGLI E PROTEGGILI! QUI CE NE OCCUPIAMO NOI!”
“Piccolo...
Vegeta...”
“Ne
avete di fegato, voi due...”
dichiarò il
verme, sogghignando a trentadue denti con uno sguardo talmente folle da
farmi
venire i brividi “... per quanto riguarda la tua
domanda, mio caro Son
Goku... cosa dovrei dire io, di te... tu hai ucciso mio padre, lo
scienziato
più brillante del Red Ribb... AHAHAHAHAHAHAH!
Scusa... non riesco a
mentire, di quel vecchiaccio non me ne potrebbe fregar di meno! Dragon
e
Kairi... loro non sono mai stati miei amici! L’ho ucciso
perchè mi andava!”
“Perchè...
perchè ti andava...”
Il
mio sangue stava ribollendo come non accadeva ormai da
decine di anni. Quell’essere non aveva alcun Cuore...
...soltanto
Freezer era riuscito a provocarmi fino a quel
punto, ma Glacial mi stava portando a superare quel limite.
“...
HAI SENTITO BENISSIMO! NON HO COMMESSO ALCUN ERRORE!
IO VOLEVO MORTI SIA QUEL TRADITORE DI DRAGON ORONAR CHE QUELLA TROIA
DELLA SUA
AMATA REGINA... E SE NON VI LEVATE DI TORNO, VOI FINIRETE NELLA MIA
LISTA!”
“KAKAROTH!
VAI, CAZZO!!!” mi urlò furioso Vegeta,
facendomi capire che la situazione stava per sfuggirci di mano.
Aveva ragione. Se avessi perso il controllo, Kairi sarebbe rimasta senza qualcuno che la difendesse. Dovevo andare via, e alla svelta, potendo fidarmi soltanto di loro due.
Insieme
a tutti gli altri, fuggii
all’interno della T. of V., portando al sicuro la regina di
Hearts.
...
quando scoprii chi fossero, mi sarei pentito amaramente di non averle
fermate.
***
AI
Io
non potevo tornare dentro. Non potevo. Quel viscido
farabutto doveva pagare per quello che aveva fatto!
In
pochi secondi, io avevo affiancato il mio sen-sei, mentre
due altre persone si erano portate ai lati di Vegeta, ovvero le piccole
Pan e
Bra.
“Che...
RAZZA DI IMBECILLI!” le rimproverò il
sayan,
senza parole e preoccupato a morte per sua figlia e la sua allieva
“TORNATE
SUBITO INDIETRO!”
“NO!
QUEL MOSTRO HA UCCISO UNA PERSONA INNOCENTE!”
“NON
PUO’ PASSARLA LISCIA!”
“VOLETE
FARVI AMMAZZARE TUTTE E TRE!?” ci sgridò
Piccolo, ma io non avevo alcuna intenzione di andare via.
“No...
devo sapere...” lo contraddissi io,
avvicinandomi a Glacial e sorpassandoli senza alcuna paura “...
tu... hai
parlato del Red Ribbon... ci hai detto di essere il figlio di uno
scienziato
pazzo... possibile che tu sia...”
Il
ghigno trionfante di Glacial fu la conferma a tutte le
mie risposte.
“...
indovinato... sono Glacial Gelo. Sono il figlio
di Christopher Gelo, lo scienziato più pericoloso e geniale
del Red Ribbon!
Ma tu... tu mi conosci in un altro modo... mia
bellissima Shiho!”
Quella
voce io la riconobbi all’istante. Non mi sarei mai
dimenticato di lui, come non mi sarei mai dimenticata di Gin...
...
perchè lui aveva contribuito allo stupro che
portò
al concepimento di Helena.
Il
suo corpo cominciò a mutare, improvvisamente, tornando ad
essere quello di un giovane terrestre. Era un uomo dai capelli lunghi e
ramati,
con una curatissima e corta barba; aveva gli occhi molto chiari, quasi
argentati. Non era muscoloso, ma rimaneva comunque un signore molto
piazzato e
imponente. Indossava un camice bianco da scienziato, lungo fino alle
caviglie,
e per di più si intravedevano degli eleganti pantaloni
azzurri.
Quell’uomo... io lo conoscevo perfettamente.
[Crimson
Flames - NARUTO]
“Tu...
tu sei Beer...”
“Hai
buona memoria, Shiho Miyano... come va? Il tuo
culo funziona ancora bene, dopo quella notte di follia...?”
“MAKANKO-SAPPO!”
Glacial
evitò il colpo mortale di Piccolo con una
facilità a
dir poco disarmante. Bastava ciò a farci capire quanto lui
fosse pericoloso.
“Tranquillo,
pervertito... sono ancora tutta intera!
Dubito tu possa dire lo stesso, tra qualche minuto!”
“Che
brutte maniere... eppure, quella volta, riuscivi a
muoverti a malapena... lui davanti ed io dietro... eri a
gambe aperte,
immersa nel tuo stesso sangue e nei nostri...”
“KAME-HAME-HA!”
“GARLICK
CANNON!”
Anche
i colpi di Pan e Bra vennero evitati con immensa
facilità. Male. Sembrava decisamente troppo rapido per noi.
“Eppure
sono viva e vegeta, per quanto tu possa
credermi!” continuai io, decisamente
soddisfatta “Come vedi, ho
la pellaccia dura, o sei tu che ce l’hai troppo piccolo!”
La
sua risatina mi fece comprendere che non avesse preso
affatto bene quella mia affermazione.
“Complimenti...
si vede che sei una vera e propria
ragazzaccia... un motivo in più per voler riprovare quella
morbosissima
esperienza!”
“Stai
giocando con il fuoco, misero insetto!” lo
minacciò pericolosamente Vegeta “I tuoi
avversari siamo io ed il muso verde!
Non ti distrarre!”
“Oh
mi perdoni, mio caro principe... sa, sono stato un
imperatore universale per mezzo secolo e non sono abituato ad essere
contraddetto!” affermò
Glacial, tranquillamente “Purtroppo la
visione di quel bocconcino mi ha distolto dalla mia vera missione...”
Piccolo
e Vegeta boccheggiarono, sconvolti, prima di cadere
in ginocchio per colpa di due raggi di KI, partiti dal limitare della
foresta.
Erano tramortiti, per fortuna, ma non avrebbero potuto più
difenderci. Chi li
aveva attaccati?
“...
ammazzare quelli che sanno la verità!”
Il
mio corpo si paralizzò per lo shock quando mi resi conto
di avere quel farabutto proprio alle mie spalle...
...
e stava insinuando le sue mani sotto la mia tunica...
...
no!
“AI!”
urlarono in coro Pan e Bra, provando ad
attaccare il nostro avversario.
Qualcuno,
però, impedì loro di aiutarmi.
“Cos...
non riesco a muovere un muscolo!”
“Nemmeno
io!”
“Certo
che non potete... vi ho paralizzato!”
A
parlare, purtroppo per noi, era stato Diablo, affiancato
dalla persona che mai e poi mai avrei voluto lì con noi.
Ecco chi era stato in
grado di sconfiggere Vegeta e Piccolo con un solo colpo.
“Occupati
di quei due, Lilith cara... e niente scherzi,
stavolta!” ordinò perentoriamente
l’uomo dai capelli neri alla Regina dei Demoni
“Non devi tramortirli. DEVI UCCIDERLI! Noi
ci divertiremo con
queste tre bambine...”
“N...
no...” esclamai io, disgustata, cercando
di liberarmi dalla presa di Glacial, ottenendo solo un aumento dei suoi
sorprusi.
Disgustoso...
viscido criminale...
“Tu...
tu non eri stato ucciso da Gin?”
“Io?
Non avrebbe mai potuto... semplicemente ho finto
la mia morte per ritornare nel dodicesimo universo in pianta stabile...
la mia
sarebbe dovuta essere una missione per studiare i movimenti di un certo
Hit...
la verità è che i Deadly Sins mi stavano
addestrando alla guerra che è appena
scoppiata!”
No...
non toccarmi lì...
...
no...
“Pellaccia
dura, dicevi... a me sembra il contrario...”
Le
lacrime sgorgarono senza freno dai miei occhi.
Parassita...
pedofilo... mollami...
...
qualcuno...
... qualcuno mi aiuti...
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
“Lasciateli
andare!”
Quella
voce...
...
sì... era lui!
Non
era da solo. Assieme a lui vi stavano anche il mio
cyborg Juzo e un guerriero inaspettato...
...
un alieno proveniente dall’undicesimo universo che
aveva puntato il palmo della mano verso Glacial.
“...
subito!” insistette Jiren, aumentando la
sua aura e fissando minacciosamente i nostri nemici.
Fu
più che sufficente. Glacial tolse le sue mani da sotto i
miei vestiti, Pan e Bra si liberarono dalla magia di Diablo, mentre
Lilith
abbassò il palmo della mano, quest’ultima puntata
precedentemente verso i
nostri maestri. Sembrava quasi sollevata dal nostro intervento.
In
effetti, conoscendo le sue abilità, ero certa che lei
fosse in grado di ucciderci tutti, eppure non lo aveva fatto.
Perchè?
Il
suo obiettivo, comunque, non restava Simon? Ma allora
perchè non si era gettata contro mio fratello, invece di
combattere con noi?
Non era molto più vantaggioso farci affrontare i Deadly
Sins, mentre lei si
occupava del suo vero scopo?
“Juzo...
Ub... portateli via... tutti quanti!”
ordinò
l’alieno grigio, più in collera che mai “Non
preoccupatevi per me... pensate
alla vostra incolumità!”
“D’accordo...”
ubbidì Juzo, avvicinandosi a me e
prendendomi per mano “... è
inutile restare qui, Ai... sono troppo forti
per noi...”
Annuii,
anche se con grandissima malavoglia. Volevo
vendicare la morte di Dragon, ma non ci ero riuscita...
...
e forse non ci sarei riuscita mai...
...
peggio...
...
ero stata nuovamente umiliata da quel parassita di
Beer.
“Hai
un bel coraggio ad affrontarci, Jiren il
Grigio... tutto solo contro noi tre! Chissà come
andrà a finire...” lo
sbeffeggiò Diablo, con un sorriso che non mi promise nulla
di buono.
Jiren,
tuttavia, sembrava tutto tranne che preoccupato.
“Chi
vi dice che sarò solo io a combattere?”
Feci
appena in tempo a percepire due aure immense aumentare
dentro l’arena, e fummo tutti costretti ad evitare due
giganteschi attacchi di
KI diretti verso Glacial e Diablo.
Entrambi
allontanarono quell’attacco con grandissima fatica,
ma non si resero conto che i nuovi alleati di Jiren si trovassero
già al loro
fianco, colpendoli con forza e spedendoli verso il cielo.
“Toppo!
Broly! Ottimo lavoro!” affermò
Jiren,
soddisfatto, guardandoli allontanarsi dall’arena, per
combattere uno ciascuno
contro i propri nemici.
Poi
si voltò verso Lilith, la quale non aveva fatto alcun
cenno all’attacco ricevuto dai suoi alleati. Al contrario,
sembrava divertita
dalla situazione che si era creata.
“AI!
SBRIGATI! VIENI!”
Era
vero. Dovevamo allontanarci da lì. Ora dovevamo soltanto
salvarci.
“Jiren...
vedi di non morire anche tu!” affermai io,
con rabbia, allontanandomi definitivamente dai due contendenti e
raggiungendo
gli altri oltre l’entrata principale dell’arena.
***
Dimensione
di Narnia - Cair Paravel
07:15
CHI
La
sala Computer della F.O.F. era in grandissimo fermento.
ALFA Kairi continuava a dare ordini ai suoi sudditi, ordinando loro di
accelerare i tempi per ricaricare le navicelle spazio-temporali.
“AQUA,
TERRA, LEA, ROXAS, XION, NAMINE’! RAGGIUNGETE
TRUNKS E PREPARATEVI ALLA PARTENZA! QUANDO LE NAVICELLE SARANNO
CARICHE, RAGGIUNGETE IMMEDIATAMENTE TOURNAMENT PLANET E RECUPERATE
QUANTI PIU’ GUERRIERI POSSIBILI. POI ANDATE
SUBITO VIA DA LI’! SE ANCHE UNA DELLE ASTRONAVI VENISSE
DANNEGGIATA, SAREBBE UN
DISASTRO!”
Berry,
Adolf, Rosalia e Clarice stavano invece cercando di
creare un nuovo codice per C-16, il cyborg-server dei C-Rainbow.
Intendevano
infatti aggiornare il suo chip, perfezionando così la
comunicazione tra le due
dimensioni. Rimodellando la CPU del master, avrebbero migliorato
automaticamente anche quelle dei suoi simili.
“VOI!”
ordinò Bulma a coloro che avrebbero viaggiato
indietro nel tempo “ORDINATE A C-16 DI RAGGIUNGERCI
SENZA FARE ALCUNA
STORIA! MI SONO SPIEGATA BENE?! E’ DI VITALE IMPORTANZA CHE
QUESTI AGGIORNAMENTI VENGANO INSTALLATI NEL SUO SERVER!”
“Agli
ordini!” ubbidirono tutti e sei, uscendo
di gran carriera dalla stanza.
“Ci
sono altri metodi di comunicazione che possiamo
usare con i partecipanti?”
domandò Claudia agli informatici della F.O.F.,
i quali fecero segno di no con la testa.
“Deve
esserci un modo... uno qualsiasi... come state
riprendendo le azioni dei partecipanti?”
chiese Shuichi, puntando il
dito verso gli schermi.
“Non
si tratta solo di informatica... ma anche di
magia” rispose la regina Kairi,
tranquillamente “Le riprese sono
fatte per mezzo di piccole sfere magiche che svolazzano per tutto il
pianeta.
Dovrebbero essercene almeno un migliaio, se non erro”
“Si
possono muovere a nostro piacimento?”
chiese Shinichi, ricevendo stavolta una risposta affermativa.
“Certamente.
Attraverso quei tre computer, si può
scegliere di controllare una sfera ciascuno. Noi possiamo usarne altri
per
darvi una mano, se lo desiderate!”
“Tre
computer, quindi...” comprese Domenico,
domandando rapidamente “... possono
soltanto muoversi?”
“No...
possono accendersi o spegnersi... ma che...?!”
Domenico,
Shuichi e Bulma si diressero verso i tre computer
descritti dagli informatici e iniziarono a digitare comandi come dei
forsennati.
“Cosa
pensi che stiano facendo?” domandai io a
Shinichi, il quale sembrava molto soddisfatto.
“Hanno
capito come comunicare con i nostri amici.
Perfetto!” affermò il
detective dell’est, annunciando “Abbiamo
trovato le suddivisioni per la Squadra Anti-Mafia di Tokyo! Berry,
Adolf,
Rosalia e Clarice faranno parte della Squadra Controllo-Sistemi, e
impediranno
a Diablo di penetrare un’altra volta nei nostri sistemi.
Domenico, Bulma e
Shuichi saranno la Squadra delle Tele-Comunicazioni, e si occuperanno
di
trasmettere gli ordini attraverso queste sfere magiche di cui
parlavate...”
“...
voi due, che siete i più intelligenti tra di noi,
sarete la squadra di Supervisione Generale!” lo
interruppe Kairi, con
autorità, indicando Shinichi e Claudia “Gestite
la situazione al meglio! La
squadra di Recupero è quella composta da Trunks e dai miei
sudditi, e
penseranno a salvare e recuperare i partecipanti del torneo! Tutti gli
altri
informatici rimasti qui saranno la Squadra di Supporto ed ubbidiranno
ad ogni
ordine che verrà loro impartito da tutti noi. Io e Chi,
invece, ci occuperemo
di curare i possibili feriti...”
La
donna si voltò verso di me, preoccupata.
“...
perchè ci saranno dei feriti, Chi. Molti feriti,
a giudicare da come si sta mettendo la situazione! Saremo la squadra di
Soccorso e Medicazione! Salviamo tutti quanti!”
“OK!”
accettai io, pronta a dare loro una mano e
mettendomi un guardia come un vero soldato.
“Perfetto...”
affermò Claudia, soddisfatta,
rivolgendosi alla squadra delle Tele-Comunicazioni “...
USATE QUELLE SFERE
PER MANDARE SEGNALI IN CODICE MORSE AI NOSTRI CYBORG. TUTTI LORO DEVONO
RAGGRUPPARE I GUERRIERI PIU’ DEBOLI E DIREZIONARLI VERSO LA
NAVICELLA DI RECUPERO
PIU’ VICINA SENZA METTERE INUTILMENTE IN PERICOLO QUALCUNO!”
“LA
SQUADRA DI SUPPORTO UTILIZZI LE ALTRE SFERE PER
CONTROLLARE SE QUALCHE PARTECIPANTE SI STA ISOLANDO DAL RESTO DEL
GRUPPO. CAPITE
SE HA BUONE INTENZIONI. SE E’ COSI’, FATE IN MODO
DI AIUTARLO A TROVARE DEI
COMPAGNI! AL CONTRARIO, AVVISATE LA SCQUADRA DELLE TELE-COMUNICAZIONI
IMMEDIATAMENTE!” la seguì a ruota
Shinichi, severo come non mai “KAIRI!
CHI! VOI RAGGIUNGETE UN’INFERMERIA E PREPARATE TUTTO
L’OCCORRENTE PER
OPERAZIONI DI PRONTO SOCCORSO! QUESTO E’ QUANTO!”
“Le
navicelle saranno pronte tra un quarto d’ora
esatto!” annunciò Kairi,
afferrandomi la mano “LA NOSTRA MISSIONE
INIZIA ORA! IN BOCCA AL LUPO, RAGAZZI!”
***
Io
e la regina uscimmo dalla sala dei computer, cominciando
a correre come matte all’interno del castello.
“Guarda
attentamente le lance delle armature appese ai
muri!” mi fece notare Kairi, mentre
percorrevamo quelle piastrelle “Vedi
le loro punte? Quelle lunghe conducono alla Sala dei Computer che
abbiamo
appena lasciato! Quelle ondulate portano alla Stazione delle Navicelle,
da dove
partono le Gummi-Ship! Gli arpioni, invece, ci conducono verso i nostri
dormitori!”
“Perchè...
anf... perchè alcune armature hanno dei
tridenti?!” affermai io, tuttavia, notandole di
striscio mentre correvamo “Anche
quelle conducono da qualche parte?”
“Indovinato.
Adesso ti svelo il trucco che si cela dietro
questo posto!” mi rivelò lei, con un
sorriso da furba volpe “Hai
presente quel ciondolo che ti ho lanciato stamattina? Quello che adesso
hai al
collo? Ecco... tu, senza di esso, non riusciresti a notare queste
differenze! I
tridenti che puntano a Nord conducono ai magazzini; quelli che puntano
a Est ti
permettono di trovare l’uscita principale del castello;
quelli diretti a Ovest
ti porteranno alla sala di Controllo dell’Aerazione e della
circolazione di
ossigeno nella struttura. A noi, però, interesseranno
principalmente i Tridenti
che puntano a Sud... quelli ci porteranno dritti
all’infermeria! Eccoci qua!”
Incredibile.
Quindi quel pendente donatomi da ALFA Kairi mi
permetteva di non essere ingannata. Che forza!
Arrivammo
nei pressi di un corridoio chiuso. All’inizio
credetti ci fossimo persi, ma poi Kairi evocò il suo
Key-Blade e lo utilizzò
per aprire una serratura nascosta nel muro.
Magia.
Una porta di luce apparve davanti a noi,
spalancandosi e permettendoci di entrare all’interno di una
semplice
infermeria, piena di lettighe vuote e già sistemate.
“Eccoci
qua! Hai ricordato bene la strada?”
“S...
sì... i Tridenti che puntano a Sud!”
“Bravissima!
Ora avvicinati... devo darti qualcosa
di davvero molto importante!”
La
donna, da sotto la sua maglietta, si slacciò una cintura
molto particolare che mi attaccò alla vita.
“Ecco
qua!” esclamò lei soddisfatta,
porgendomi il
suo...
...
un momento...
...
mi stava davvero donando quell’arma?!
“C-CHE?!
IO NON POSSO...!!!”
“Non
preoccuparti e tienila. Ti servirà per curare i
feriti, credimi!” dichiarò lei,
facendomelo afferrare dall’elsa “Perfetto!
Ora questo Key-Blade obbedirà soltanto a te! Il suo nome
è Catena Regale...
era quello che utilizzava Sora... fanne buon uso! Vedi il
gancio
sull’impugnatura? Aprilo ed appendi il Key-Blade alla cintura
che ti ho
passato!”
“Ma...
ma così non sarà scomodo?”
domandai io,
confusa, dopo aver ubbidito al suo ordine.
Come
non detto. Il Key-Blade, come per magia, si illuminò
nuovamente di luce propria e si rimpicciolì, diventando
grande quanto una vera
e propria chiave.
“Piccoli
trucchi che si imparano con l’esperienza!”
rispose lei, sorridendo, indicandomi un punto della stanza “AH!
Ecco! Lei ci
darà una grossa mano, credimi!”
Dall’altra
parte dell’infermeria, una donna si era
avvicinata a noi due. Era una donna dal viso levigato e dai grandi
occhi verde
smeraldo. I suoi lunghissimi capelli castani erano, per la maggior
parte,
legati dietro, in una treccia, salvo per due grandi ciuffi che
sormontavano la
fronte e grossi boccoli che le incorniciavano il viso. A conferma che
fosse
dalla nostra, indossava un camice da infermiera, e sulle sue braccia ne
aveva
altri due, probabilmente il mio e di Kairi.
“Chi...
lei è Aerith!” me la presentò
la regina “Verrai
affiancata a lei durante questa missione!”
“Ho
sentito molto parlare di te, mia cara...”
esclamò l’infermiera, con un sorriso che mi fece
arrossire di colpo “... sei
tale e quale a lei...”
“A...
a lei?”
Improvvisamente,
tre figure sbucarono da sotto la lettiga
affianco a noi. I primi due erano bambini di dieci anni, un maschietto
dai
capelli rossi ed una femminuccia dai capelli neri.
“Voi
due?! Non dovreste stare qui!!!” esclamò
Kairi,
a dir poco sconvolta.
“Ehm...
mi scusi
tanto, mia regina... non sono riuscita a fermarli...”
Quando
scoprii chi fosse l’altra persona a tenere d’occhio
quei piccoli, iniziai a puntarle il dito, tremante e sconcertata...
...
lo shock, per entrambe, fu enorme.
“Tu...
TU SEI ME?!”
“SEI
IDENTICA IN TUTTO E PER TUTTO A ME!”
“COME
E’
POSSIBILE?!” esclamammo in coro a
Kairi ed Aerith, le quali
scoppiarono a ridere divertite.
Fu
la regina a rispondermi, asciugandosi le lacrime dalle
risate.
“Provate
a indovinare... tutte e due siete Chi! Semplicemente
provenite da due dimensioni diverse! Dovete semplicemente
farci
l’abitudine! ALFA Chi... lei è
la tua versione proveniente dalla
dimensione che stiamo cercando di salvare... BETA Chi...
lei è Chi, la
baby-sitter di questi due piccoli pargoletti... i miei figli,
Emerald e
Cristal!”
I
nostri occhi caddero dalle orbite.
C’era
una versione di me in quella dimensione?! Che
figo!!!
“Tu...
tu sei davvero quella Chi?! Quella di cui parla
tanto la mamma?!” esclamò il
piccolo Emerald, tutto eccitato nel
vedermi “Sei davvero sopravvissuta a un attacco
della Regina dei Demoni?!”
“Ehm...
ecco...”
“E
hai rapito il cuore del freddo e spietato guerriero
cacciatore?!” lo seguì a ruota Cristal,
con gli occhi a stella “La
nostra baby-sitter ci ha detto che, un giorno, vorrebbe diventare come
te...
che tu potresti essere la sua sen-pai!”
“C-CRISTAL!!!”
si affrettò a tapparle la bocca la mia
versione ALFA, più imbarazzata che mai.
In
quei pochi secondi che l’avevo vista, mi era sembrata
molto diversa da quella che ero. Era molto più timida e
impacciata di me, ma
sicuramente molto più femminile e aggraziata nei movimenti.
Assomigliava
tantissimo a una damigella di corte. Mi fece davvero una strana
impressione.
“E’
assolutamente normale. Le linee spazio-temporali sono
completamente diverse e la tua versione ha vissuto esperienze
differenti. La
Chi del nostro tempo è una di quelle che è
fuggita dallo sterminio dei
terrestri, e ha vissuto qui a Narnia da allora!”
mi fece comprendere
Aerith, mentre Kairi si mise le mani sui fianchi, severamente, volgendo
il suo
sguardo verso i piccoli Emerald e Cristal, i quali si fecero piccoli
piccoli
per la paura.
“Voi
due... E’ STATA UNA VOSTRA IDEA, NON E’ COSI?!
QUANTE VOLTE DEVO DIRVELO CHE NON DOVETE ABBANDONARE LA VOSTRA STANZA
QUANDO IO
SONO AL LAVORO?! E’ PERICOLOSO!!!”
“Scusa,
mamma...”
“...
non lo faremo più... promesso...”
“Farete
venire i capelli bianchi a Chi, se continuerete
a comportarvi così!”
sospirò, leggermente scocciata, la povera regina
massaggiandosi la fronte, mentre la versione ALFA di me si
imbarazzò ancora di
più, quasi strappandosi i capelli dalla testa.
Se
non le venivano i capelli bianchi, di certo ne sarebbe
uscita calva, poverina. Decisi, perciò, di aggiungermi al
discorso per dare
loro una mano.
“Scusatemi...
non c’è nulla che Emerald e Cristal
possano fare qui? Forse loro vorrebbero soltanto tenere
d’occhio la loro
mamma...”
Kairi
ed Aerith, davanti al mio intervento, iniziarono a
pensarci su.
“Qualcosa
la possono fare, a dire il vero...”
affermò la seconda, rivolgendosi ad ALFA Chi “...
le Materie vanno
catalogate tutte! Vedete quelle sfere? Trovate delle scatole e
suddividetele
tutte per colore! Quando i partecipanti in salute ci raggiungeranno,
dovranno
darci una mano per curare quelli feriti!”
“S-SI!
AGLI ORDINI!” ubbidì
all’istante la mia
alter-ego, prendendo per mano i due bambini e portandoli nel punto
indicato da
Aerith.
Solo
a quel punto, ALFA Kairi si rilassò completamente.
“Accidenti
a loro... vivaci come sempre!”
affermò la regina, con un sorriso tranquillo “E’
da due settimane,
d’altronde, che mi vedono col contagocce...”
“...
Kairi... sono i sacrifici del tuo ruolo”
la fece ragionare Aerith, cingendole un braccio sulla spalla “Essere
regina
comporta anche questo, non scordartelo... tutti hanno bisogno
del tuo aiuto,
adesso... e loro lo capiranno presto!”
Il
discorso si stava facendo molto pesante per la povera
donna, perciò io mi rivolsi a entrambe e domandai loro.
“Cosa
sono le Materie?”
“Sono
pietre contententi magia... sta tranquilla! Con
me al mio fianco, imparerai alla svelta come si utilizzano! A noi
interessano
in particolare quelle di Cura!”
“Niente
Materie per lei! Ha il Key-Blade!”
“Davvero?!
Glielo hai passato tu?”
Kairi annuì, avvicinandosi a un cassetto dell’infermeria e recuperando un bisturi al suo interno.
[Hunting
in The Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
“Aerith...
copri la visuale tra me e i miei figli, così
non vedranno cosa succederà qui. Stacca il Key-Blade dalla
tua cintura, Chi! E’
ora di fare una prova!”
Prontamente,
ubbidii al suo ordine, e come per incanto il
Key-Blade raggiunse la sua grandezza naturale.
“La
magia che dovrai imparare ad utilizzare, neanche a
dirlo, si chiama Energia. Dovrai semplicemente pronunciare quella
parola, e la punta del Key-Blade
emanerà un fascio di energia rigenerativa che
risanerà le ferite.
Puoi sia curarti da sola che curare altri, con essa. Semplice, no? Hai
avuto
il Key-Blade si e no cinque minuti fa, perciò il potere che
puoi evocare sarà
ancora molto esiguo e potrai curare soltanto le ferite leggere.
A quelle
più brutte ci penseremo noi, d’accordo? Dovrai
ricordarti sempre una regola,
quando evocherai delle magie con il Key-Blade. Esso sfrutta il massimo
dei suoi
poteri non solo per mezzo dell’allenamento, ma soprattutto
grazie alla forza
che emanerà il tuo Cuore! Detto ciò...”
Ciò
che fece ALFA Kairi mi lasciò totalmente sbigottita. La
regina si conficcò il bisturi nel palmo, trapassandosi la
mano da parte a
parte. Come se non bastasse, tirò la lama verso
l’esterno, strappandosi la
pelle fino al punto da dividersi la mano a metà, in
verticale, il tutto davanti al mio
sguardo sconcertato e disgustato.
Il
sangue stava colando a fiotti dallo squarcio e stava
sporcando il pavimento, ma ALFA Chi e i figli di sua maestà
non potevano
vederci.
“Ecco...
questo è l’inizio della tua prova, Chi... prova
a curare questa mia ferita prima che io muoia per dissanguamento...
o,
almeno, prima che ci intravedano i miei figli!”
Ma...
ma era impazzita, per caso?!
Cosa
le era saltato in testa?!
“Kairi...
è un tantino esagerato il tuo gesto...”
esclamò confusa Aerith, recuperando una sfera verde dalla
tasca e provando ad
avvicinarsi a lei.
La
regina, però, fece un chiaro cenno alla donna,
allontanandola con fermezza.
“Non
spostarti da lì, Aerith! Deve
farlo lei.
Se vuole davvero darci una mano, deve superare questa prova
con il massimo
dei voti... se mi renderò conto che non ci sarai
di aiuto, ti farò tornare a
Roma. A te la scelta! Pronuncia l’incantesimo di Cura, Chi!”
Quella
non era una scelta. Era un ordine, e anche piuttosto
veemente, compresi. La regina stava cercando in tutti i modi di
trattenere i
gemiti di dolore, così che i suoi figli e la versione di me
del futuro non si
accorgessero del suo gesto estremo.
Per
questo ubbidii immediatamente, dopo essermi ripresa
dallo shock del momento.
“... Energia...”
esclamai io, abbastanza titubante,
puntando il Key-Blade verso la ferita.
Sembrò
funzionare. Riuscii ad intravedere quel fascio di
energia smeraldina di cui mi parlava Kairi, e fui in grado di puntarla
verso la
mano mezza tranciata.
Il
volto di Kairi iniziò a rilassarsi leggermente, segno che
il dolore da lei trattenuto si stesse affievolendo leggermente.
“Non
basta...” dichiarò la donna,
più severa
che mai “... il tuo Cuore non è
abbastanza deciso! Davanti ai
tuoi occhi passeranno persone messe peggio di me... potrebbe esserci un
tuo
amico in pericolo di vita, e tu puoi fare decisamente meglio. Pensa a
Simon...
e se ci fosse lui al posto mio!?”
Quell’incoraggiamento
fu più che sufficiente a farmi
riprendere il controllo totale delle mie emozioni. Aveva ragione. La
vita di
tante persone era a rischio e non potevo cullarmi nella paura di
sbagliare.
Dovevo essere più ferma nelle mie decisioni e nella mia
volontà di salvare le
vite di quei partecipanti...
...
o avrei sicuramente sbagliato!
Essere
un’infermiera era il mio lavoro e la mia passione! Dovevo
svolgerlo alla perfezione!
“Energia!”
L’effetto
fu istantaneo. La mano della regina si ricompose
in meno di dieci secondi, come se non fosse successo nulla.
In
compenso, io ero già allo stremo delle forze. Avevo
sicuramente consumato moltissima energia.
“Curare
comporta una perdita di stamina... è normale per
chiunque. Più ti allenerai nelle arti magiche, meno stamina
consumerai. Logica,
Anima e Cuore... se riesci a dosare bene questi ingredienti, i tuoi
incantesimi
avranno sempre successo! E da quello che ho visto... sembra
tu abbia un
talento innato nell’utilizzo del Key-Blade!”
si complimentò Kairi con
me, controllando l’orologio appeso al muro “Manca
un minuto... IO PULIRO’ LA
MACCHIA CHE E’ RIMASTA PER TERRA, PRIMA CHE QUALCUNO LA VEDA!
CHI... SEGUI
AERITH! DOVETE RAGGIUNGERE LE NAVICELLE SPAZIO-TEMPORALI! LE FRECCE
DRITTE E
ROSSE, RICORDATI!”
“Ra-raggiungerle?”
esclamai io, confusa,
domandandole “Non vengono loro da noi?”
Aerith,
atterrita, voltò il suo sguardo verso ALFA Kairi, la
quale sembrò ricordarsi di qualcosa, anche importante
presunsi, a giudicare
dalla faccia paonazza che fece.
“ODDIO!
E’ VERO! ME NE STAVO COMPLETAMENTE DIMENTICANDO!
CAMBIO DI PROGRAMMA! TU, CHI, CI ASPETTI QUI E...”
Solo
a quel punto compresi la verità.
Un
curatore era destinato a rimanere lì, in infermeria...
...
gli altri avrebbero dovuto viaggiare con la
Squadra di Recupero!
Il piano originale prevedeva, ne ero certa, che lei e Aerith sarebbero dovute viaggiare assieme per raggiungere il campo di battaglia, mentre io sarei dovuta rimanere lì in infermeria. La regina, tuttavia, aveva improvvisato la prova del bisturi e, per non far insospettire i suoi figli, aveva deciso di rimanere lì a pulire il suo disastro, senza però rendersi conto che, in quel modo, mi avesse mostrato le sue vere intenzioni.
[Force
of Will - BEST OST IN THE WORLD]
“NO!
TROPPO TARDI! IO VADO CON AERITH!”
“CHI!
SE QUALCUNO PUNTASSE A TE SAREBBE UN DISAS...
CHI!!!”
Non
persi assolutamente tempo. Cogliendo al volo
quell’opportunità, uscii fuori
dall’infermeria spalancando la porta con
veemenza.
Incominciai
a correre all’impazzata verso la Stazione delle
Navicelle. ALFA Kairi si era lasciata delle informazioni molto
preziose. La
più importante, però, riguardava il trucco delle
armature. Si era fidata troppo
facilmente di me e mi aveva spifferato tutto, pensando non mi sarei
azzardata
a raggiungere Tournament Planet. Ora, però, sapevo
perfettamente dove dovevo
dirigermi...
...
nel punto indicato dalle lance con le frecce
ondulate!
Eccola.
L’occasione perfetta per raggiungere Simon e
sincerarmi delle sue condizioni. Avevo colto due piccioni con una fava!
“Sei
una stronza, lo sai?!”
Oh
no. ALFA Kairi mi aveva già raggiunto. La sua forza
sovrumana le aveva permesso di recuperare la distanza, ma ero
consapevole fosse
troppo tardi per ribattere e non smisi di correre. Mancava troppo poco
alla
partenza.
“Il
mio compito è salvare vite, non combattere!”
le dissi io, con sicurezza “Non mi sono scordata il
suo avvertimento...
ma sono io che scelgo dove posizionarmi! Ho una Laurea in
Infermieristica e una
Specializzazione in Pronto Soccorso e Urgenze! Il Primo Intervento ai
feriti lo
dovrò dare io!”
Era
pura logica. A differenza loro, io ero in grado di
riconoscere subito se un ferito avesse delle complicanze o meno,
perchè mi era
stato insegnato a riconoscerle. Loro, mi ero resa conto, non lo
sapevano fare e
questo avrebbe potuto compromettere la sopravvivenza dei nostri amici.
E’
vero, rischiavo molto a causa della mia gravidanza, ma
dovevo correre il rischio se desideravo salvare tutti quanti.
“...
allora cambio di programma! TU RESTERAI APPICCICATA
A ME FINO ALLA FINE DEL SALVATAGGIO... E GUAI A TE SE TI FARAI TORCERE
UN
CAPELLO! MI SONO SPIEGATA?!”
Colta
di sorpresa, per poco non inciampai sulle mie gambe.
Questo
significava... che lei mi aveva concesso il
permesso di viaggiare con lei?!
“SBRIGHIAMOCI!
DOVEVAMO ESSERE LI’ DA ALMENO DIECI
SECONDI!!!”
“Agli
ordini!” esclamai io, soddisfatta, riprendendo
a correre.
***
Dimensione
BETA - Tournament Planet - Tower of Victory
07:31
SIMON
La
battaglia contro i Deadly Sins si stava rivelando più
complicata del previsto. Ciascuno di loro era in grado di sterminare
tutti i
miei amici da solo, e io avevo preso la decisione di trattenerli tutti
e sette
in colpo solo.
E
pensare che quei mostri non stavano combattendo al massimo
della loro potenza...
...
per fortuna, nemmeno io stavo sprecando troppe
energie.
Loro
erano nulla in confronto alla loro sovrana. I suoi
scagnozzi potevano essere battuti.
Grazie
a quel combattimento, e grazie alle informazioni che
i C-Rainbow ci avevano gentilmente offerto durante la loro battaglia
contro i
Deadly Sins fuori il Liceo Shiketsu, avevamo scoperto molti dettagli
riguardanti i sette demoni.
Tutti
loro avevano sette poteri distinti tra di loro. Sloth
sapeva tramutare i suoi avversari in dolci; Lust ne regrediva
l’età; Pride li polverizzava
inglobandoli nella sua aura; Envy si camuffava in essi modificando il
suo KI;
Gluttony si rendeva invisibile oppure intoccabile; Wrath inceneriva
corpo e
anima dei suoi avversari con una fiamma demoniaca, le stesse con cui
erano
morte inizialmente sia Victoria che Mary, poco meno di un mese prima;
infine
Greed riusciva a indurirsi e diventare resistente come un diamante.
Fino
a quando fossi stato in grado di anticipare i loro movimenti,
non avrei avuto problemi.
Improvvisamente,
tutti e sette interruppero lo scontro.
Qualcosa li aveva distratti momentaneamente.
“Ti
sono mancato, Hunter Warrior?”
“Direi
di sì, GAMMA Trunks... una mano in più non
guasta mai! Cosa succede?”
“Portiamo
via tutti i partecipanti da qui!”
***
BETA CHI
Quando
io e Kairi
uscimmo fuori dalla navicella, senza pensarci due volte, varcando
l'entrata della Tower of Victory, la scena che ci si parò
davanti
era da film dell’orrore.
Tutti
i partecipanti stavano cercando strenuamente di
difendersi da un centinaio di potentissime sfere di KI. Gran parte di
loro,
tuttavia, sembrava caduta vittima della battaglia che si stava
svolgendo in
cielo, tra Simon e i Deadly Sins. Qualcuno era sicuramente morto, a
giudicare
dallo sguardo atterrito di Kairi.
GAMMA
Trunks andò ad aiutare Simon nella battaglia, mentre
io iniziai subito il mio lavoro, affiancata dalla regina (ripresasi
subito),
dai suoi sudditi e dai C-Rainbow, i quali si erano avvicinati subito
per
ricevere ordini da parte nostra senza chiedere altre spiegazioni.
Il
primo compito che io affidai a Juzo e Akemi fu quello di
cercare tutti i caduti, recuperandone i corpi e salvandoli dentro le
nostre
navicelle. Gli altri cyborg, invece, erano incaricati di spostare i
feriti all’esterno
della struttura, dove io e Kairi avremmo potuto capire quali fossero in
gravi
condizioni e quali no, senza rischiare di essere coinvolte nella
battaglia.
Quelli in pericolo di vita, o che avevano riportato ferite molto serie,
sarebbero fuggiti con la stessa astronave che io e Kairi avevamo usato
per
arrivare lì. Quelli illesi, invece, sarebbero fuggiti nelle
astronavi dei
nostri sudditi.
Il
secondo gruppo dei C-Rainbow non ci mise molto a darci
delle risposte, per fortuna positive.
“Nessun
ferito serio. Sono tutti lievi e non necessitano di cure immediate!”
ci disse C-16, soddisfatto.
Io
e Kairi tirammo un grosso sospiro di sollievo. Non tutti
ci avevano lasciato le penne, e questa era una bella notizia. La prima
fase
della nostra missione era stata un successo.
“Portate
comunque i feriti vicino a noi! Ci penseremo
io e Chi a curarli e rimetterli in forze!”
ordinò loro Kairi, con
fermezza.
Una
ventina di persone circa si avvicinarono a noi due. Come
aveva detto C-16, si trattava di semplici graffi e solo alcuni di
questi
avevano ferite profonde, ma comunque non mortali.
Nel
mentre, anche Juzo e Akemi erano tornati, in compagnia
di altri cinque guerrieri. Ciascuno di loro portava un cadavere sulle
spalle.
Riconobbi
al volo i caduti, avendoli visti gareggiare al
torneo grazie al Programma Count-Down. Si trattava di Honey Lemon,
Elros
Valdamir, Stain l’Ammazza-Eroi, Obuni, Basil, Bergamo e
Gamisaras.
“Ottimo...
direi che possiamo già partire!”
dichiarò ALFA Kairi, soddisfatta, dopo aver evocato il suo
Key-Blade,
avvisandomi nell’orecchio “A Simon ci
penserà Trunks, tranquilla... ASCOLTATEMI
ATTENTAMENTE! SUDDIVIDETEVI IN SETTE GRUPPI E SPARTITEVI LE NAVICELLE!
SEGUITE
I GUERRIERI CHE HANNO UN’ARMA SIMILE ALLA MIA! CERCATE DI NON
RESTARE INDIETRO!
I FERITI ENTRINO NELLA NOSTRA NAVICELLA!”
“Voi,
invece, completate il mio ordine” chiesi a Juzo
e a coloro che avevano recuperato i cadaveri “Al
piano inferiore
dell’astronave medica ci sono delle celle frigorifere.
Lasciate quelle povere
persone là”
Il
cyborg ubbidì all’istante,
trascinandosi dietro anche tutti i feriti.
Perfetto.
Potevamo andare. Mi fidavo di Kairi quel tanto che
bastava per spingermi a seguire il suo consiglio.
Avevo
fatto quanto fosse in mio potere, ed ero più che
soddisfatta del risultato.
[You See Big Girl - SHINGEKI NO KYOJIN]
Dopo esserci accertati che fossimo rimaste completamente da sole e che tutti avevano rispettato i nostri ordini, anche io e la regina cominciammo a incamminarci verso la Navicella Spazio-Temporale.
Mi
voltai un’ultima volta verso Simon, il quale stava
riuscendo a tenere testa ai suoi nemici grazie all’aiuto di
GAMMA Trunks, il
quale si stava rivelando un eccellente compagno d’armi. Tutti
e nove scesero
per terra, ma invece di atterrare dentro lo stadio scelsero di usare
l’esterno
dell’arena come stage di combattimento.
Merda.
Erano atterrati a un centinaio di metri da noi
due, che cominciammo a scappare come le dannate per non rimanere
coinvolte.
“E’
qui... l’ha fatto sul serio! Il
nostro signore aveva ragione...”
Si
era compiuta. L’eventualità peggiore possibile per
la
sottoscritta era avvenuta.
I
nostri nemici si erano accorti della mia presenza.
“Merda!
CORRI, CHI!”
Lo
giuro. Provai davvero a dare sfogo a tutte le mie
energie. Io, però, ero una semplice umana. Non potevo stare
al livello di quei
mostri.
ALFA
Kairi, per cercare di guadagnare tempo prezioso, provò
a fermarsi e trattenerli ma venne colpita duramente allo stomaco da uno
dei
nostri nemici, senza che le venisse dato il tempo di reagire. La vidi
volare
via a gran velocità verso la nostra navicella...
...
con forza tale da trapassarla da parte a parte,
danneggiandola irreparabilmente.
Tanto
era lo shock nell’assistere a quell’avvenimento che
non fui più in grado di muovere le mie gambe, che cedettero
facendomi crollare
in ginocchio.
L’unica
nostra via di fuga era stata divelta come burro...
...
e la colpa, ne ero consapevole, era solo e soltanto
mia.
In
meno di un secondo, i Deadly Sins mi avevano circondato,
come un branco di leoni affamati avrebbe fatto a un povero zebrotto
appena
nato.
Avevo
condannato a morte me, il mio bambino e tutti i
feriti dentro la navicella.
“Allora occorre
dare a tutti un buon
motivo per combattere... cosa ne dici, Sloth? Non ti sembra sia giunta
l’ora?”
affermò Lust, voltandosi verso il suo compagno, il quale
però sembrava non
disposto a seguire il suo piano.
“Non
farò nulla finchè non avrò
l’unanimità da parte di tutti voi!”
“Io sono
favorevole! Separiamoli adesso,
finchè è possibile!”
lo spronò Gluttony, leccandosi macabramente
le labbra.
Separarli.
Sapevo già quale fosse il significato dietro a
tutto questo. Volevano uccidermi per far soffrire Simon.
Meritavo
di morire, dopo aver messo in pericolo tutti i
miei amici.
“Facciamoli
soffrire!”
dichiarò invece Wrath, affilandosi le sue lunghissime
unghie. Erano talmente
affilate e dure che producevano scintille mentre si procuravano attrito
tra di
loro.
“Pride
è d’accordo... ma non esageriamo!
Alcuni di loro sono desiderati dal nostro signore!”
aggiunse
Pride, molto più pacato rispetto ai suoi compagni.
“E lei... lei
deve restare in vita! E’
essenziale per i nostri piani!”
lo seguì Greed, al contrario
molto divertito dal mio sguardo ora confuso.
Mi
avevano colto alla sprovvista. Io dovevo restare in vita?
Ma perchè? Cosa volevano da me?
“Ma...
ma quella è...”
Solo
in quel momento Simon si era reso conto che quella in
mezzo al loro circolo, in realtà, fossi io.
Stupida.
Ero stata una stupida a farmi vedere!
“Come volete,
allora...”
Sloth
aveva acconsentito alla richiesta di Lust. Male. Cosa
mi avrebbero fatto?
“CHI!”
ALFA
Kairi, nel frattempo, si era del tutto ristabilita.
Accompagnata da tutti i feriti lievi della nostra astronave
Spazio-Temporale,
si era gettata all’attacco dei Deadly Sins che, invece di
uccidermi, decisero
di tagliare la corda.
Cosa...?
Mi
avevano avuto a pochi centimetri dal loro viso. Avrebbero
potuto farmi ciò che volevano. Perchè mi avevano
risparmiato? Forse non erano
al massimo della loro forza? Forse temevano di venire sopraffatti da
più
avversari?
Dubitavo
di quest’ultima ipotesi. Stavamo parlando di sette
Demoni Puri, come li aveva una volta descritti il Sommo Sacerdote in
trasmissione. Loro erano tutto tranne che degli incapaci, e tra le due
fazioni
erano loro quelli più in forma.
Simon
non perse nemmeno un secondo e si portò davanti a me,
pronto a difendermi anche con la vita. Ero pronta a prendermi tutti i
rimproveri di questo mondo, da parte sua...
...
e invece...
“Sono
felice che tu stia bene, amore mio...”
mi disse lui, senza perdere alcun tempo “... ma ti
consiglio di starmi
dietro, Chi... se non vuoi morire con il nostro bambino!”
Rimasi
sorpresa dalla sua reazione.
Lui...
lui lo sapeva già... come l’aveva capito?
Capii
che avesse ragione. Non potevo restarmene ferma senza
fare nulla. Non ero solo io a essere in pericolo, in quel momento.
Mi
rialzai all’istante ed evocai il mio Key-Blade, davanti
al suo sguardo sorpreso. Sapevo di non poter fare nulla per sconfiggere
i
Deadly Sins, ma prendere in mano quella chiave mi faceva stare molto
più al
sicuro. Tutti i feriti mi avevano circondato, pronti a difendermi,
mentre altri
nostri amici provenienti dalle altre navicelle (i più forti,
notai) vennero ad
aiutare GAMMA Trunks, il quale era rimasto precedentemente al tappeto.
Ecco
perchè i Deadly Sins erano riusciti a raggiungermi.
Nel momento in cui quei mostri si erano resi conto della mia presenza,
Trunks
aveva provato a distrarli ma, non muovendosi assieme a Simon, si era
fatto
battere facilmente.
Tuttavia,
il guerriero del Futuro si era prontamente
rialzato. Non doveva essersi fatto molto male, ma aveva un brutto
bernoccolo
sulla fronte.
Simon
si era portato davanti a tutti i feriti, fissando i
suoi nemici con sguardo minaccioso. Molto probabilmente aveva deciso di
fare
sul serio.
Le
parole precedenti di quei demoni, tuttavia, non mi
permisero di stare tranquilla. Qual’era il loro piano? Cosa
volevano da me?
E
perchè, invece di essere preoccupati, stavano tutti
sorridendo diabolicamente, come se avessero raggiunto i loro scopi?!
“Hunter
Warrior... preparati ad abbandonare
gran parte dei tuoi amici! Vedi di non darci troppe noie...”
urlò gioiosamente Wrath, allargando le sue braccia.
“... ed attendi
con ansia il giorno in
cui combatterai contro il nostro signore!”
lo seguì a ruota
Lust, con trionfo “Come te la
caverai, adesso, cercando di
proteggere te stesso... E LA DONNA CHE TANTO AMI!?”
Fu
solo a quel punto che sentii qualcosa di piccolo
aggrapparsi al mio piede, e io abbassai lo sguardo in preda al panico.
Era
un piccolo manichino di legno. Alto una trentina di
centimetri, provvisto di mani e piedi. Si stava muovendo, come se fosse
vivo, e
stava cercando di arrampicarsi sulla mia gamba, così come
farebbe un ragno sul
tronco di un albero. Non era quello, tuttavia, a farmi venire i
brividi. Era il
suo piccolo volto a lasciarmi senza parole per lo shock,
perchè ci vedevo il
mio riflesso.
Quel
coso continuò a muoversi addosso a me, aggrappandosi
stavolta alla mia maglietta, fino a raggiungere il mio petto. Volevo
urlare, ma
la mia voce era come sparita.
Solo
a quel punto, il cranio della bambolina si aprii, come
un orologio a cucù, facendo uscire una piccola vignetta dei
fumetti fatta in
legno, sulla quale vi stava scritto...
Fatti dare un bacino
sul collo, puttana!
Non
ebbi il tempo di reagire. Il manichino aprii la sua
piccola bocca, rivelando una doppia fila di dentini sottili ma affilati
come le
lame di un rasoio...
...
e si avvolse attorno al mio collo, incominciando ad
addentare voracemente la mia giugulare!
Avrei
dovuto allontanarlo con le mie mani, con il Key-Blade,
con qualsiasi cosa, ma l’attacco di quel piccolo essere mi
colse completamente
alla sprovvista, impedendomi di fare alcunchè per
difendermi. Il mio urlo di
dolore e panico si strozzò nella mia gola, la quale venne
dilaniata senza alcun
freno da quell’esserino la cui forza era a dir poco
inimmaginabile.
“Gh...
gh... aiu... gh...”
Parlare
mi era diventato impossibile. Il manichino affondava
le sue lame con troppa facilità, scavando nelle mie carni
come se fossero fatte
di burro e lacerandomi definitivamente le corde vocali. Ormai non la
smettevo
più di piangere, presagendo la mia ora.
“NO! CHI!”
Simon
e tutti i miei amici si resero conto dell’attacco a
sorpresa attuato dai Deadly Sins, e il mio ragazzo si
affrettò a staccarmi quel
coso di dosso, mentre Kairi si era avvicinata a me per prestarmi
soccorso con
una magia di cura. Io, nel mentre, avevo ripreso a respirare ma
l’adrenalina si
era azzerata, quasi annullando la mia sensibilità al dolore.
Invece di
respirare normalmente, ora ero andata in iperventilazione
perchè non ero in
grado di sfogare la sofferenza che provavo.
“Calmati,
Chi... adesso ci penso... ma cosa...?!”
“SIMON!
LASCIALA ANDARE! E’ UNA TRAPPOLA!”
Non
feci in tempo a capire cosa stesse succedendo.
Voltandomi vidi Simon girarsi verso di me, con uno sguardo a dir poco
orripilato. Non aveva tutti i torti.
Io
non ero ferita. Non avevo la gola lacerata. Quello che
Simon aveva tra le mani era un semplice manichino in legno, di quelli
che
usavano gli artisti per le pose dinamiche.
Fu
solo a quel punto che uno strano portale si aprii davanti
ai nostri occhi, risucchiando me, Simon e molti altri al suo interno.
La
sensazione che provai fu a dir poco tremenda, come se qualcosa si fosse
agganciata alla mia caviglia, e urlai a quarciagola mentre venivo
trascinata con
la forza verso l'oscurità.
Eravamo
cascati nella trappola dei Deadly Sins!
***
Dimensione
Sconosciuta
Ci
misi qualche secondo a rendermi conto che quella
sensazione fosse già cessata, e riaprii lentamente gli occhi
smettendo di
urlare.
All'inizio
restai leggermente confusa, perchè mi trovavo
nello stesso punto in cui il varco era apparso, come se non mi fossi
mai mossa
di lì. Non ero sola. Assieme a me vi stavano anche Simon,
ALFA Kairi e altre
persone, una trentina circa, che conoscevo alla perfezione.
"State
tutti bene?" urlò C-C-Blu a
tutti quanti, ricevendo una risposta affermativa da ognuno di loro.
In
pochissimo tempo, riuscimmo a fare un appello. Eravamo
io, ALFA Kairi, Simon, C-C-Blu, C-C-Rosa, Ai, Ayumi, Pan, Bra, Ran,
Kazuha,
Sera, Marron, Ub, Goten, Majin Bu, BETA Cristal, BETA Emerald, Freezer,
Peach,
Midoriya, Ochaco, Eraser Head, Caulifla, Kale, Saitama, Tatsumaki,
Genos,
Baymax, Hiro, GoGo e Alucard. Si trattava, mi resi immediatamente
conto, di
tutti i feriti lievi che avevano cercato di difendermi, più
i cinque guerrieri
che avevano aiutato Juzo e Akemi a trovare i morti nell’arena.
"Merda...
ci hanno intrappolato!"
affermò ALFA Kairi, furiosa.
"Dove...
dove sono finiti tutti?" domandò
Ayumi, preoccupata "Stavamo assieme agli altri... e ora..."
"Non
sono loro che sono spariti" ci
rivelò Alucard, leggermente divertito dalla situazione che
si era venuta a
creare "Siamo stati teletrasportati in un'altra
dimensione!"
"CO-COSA?!
COME DIAVOLO E' STATO POSSIBILE?!"
esclamò Ran, a dir poco orripilata.
"Puntavano
a questo fin dall'inizio... farabutti!"
esclamò ALFA Kairi, cadendo in ginocchio e battendo il pugno
sul terreno,
iraconda "Volevano separare le nostre forze, e
perciò hanno deciso di
tele-trasportare parte di noi in un mondo parallelo, identico a quello
originale ma dal quale non possiamo fuggire!"
Abbassai
lo sguardo, colpevole. L'angoscia aveva preso
possesso del mio corpo. Ero io la responsabile...
...
io avevo causato questo disastro!
"Non
pensarlo nemmeno, Chi!" mi rimproverò
Simon, tuttavia, intuendo quali fossero i pensieri nella mia testa "Non
so per quale motivo ti trovassi su quella navicella ma, che tu fossi
venuta o
meno, i Deadly Sins avrebbero attivato quel varco comunque!"
"Ha
ragione... hai seguito i miei ordini alla lettera, ma
avremmo dovuto difenderti meglio. Se
mai, sono io la responsabile. Ci penseranno i miei sudditi ad
aiutare tutti i vostri amici! I feriti si
trovano con noi, per tanto
gli altri guerrieri sono in ottima salute. Sapranno fuggire da
Tournament
Planet anche senza di noi!" mi rassicurò
ALFA Kairi, riprendendosi
velocemente e rivolgendomi un sorriso dolce per tranquillizzarmi "Te
l’ho detto. Fino a quando resterai vicino a me, non devi
avere alcun timore. Ora dobbiamo
riorganizzarci! Non sappiamo quando e come riattaccheranno i
nostri nemici!"
Tutti
quanti annuimmo di fronte alla decisione di ALFA
Kairi. Aveva ragione. Rimanere all’interno della T. of V. era
il peggior errore
possibile. Si trattava di un nascondiglio fin troppo facile e
riconoscibile, e i
nostri nemici ci avrebbero trovato subito se fossimo rimasti
lì.
***
08:00
[Continuazione
- All Gone - THE LAST OF US]
Usciti
dall’arena, decidemmo d’inoltrarci nella foresta,
alla ricerca di un posto riparato e lontano da occhi indiscreti.
Optammo per
una caverna a due chilometri di distanza, abbastanza larga e spaziosa
da permettere a tutti un tranquillo riposo. Mentre Ub e Majin Bu
cominciavano a preparare la colazione,
trasformando qualche albero fuori dal nostro nascondiglio in cibo
commestibile, tutti gli altri, me
compresa, iniziammo a parlare di quanto fosse avvenuto.
Per
Emerald e Cristal fu dura accettare che esistessero
altre linee spazio-temporali diverse dalla nostra, o che vi fosse un
altra
versione della loro mamma, ma il colpo più duro lo
ricevvettero scoprendo che
il loro papà fosse stato ucciso. Baymax, GoGo e Hiro li
avevano accompagnati
fuori dalla caverna per consolarli e farli sfogare. Le loro urla,
tuttavia, si
sentirono forti e chiare.
"Dragon
poteva tornare in vita con le Sfere del
Drago... se avessimo a disposizione almeno un set..."
ammise ALFA
Kairi, affranta "... per quanto riguarda il modo in
cui siamo stati
portati qui, la risposta è nel manichino in legno!”
Quando
la donna cacciò fuori quel coso, venni letteralmente colta
dal panico e mi nascosi dietro le spalle del primo guerriero che mi
capitò
davanti. Quando mi resi conto si trattasse di Lord Freezer, il cui
sguardo era più minaccioso che mai, rischiai seriamente di
avere un mancamento.
Per
fortuna, Simon venne in mio soccorso stringendomi forte
al suo petto, mentre ALFA Kairi evocò il suo Key-Blade,
usando un incantesimo
per bruciare i resti di quella strana bambola.
“Si
tratta di una Passaporta! Nel mio mondo vengono
usate spesso come mezzi di trasporto illegali. Sono portali che si
attivano
sempre a un certo orario, e si celano dietro oggetti comuni come questo.
Questa era una Passaporta Momentanea, creata per un viaggio di
sola andata,
dato che il suo potere magico è esaurito. Inoltre,
sembra che questo
manichino abbia fatto cadere Chi in un’illusione molto
potente, che solo io
sono stata in grado di sciogliere!"
"Questo
significa che qualcuno l'ha lasciato lì
apposta, per trascinare via quante più persone possibili
dalla realtà originale!"
afferrò al volo Midoriya il concetto espresso dalla regina "Probabilmente
è accaduto
mentre Chi è stata circondata dai Deadly Sins..."
“E
ora passiamo alla domanda più importante" lo
seguì a ruota C-C-Blu "Come ce ne usciamo
da questa brutta
situazione? Si può fuggire da questa dimensione?"
"Io
e Buu ci siamo ritrovati in un pasticcio simile"
propose Goten, pensieroso "Eravamo nella Stanza dello Spirito
e del
Tempo, e rimanemmo bloccati al suo interno. Per uscirne, concentrammo
tutto il
nostro KI nella gola ed urlammo a squarciagola... aprendo un
varco con cui
fuggire!"
"Potrebbe
funzionare... ma non sappiamo quanto
possa essere grande questa dimensione in confronto alla Stanza dello
Spirito e
del Tempo" ammise Simon, più riflessivo
che mai "Dovremmo
provare a farlo tutti insieme, secondo me... concentrare il nostro
potere e
rigettarlo verso un solo punto in particolare..."
"Non
funzionerà" affermò Alucard, senza
troppi giri "Questo luogo non è una dimensione
qualunque... la sua
esistenza sembra legata alla vita dei Deadly Sins, a giudicare dai
sette flussi
di energia che circolano attorno a questo pianeta"
"Tu riesci a percepire la loro forza?" domandò incredulo Ub.
[Dark
Impetus - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
ALFA
Kairi, improvvisamente, si avvicinò al vampiro e gli
puntò il Keyblade al collo, sospettosa.
"Io
ti conosco perfettamente e so quanto tu possa
essere davvero pericoloso... a cosa punti, Alucard?
Perchè ci hai seguito di tua spontanea volontà?"
"Lui...
lui cosa?! E' matto?!" esclamò
sconvolta Marron, voltandosi verso l'uomo dalla carnagione pallida, il
quale
sorrise diabolicamente.
Quello,
dal momento in cui l'avevo intravisto, mi aveva
messo letteralmente i brividi. Avevo scoperto fosse un vampiro, un
mostro
succhia-sangue proprio come quelli che descrivevano nei film horror.
"Ed
io conosco te... Kairi... e anche il tuo caro
maritino! La prima
volta che ti ho conosciuta eravamo a Los Angeles.
Eri in compagnia sua,
del tuo caro ciclope e di due cyborg mezzi arrugginiti"
La
frase del vampiro scioccò la regina, facendole perdere
sicurezza e portandola a indietreggiare di qualche passo, impaurita.
"No...
impossibile... tu eri..."
"...
morto... nella tua dimensione lo sono!"
confermò lui, dandole ragione.
“Regina
Kairi... lei conosce Alucard?” le
domandai io, lievemente confusa.
La
ragazza si voltò verso di me e, digrignando i denti per
la frustrazione, ammise.
“Ricordi
cosa vi ho detto sul passato del pianeta Terra, nella Dimensione ALFA?
Che furono dei vampiri a sterminare la popolazione umana... ebbene... uno
di quei mostri fu proprio Alucard!”
In
ben che non si dica, Simon sciolse il nostro abbraccio e
si portò davanti a me, rivolgendo uno sguardo a dir poco
minaccioso verso il
vampiro, il quale tuttavia sembrava tutto tranne che agitato.
“E’
tutto inutile, imbecille... soprattutto senza il
tuo compagno demone ad aiutarti! Non finirà come
quella volta...
stavolta non mi sconfiggerai, Hunter Warrior!”
“Io non
ti conosco! E Zero... Zero...”
Simon
tentennò davanti alla sua affermazione, e per qualche
secondo rimase completamente immobile, come se stesse cercando di
compiere uno
strano gesto.
La
frase successiva, iniziando a tremare come una foglia, ci
lasciò completamente senza parole.
“Zero...
Zero non è più dentro di
me!”
Ero
senza parole, come tutti i presenti. Come era potuto
succedere? Come avevano fatto Zero e Simon a separarsi definitivamente
senza
morire?
Separare…
…
oh no!
Non
è che…
"Riprendendo
il discorso da dove l’avevamo lasciato,
my lady... Dragon ha polverizzato il mio corpo, ma i miei
poteri vanno ben
al di là della vostra immaginazione. Una delle mie
abilità nascoste,
sappiatelo, è quella della Onnipresenza. Io posso stare in
più luoghi nello
stesso momento... di conseguenza, ogni mia versione è in
contatto con se stessa,
anche quelle delle linee spazio-temporali sigillate!"
"Per
la miseria... è possibile?"
domandò Kazuha ai suoi amici, i quali erano perfino
più in confusione di lei.
Io,
però, compresi ciò che aveva appena affermato
Alucard.
"In
pratica... è come se io fossi a conoscenza
della storia di tutte le mie versioni, come se potessi parlare con loro
e
consigliarle. Ognuna di loro continuerebbe ad agire
indipendentemente, ma
il solo poter conoscere il proprio futuro ti porterebbe a prendere
delle
decisioni che, senza saper nulla, non prenderesti mai. E'
questo, non è
vero?"
"Ottima
analisi, Chi Miura" confermò
Alucard, abbassandosi il cappello in segno di rispetto "Nessuno,
al momento,
possiede questo potere oltre a me!"
"Altra
domanda... come hai acquisito tale
capacità?" domandò Ai,
stupita "Questo potere è al
limite del divino, se non tale"
"Indovina,
piccola scienziatina... è stato
proprio grazie a te e alla tua sostanza!"
"La
sua sostanza?" si chiese,
confusa, la sayan di nome Caulifla, chiedendo spiegazioni alla sua
compagna
Kale che, ovviamente, era ignara di tutto.
"Il
Cellular Power" rispose il vampiro,
pietrificando la bambina "La tua creazione è
ciò che mi ha permesso di
raggiungere tale potere. Nel momento in cui tu, due notti fa, hai
espresso il
desiderio di potenziarci con esso, io ho raggiunto l'Onnipresenza. Questo,
tuttavia, è accaduto anche perchè non posso
morire di vecchiaia. Tu, Ai
Haibara alias Shiho Miyano alias Sherry, non hai la minima idea di
ciò che hai
creato... la tua scoperta è talmente rivoluzionaria
e stupefacente che
nessuno può ancora capire le conseguenze delle tue
ricerche... nemmeno
tu stessa!"
"Di
cosa parli, Alucard? Il Cellular Power non
permette soltanto all'utilizzatore di sbloccare tutto il suo potenziale
latente?" domandò Masumi, incuriosita "C'è
qualche altro
effetto collaterale di cui noi non siamo a conoscenza?"
Il
vampiro, con il suo cenno d'assenso, ci colse tutti alla
sprovvista.
"Parla...
cosa sai in più, rispetto a me?"
ordinò Ai, visibilmente agitata.
"Come
vuoi... ma la storia è leggermente lunga.
Voi sapete cosa sia l'Alchimia?"
Quasi
tutti fecero segno di no, confusi. Solo una persona fu
in grado di rispondere.
"E'
la scienza che permette di trasmutare la
materia. Si divide in tre fasi:
comprensione, scomposizione e
ricomposizione. Per compiere tale tecnica, è necessaria un
energia molto
potente, quella scaturita dai movimenti della crosta terrestre"
ci
spiegò Eraser Head, indicando alcuni di noi "Ad
esempio... Simon,
Ub, Majin Bu e Peach sono in grado di utilizzare questo potere, a
giudicare
dalle riprese del torneo... e
anche Momo Yaoyorozu"
"...
perchè l'Alchimia è così importante?"
chiese Kazuha al vampiro.
“Veniva
usata moltissimi anni fa, su un pianeta
dell’ottavo universo. Sullo stesso globo, tuttavia,
è incominciata a
circolare una pietra molto particolare, in grado di donarti poteri
immensi, al
limite del divino. Un oggetto noto come...”
“...
la Pietra Filosofale!”
A
rispondere, stavolta, fu Freezer.
“Come
fai a conoscerla?” domandò
Simon al
demone del freddo.
“E’
una leggenda che circola in tutti gli universi,
anche nel nostro” ci rivelò
tranquillamente Peach, difendendo il suo
imperatore “Si tratta di un oggetto che,
nelle mani di ottimi scienziati,
permetterebbe di ottenere la vita eterna”
“Sembra
molto simile a quella che si trova nei libri di
Harry Potter...” affermai io, a bassa voce e senza
che altri ascoltassero.
Senza
successo.
“Non
è molto diversa, a dire la verità... quella
all’interno dei libri, però, è pura
fantascienza” mi contraddisse
Alucard “La vera Pietra Filosofale ha delle
componenti completamente
diverse. Quella che la vostra scienziatina ha creato, a dire
il vero, non è
che una patetica copia, una sintetizzazione della vera pietra che, in
altri
corpi, non produrrebbe alcun risultato... ma
che, nel mio, si è
rivelata una benedizione dal cielo!”
“E
se volessi crearne una vera... cosa dovrei fare, di
preciso?” chiese Ai, incuriosita da quel
discorso.
La risposta del vampiro, però, orripilò tutti i presenti.
[The
Sealed Kingdom - BEST OST IN THE WORLD]
“Puoi
crearne a piacimento... se ti piacciono i
sacrifici umani!”
Mi
misi una mano davanti alla bocca per trattenere i conati
di vomito.
Sacrifici
umani? Per creare la Pietra Filosofale, era
necessario uccidere delle persone?!
“Io
sono l’unico, tra i presenti, ad avere non solo
ucciso delle persone, ma anche ingerito il sangue e l’Anima
di molti esseri
umani. Fondendo il Cellular Power con le Anime di cui mi sono
nutrito, io e
te, Ai Haibara, abbiamo creato una Pietra Filosofale Originale, in
grado di
rendermi ancora più potente!”
“Questa
pietra filosofale dona soltanto la vita
eterna?” domandò Ochaco al
vampiro, il quale fece segno di no con la
testa.
“Specifichiamo...
la pietra non dona davvero
l’immortalità. Semplicemente
allunga la tua vita in base al
numero di sacrifici che hai compiuto, nel mio caso miliardi.
Potete paragonare
quest’oggetto ad un incalanatore di energia. Possederla vi
permette di
utilizzare le capacità del vostro corpo al massimo,
esattamente come avete
scoperto nei vostri esperimenti”
Alucard, poi, si voltò verso il mio
ragazzo “... tu, ad esempio, hai un
controllo della tua energia pressochè
perfetto. Avevi già iniettato dentro di te il KI Power,
molto prima che Ai
esprimesse quel desiderio ieri... non è così?”
“Non
di mia iniziativa...” dichiarò Simon,
pensieroso
ed ancora scosso dalla scoperta precedente “...
è avvenuto quando Zero ha
preso il controllo di me, ma già quando ne ero sprovvisto la
mia capacità di
controllo era quasi al novanta per cento... il
KI Power, nel mio
caso, era una sostanza superflua e non me ne sono servito mai
più”
“...
che lo assuma uno o l’altro non cambia nulla... Zero
ha ucciso moltissime persone e ne ha anche divorate parecchie, quando
era
ancora all’interno del tuo corpo.
Se il tuo demone fosse rimasto nel
tuo corpo... la tua potenza sarebbe almeno dieci volte
superiore. Prova a pensare
a ciò che ti è stato detto all’alba,
Simon Kog... quella
storiellina e quanto è avvenuto con il Cellular Power sono
strettamente
collegati!”
Mi
voltai, confusa, verso il mio ragazzo, il quale sembrò
ancora più confuso di prima.
Di
cosa stava parlando Alucard? Forse dell’incontro
segreto che avevano avuto lui e Dragon, prima che
quest’ultimo venisse ucciso?
In
effetti, nessuno di noi sapeva ancora cosa si fossero
detti, e Simon non ce ne aveva ancora parlato. Lo stava facendo per
proteggerci? Forse sì, forse no.
Lo
avremmo scoperto successivamente, ne ero certa.
“Ora,
però, non possiamo restarcene qui con le mani in
mano” dichiarò Eraser Head,
dirigendosi all’esterno della caverna “Dobbiamo
capire come sconfiggere i Deadly Sins! Avete delle...”
I
nostri discorsi, tuttavia, vennero interrotti da un urlo a
dir poco agghiacciante...
...
quella era la voce di GoGo!
***
Dimensione BETA - Tournament Planet - Tower of Victory
07:35
GOKU
“Dove...
dove sono andati i Deadly Sins?”
“Sono
andati via... c’è stato quel lampo di luce, e
tutti quanti i nostri nemici sono spariti!”
Era
la verità. Subito dopo l’arrivo dei nostri nuovi
amici,
compagni alleati di GAMMA Trunks, i nostri avversari si erano tutti
volatilizzati, come se non fossero mai stati lì. Questo,
purtroppo, non prima
di aver fatto sparire metà di noi. Tra di loro vi stavano
Simon e Freezer,
perciò non c’era pericolo per loro. Li avremmo
sicuramente ritrovati.
Nel
mentre, io avevo nuovamente raggiunto la mia navicella
Spazio-Temporale, dove avevo lasciato BETA Kairi nelle mani
più gentili di
quella giovane ragazza dai capelli azzurri, di nome Aqua. Tirai un
grosso
sospiro di sollievo quando vidi la mia amica sveglia e ripresasi
completamente
dallo svenimento, mentre parlava proprio con la guerriera della chiave.
“Goku...”
“Ti
sei svegliata, Kairi... come stai?”
“Un
po’ meglio, non preoccuparti. Quindi... quindi Dragon
è...”
Abbattuto
e sconfitto, le feci segno di sì con la testa,
distrutto. Non osai lontanamente immaginare come si sentiva la regina,
nel
profondo del suo cuore.
“Kairi...
mi dispiace tantissimo...”
Con
mia grande sorpresa, la vidi asciugarsi il viso con
decisione, schioccarsi il collo e guardare verso l’orizzonte.
“...
grazie, Son Goku... ma questo non è il momento
delle lacrime. Ciò che più conta, adesso,
è salvarci la pelle a vicenda! Ho
saputo che i miei figli sono spariti... voglio tutte le spiegazioni del
caso!”
Senza
perdere tempo, io e Aqua spiegammo cosa fosse successo
a tutti coloro che erano rimasti feriti durante l’attacco a
sorpresa dei Deadly
Sins, tra i quali vi stavano anche i figli della regina, senza
tralasciare
nesuun particolare.
“Capisco...
è molto probabile siano stati trascinati
in qualche altro luogo a noi sconosciuto”
comprese BETA Kairi,
domandandomi mentre uscivamo tutti e tre dalla navicella “Tu
sapevi usare
il Tele-Trasporto, giusto? Non riesci a percepire nessun’aura
dei nostri amici
scomparsi?”
Le
feci segno di no, rammaricato. Tutte le mie allieve, mio
figlio Goten e mia nipote Pan... non riuscivo a percepire
l’aura di nessuno di
loro.
“Un’altra
dimensione?” provò a
ipotizzare
Aqua, ricevendo un cenno d’assenso da parte di BETA Kairi.
“Molto
probabile. I Deadly Sins stanno giocando sporco...
non possiamo sapere in quale Dimensione Spazio-Temporale abbiano fatto
fuggire
i nostri amici. E’ un disastro!”
Preoccupato
per la sorte di tutti i nostri amici, raggiungemmo
l’arena sabbiosa della Tower of Victory, dove tutti si erano
fermati a
discutere di quanto era successo.
“COSA
SIGNIFICA CHE TE LA SEI FATTA SCAPPARE? TI AVEVO
ORDINATO DI TENERLA D’OCCHIO PER TUTTO IL TORNEO!”
A
urlare, stavolta, era stato Vegeta il quale aveva
afferrato suo figlio del presente per la collottola, con uno sguardo
che io non
gli avevo mai visto in volto.
“Non
ho... non ho potuto far nulla...” ammise
il giovane figlio del principe, versando lacrime amare “...
Pan e Bra
hanno approfittato del casino per scappare e raggiungere te e Piccolo.
Io e Goten ci siamo separati a nostra volta dagli altri per cercarle e,
quando
le abbiamo trovate, le abbiamo condotte fuori. Una sfera di
KI per poco non
ci ha ucciso. Io e Goten abbiamo fatto loro da scudo, ma tutti e tre
sono
rimasti lievemente feriti, e per questo io li ho portati dentro
l’astronave
medica dei soccorsi. Io... io non immaginavo sarebbe
andata a finire
così”
Mi
iniziai a preoccupare, correndo verso il mio compagno di
lotta prima che uccidesse di botte suo figlio. Non lo fece. Prima che
li
raggiungessi, Vegeta aveva mollato la presa su Trunks, cercando di
trattenere
le sue lacrime.
Era
dal giorno in cui Freezer lo uccise, su Namecc, che il
principe non piangeva.
Avevo
notato tre figure che mi erano passate di fianco, nel
verso opposto, quando avevo allontanato l’indifesa Kairi da
Glacial, ma ero
così furioso con quel farabutto che non ci avevo fatto
troppo caso e avevo
lasciato subito correre.
“Perfino
Ub vi è sgusciato via dalle gambe senza che
ve ne rendeste conto...” mi
rivelò il mio compagno namecciano,
severamente “... Majin Buu lo ha trovato
svenuto dentro ai corridoi,
insieme ad Ai, Pan e Bra. Un esplosione lo ha avvolto completamente ed
è stato
sbalzato con la forza addosso a un muro. E’ stato il demone a
condurre Pan e
Bra da voi, mentre Ai è rimasta con lui per prestare
soccorso a Ub”
“Ci
sono state sette vittime, in questo attacco da
parte dei nostri nemici”
confermò Edward, visibilmente nervoso “Senza
contare che Jiren, Toppo e Broly non sono ancora tornati”
Accidenti.
Non avevo capito che le battaglie avessero
provocato così tanti disastri. L’angoscia e la
paura presero il sopravvento
dentro al mio cuore. Non riuscivo a smettere di tremare. E se i Deadly
Sins
fossero riusciti a fare del male a qualcuno degli scomparsi?
Non
volevo lontanamente immaginare un’eventualità
simile.
Tutti
quegli incubi che avevo avuto, nel corso di quei
cinque anni, erano diventati improvvisamente realtà. No.
Quello che stavo
provando era perfino peggio, perchè non era soltanto la mia
vita quella in
pericolo...
...
ma quella delle persone a cui tenevo di più...
...
dei miei amici...
...
delle mie allieve...
...
dei miei figli...
...
di mia nipote...
“Abbiamo
un responso definitivo” annunciò GAMMA
Trunks, il cui sguardo lasciava intendere il peggio “In
tutto mancano
trentaquattro partecipanti, di cui tre sappiamo momentaneamente la
localizzazione... ovvero Toppo, Broly e Jiren, che stanno combattendo
contro
Glacial, Diablo e Lilith. In quanto agli altri... nemmeno io so cosa
sia successo!”
“Non
possiamo rimanere qui, Trunks!” gli urlò
contro
uno dei suoi compagni, visibilmente agitato “Dobbiamo
andarcene, e alla
svelta! Se i Deadly Sins tornassero adesso...”
“Lo
so, Terra... ASCOLTATEMI TUTTI QUANTI! USCITE FUORI
DALLA TOWER OF VICTORY E SUDDIVIDETEVI TRA LE SEI ASTRONAVI CHE
TROVERETE
ATTORNO AD ESSA! VI PORTEREMO VIA DA QUI, SANI E SALVI!”
annunciò ai
presenti GAMMA Trunks, ad alta voce “NON
APPENA RAGGIUNGEREMO LA
DESTINAZIONE PREFISSATA, VI TERREMO INFORMATI SULLE CONDIZIONI DI CHI
SI TROVA
ANCORA QUI!”
Solo
quando sentii il discorso del mio amico il mio corpo
smise di tremare per l’orrore. Quelle parole avevano riacceso
in me sentimenti
che credevo non sarebbero mai più sorti.
Rabbia...
desiderio di vendetta... orgoglio...
“Io
non vado da nessuna parte... non fin quando le
persone che ho nel cuore sono in pericolo!”
esclamai io, stringendo i pugni
talmente forte da farmi sanguinare le mani. Mi voltai verso Vegeta, e
gli
chiesi “Anche tu resterai, vero?”
“Ci
puoi scommettere, Kakaroth!”
“Allora
rimarrò anche io!”
“No,
Trunks... tu non puoi...” Vegeta
ordinò
al figlio del presente, perentorio “... tu andrai
con tutti gli altri e
raggiungerai tua madre! Mi sono spiegato?!”
“COL
CAVOLO CHE VI LASCIO QUI!!! MIA SORELLA E’ IN
PERICOLO! IL MIO MIGLIORE AMICO E’ NEI GUAI... ED
E’ COLPA MIA! NON POSSO
PASSARE IL RESTO DELLA MIA VITA A DIFENDERMI DALLE MIE DEBOLEZZE!
VOGLIO DARVI
UNA...”
“ASCOLTAMI
BENE, RAZZA DI TESTONE!!! SE TUTTI E DUE
RIMARREMO QUI, QUELLA DONNA CI RAGGIUNGEREBBE QUI E SI CACCEREBBE NEI
GUAI! TU
DEVI RAGGIUNGERLA E TENERLA D’OCCHIO!”
Ero
certo che Vegeta si stesse riferendo a Bulma. La mia
amica, non appena avrebbe scoperto la verità, si sarebbe
certamente fatta in
quattro per raggiungere Tournament Planet e non potevamo
permetterglielo.
“Ma...”
“Trunks...”
lo rimproverò Piccolo, severamente “...
tuo padre ha ragione. Non possiamo rimanere tutti qui. Non sappiamo se
i nostri
nemici sanno viaggiare nel tempo! Guerrieri come te dovranno prepararsi
a
difendere i nostri familiari qualora li raggiungessero nella Dimensione
ALFA. Solo così saremo
d’aiuto a Goku e tuo padre...”
“...
e non dimenticarti di Mai e del bambino che ha in
grembo!” lo rassicurò Gohan,
scompigliandogli i capelli “Loro
avranno bisogno di te, qualora le cose andassero storte. Pensa a
loro... tua
sorella, mio fratello e mia figlia sono in grado di cavarsela alla
grande! Di
loro ce ne occupiamo io, mio padre e tuo padre! D’accordo?”
“Trunks...
non perderò nessuno di voi! Mi hai
capito?! Non permetterò a quei figli di puttana di
strapparvi dalle mie
braccia! MI SONO SPIEGATO?!”
L’ultima
frase pronunciata dal principe scioccò tutti noi,
in particolare Trunks, il quale venne abbracciato con forza da suo
padre.
“L’ultima
volta che ti ho abbracciato, avevo deciso di
farmi esplodere assieme a Buu... stavolta lo farò
con la promessa di
riportare indietro tua sorella! Non renderci le cose
difficili, figlio
mio... sei un adulto, adesso! Ragiona con la tua testa... sai
perfettamente
quale sia la scelta più sensata da fare, adesso”
Il
sospiro arrendevole di BETA Trunks fu, per tutti noi, un
vero sollievo. Potevamo dormire sonni tranquilli.
“Videl,
Mr.Satan... me ne occuperò io! Riporterò Pan e
Buu a casa!” Gohan rassicurò sua moglie
e suo suocero “Voi andate con
tutti gli altri! Se resterete su questo pianeta, dovrei trattenere la
mia
potenza!”
“D’accordo...
cercate di non farvi ammazzare!”
affermò il campione del mondo, mentre Videl dette prima un
bacio a suo marito
prima di seguire il padre.
A
pochi metri di distanza da noi, invece, era scoppiato un
brutto litigio tra Crilin e C-18.
“Rimarrò
anche io!”
“No...
tu tornerai indietro con gli altri! A Marron ci
penso io!”
“Rimarrò
anche io, se lo volete... Marron è la mia
allieva! E’ anche mia responsabilità proteggerla!”
dichiarò Ten Shinan
con fermezza, ricevendo un cenno d’assenso da parte di Crilin.
Questo,
però, non fermò C-18, la quale sbraitò
con forza al
suo uomo.
“ACCIDENTI
A TE, CRILIN! SEI GIA’ MORTO NON SO QUANTE
VOLTE! SE CI LASCI DI NUOVO LE PENNE... NON AVREMO LA CERTEZZA CHE TU
POSSA
TORNARE IN VITA! LO CAPISCI, SI’ O NO?!”
“QUESTO
NON E’ SOLO UN MIO PICCIO, C-18... QUESTO E’ IL
MIO LAVORO!!!”
Davanti
all’uscita del marito, la cyborg rimase
completamente sbigottita.
“Non
importa se io ho già perso la vita più di una
volta... è mio compito proteggere quante più
persone possibili da questa
situazione. Ora più che mai, anche con gente molto
più forte di me, la mia
esperienza come poliziotto potrebbe risultare sempre decisiva, come la
tua nel
Red Ribbon!”
“Crilin
ha ragione, mia cara... resterò anche io, se
volete!” dichiarò il Maestro Muten,
sicuro di se “Non sarò forte
abbastanza
da sconfiggere i Deadly Sins, ma posso darvi una mano
nell’analizzare i nostri
avversari con la mia esperienza nelle arti marziali. E poi... Marron
è anche
mia nipote, no?”
“No...
tu andrai via con gli altri, Muten-Sama...”
gli ordinò C-18, perentoria, voltandosi verso Crilin e
Ten-Shinan “... se è
questo che vuoi, allora non posso oppormi... ma sappiate, tutti e due,
che non
abbiamo le garanzie di ritornare vivi da questa battaglia tutti e tre
insieme...
nella peggiore delle eventualità...”
“Sei
proprio cocciuta, vero sorellina?!” la
rimproverò C-17, puntando il dito verso di se e rivolgendosi
a Muten “Resterò
io a proteggerli. Lei vada a spiegare agli altri la situazione!”
“Ci
sono anche Shuichi e la sua famiglia, se qualcosa
dovesse andare storto... ed io!” si aggiunse
Piccolo, lasciandomi senza
parole.
“Piccolo...
tu non rimani?”
“No,
Goku... a differenza di tutti gli altri, io sono a
conoscenza di alcune verità che devono essere rivelate, il
prima possibile
aggiungo. Non posso nemmeno esservi utile nel combattimento... ora come
ora,
l’unica arma su cui potrò contare sarà
il cervello”
“Ma...
Ai... le nostre...”
“Goku...” mi rispose lui, avvicinandosi a me e poggiandomi una mano sulla spalla “... quelle non sono le mie allieve. Io sono il tuo assistente, non il loro maestro... e lo stesso vale per Ai, anche se un po’ mi dispiace non averla conosciuta prima. Il loro Sen-Sei sei tu... la responsabilità è tua!”
[Comet
- NARUTO]
Il
peso di quelle parole gravò sul mio cuore. La vita di
tutte loro era in gioco e non potevo lasciarle incontro al loro
destino, non
adesso...
...
a costo di sacrificare definitivamente la mia vita,
per coloro che io avevo accolto in casa come se fossero mie figlie,
come parte
della mia famiglia, io le avrei salvate.
“D’accordo...
come vuoi... ma ad una sola condizione,
Piccolo...” dichiarai io, avvicinandomi
al suo orecchio e
sussurrandogli la mia ultima richiesta.
Lo
sguardo afflitto del namecciano fu una reazione più che
normale considerando il nostro rispetto e la nostra fiducia reciproca,
ma lui
annuì con decisione comprendendo le mie volontà.
“Quindi,
alla fine, su questo pianeta rimarremo io,
Kakaroth, Gohan, Crilin, C-18, C-17 e Ten Shinan... oltre a
GAMMA Trunks!”
elencò Vegeta, sogghignando soddisfatto “Siamo
più che sufficienti!”
“Rimaniamo
anche noi!”
A
parlare fu Bakugo, il quale era stato affiancato da tutti i
suoi compagni di classe.
“Col
cavolo che voi rimarrete!” li rimproverò
Vegeta,
fissandoli minacciosamente tutti “E’
troppo pericoloso!”
“INVECE
SI’! Kiro!” insistette Tsuyu, determinata
come non mai “Noi siamo aspiranti eroi e due dei
nostri amici sono spariti!
Dobbiamo aiutarli! Kiro!”
“INVECE
SIETE DEGLI SCIOCCHI, DEI MARMOCCHI APPENA USCITI
DALL’UTERO DI VOSTRA MADRE!”
Ahia.
Vegeta ci stava andando pesante.
“LO
SAPPIAMO PERFETTAMENTE COSA SIAMO! MA NON CI TIRIAMO
INDIETRO COMUNQUE, CINQUANTENNE STEMPIATO CHE NON SEI ALTRO!”
“A
CHI HAI DATO DELLO STEMPIATO?!”
“ADESSO
BASTA!”
A
parlare, con nostra grande sorpresa, era stata Aqua, la
quale si portò davanti a noi con sguardo perentorio.
“Aqua...”
la riconobbe GAMMA Trunks, tirando
un sospiro di sollievo.
Costei
si avvicinò a tutti gli adolescenti, fissandoli negli
occhi uno ad uno.
“Perchè
mai dovremmo lasciarvi qui?
Sappiamo chi siete... la nuova generazione di eroi del vostro
universo!
Siete in gamba, siete unici... semplicemente non vogliamo che
uno di voi ci
lasci le penne. Per favore... lasciate che siano gli adulti
a...”
“... NO! NON DI NUOVO!” si mise però ad urlare Todoroki, frustrato ed abbattuto “NON POSSIAMO ACCETTARLO! SONO MORTE MILIARDI DI PERSONE INNOCENTI, SENZA CHE NOI POTESSIMO FAR NULLA... COME POSSIAMO RESTARCENE FERMI?! I NOSTRI GENITORI SONO MORTI!!! LORO NON SI TROVAVANO DENTRO LA U.A.! CHE RAZZA DI EROI DIVENTEREMO SE NON POSSIAMO AFFRONTARE COLORO CHE CI HANNO STRAPPATO VIA LA NOSTRA CASA E LA NOSTRA QUOTIDIANITA’?!”
[Man
of The World - NARUTO]
“Ragazzi...
so che per voi è più difficile. Tra
tutti
gli altri partecipanti, voi siete quasi i più giovani e non
avevate la minima idea di quello che sarebbe potuto accadere”
comprese Aqua,
visibilmente dispiaciuta per tutti loro “Ma vi
scongiuro... ho visto
tantissimi ragazzi come voi che hanno perso la vita inutilmente... ve
lo chiedo
con tutto l’affetto che posso donarvi... aspettate
la fine della vostra
scuola per prendervi delle responsabilità così
grandi...”
“Signorina...
noi non possiamo...” ammise però Jiro,
scuotendo con forza la testa “... noi... noi
non possiamo abbandonare
Midoriya, Ochaco, Momo e Aizawa-Sensei... e poi... poi...”
“...
siamo sinceri... questa non è più una semplice
battaglia... questa è una guerra! Non
possiamo paragonare le nostre
disavventure a questo disastro... qualche volta abbiamo agito
impulsivamente,
nonostante non fossimo in grado di dare una mano... ma
stavolta... almeno
stavolta...”
Tenya
Iida si portò davanti a tutti i suoi compagni, come
loro rappresentante, inchinandosi davanti a noi e lasciandoci
completamente senza
parole.
“...
per favore... PERMETTETECI DI AIUTARVI!”
Tutti quanti noi
eravamo rimasti totalmente sconvolti dalla determinazione degli allievi
della
Ultra Accademy. Entrambe le fazioni avevano le proprie ragioni, tutte
comprensibili. Capivo
le motivazioni di Aqua e Vegeta, che non volevano mettere a rischio la
vita di
tutti quei giovani pieni di talento e di vita. Tuttavia, comprendevo
perfettamente anche i sentimenti dei ragazzi, i quali volevano rendersi
quanto
più utili possibile, soprattutto dopo quanto fosse successo
alle loro famiglie.
“Rimarranno
qui!”
A
intervenire, stavolta, fu All Might affiancato da Present
Mic e Midnight.
“Signor
Toshinori... è una grande responsabilità quella
che si sta prendendo!” gli fece notare GAMMA
Trunks, severamente “Rischiano
seriamente di morire... lo sa, vero?”
“Io
conosco questi ragazzi molto meglio di voi, così
come tutti i miei colleghi... e siamo certi possano risultare decisivi!”
affermò invece l’ex eroe numero uno della
città di Tokyo “Sono in gamba...
hanno talento... e sono unici, proprio come ha affermato lei!
Non esiste
nessuno che possa copiare le loro capacità... sono frecce
troppo importanti per
il nostro arco!”
“Ma...”
provò nuovamente a fermarli Aqua, ma
qualcun altro la interruppe definitivamente, poggiandole una mano sulla
spalla.
“Aqua...
se lo desiderano, possono restare”
“Terra...
sei sicuro?”
“Sì,
tranquilla... Sora, Riku e Kairi hanno salvato i
nostri mondi alla loro stessa età, e questi giovani ne hanno
passate di tutti i
colori, come noi. Ricordi cosa è successo con
Ventus, quando gli abbiamo
detto di tornare a casa? Non commetterò lo stesso errore. Io
mi fido del
giudizio di All Might! Dopotutto è il loro insegnante, no?”
“Se
è questo che vogliono... allora dovranno
rispondere a tutti i nostri ordini!”
ordinò perentoriamente Vegeta,
ritornando a fissare il giovane Bakugo “Mi sono
spiegato abbastanza bene,
moccioso?!”
“SIGNORSI’
SIGNORE!” rispose con decisione Tenya,
afferrando il suo compagno e allontanandolo dal principe dei sayan,
prima che
riprendessero a litigare.
“Fate
attenzione alle promesse che fate...” li
ammonii io, affiancandomi al mio compagno d’armi e
specificando “Quando
noi parliamo di tutti gli ordini... intendiamo ogni singolo comando che
vi impartiremo! Se
vi chiederemo di dividervi, voi dovrete dividervi... se vi chiederemo
di
nascondervi, voi vi nasconderete... se vi chiederemo di
scappare e lasciarci
morire... voi... dovete... ubbidire!
Siamo stati abbastanza
chiari?”
Quelle
mie parole intimorirono leggermente i ragazzi, ma di
fronte al cenno di incoraggiamento di All Might tutti loro, incluso
Bakugo,
accennarono un sì con la testa, sancendo la fine di quella
discussione.
“Qualcun
altro ha deciso di farsi ammazzare?”
domandò Vegeta a suo figlio dell’altra linea
temporale, seccamente.
“No.
Gli altri universi hanno deciso di raggiungere il
futuro. Qui siamo più che sufficienti!”
“No!
Ci sono ancora io!”
Vegeta
sogghignò, soddisfatto. Lui aveva grande rispetto di
Cabba e lo rispettava come se fosse un suo fratello minore. Lo aveva
preso
sotto la sua ala ed ero certo che il sayan del sesto universo sarebbe
rimasto
lì, su Tournament Planet. E poi anche le sue amiche Caulifla
e Kale erano state
rapite...
...
non poteva lasciarle morire, non ora che erano riuscite ad adottare due
piccoli sayan.
“Perciò
è ora...” comprese al volo
Aqua,
avvicinandosi a BETA Kairi “... quello che
sto per chiederti non ti
piacerà, mia regina...”
“...
l’ho già intuito... e hai ragione! Non mi piace
per
niente!” esclamò la moglie di Dragon,
ferma sulle sue intenzioni “Io non
tornerò indietro, non se Emerald e Cristal sono in pericolo!”
“In
altre circostanze ti avrei dato ragione... ma la
sparizione di ALFA Kairi ha complicato e non poco i nostri piani”
ammise
Terra, spiegandole “Il primo problema
riguarda il regno incustodito.
L’azione che stiamo compiendo è illegale nella
nostra dimensione, e la regina
ha l’obbligo di presenziare ad alcune assemblee molto
importanti. Se lei non si
presentasse nemmeno ad una di queste... alcuni nostri 'alleati'
potrebbero non prenderla troppo
bene, e sfrutterebbero la situazione per voltarci le spalle in caso di
estrema necessità...”
“Il
secondo problema riguarda alcune magie e
protezioni che utilizziamo per i nostri sistemi di sicurezza...”
lo
seguì a ruota Aqua, rammaricata “...
perchè solo il KI della regina può attivarli. Il
più potente di questi ci permetterebbe di
tele-trasportare tutti gli abitanti della città di Roma a
Conton City. Non
avere un asso simile da usare nelle situazioni peggiori sarebbe un
suicidio!”
“L’ultimo
problema, infine... riguarda proprio i tuoi
figli...” ci informò Trunks,
infine, rivelando e stupendo la nostra
amica “... anche la nostra versione ha dei bambini
che si chiamano Emerald e
Cristal... ma questi sono ancora molto piccoli. Se non
vedessero tornare la
loro mamma...”
BETA
Kairi abbassò lo sguardo, abbattuta e comprensiva. Si
voltò verso di me, preoccupata, chiedendomi.
“Goku...”
“Penserò
io ai tuoi figli... spiegherò loro tutto
quanto, non appena li avremo ritrovati!”
La
regina annuì, grata e rassicurata dalle mie parole.
“Toppo,
Broly e Jiren stanno tornando!” mi
resi conto io, percependo le loro aure avvicinarsi alla T. of V.
“Dubito
abbiano sconfitto i nostri nemici... ma mai dire mai!”
“Aspettiamoli
e decidiamo la nostra strategia!”
dichiarò Crilin, con grinta “Loro
avranno senz’altro compreso quanto
siano realmente forti i nostri avver...”
WOOSH!
[Response
Of Souls - NARUTO]
L’improvvisa
folata di vento presagì l’atterraggio dei tre
super guerrieri. Nessuno di loro sembrava ferito. I loro vestiti erano
puliti
come non mai.
“Non
siete riusciti a sconfiggerli...”
comprese al volo Vegeta, scuotendo il capo infastidito.
“Non
hanno voluto combattere... ci hanno
sguinzagliato contro alcuni mostri fatti di una sostanza oscura, fino a
quando
non si sono stancati e non se ne sono andati via”
ci spiegò Toppo,
rammaricato.
“Heartless...
sanno evocare anche quelle
creature...” ci rivelò al volo BETA
Kairi, preoccupata.
Jiren,
guardando tutti i presenti con grande severità,
affermò con rabbia.
“A
TUTTI VOI CHE STATE RIMANENDO QUI SU TOURNAMENT
PLANET... VI ORDINO DI TORNARE ASSIEME A NOI E A TUTTI GLI ALTRI!
NESSUNO
RESTERA’ QUI UN SECONDO DI PIU’!”
Tutti
quanti restarono a bocca aperta davanti alle sue
parole. Toppo e Broly, al contrario, erano tranquilli, come se
l’ordine di
Jiren fosse più che naturale.
Dalle
spalle dell’alieno apparve una piccolissima sfera
magica luminosa, che fece allarmare Aqua, Trunks e i nostri salvatori.
“Per
fortuna, durante i nostri viaggi tra gli
universi, Toppo ha imparato anche il Codice Morse! I vostri amici vi
ordinano
di tornare indietro senza pensarci due volte!”
dichiarò il grigio,
specificando “In particolare, una di loro ha
affermato che siete senza
cervello e che stavate per commettere una sciocchezza... e io
le do
pienamente ragione!”
“Cosa...
MA SCHERZIAMO?! E DOVREMO LASCIARE I NOSTRI
AMICI AL LORO DESTINO?!” gli urlò contro
BETA Trunks, portandosi davanti a
lui e tentando di stringergli la tunica con la mano.
L’affermazione
e il comportamento del figlio di Vegeta non
piacque per niente a Jiren, il quale aumentò drasticamente
la sua aura,
rischiando di spazzare via tutti con la sua rabbia. Davanti a tale
dichiarazione di potere, tutti noi restammo atterriti.
Jiren,
come per sfidarlo, aveva portato le sue braccia
dietro la schiena, mentre il ragazzo dai capelli viola non riusciva a
smettere
di tremare dinnanzi allo sguardo inferocito dell’alieno.
Fu
Broly, tuttavia, a rispondere ai nostri dubbi, e lo fece
a suo modo.
“Come
speravate di sopravvivere su Tournament Planet...
SE BUU, UB E MOMO SONO STATI RAPITI!? SE NON VI UCCIDERANNO I DEADLY
SINS...
SARANNO I MORSI DELLA FAME A FARVI FUORI! TUA MADRE HA RAGIONE,
TRUNKS...
STAVATE PER FARE UNA GRANDISSIMA CAVOLATA!”
“E
le navicelle Spazio-Temporali, dopo un viaggio di
andata e ritorno, necessitano di un giorno intero di ricarica per
ripartire”
specificò Toppo, altrettanto severo “Questa
non era una trappola solo per i
vostri amici... ma anche per gli stolti che avrebbero provato
a salvarli! Se
i Deadly Sins... o peggio... se la Regina dei Demoni vi attaccasse fra
un’ora... VOI VERRESTE FACILMENTE UCCISI!”
Eravamo
rimasti sbigottiti davanti alle affermazioni dei tre
guerrieri. Avevano pienamente ragione. Stavamo per cadere nel tranello
del
nemico, senza che ce ne rendessimo conto.
“Che
stupidi... stavamo per farla grossa!”
ammise Terra, tirandosi un ceffone sulla fronte per
l’imbarazzo.
“La
miglior cosa che possiamo fare, al momento, è
tornare indietro e pensare a una nuova strategia con gli altri membri
della
Sezione Anti-Mafia” capì al
volo Aqua, rendendosi conto di aver agito
con troppa frettolosità e urlando a tutti i presenti
“NUOVO CAMBIO DI PIANO!
RAGGIUNGIAMO LE NAVICELLE SENZA PERDERE ALCUN SECONDO! EVITIAMO NUOVI
ATTACCHI... basta e avanza quello di oggi...”
Tutti
ubbidimmo, mogiamente, camminando distrutti verso
l’esterno dell’arena. Solo BETA Trunks e Jiren
erano ancora fermi, con il
secondo che non smetteva di fissare minacciosamente il primo.
“Jiren...”
provai a intervenire io, ma fu il figlio
di Vegeta ad anticiparmi, con sguardo rivolto per terra.
“Mi
dispiace. Ero troppo preso dal salvare
subito i miei amici e non ho tenuto in considerazione il pensiero di un
guerriero molto più esperto di me. Non
riaccadrà mai più... lo prometto”
Davanti
alle parole del sayan, il grigio finalmente si
rilassò e io tirai un sospiro di sollievo. Quando Jiren
dette una pacca
amichevole sulla spalla del figlio di Vegeta, compresi che
l’alieno si fosse
arrabbiato così tanto solo per valutarlo e dargli un
insegnamento.
Ero
felice di constatare che BETA Trunks avesse superato
quel piccolo test.
Nessuno
di noi, tuttavia, si era reso conto della fuga di
una figura misteriosa, la quale portava una sacca piena sulle spalle.
***
Dimensione
Sconosciuta
BETA CHI
Tutti,
preoccupati per la sorte di GoGo, Hiro, Baymax,
Emerald e Cristal, ci fiondammo fuori dalla caverna il più
velocemente possibile.
Ritrovammo al volo i due fratelli gemelli, ma gli altri tre erano
spariti nel
nulla. Ai piedi dei figli di BETA Kairi vi stava una piccola voragine,
nella
quale probabilmente erano andati a finire i tre partecipanti del terzo
universo.
“GoGo!”
urlò Goten, ‘leggermente’ preoccupato
per le
sorti di quella che, avevamo ormai compreso tutti, fosse la ragazza che
gli
piaceva “Stai bene!?”
Riuscimmo
ad udire una flebile voce dalle profondità di
quella voragine, quella di GoGo.
“S...
sì... il corpo di Baymax ha attutito la caduta...”
“Siamo
precipitati per trenta metri e sessanta nove centimetri”
affermò Baymax, con la sua solita tonalità di
voce “Le nostre
probabilità di uscirne vivi
erano dello 0,00001 %”
“Grazie
per avercelo specificato, Baymax...”
aggiunse Hiro, esclamando
improvvisamente “...
RAGAZZI! QUI C’E’ UNA GALLERIA, E NON SEMBRA
NATURALE!”
“In
una dimensione completamente differente dalla nostra?
Molto strano” comprese al volo ALFA Kairi,
rassicurando il giovane sayan
con una pacca “Sarà meglio dare
un’occhiata... chi vuole venire con me? A
parte te, Chi... tu mi seguirai a prescindere!”
lo sguardo gelido
con cui mi fissò la regina mi fece diventare piccola come
una formica “Non
ti allontanerai da me per nessun motivo al mondo!”
“O...
ok...” ubbidii io, intimorita e spaventata
dalla sua fermezza.
“Allora
verrò anche io!” ci seguì a
ruota Simon,
voltandosi verso Ai, la quale si era già messa di fianco a
noi due “E
sono certo tu voglia seguirci, non è così?”
“Indovinato!”
“Veniamo
anche noi due!” affermò Emerald, con
Cristal
che lo seguì immediatamente altrettanto determinata.
“E
anche noi!” confermò Midoriya,
accompagnato da
Ochaco, rivolgendosi poi al suo insegnante “Professor
Aizawa... possiamo?”
“Tra
tutti noi, io e Midoriya siamo i più deboli”
lo seguì a ruota la sua ragazza, spiegando al suo vecchio
maestro “Le
nostre capacità, in combinazione, possono essere
più utili in missioni di
circospezione che in un combattimento a campo aperto”
“Non
avete tutti i torti... d’accordo”
acconsentì Eraser Head, puntando lo sguardo verso Simon e
Kairi “Siete
ben protetti... e avete qualcuno a cui dover badare! Io
resterò qui a difendere
gli altri e aspettarvi”
Avevo
il vago, enorme sospetto che l’insegnante della U.A.
si riferisse a me, come persona da proteggere, ma preferii non indagare
e
lasciai correre.
“Allora
è deciso!” confermò ALFA
Kairi, ordinando a
tutti gli altri presenti “Voi rientrate
dentro la caverna, tutti quanti!
Qui ci pensiamo noi!”
***
Dimensione
Sconosciuta - Galleria Misteriosa
La
discesa dentro quella piccola voragine non fu complicata.
Tutti i presenti, infatti, sapevano perfettamente volare, mentre io fui
in
grado di saltare e cadere sui miei piedi senza farmi alcun graffio,
grazie ai
poteri che il Key-Blade mi aveva donato.
“Piuttosto
comodo, devo ammettere!” affermai
io, con un ghigno soddisfatto, quando riuscii a ritrovare i tre
malcapitati dei
Big Hero 6.
Per
fortuna, tutti e tre sembravano stare bene. Come aveva
affermato GoGo, i due terrestri avevano usato il corpo rigonfio del
loro amico
cyborg per evitare di spaccarsi l’osso del collo.
“Se
quei maledetti dei Deadly Sins non ci avessero tele-trasportato
senza i nostri costumi, non avremmo mai corso un rischio simile!”
ammise Hiro, amareggiato “Ora come ora, non possiamo
far nulla...”
“...
ora come ora, potete essere più utili di quanto
immaginate!” dichiarò invece
Simon, raggiungendoci e ordinando a tutti
e tre “Nei nostri ranghi abbiamo dei cyborg e le
vostre conoscenze
ingegneristiche ci saranno indispensabili. Fossi in voi, risalirei la
voragine
e ci farei una chiacchierata. A visitare questa galleria ci
penseremo noi!”
Grazie
all’aiuto di Goten, il quale si propose galantemente
di portare in braccio GoGo (la quale, intuendo le intenzioni del sayan,
invece
scelse di farsi ‘salvare’ da Baymax, lasciando
fosse Hiro a essere recuperato dal
fratello di Gohan), tutti e tre i membri dei Big Hero 6 furono portati
in
salvo.
Cinque minuti dopo, dentro la voragine vi stavano in tutto otto persone; io, Simon, Ai, ALFA Kairi, BETA Emerald, BETA Cristal, Midoriya ed Ochaco.
[Dark
Horror Trap - BEST OST IN THE WORLD]
“Tu
stammi di fianco!” mi ordinò ALFA Kairi,
con un
ghigno irrisorio, prendendomi in giro “So che
vorresti stare appiccicata al
tuo ragazzo, ma ora non possiamo permetterci alcuna distrazione.
Non
sappiamo se siano stati i Deadly Sins stessi a creare questa galleria!”
Davanti
all’uscita della regina io diventai rossa come un
pomodoro ma cercai in tutti i modi di celarlo agli occhi di Simon,
senza alcun
successo a giudicare dal sorriso divertito del mio uomo.
“E
voi? Vi sentite un po’ meglio?”
domandò poi
la donna ai due giovani figli della sua alter-ego della dimensione BETA.
“S...
sì... stia tranquilla, regina Kairi”
affermò,
per nulla convinto, Emerald.
“Papà
ci ha sempre detto di affrontare ogni avversità
come due degni principi del nostro regno. Siamo distrutti, è
vero...”
ammise Cristal, con sguardo affranto “...
ma non possiamo farci abbattere
o non saremo mai due sovrani saggi e forti come i nostri genitori...”
ALFA
Kairi sospirò, molto dispiaciuta per loro. Non erano
effettivamente i suoi figli, ma era come se lo fossero ed entrambi gli
adolescenti non sembravano aver superato ancora la morte del loro
papà. Ma come
biasimarli, d’altronde? Non era passata nemmeno
un’ora da quando avevano
scoperto la verità.
Diedi
loro una pacca di incoraggiamento e loro apprezzarono
il mio gesto, facendomi un occhiolino rassicurante.
La
galleria che stavamo attraversando era molto stretta e
buia, e solo una flebile sfera di luce prodotta dal Key-Blade di ALFA
Kairi ci
permetteva di camminare senza cadere. Fummo comunque costretti a
percorrerla in
fila indiana, come avrebbero fatto i bambini dell’asilo fuori
dalla scuola. La
regina si trovava in testa alla carovana, poi seguivamo io, BETA
Emerald e BETA
Cristal. Dopo di loro vi stavano Midoriya e Ochaco ed infine, in coda
al
gruppo, Ai e Simon.
La
prima cosa che notai fu che quella galleria fosse molto
ripida e che la stessimo percorrendo in discesa, senza alcuna sosta.
Continuammo così per diversi minuti, forse anche per una
mezz’ora abbondante
prima di camminare su un percorso viscido ma meno faticoso del
precedente.
L’aria si era improvvisamente rarefatta, e una puzza a me molto familiare inondò le mie narici insinuandosi fino a riempire i miei polmoni e fino a farmi venire un conato di vomito. La percepivo molto spesso, quando al lavoro mi dicevano di portare un cadavere nell’obitorio.
Quella
era puzza di morte!
“Hiro
aveva ragione... questa non è opera della
natura...” dichiarò
improvvisamente ALFA Kairi, abbassandosi e puntando
la luce del suo Key-Blade di fianco a se.
[Detective, Danger, scary, creepy, crime scene investigation - BEST OST IN THE WORLD]
Quando
mi resi conto della verità, mi venne letteralmente un
colpo e indietreggiai verso la parete della galleria, pronunciando un
epiteto
di sgomento e portandomi una mano davanti alla bocca per non rimettere.
Fu
ancora peggio quando mi resi conto che la situazione non fosse diversa
dall’altra parte, e ritenni saggio portarmi dietro alla prima
persona che avevo
di fianco, ovvero il povero e innocente Midoriya.
“C-Chi?!”
si imbarazzò subito l’aspirante eroe,
diventando rosso come un peperone.
“De-Deku-Kun?!”
si ingelosì subito Ochaco, diventando
letteralmente di pietra.
“Ora
basta, tutti voi!” ordinò Simon a tutti,
riportando la situazione alla normalità e avvicinandosi alle
pareti di quella
che, ormai avevamo compreso tutti, non fosse una normale galleria
“A
prima vista, direi che si tratti di semplici cubicoli cimiteriali... i
simboli incisi sui muri sopra ciascuno di essi, anche se erosi,
potrebbero indicare il nome, la data di nascita e di morte di ciascuna
mummia”
“Ma...
ma allora...” compresi al volo io,
staccandomi definitivamente dal giovane dai capelli verdi, il quale
sarebbe
crollato a terra per l’imbarazzo della scena precedente, se
Ochaco ed Emerald
non l’avessero sorretto in tempo “...
questo vuol dire che...”
“...
queste sono catacombe!”
La
risposta definitiva arrivò dalla bocca di Ai, la quale ci
indicò un altro punto di quel tetro corridoio.
“Osservate
quel simbolo. Ne ho sentito
parlare, ed è la prova di quanto io ho affermato...”
confermò la bambina, con
sicurezza “... ciò che sta
inciso su quel muro è un monogramma, formato
dalle due lettere Χ (chi) e Ρ (ro),
dell’alfabeto greco. Viene
usato
ancora oggi, su alcune tombe, per dichiarare che il defunto
è un cristiano”
“Questo
infittisce ancora di più il mistero...”
ammise Simon, preoccupato “...
perchè questo significherebbe che noi non
siamo stati semplicemente trasferiti in una dimensione parallela a
quella
reale...”
“...
ma non sappiamo ancora molto, perciò azzardare delle
teorie non è saggio” confermò
Kairi, appuntando tuttavia “Qualcosa,
però, devo ammetterla... il Sommo Sacerdote ci
aveva specificatamente confermato
che Tournament Planet è stato creato dal nulla e che fosse
completamente
artificiale...”
“Ora
che ce lo fa notare, regina Kairi...” si rese
conto Cristal, avvicinandosi ad una radice sporgente dal soffitto,
staccandone
un pezzettino e provando a masticarla.
La
principessa sgranò gli occhi, stupita, ed esclamò.
“E’
commestibile! Non è di metallo! E’ una vera radice!”
“Brutto
segno...” confermò Midoriya, provando a
ragionare su quanto avessimo scoperto “...
se dovessimo analizzare le
informazioni che abbiamo fino ad ora, quelli che sono stati
imprigionati in un
mondo privo di cibo e acqua sono i nostri amici!”
Già.
L’aspirante eroe non aveva tutti i torti. Più di
qualcosa non quadrava in quella strana situazione.
“Allora
continuiamo a percorrere questa galleria...”
ordinò ALFA Kairi con decisione, puntando il Key-Blade verso
l’oscurità “...
e restiamo in allerta. Questa storia continua a non piacermi...”
“...
non piace a nessuno di noi, a dire la verità...”
dichiarò Ochaco, la cui faccia era blu per la fifa.
Camminare
in mezzo a tutte quelle mummie fu una delle
esperienze più angoscianti della mia vita. Un morto non
poteva tornare in vita,
mi avevano insegnato i docenti dell’università.
Avevo vissuto con quella
credenza per più di quattro mesi, prima di scoprire che la
razionalità, nel
nostro mondo, o quantomeno nel mio, poteva andare a farsi fottere.
Sembrava
una scena da film horror, in tutti i sensi. In ogni
istante, una di quelle carcasse puzzolenti e in decomposizione poteva
muoversi
e saltarci addosso senza alcuna pietà. La
tranquillità di Simon e di Kairi, i
due guerrieri più forti di quella carovana, ci
rassicurò quel tanto che bastava
per fare un passo alla volta.
“Guardate...
da quella parte c’è un altare!”
esclamò Ochaco, sorpresa.
Il
corridoio si era suddiviso in due biforcazioni. Una delle
due strade era senza vie d’uscita, e in fondo ad essa vi
stava un piccolo
altare in pietra, con su incisi altri due simboli.
“Α
ed ω” le riconobbi all’istante
io “La prima
e l’ultima lettera dell’alfabeto greco...”
“...
un altro simbolismo usato dai primi cristiani”
specificò Ai, avvicinandosi all’altare assieme a
tutti noi “Indicano che
Cristo è il principio e la fine di tutte le cose”
“Sopra all’altare c’è inciso un... pesce, mi sembra” notò BETA Emerald, incuriosito “Anche questo è un simbolo?”
“Sì”
confermò Simon, facendoci notare un altro
particolare “Vedete le lettere incise
dentro al suo corpo?
ΙΧΘΥΣ. Poste
in verticale, queste formano un acrostico il cui significato
è – Gesù
Cristo, Figlio di Dio, Salvatore-”
“E
osservate le mura” continuò la
spiegazione
Ai, facendoci notare due piccoli dipinti sulla roccia “Da
una parte viene
raffigurato il Buon Pastore, mentre sull’altra parete vi
è dipitno l’Orante.
Anche questi sono simbolismi utilizzati dai primi Cristiani.
Direi che non
ci sono dubbi... questo luogo non è stato creato affatto dai
Deadly Sins!”
“Ehm...
io non ci sto capendo molto, a dire il vero...”
ammise BETA Cristal, la quale era in confusione “...
chi sarebbero questi
‘cristiani’ di cui parlate?”
“Avete
ragione... voi due non fate parte del nostro
universo” comprese Midoriya, osservando
lo sguardo spaesato di tutti e
due i figli di Kairi del Presente “Il Cristianesimo
è un tipo di culto sorto
poco più di due mila anni fa sul nostro pianeta, ed esiste
ancora oggi. I
Cristiani sono semplicemente i loro seguaci!”
“Quindi
Cristo è uno degli Dei che venerano, giusto?”
provò ad ipotizzare BETA Emerald, ricevendo un secco no da
parte di Simon.
“Non
esattamente. Loro venerano un solo
Dio, il quale può essere suddiviso nella Santa
Trinità... ma è troppo
difficile da spiegare, al momento...”
ammise Ochaco, con una goccia di
sudore che le cadde dalla fronte.
“Ciò
che ci interessa, al momento, è che questo posto sia
stato costruito da esseri umani...”
confermò ALFA Kairi, dando credito
alle supposizioni del mio ragazzo e della sua sorellastra “...
il punto,
però, rimane sempre lo stesso... perchè
i Deadly Sins ci hanno
tele-trasportati qui?”
Riprendemmo
la nostra tenebrosa visita guidata. Trovammo
altri piccoli altarini, e su di essi vi stavano incisi tantissimi altri
simboli
inerenti alla religione cristiana. L’albero,
l’ancora, la barca, e spesso anche
quelli visti in precedenza si ripetevano. Questo continuò
per più di un quarto
d’ora, quando scoprimmo che il cunicolo si era decisamente
allargato rispetto
all’inizio, ma non solo. Il cammino si era fatto decisamente
molto più ripido e
puntava sopra i nostri occhi, dimostrazione che stavamo finalmente
risalendo
verso la superficie. Per nostra grandissima gioia, erano finiti anche i
tumuli.
[For The King - CELTIC MUSIC]
“Non
abbiamo più bisogno del Key-Blade per farci
strada, a quanto pare” si rese conto ALFA
Kairi, facendo sparire la sua
sfera di luce e indicando un’arcata naturale.
“Deve
essere l’uscita... o l’entrata per una nuova
caverna” ipotizzò Ai,
rimanendo comunque in allerta.
Una
leggera brezza, proveniente proprio da quell’uscita,
sfiorò la nostra pelle.
Aria
pulita, fresca e sana.
Tutti
ed otto, senza perdere altro tempo, decidemmo di
percorrere gli ultimi metri di quella galleria, varcando trepidanti
l’enorme
arcata. Davanti ai nostri occhi vi stava una vista a dir poco
stupefacente, da
lasciarci senza fiato per più di un minuto.
Ci
trovavamo all’interno di una nuova grotta sotterranea,
all’apparenza di origine carsica, coperta da stalattiti e
stalagmiti di varia
lunghezza e larghezza . Al centro della stessa vi stava un vastissimo
lago
d’acqua così trasparente da sembrare quasi
inesistente. Sopra di noi, a una
cinquantina di metri di altezza, vi stava la voragine dalla quale
fuoriusciva
sia l’aria della superficie sia la luce del sole.
“Riuscite
a percepire l’aura dei nostri amici?”
domandò Midoriya a tutti noi.
“Sì...
non sono molto lontani”
affermò Simon,
con sicurezza, puntando il dito verso la galleria da dove eravamo
sbucati “A
linea d’aria, dovremmo trovarci a circa tre chilometri da loro”
“Abbiamo
percorso tre chilometri?!” esclamai io,
sbalordita.
“E
abbiamo camminato per più di un’ora, aggiungo”
confermò ALFA Kairi, spiazzandomi completamente.
“A
parte ciò... dite che quest’acqua
è potabile?”
domandò Ai, incuriosita, indicando il lago sotto i nostri
piedi.
Per
conferma, Ochaco si avvicinò alla riva, immergendo la
sua bocca dentro la superfice trasparente dell’acqua.
“Brrr...
che fredda... però... è anche buona!
Sì!
Quest’acqua è buonissima! E guardate... ci sono
anche dei pesci che ci nuotano
dentro!”
“Perciò questo pianeta è reale in tutto e per tutto...” si rese conto BETA Emerald, rivolgendosi alla versione ALFA di sua madre “... regina Kairi... lei ci ha detto che il Sommo ha creato Tournament Planet dal nulla. E se invece l’avesse eretto a immagine e somiglianza di questo?”
"Non lo so... io e i miei compagni, durante la prima fase, abbiamo controllato tutte le radure attorno alla Tower of Victory, e non ci siamo mai trovati di fronte a nessuna voragine..." dichiarò Midoriya, prima che la sua ragazza però lo interrompesse.
"A
dire il vero, una voragine l'abbiamo trovata, ma era stata creata dalla
Tenebra, ricordi? Forse era attraverso gallerie simili che riusciva a
muoversi da un punto del globo ad un altro!"
“Non
possiamo scartare nemmeno questa ipotesi... ma
dovremmo capire per quale motivo il Sommo non ci abbia rivelato
l’esistenza di
questo posto” fu sincera la sovrana,
continuando a guardarsi attorno
assieme a tutti quanti gli altri “Sarebbe meglio
separarci ancora una volta.
Io, Chi, Emerald e Cristal torneremo indietro per accompagnare
tutti gli
altri in questa grotta... voi altri, invece, fareste meglio a rimanere
qui
per...”
“...
è più saggio il contrario”
la interruppe
subito Ai, decisa “Sappiamo soltanto una cosa dei
nostri nemici... ovvero
che danno la caccia a mio fratello. Se lui rimanesse nello
stesso punto per
troppo tempo e con poche persone in grado di aiutarlo, nessuno potrebbe
salvarlo”
“Cosa
ci suggerisci, allora?” chiese Ochaco,
la quale sembrava provare molto rispetto per la piccola sorella di
Simon.
“Saranno
Simon e Kairi a tornare indietro. Noi
siamo pesci piccoli per i Deadly Sins... ci limiteremo a tenere
azzerata la
nostra aura, come stiamo continuando a fare adesso, così
nessuno potrà
rintracciarci. Dalla superficie, dovreste metterci poco meno
di dieci minuti
all’andata e dieci al ritorno”
“E
Chi?” le domandò subito Simon “Lei
non può
azzerare la sua aura. Se i Deadly Sins la percepissero...”
“...
se avessero davvero voluto puntare a Chi,
avrebbero già provato ad attaccarla.
Pensaci. Lei ha camminato con
noi per tutto il tempo, ma per un estraneo è come
se avesse percorso
la caverna da sola dato che eravamo tutti impercettibili. Perchè
allora non
hanno provato ad attaccarla?”
Già.
Ai aveva guadagnato un punto con questo ragionamento. Ciò
che era avvenuto su Tournament Planet aveva messo in chiaro moltissime
cose. La
prima era che i Deadly Sins non mi volevano morta. La seconda era che,
per
quanto assurdo potesse sembrare, il mio Cuore di Pura Luce era
essenziale per i
loro piani.
Sia
Simon che ALFA Kairi si guardarono negli occhi,
preoccupati, prima di darsi un cenno d’intesa e affermare.
“D’accordo.
Credo sia la scelta più saggia”
comprese ALFA Kairi, rivolgendosi a me e ordinandomi, preoccupata
“Resta
qui assieme agli altri, dentro questa grotta! Non allontanarti per
nessunissimo
motivo al mondo... e lo stesso vale per voi!”
affermò, rivolgendosi a
tutti gli altri.
“Mi
raccomando... il nostro obiettivo principale è
fuggire da qui, non farci ammazzare!”
dichiarò Simon, alzandosi in volo
assieme alla sua alleata e allontanandosi da noi per mezzo
dell’apertura
naturale sopra le nostre teste.
Perfetto.
Ora nessuno poteva difenderci. O meglio...
...
quelli che erano rimasti sapevano difendersi da
soli...
...
quella nei guai ero io!
[Airhead - BORUTO]
“E
ora cosa si fa?” domandò BETA
Cristal,
guardandosi attorno “Restiamo semplicemente
nascosti dentro la galleria,
oppure...”
“...
io direi di circumnavigare il lago attraverso
quella stradina laggiù, nel caso ci fossero altre gallerie
nascoste”
propose Emerald “Così, quando
tutti gli altri ci raggiungeranno, potremo
condividere con loro altre informazioni”
“Simon
e ALFA Kairi non ci avevano detto di rimanere qui?”
si preoccupò Midoriya davanti alla proposta del giovane
principe, la cui
sorella però aggiunse.
“Loro
ci hanno detto di non allontanarci dalla grotta,
non di visitarla. Semplicemente dobbiamo ritrovarci qui, davanti
all’entrata della
prima galleria, prima che loro tornino, così non si
preoccuperanno
inutilmente...”
La
maggior parte di loro si voltò verso Ai, con occhi da
cucciolo bastonato, e la piccola dai capelli ramati sbuffò
esasperata, cosa che
mi fece scoppiare a ridere. Strano come tutti quanti, in automatico, si
rivolgessero alla sorellina di Simon come se fosse la più
adulta e matura tra i
presenti, un grandissimo segno di rispetto.
“I
Detective Boys farebbero meno storie... e va bene!
Controllare questa grotta un po’ più a fondo non
è una cattiva idea... ma
non dobbiamo perderci! Non è detto che quel percorso
circumnavighi il lago
sotterraneo!”
“Per
il problema dell’orientamento ci penserò io!”
dichiarò Ochaco, con un sorriso convinto, avvicinandosi ad
alcune pietre e
raccogliendole da terra.
“GRAVITA’
0!”
Con
nostra grande sorpresa, una delle pietre che aveva
raccolto iniziò a rimanere sospesa per aria, a poco
più di un metro di distanza
dal suolo.
“Le
lascerò ogni qualvolta ci saranno dei bivi, così
sapremo la strada del ritorno!”
“Ottima
idea, Ochaco-chan!” esclamò raggiante
Midoriya, stampando un bacio sulla guancia di Uravity e facendola
arrossire di
colpo.
Si
vedeva che erano fatti l’uno per l’altra.
“Perfetto!
Allora in marcia!” affermò BETA Emerald,
soddisfatto, cominciando a incamminarsi verso l’ignoto.
***
Fuori
dalla caverna...
SIMON
“Cosa
stanno facendo, i ragazzi?” mi domandò
ALFA
Kairi, decisamente preoccupata per la loro sorte.
“Una
visita alla grotta, niente di che” la
tranquillizzai io, rilassato “Mi fido
ciecamente di Ai... se
dovessero commettere qualche sciocchezza, lei darebbe loro una bella
lezione. E’
di Chi che ho paura...”
La
regina abbassò il capo, decisamente in colpa.
Stavamo
volando a bassa quota da circa mezzo minuto, a
velocità sostenuta per impedire ai nostri avversari di
percepirci in volo. Ci
avremmo messo un tempo venti volte maggiore per raggiungere tutti gli
altri
nostri compagni.
Per
la prima volta da quando avevo scoperto la verità su
Zero, io e il mio demone eravamo completamente separati. Quello era un
grosso
guaio, dato che lui aveva circa metà della nostra totale
potenza. Anzi, se quanto detto da Alucard era vero, la mia potenza era
diminuita di dieci volte, e questa era una vera e propria tragedia.
Avrei
dovuto ideare delle strategie completamente diverse
per affrontare i miei nemici e sconfiggerli.
“Simon...
io... mi dispiace” esclamò
lei, affranta
“Non avrei mai voluto che in questo
disastro ci finisse in mezzo anche Chi. E’ tutta colpa mia...”
“No,
Kairi... quello ingenuo sono stato io” ammisi
però io, rassicurandola “I Deadly Sins
puntavano a separare me e Zero sin
dall’inizio... era solo questione di tempo prima che
puntassero anche Chi o
Ai. La loro presenza qui mi porterà semplicemente a
concentrarmi maggiormente.
Non posso più commettere una distrazione simile”
Continuammo
il volo in silenzio per qualche altro secondo.
Entrambi eravamo leggermente imbarazzati, anche perchè era
la prima volta che
ci trovavamo completamente da soli, ed io avevo moltissime domande da
porle.
“Quella
che si trovava nel letto di Chi, qualche notte
fa... eri tu, non è così?”
“Come
l’hai capito? Pensavo di essere completamente
identica a lei, in tutto e per tutto”
“Ed
è così... mi avevi quasi ingannato... ma poi mi
sono
reso conto di un piccolo particolare... di un dettaglio che ti
è sfuggito, o
ancor meglio che tu non hai potuto ricopiare”
Il
sorriso di ALFA Kairi fu la conferma a tutte le mie
risposte.
“Quindi
tu lo sapevi fin dall’inizio... che lei fosse
incinta...”
Io,
per conferma, sospirai di gioia. Nonostante la
situazione fosse critica, l’idea di poter diventare padre mi
rincuorava e mi
dava la forza di andare avanti.
“Cosa
sarebbe una Principessa dal Cuore Puro?”
“Un
essere vivente il cui cuore non possiede alcuna
traccia di Oscurità dentro di se... in parole povere, non
è in grado di
compiere azioni malvagie” mi rispose lei,
con sincerità.
“E
tu, se ho capito bene, sei una di queste...”
“...
non solo io... anche Chi. Non so nulla
su altre principesse. Si possono riconoscere perchè
possiedono un Marchio
Benedetto stampato sulla loro fronte, che solo un Druido di grandissima
esperienza è in grado di vedere. Loro li chiamano Graal o
Màndala, se non
sbaglio. Nemmeno i tuoi poteri ti permettono ancora di
riconoscerli...”
Annuii,
iniziando a fare le dovute analogie con le mie
conoscenze.
I
Màndala, da quello che sapevo, erano disegni circolari
delle tribù indiane native americane, un vero e proprio
simbolo spirituale che
rappresentava l’universo. Qualcosa mi diceva che i due
significati dietro a
tale parola fossero coincidenti.
“Kairi...
credo tu voglia sapere la parte restante della
profezia. Non è così?”
La
regina fece un chiaro segno di sì con la testa.
D’altronde, era anche per questo motivo che entrambi avevamo
deciso di
accettare la proposta di Ai...
...
per parlare da soli, in privato, senza che
nessun’altro potesse ascoltarci!
“Ci
siamo sbagliati tutti... la profezia non avverrà in
questi giorni” dichiarai io, lasciandola senza
parole “Ci sono delle
parti mancanti... è vero che ci sarà una
battaglia tra quattro entità molto
potenti e che una di loro diverrà il nuovo Dio Supremo di
questo mondo. Tuttavia,
c’è dell’altro... sono spuntati fuori
altre figure, di cui io non ho mai
sentito parlare... e credo tu possa darmi una mano”
In
meno di un minuto, cominciai a raccontarle tutto ciò che
Dragon Oronar mi aveva rivelato poco prima di essere ucciso dai nostri
nemici.
Quando terminai, lo sguardo di ALFA Kairi parlava da se.
“Mio...
mio Dio... come diavolo siamo arrivati a tutto
questo?”
“Kairi...
tu hai una vaga idea di cosa sta succedendo?”
“Credo...
credo che i sette Cuori di Pura Luce e i tredici
Cuori di Pura Oscurità servano a evocare
l’X-Blade, l’unica arma in grado di
evocare Kingdom Hearts. Tuttavia... non
riesco a capire il perchè
ciascun Candidato debba possedere una chiave per quel regno. A
parte ciò,
non so nulla sul Cavaliere del Destino e i suoi Arcangeli
dell’Apocalisse!”
“Scusa...
mi spieghi cosa diavolo è Kingdom Hearts? E
cosa è l’X-Blade?”
“Il
primo è il regno dove tutti i Cuori fanno ritorno,
una volta che la vita terrena ha termine. Il secondo, invece,
è il Key-Blade
che permette di evocarlo... e per ricrearlo, sono necessari sette
Custodi dal
Cuore di Pura Luce e tredici Custodi dal Cuore di Pura
Oscurità. Il
fatto è... è basterebbe un solo X-Blade per
evocare l’entrata di quel regno...
perchè la profezia ne pronuncia addirittura quattro?!”
Sinceramente,
non ci stavo capendo molto. Da quanto avessi
intuito, l’obiettivo di ciascun Candidato al Trono di Dio
Supremo era quello di
assorbire Sette Cuori di Pura Luce e Tredici Cuori di Pura
Oscurità,
esattamente come era pronunciato nella Profezia di Zeno-Sama. ALFA
Kairi,
invece, aveva appena confermato che alcuni di questi cuori potevano
appartenere
a dei Custodi del Key-Blade. Kingdom Hearts, perciò, era
essenziale per
diventare Candidato o per puntare al Trono?
“Kairi...
Kingdom Hearts possiede un grande
quantitativo di energia... non è vero?”
La
donna, rammaricata, annuì con il capo.
Dovevo
immaginarmelo. Ora cominciavo a comprendere le ultime
parole pronunciate da Dragon. Il Re di Hearts mi aveva avvisato sul
fatto che,
per diventare Dio Supremo, avrei dovuto ricorrere a molti sacrifici.
Tutto
questo, ora, aveva senso, e compresi anche le parole di Alucard. I
Quattro
Candidati non sarebbero diventati Dei Supremi fino a quando non
avrebbero
ottenuto il potere di Kingdom Hearts...
...
e non solo...
...
ora incominciavo a capire a cosa avrebbe portato
l’assunzione di Cellular Power a tutti i partecipanti.
Era
a questo che Alucard si riferiva.
“Grazie,
sua maestà, per aver chiarito molti dei miei
dubbi! Ora raggiungiamo gli altri il prima possibile!”
***
All'interno
della Caverna...
BETA
CHI
Tutti
e sei iniziammo la visita alla grotta. I due gemelli
erano in testa e sembravano i più elettrizzati dalla
missione extra che ci
eravamo prefissati. Si vedeva da oltre un miglio che loro amassero
visitare
posti così sperduti, immergendosi ed assaporando ogni
momento di quella nuova
piccola avventura. Inoltre, avevo intuito volessero trovare una scusa
per non pensare alla morte di loro padre. A seguirli, in quella piccola
carovana, vi stavano Midoriya e Ochaco, molto
più composti e
trattenuti rispetto ai loro pari età. Infine io ed Ai
chiudevamo la fila,
ammirando la vivacità dei nostri compagni di avventura.
“Ai...
tu come stai?”
“Non
bene...” ammise lei, affranta,
raccontandomi tutto quello che era successo prima che fosse
tele-trasportata
assieme a tutti noi in quel mondo strano.
“Quel
porco pedofilo ha provato a...?! CHE SCHIFO! SE
LO VEDO GLI INFILO IL KEY-BLADE NEL...”
“Ti
conviene lasciar perdere... o sarà Glacial a
infilare qualcosa dentro di te!” mi
ammonì lei, deprimendomi ancora di
più a causa della mia inutilità “Pensa
solo a sopravvivere e non farti
ammazzare... ho la sensazione che ai nostri nemici possa fare comodo
averti morta...”
Mi
voltai, orripilata, verso la sorella di Simon, la quale
si rese conto di aver parlato troppo e si zittì di colpo. Il
suo comportamento
mi insospettì e non poco. Per quattro mesi avevo imparato a
conoscere tutte
quelle persone fino in fondo, perciò mi resi conto
all’istante che Ai stesse
provando a nascondermi qualcosa di molto importante.
Per
questo decisi di partire all’attacco.
“Parla...”
“...
scusa... non volevo...”
“...
no, Ai. Riconosco benissimo quando vengo
presa in giro. Ora voglio sapere la
verità... cosa
intendi con - ... ai
nostri nemici possa fare comodo averti morta -?”
Se
lei aveva intuito qualcosa sui piani dei nostri nemici
che mi riguardasse, avrebbe dovuto dirmelo. Basta tenermi tutto
nascosto.
La bambina, scoperta in flagrante, sospirò ed affermò.
[Maleficent's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Sappi
che è soltanto una mia teoria, anche molto
azzardata. Non ne ho discusso nemmeno con Shinichi o Shuichi,
che ritengo i
più intelligenti in fatto di deduzioni!”
“Non
importa! Voglio saperlo comunque!”
“Uff...
e va bene...” si arrese definitivamente la
piccola Ai, cominciando a rivelare tutta la verità
“... tutta la faccenda
dietro al torneo mi è sembrata strana. In
particolare, mi è sempre parso
anormale il comportamento di Lilith nei nostri confronti e in quelli di
tutti i
suoi alleati”
“La
regina dei Demoni? Perchè?”
“Pensaci
bene... a detta di Simon stesso, Lilith
conosceva tutta la storia di Simon e Zero fin dall’inizio,
grazie all’alleanza
con Glacial e Diablo. Dall’inizio hanno sempre
affermato che la morte di
Simon e il recupero dell’anima di Zero fossero i loro
obiettivi principali...
ma adesso non ci credo più!”
“Come
mai pensi questo?”
A
domandarlo era stato Midoriya, il quale si era avvicinato
assieme a tutti quanti gli altri per ascoltare i nostri discorsi.
Dato
che nessuna delle due aveva segreti da nascondere,
continuammo il discorso in compagnia.
“Simon
mi ha sempre rivelato che, in termini di potenza e
pericolosità, Lilith fosse molto più forte di
ogni guerriero esistente nei
nostri universi” rivelò a tutti loro,
sincera “Se lei e i Deadly Sins
erano a conoscenza della Squadra Anti-Mafia e della vera
identità del mio
ragazzo fin dalla sua nascita... allora perchè
non lo hanno ucciso subito?”
In
effetti Ai non stava facendo un ragionamento così
sbagliato.
“All’inizio
pensavo fosse per colpa della profezia, che
Lilith potesse temere uno scontro diretto...”
continuò la sorellina adottiva
di Simon, imperterrita “... lei
dovrà perire per mano dell’uomo che ha
sempre amato, ovvero Zero, qualora fosse fuggita dal suo regno.
Quando
ho proposto a Simon e Kairi di lasciarci qui, non è stato
soltanto per
proteggerci... l’ho fatto perchè sono
convinta che mio fratello abbia
scoperto qualcosa di davvero grosso e che volesse rivelarlo soltanto
alla
regina. Non sarebbe una vera sorpresa, in effetti...
le ultime persone
con cui ha parlato vostro padre siamo stati io e Simon stesso...”
“...
tu... tu hai parlato con nostro padre?”
le domandò sorpresa Cristal.
“Sì...
mi ha detto che gli dispiace di non
poter più rimanere con voi, che è orgoglioso di
voi. Ma non disperate! Ci
sono le sfere del drago! Possiamo riportarlo in vita, non è
così?”
[Dearly Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
La
risposta negativa dei due principi ci colse letteralmente
alla sprovvista.
“Lo
vorremmo tantissimo... ma conoscendo nostro padre,
sicuramente non accetterebbe mai di tornare vivo”
ammise, sconsolato,
il giovane BETA Emerald stringendo le spalle di sua sorella in una
dolce morsa
affettuosa con un braccio.
“Per
lui sarebbe un disonore. Ha affrontato moltissime
guerre da cui ne è uscito vincitore. Ha visto
tantissimi suoi amici
morire...” continuò a
spiegarci BETA Cristal, asciugandosi una lacrima
“... ci odierebbe per il resto della nostra
vita se dovessimo resuscitare
soltanto lui. Non lo riterrebbe giusto...”
“Ma...
non sarebbe affatto disonorevole!”
affermò
Ochaco, dispiaciuta “Nessuno lo biasimerebbe se
volesse tornare a stare con
la sua famiglia ed i suoi amici! Era ancora
giovane... sono convinta
avrebbe voluto avere dei nipotini!”
“Nah...
lo sappiamo come è fatto!”
dichiarò la
principessa, voltandosi verso suo fratello ridacchiando divertita
“Non ci sa
proprio fare coi bambini! Come minimo ha
già ritrovato i suoi compagni
nell’Aldilà... e se la starà godendo
come un matto!”
“Già!
Me lo immagino a ubriacarsi di vino e fare il
canta-storie come quando eravamo bambini! In
quei momenti era
davvero uno spasso... e la mamma non era da meno! Ricordi
quando si
mettevano a fare i balli di coppia? Insieme erano insuperabili, e
pensare che
nostra madre era cieca, all’epoca! Ci facevano sbellicare
dalle risate!”
Tutti noi tirammo un lungo sospiro di sollievo sentendo i due giovani scherzare sul passato del loro papà. Stavano superando la parte più brutta del lutto. Ci avrebbero messo molto, ma alla fine sarebbero riusciti a trovare la loro strada e la loro felicità anche senza il loro papà.
[Friends
in My Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Ah!
Giusto! Me ne stavo completamente dimenticando!”
Ai,
improvvisamente, fermò la sua camminata e tutti noi
facemmo altrettanto, osservandola sganciarsi uno scudo dalla schiena e
un
fodero di spada dalla sua vita, già munito d’arma.
In
effetti era da un po’ che avevo notato quegli strani
oggetti posseduti dalla piccola. Quando li aveva recuperati?
Questi
due oggetti finirono nelle mani di Emerald. Poi, la
piccola recuperò altri due oggetti dalle sue tasche, una
boccetta con del
liquido azzurrino al suo interno e un corno con diversi simboli
intagliati in
esso, e li consegnò a Cristal.
“Vostro
padre mi ha chiesto di passarvi questi... voi
sapete cosa sono, non è vero?”
“PE-PER
LA MISERIA!!!” quasi urlò BETA Cristal,
osservando per bene i regali di Dragon “LUI CI HA
DATO QUESTI?!”
“Sembrano
importanti...” notai io, leggendo i
comportamenti dei figli della regina.
“Se
lo sono?! QUESTI OGGETTI VALGONO UNA FORTUNA!
SONO RELIQUIE SACRE!” ci rivelò BETA
Emerald, ancora stupito dai doni
ricevuti “Hanno dei poteri a dir poco
inimmaginabili! Una persona che li
possiede tutti sarebbe in grado di soggiogare interi eserciti
completamente da
solo!”
Per
la miseria! Ora capivo perchè i due giovani fossero
rimasti così sconvolti da quelle sacre eredità.
Riprendemmo
la camminata, con Emerald e Cristal che stavano
pregustando la magnificenza dei loro regali. Sembravano bambini a cui
avevano
regalato i loro giocattoli preferiti.
“Tornando
al discorso di prima...” ripresi al
volo la discussione lasciata cadere qualche minuto prima con Ai, la
quale
sbuffò sconfitta ancora una volta “... e
no... non mollerò così facilmente...
se i nostri nemici non puntano a Simon o alla squadra
Anti-Mafia...
allora chi vogliono...”
Non
ci fu bisogno di continuare. Nel momento in cui stavo
per pronunciare quella domanda, la mia mente aveva formulato la
soluzione
corretta. Una risposta che Ai, con la precedente esclamazione, aveva
vagamente
intuito...
... una risposta troppo semplice da trovare.
[Pain's
Theme - NARUTO]
“A
te, Chi.
Loro, probabilmente, puntano a te!”
Tutti
quanti si fermarono, visibilmente scioccati e
sconvolti dalla risposta di Ai, ma io non reagii allo stesso modo.
Qualcosa,
nei due giorni in cui avevo conosciuto ALFA Kairi,
l’avevo iniziata a intuire almeno inconsciamente. Tantissimi
altri dubbi che
avevano percorso la mia mente si dissolsero quando incominciai a
comprendere i
reali movimenti della scacchiera posta dai miei amici per sconfiggere i
Deadly
Sins.
Ecco
perchè il Sommo aveva deciso di accompagnarmi
personalmente, ogni giorno, alla sede televisiva del programma a cui
partecipava. Ecco il motivo per il quale aveva sempre cercato di
proteggermi.
Ecco perchè ero stata la prima a essere portata via nella
nuova dimensione
spazio-temporale. ALFA Kairi stessa lo aveva accennato.
Affinchè
i piani dei nostri nemici andassero a buon fine,
loro dovevano possedere sette Cuori di Pura Luce, e io ero una fra
questi
secondo quanto affermato dalla regina. Io avevo deciso di partire per
Tournament Planet, facendo di testa mia, e la situazione era
precipitata.
I
Deadly Sins non avevano mai puntato a Simon. Il mio
ragazzo era l’obiettivo della sola regina Lilith, ma lo
stesso non valeva per
Glacial, Diablo e i Deadly Sins...
...
questi ultimi puntavano me e Kairi! Era noi due che
volevano prigioniere!
Era
a questo che si riferivano, quando mi avevano
circondata. Non solo. I Deadly Sins avevano parlato di un signore,
di un
capo al maschile, anche se la loro sovrana era Lilith stessa. Questo
aveva un
solo e unico significato.
“Dalla
faccia che stai facendo... sembra che tu avessi
già intuito qualcosa, non è vero?”
mi chiese Ai, a dir poco dispiaciuta.
“Non
ti avranno, Chi... ti proteggeremo noi! Te lo
promettiamo!” mi rassicurò Midoriya,
facendomi un occhiolino, con Ochaco e BETA
Cristal che mi poggiarono una mano sulle spalle per darmi sostegno.
Quella
sensazione di colpevolezza, tuttavia, non mi
abbandonò. Tutti stavano cercando di consolarmi e di
rassicurarmi, ma la
situazione peggiorava sempre di più. La verità
era un’altra. Avevo fatto un
errore colossale...
...
o forse no?
“Ragazzi...
credo ci sia qualcos’altro di strano!”
mi resi conto immediatamente io, rivelando loro “Se
io fossi stata la
persona da proteggere... allora perchè il Sommo
Sacerdote non è venuto a
recuperarmi di persona? Perchè mandare la
regina... sapendo che anche
lei possedesse le mie stesse qualità?”
“Il
Sommo Sacerdote? Che intendi, Chi?” mi chiese Ai,
confusa.
“Cerco
di essere più chiara... in base a ciò
che ci
siamo detti, i Deadly Sins vogliono me e non Simon, eppure io sono
stata al
fianco del Sommo Sacerdote per molti giorni, in diretta universale! Se
lui,
come ne sono convinta, era a conoscenza della mia importanza nei piani
dei
nostri nemici... perchè ha permesso di mostrarmi
davanti a tutti gli
universi, esponendo la mia immagine ancora di più?
Perchè non mi ha tele-trasportato
nel luogo dove si trovano adesso gli Zeno-Sama? Sarebbe
stato molto più
saggio, da parte sua, non trovate?”
Il
Sommo lo sapeva fin dall’inizio, e aveva fatto di tutto
per impedire ai nostri nemici di torcermi un capello durante le riprese
del
programma, lasciando poi il testimone a Chronoa. Di questa storia ne
avevamo
parlato io e tutta la Sezione Anti-Mafia, la prima sera che giungemmo a
Narnia.
“In
effetti... a questo non ci stavamo pensando!”
affermò Emerald, battendo un pugno sul palmo della mano.
“Non
è tutto... siamo sicuri che i Deadly Sins mi
vogliano realmente morta?” aggiunsi io,
rivelando loro tutti i miei
dubbi mentre continuavo a camminare senza fermarmi “Hanno
avuto più di un
occasione per farmi la pelle, e non lo hanno fatto... e se
volessero
semplicemente studiare i miei movimenti? Se io non fossi ancora pronta
per ciò
che vogliono io faccia?”
“E’
ancora troppo presto per formulare altre
ipotesi...” comprese Ai, sospirando e
ammettendo “... per adesso
continuiamo a tenere gli occhi aperti... non sappiamo dove e
quando
attaccheranno i nostri nemici, e inoltre non sappiamo tutte le loro
reali
intenzioni!”
Tutti
lasciammo cadere quel discorso e continuammo a
percorrere quella grotta, circumnavigando il laghetto. Ormai eravamo
giunti a
metà strada, presunsi, quando Ai si rivoltò
nuovamente verso di me, dicendomi.
“Chi...
scusami...”
“No,
Ai... va tutto bene... se davvero puntavano a
me, mi avrebbero raggiunta in ogni caso” la
rassicurai io, comprensiva “Ce
la caveremo tutti, d’accordo? E torneremo tutti a casa!”
“Non
ti chiedo scusa solo per questo” mi
rivelò tuttavia la sorellina adottiva di Simon, ancora
più rossa in viso e
dispiaciuta di prima “Quando ho riportato in vita
tutte le persone morte sul
nostro pianeta per mano della Yakuza, ho espresso un altro desiderio
che
conoscono soltanto Goku e Piccolo... ma temo di
aver combinato un
pasticcio...”
Quella
rivelazione mi colse completamente alla sprovvista.
Un terzo desiderio?
“Ai... quale desiderio?”
[Nothing
Can Be Explained - BLEACH]
Il
sospiro della bambina, stavolta, mi impaurì e non poco.
Solo dopo qualche secondo di intenso silenzio, lei decise di
rivelarmelo, senza
che nessun altro potesse scoprirci.
Quando
lei terminò, il mio cuore si liberò di un
grossissimo
peso.
“Perdonami,
Chi... era da giorni che avevo questo
sospetto, ma ero ancora convinta che fosse Simon il loro obiettivo. Invece
di fidarmi della ragione, ho scelto di seguire ciò che mi
suggeriva il Cuore...
avrei dovuto concedere a te quel desiderio. Avrei dovuto fare qualcosa
per
proteggerti!”
“Invece
hai fatto benissimo, Ai... non sai quanto tu
mi abbia risollevato il morale con questa notizia!”
“Ma...
ma se avessi usato il mio desiderio solo per
te...”
“...
io mi sarei incolpata per il resto della mia vita,
se Simon fosse morto! Invece,
così, so di non avere più scuse. Se
davvero quello che hai detto è vero, potresti aver dato una
grandissima mano a
tutti noi, me inclusa... Ai... ti devo la vita per la scelta
che hai fatto!
Ti sarò debitrice per il resto dei miei giorni, e anche
oltre!”
Era
la verità. Se quello era il desiderio finale espresso da
Ai, non avevo più nulla da temere su Simon. A prescindere da
come sarebbe
andata, lui non avrebbe corso alcun pericolo.
I
Deadly Sins puntavano alla mia vita? Perfetto!
Ora
potevo contare anche su me stessa. Niente e nessuno
ormai avrebbe potuto fermarmi. Dovevo soltanto capire come fare a
muovermi...
...
anche perchè, in ciò che avrei voluto fare, ero
una
mezza sega!
“Ragazzi!”
esclamò BETA Cristal, indicando un punto
davanti alla nostra strada “Guardate! Se
continuiamo, dovremo nuovamente
percorrere una galleria chiusa... e questa non gira attorno
al lago. Che si
fa?”
La
figlia di BETA Kairi aveva ragione. Di fronte a noi vi
stava una nuova parete con una nuova galleria, la quale non puntava
decisamente
verso il punto dal quale eravamo partiti.
“Non
conviene andare avanti. Torniamo indietro!”
decise Ai, saggiamente “Quando ci
raggiungeranno anche gli adulti,
potremo mostrargliela!”
“Direi
che Ai ha pienamente ragione. Non sappiamo cosa
potrebbe attenderci oltre...” le dette
ragione BETA Emerald,
mostrandosi il più saggio tra i due gemelli dato che Cristal
non sembrava
pienamente convinta della scelta del fratello.
“Allora
cominciamo a tornare indietro...”
acconsentì Midoriya, iniziando a voltarsi per tornare nel
punto in cui Simon e
ALFA Kairi ci avevano lasciato.
Ochaco,
però, lo interruppe improvvisamente.
Improvvisamente
anche tutti gli altri iniziarono a
preoccuparsi, mettendomi ancora più in agitazione quando mi
circondarono in
posa da combattimento.
“Ragazzi...
cosa succede?”
Per tutta risposta, Ai indicò la superficie del laghetto, e poi con l’altra mano indicò le sue orecchie.
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
Rispetto
a come era prima, l’acqua non era più calma e
piatta, ma increspata ed in movimento. Uno strano ed ovattato rumore di
sottofondo aveva
avvolto il nostro udito ed aumentava sempre più
d’intensità.
“Qualcosa
ci sta raggiungendo... e non sembra solo, a
giudicare dai suoni orrendi che sento...”
analizzò Emerald, estraendo
la sua spada pronto alla lotta “... ma
perchè non riesco a sentire la
loro aura? Di cosa può trattarsi?”
“Qualunque
cosa sia, potrebbe essere pericolosa... e
anche numerosa! Il terreno sotto i nostri piedi sta tremando!”
si rese
conto Midoriya, preoccupato.
“E
allora cosa facciamo? Se non ci sbrighiamo...”
domandò Ochaco, visibilmente in preda
all’agitazione.
“...
potrebbero circondarci...” ammise Ai,
puntando lo sguardo verso la nuova galleria che avevamo trovato.
Sembrava
molto indecisa sul da farsi.
“Se
scappiamo in volo, sarà un disastro... i Deadly
Sins percepirebbero le nostre aure e ci catturerebbero!”
affermò
Cristal, la quale sembrava la più lucida tra tutti noi
“Ora come ora, le
uniche vie di fuga sono due... la nuova galleria... oppure...”
“...
l’acqua!” compresi io, puntando il dito
verso il
lago “Se ci tuffiamo lì e
nuotiamo dall’altra parte, forse i nostri
nemici non ci noteranno!”
I
suoni iniziarono a essere ancora più forti e tremendi.
Versi
animaleschi, capaci di farci venire letteralmente i
brividi, si propagarono per tutta la grotta e capimmo che i nostri
inseguitori,
di qualunque cosa si trattasse, ci stavano per raggiungere.
Testa
o croce? Galleria o lago?
***
Unknown
Non
potevo assolutamente credere all’enorme ingenuità
che
Simon e ALFA Kairi avessero commesso, lasciando quei giovani
adolescenti da
soli in quella grotta. Davvero pensavano che i Deadly Sins non
avrebbero
approfittato di quell’opportunità per far loro del
male?
Certo.
Io ed i miei compagni avevamo ricevuto l’ordine
perentorio di non ammazzare le due principesse, ma non ci avevano di
certo
impedito di giocare con gli altri, anche per mezzo di altre
entità o alleati.
Dentro
quelle catacombe, di alleati ne avevamo a
migliaia!
Mi
era bastato soltanto un pizzico del mio potere demoniaco
per far muovere quelle mummie come marionette al mio comando. In
pochissimo
tempo, le avevo letteralmente risvegliate tutte, ordinando loro di
perlustrare
e seguire le tracce di qualunque essere vivente si fosse addentrato
nelle loro
tombe e caverne. Quegli esseri privi di intelletto furono
più che felici di
ubbidire.
Bramare
carne viva era più che sufficiente per
risvegliare il loro nuovo appetito da demoni Majin, e cosa
c’era di più
saporito di sei giovani e incoscenti vittime sacrificali lasciate da
sole al loro
destino?
Trovare
una traccia non fu affatto difficile. Una di loro
aveva usato il suo Quirk per far lievitare alcuni sassolini,
sicuramente per
avere una pista da seguire qualora volessero tornare indietro,
inconsapevole
che anche altri avrebbero potuto usare i suoi segnalini per trovarli.
Le
mie mummie iniziarono a correre all’impazzata verso quel
percorso, urlando e sbraitando senza freno. Tutto questo
andò avanti fino a
quando non si trovarono di fronte all’ingresso di un altra
galleria. Uno di
loro, per mio ordine, andò in perlustrazione e, quando
udimmo il suo verso di
vittoria, tutti quanti lo seguirono.
Tutti
tranne me.
A
differenza di quelle creature disgustose, infatti, io
avevo seguito anche le tracce lasciate dalle loro impronte, sul
terreno, e mi
ero resa conto che le stesse si interrompevano molto prima della
galleria
appena varcata dalle mummie. I sei ragazzi avrebbero potuto fuggire
solo in una
maniera.
“Ma che bravi...
siete più astuti di
quanto m’immaginassi!”
esclamai, affacciandomi sul lago, il
quale era tornato ad essere piatto e liscio come l’olio.
Almeno
in apparenza, dato che coi miei poteri riuscivo a
percepire ogni movimento di quelle cellule d’acqua.
Tutti
e sei avevano sicuramente approfittato del trambusto
per tuffarsi in acqua, nuotare all’indietro verso
l’uscita della prima galleria
per poi nascondersi nuovamente.
D’altronde,
riuscivo ancora a sentire l’aura di Chi, la
quale non era in grado di azzerarla come i suoi amici.
“E adesso...
vediamo come cercherete di
fuggire!” affermai,
iniziando a tornare indietro lentamente, con
un ghigno di vittoria stampato sul volto.
Non
avevano più vie di fuga. Non potevano saperlo, ma io
conoscevo quelle gallerie a menadito e sapevo che, ben presto, i sei
ragazzi si
sarebbero ritrovati circondati dalle mummie. Giusto qualche minuto di
pazienza,
e i miei burattini sarebbero sbucati in tutte le direzioni,
intrappolandoli in
una morsa mortale.
I
versi delle mummie ripresero, più forti che mai, e
l’aura
di Chi si trovava nello stesso punto di prima. Era finita.
Avrebbero
dovuto usare tutte le loro forze per sconfiggere
quegli esseri apparentemente immortali, e il numero di nemici era
troppo
elevato affinchè potessero sopravvivere prima del ritorno di
Simon e ALFA Kairi.
BETA
Chi,
però, doveva sopravvivere... non era ancora il
momento...
Mi
affrettai velocemente a raggiungere il punto in cui le
mummie stavano urlando, quando mi resi conto di uno strano cambiamento
nell’aura di Chi.
Mi
resi conto subito di aver commesso un gravissimo errore
di valutazione.
Avevo
dato per scontato che tutti e sei non sarebbero
fuggiti via dalla grotta, per via della promessa fatta ai due adulti...
...
ed invece avevano deciso di scappare dalla voragine
che si affacciava alla superficie!
Cosa
ancora più grave, invece di fuggire volando, avevano
deciso di arrampicarsi sulle pareti. Le loro capacità
fisiche, d’altronde,
glielo permettevano. Perfino una mortale come Chi, coi poteri donatole
dal
Key-Blade, aveva acquisito le capacità necessarie a compiere
un impresa simile.
Quando
raggiunsi le mummie, i sei ragazzi erano riusciti a
scappare in superficie, e tutti i loro amici erano giunti a salvarli.
“Bella mossa...
vi ho sottovalutato...”
ammisi io, celandomi nuovamente nell’ombra prodotta dalla
galleria “...
vorrà dire che dovrò trascinarvi qui in
un’altra maniera... con una nuova
trappola! Dovrò soltanto trarre in inganno quella povera
incosciente!”
***
Fuori
dalla Caverna, in una radura della foresta vicina ad essa...
21:00
BETA
CHI
Nuotando
nel verso opposto, riuscimmo a intravedere quella
marmaglia di morti viventi e, per qualche sorta di miracolo, io e tutti gli altri non
fummo notati.
Non
ci fu bisogno di capire come avessero fatto a capire
dove ci trovassimo, dato che Uraraka aveva ancora attivo il suo quirk
gravitazionale sui sassi. Saggiamente, l’aspirante eroina
aveva deciso di
mantenerle in levitazione per distrarre i nostri nemici. Grazie agli
allenamenti nel liceo Shiketsu, Uravity era in grado di muovere gli
oggetti che
toccava, come una esper di altissimo livello. In questo modo, aveva
fatto credere
alle mummie che noi avessimo percorso la nuova galleria, mentre in
realtà
eravamo tornati verso la prima entrata della grotta, ovvero quella da
cui
eravamo giunti assieme a Simon e ALFA Kairi.
Sapevamo,
purtroppo, che quei cosi non avrebbero abboccato
alla nostra esca ancora a lungo e che presto o tardi ci avrebbero
chiuso a
panino.
Ci
restava, perciò, una sola alternativa alla morte certa...
...
fuggire dalla grotta e risalire in superficie dalla
voragine.
Fu
la scelta più saggia. Anche se non non potevamo volare
come Ochaco, non utilizzando il nostro KI, arrampicarsi su quelle
pareti
sporgenti fu una passeggiata per tutti gli altri. Emerald si
offrì di portarmi
sulle sue spalle, ma non ce ne fu bisogno. Come ero riuscita a cadere
da trenta
metri senza farmi male, potevo sicuramente arrampicarmi su una parete
rocciosa
a buona velocità.
Avevamo
disobbedito agli ordini di Simon e ALFA Kairi,
certo, ma per salvarci la vita. Per fortuna, quelle mummie rimasero
lì dove
stavano fino all’arrivo di tutti i nostri amici, ai quali
raccontammo quanto
accaduto.
Passammo
la sera in una radura non molto distante dalla
voragine, così da non rischiare un improvviso assalto da
parte dei morti
viventi. In quel pomeriggio, ALFA Kairi mi insegnò tutte le
magie che potevo
usare con il Key-Blade. La magia Fire mi permetteva al massimo di
accendere una
sigaretta con la flebile fiammella che fuoriusciva dalla punta del mio
Key-Blade, a dimostrazione di quanto fossi ancora debole, ma sempre
meglio di
niente.
A
differenza di tutti gli altri miei compagni, io non avevo
nemmeno una traccia di Cellular Power nelle mie vene, non essendo una
partecipante al Torneo del Potere, e questo era un grandissimo
svantaggio.
Perfino Hiro o GoGo, i più scarsi tra di loro, erano
centinaia di volte più
forti di me.
Durante
la cena, Ai rivelò a tutti un piccolo particolare
della nostra breve avventura, lasciandomi completamente sbigottita.
“Un
tizio vestito di nero...” affermò Simon,
rivolgendosi
a sua sorella “... pensi possa essere uno
dei MIB?”
“No...
non indossava gli abiti tipici
dell’organizzazione. Il cappotto e il cappuccio
facevano parte dello stesso
capo di abbigliamento, che aveva anche una zip argentata molto ampia.
Erano
abiti molto simili a quelli che indossavano Roxas e Xion due notti fa”
“Questa
non ci voleva...” ammise ALFA Kairi,
decisamente preoccupata “... li usano coloro che
viaggiano tra i varchi
oscuri, per non essere travolti dall’energia negativa del
portale. Sono illegali
anche questi... oltre che pericolosi. Chi non conosce i principi di
questi
viaggi, rischia di non raggiungere la destinazione desiderata... o
peggio... ne
rimane corrotto per sempre!”
“Posso
farle una domanda, regina Kairi?” le chiese
improvvisamente Peach, incuriosita dalla risposta della sovrana
“Per
caso, l’Oscurità ha a che fare con il KI Demoniaco?”
“No.
Il KI non ha nulla a che fare con la
Luce o l’Oscurità. Queste ultime sono
proprietà intrinseche al Cuore, ovvero
sono parte di esso sin dal giorno in cui nasciamo. Ogni
scelta che compiamo,
ogni azione che svolgiamo provoca una pendenza tra la Luce e
l’Oscurità nella
nostra Anima, proprio come una bilancia. Un Cuore è sano
quando la Luce è
preponderante... al contrario, se l’Oscurità
divora noi stessi, non si ha una
lunga vita”
“Kairi...
tu, per caso, sai usare il KI Divino?”
le chiese Simon, ricevendo però una risposta negativa.
“No,
Simon... a differenza della mia alter-ego, io non ho
potuto svolgere alcun allenamento per dieci anni di fila a causa dei
miei
impegni. Nel suo caso, c’era BETA Dragon che si occupava
della burocrazia nel
regno... nel mio, non c’è ancora nessun
altro in grado di sostituirmi. Sono
riuscita a raggiungere al massimo il Secondo Livello del Super Sayan,
del quale
però non ho una padronanza assoluta”
“Perciò
non hai potuto sviluppare il tuo potenziale...
poco male, i Sayan sanno potenziarsi con estrema facilità!
Questo significa che
gli unici due in grado di combattere con il KI Divino, tra di noi,
siamo io ed
il terrestre...” ammise Freezer,
scuotendo la testa “...
accidenti... speravo in meglio, a dire la verità...”
“HA!
Questa mi è nuova!” affermò
Goten, divertito “Da
quando in qua l’imperatore ha bisogno di una mano per
sconfiggere i suoi
nemici?”
“Parli
proprio tu, che sei immensamente più debole di
me!”
Colpito
ed affondato.
Goten
andò a deprimersi in un angolino, sotto un albero,
mentre altre due persone si affiancarono a Simon e Freezer, con una di
loro che
affermò con orgoglio.
“Voi
due! Guardate che Kale sa usare il KI Divino
perfettamente!”
“CA-CAULIFLA-SAN!”
esclamò, imbarazzata, Kale davanti
all’uscita della sua compagna.
Facevano
parte del sesto universo, se non mi sbagliavo.
Erano guerriere sayan di livello eccellente, ben stimate da Goku e
Vegeta.
Avevano all’incirca una ventina d’anni, a giudicare
dal loro aspetto.
“Ottimo!
Questa è una buona notizia!”
dichiarò Simon,
rivolgendosi a Caulifla “Sento che tu non
sei lontana dal possedere il
suo stesso livello!”
Doveva
averla lusingata, a giudicare dagli occhi a stella
che gli rivolse. Ai Sayan piacevano sicuramente i complimenti sulle
loro
capacità combattive.
“Già!
Io e lei ci siamo allenate ogni giorno, dal
termine del I Torneo del Potere. Durante l’ultimo mese, per
di più, abbiamo
intensificato gli allenamenti! Tu
dovresti saperlo, Hunter
Warrior... eri con noi, sul pianeta degli Hakai-Shin con Whis e Vados...
Vados-Sama...”
La
sayan smise improvvisamente di parlare e abbassò lo
sguardo, ancora turbata. Stava soffrendo ancora per la morte degli
angeli a
cui, comprendemmo tutti, lei tenesse tantissimo.
“Gli
angeli ci hanno sottoposto a un allenamento
durissimo” continuò Kale per
lei, con un evidente tono di amarezza
nella sua voce “Con la trasformazione in SS
Leggendaria, io sono riuscita
a imparare l’utilizzo del KI Divino prima dei miei compagni,
ma sia Cabba che
Caulifla possono apprendere con la pratica ciò che io ho
appreso con il talento”
“Allora
perchè non provate a usare la Fusione?”
domandò loro Bra, dimostrandosi intelligentissima nonostante
la giovane età.
La
figlia di Vegeta non aveva tutti i torti. Se Caulifla e
Kale si fossero fuse con la danza Metamor imparata da Bra e Pan,
sarebbero
diventate forti a sufficienza da combattere contro i Deadly Sins senza
alcuna
fatica.
“La
Fusione Metamor ha soltanto una durata di mezz’ora...
e dura ancora di meno se le due persone che si fondono sono troppo
forti...”
ci rivelò Ub, avvicinatosi anche lui a noi “Ce
lo ha spiegato
Goku-Sensei...”
“Ci
sarebbe la Fusione coi Potara, ma noi due ne siamo
sprovviste e durerebbe soltanto un’ora. La tua
proposta, tuttavia, non è
affatto da scartare, piccola! In caso di emergenza, fonderci potrebbe
darci un
improvviso vantaggio” ammise Caulifla,
avvicinandosi comunque a Bra e
osservandola con crescente curiosità “Se
non sbaglio, sei la figlia del
principe, non è vero?”
“Esatto!”
“Lo
sai che sei davvero molto forte?” le
disse
la donna, rivolgendole un sorriso davvero stupendo “Quando
avevo la tua età,
io non avevo un KI così elevato! Diventerai sicuramente una
guerriera
formidabile!”
Grata
dei complimenti ricevuti, Bra arrossì compiaciuta.
Sì.
I Sayan amavano i complimenti sui loro stili di combattimento. Ora era
ufficiale.
Non
mi aspettavo che Caulifla, all’apparenza arrogante e
spocchiosa con tutti, fosse così dolce con i bambini. Era un
lato di lei che
non conosceva nessuno di noi, forse solo Kale, la quale
accennò un semplice
sorriso alla sua compagna. Le aveva rivolto uno sguardo, io mi resi
conto, che
soltanto la persona che amava davvero era in grado di comprenderlo.
“Grazie!
Ho anche una mia amica che sta con noi, di
nome Pan! Lei è forte quanto me... e Goten, anche se a volte
si comporta da
bambino...” Bra indicò lo zio
della sua migliore amica, ancora depresso
“... sa raggiungere il secondo stadio del SS!
Possiamo darvi una mano, tutti
e tre, se lo desiderate!”
“Tutti
quanti daremo una mano!” si aggiunse Eraser
Head, con decisione “Tirarsi indietro
equivale a morte certa! Ormai non
si torna più indietro...”
Già.
Eraser Head aveva ragione.
Nessuno
poteva tornare indietro...
...
nessuno...
...
nemmeno io!
Dopo
quanto avessi scoperto da Ai, decisi di agire.
“Voglio combattere anche io...”
[Why
Do You Leave Me Alone Now - BEST OST IN THE WORLD]
Tutti
quanti si voltarono verso di me, a dir poco sbigottiti
dalla mia affermazione.
“Chi...
cosa hai detto?” mi domandò Masumi,
faticando
a dire quelle parole per quanto fosse sorpresa.
“Avete
sentito benissimo... voglio imparare a
combattere” insistetti io, più
decisa che mai “So che non
riuscirò a sconfiggere nessun avversario e che non
riuscirete a darmi degli
insegnamenti in grado di raggiungervi in meno di una settimana. Io...
io voglio soltanto sentirmi più sicura di me stessa. Voglio
avere una
garanzia personale, un qualcosa che possa darmi una
possibilità qualora io
venissi catturata. In questi giorni... voglio che qualcuno mi
insegni a
difendermi, come ha fatto Kairi questo pomeriggio...”
“La
risposta è no!”
A
dichiararlo, con mio grandissimo stupore fu la stessa ALFA
Kairi, con una fermezza e un’autorità che non dava
modo di porre obiezioni. C’era
soltanto un piccolo problema.
Nemmeno
io volevo rinunciare.
“Eraser
Head ha ragione” affermai, senza
alcuna paura, alla regina “Ai, Emerald,
Cristal, Midoriya ed Ochaco sono
scappati da quella situazione per miracolo e io non ho potuto far altro
che
rendere difficile la riuscita della fuga, perchè non ho mai
combattuto o svolto
un allenamento in tutta la mia vita.
Bastava che commettessi un
errore, mentre mi arrampicavo sulla parete della grotta... e
la mia incapacità ci avrebbe condannati a morte certa! Se
passerete il resto di
questa prigionia a proteggermi, dimezzeremo le nostre forze ed i Deadly
Sins ne
approfitteranno!”
“Chi!
Non farti prendere dai sensi di colpa!” mi
rimproverò ALFA Kairi, su tutte le furie “Il
tuo compito lo conosci già e
non è cambiato da allora! Devi occuparti dei feriti che ci
saranno con la magia
che ti ho imparato! FINE DEL DISCORSO! Ti ho
insegnato quegli
incantesimi perchè potrebbero esserti utili in qualsiasi
circostanza... ma
ti proibisco di scendere in campo! Diablo
ed i suoi scagnozzi puntano
a te, Chi... MI SEMBRAVA DI AVERTELO GIA’ DETTO!!!”
“QUESTO
NON CAMBIA NULLA!!!”
Tutti
quanti sbarrarono la bocca davanti alla mia reazione
incollerita. Perfino ALFA Kairi rimase visibilmente sgomenta dalla mia
determinazione.
Avevo
raggiunto il limite...
...
no... l’avevo superato da parecchio.
“Chi...”
“NO!
SONO STUFA! NON VOGLIO PIU’ ESSERE DIFESA! MI SONO
ROTTA LE PALLE DI SENTIRMI INUTILE, DI ESSERE UN PESO PER TUTTI VOI!
NON VOGLIO
PIU’ RESTARE IN DISPARTE... ANCHE A COSTO DI MORIRE... IO
VOGLIO COMBATTERE!”
“Io...
io non ti ho mai detto che sei inutile, Chi...”
“Non
prendiamoci in giro, sua maestà... ormai sappiamo
benissimo chi sia il vero obiettivo dei Deadly Sins. So benissimo... di
essere io la persona in cima alla loro lista!”
La mia rivelazione la colse definitivamente alla sprovvista. Ora lei non sapeva più come reagire. Non poteva sapere quello che mi era stato raccontato da Ai. Non poteva sapere che io ero, con tutta probabilità, forte abbastanza da proteggere me stessa.
ALFA
Kairi doveva soltanto fidarsi del mio giudizio, ma non voleva farlo.
“Chi...
ragiona, ti prego...” mi supplicò lei,
meno
severa ma sempre decisa “... in altre situazioni ti
avrei dato ragione... ma
torna alla realtà! Ti ho dato
un Key-Blade soltanto stamattina!
Sai usare a malapena le magie basilari!
Non saresti nemmeno
dovuta partire con me, in base agli ordini di Chronoa! Lo
so... è
frustante, e per prima so cosa si prova perchè
l’ho vissuto sulla mia pelle.
Ma... se tu dovessi morire, Chi... noi verremo...”
ALFA
Kairi si tappò nuovamente la bocca, in preda al panico.
Un’altra, straziante rivelazione era saltata fuori.
“Perchè...
perchè devo essere cattiva per farmi rivelare
la verità?” le domandai io, faticando a
trattenere le lacrime “SE IO
DOVESSI MORIRE, CONDANNEREI A MORTE TUTTI VOI! ERA QUESTO CHE STAVI PER
DIRE,
REGINA KAIRI?! GRAZIE TANTE... CI ERO ARRIVATA ANCHE DA SOLA!”
“Chi...
ti prego... cerca di capire...”
“COSA
DOVREI CAPIRE?! NEL PEGGIORE DEI CASI PASSEREI
ANNI, SE NON TUTTA LA MIA VITA A FUGGIRE DA DIABLO, LILITH, GLACIAL ED
I LORO
SCAGNOZZI, TUTTO PERCHE’ SONO UNA PRINCIPESSA DI NON SO CHE
COSA, CHE NON SA
NEMMENO SALVARSI DA SOLA! NON CI VUOLE UN GENIO PER CAPIRE LE
CONSEGUENZE DI
UNA MIA DIPARTITA... MA PREFERISCO AFFRONTARE LA MORTE FACCIA A FACCIA
PIUTTOSTO CHE NASCONDERMI COME UNA CODARDA!”
Il
dolore e la frustrazione che provavo furono troppo grandi
da sopportare. Non riuscii a restare insieme a loro un secondo di
più e scappai
via, nonostante alcuni dei partecipanti avessero provato a fermarmi.
***
SIMON
Ciò
a cui avevo assistito mi aveva lasciato completamente
senza parole. Mai mi sarei immaginato che Chi potesse desiderare di
lottare
assieme a noi, e non mi ero reso minimamente conto di cosa le stesse
passando
per la testa.
Quando
aveva intuito di essere uno dei veri bersagli dei
Deadly Sins?
Lei
stava soffrendo e non avevo potuto far nulla per
consolarla. Ero rimasto immobile come un baccalà, senza
sapere come risponderle.
Furono
BETA Emerald, BETA Cristal e Majin Bu a cercarla,
seguendo le tracce evidenti lasciate dalla sua fuga, mentre noi
rimanemmo in
attesa del loro ritorno, ben celati dentro la foresta.
“Devo
proprio ammetterlo, Simon Kog...” ammise
Freezer, piuttosto colpito “... la tua
donna ha carattere da vendere!”
“Ed
è anche molto cocciuta, aggiungerei...”
lo
seguì a ruota ALFA Kairi, sospirando esasperata “...
ancora non si rende
conto di quanto sia pericolosa la situazione in cui si è
cacciata. Più si
metterà in bella mostra, più l’intera
missione andrà a farsi friggere!”
“Lei
crede, signorina Kairi?” le
domandò però
Ai, con sincerità “Sa... io credo di
capire cosa prova Chi, in questo
momento. Si sente chiusa in gabbia, circondata dai suoi
nemici, e
tutti i suoi
compagni la stanno proteggendo a costo della
loro
vita”
“Per
una ragazza come Chi è dura accettare che
qualcuno possa morire per salvarla...”
compresi io, avendo imparato a
conoscere quella donna straordinaria “...
preferirebbe lasciarsi
catturare, piuttosto che vedere anche solo uno di noi morire per lei.
Già... in fondo questi sentimenti li ho provati anche io”
“Li
abbiamo provati quasi tutti, a dire il vero...”
constatò Ran, abbassando lo sguardo per terra.
L’unico
suono che si udì, per qualche secondo, fu il fruscio
delle foglie provocato dal caldo vento di sud-ovest.
“Quando
ho detto a Chi che la comprendevo... io non
scherzavo affatto...” dichiarò
senza alcun pentimento la regina,
avvicinandosi a me e guardandomi dritto negli occhi “...
Simon... sai
benissimo quanto lei sia poco lucida, al momento. Non si sta rendendo
conto dei
suoi limiti e, nella nostra situazione, il suo comportamento
è il peggiore che
può avere. Non abbiamo la più pallida
idea dei veri piani dei Deadly Sins.
Sappiamo solo che Lilith agisce in modo separato da tutti quanti.
Contro cosa
vuole combattere Chi? Siamo sicuri che lei ci abbia detto tutto?
La
nostra missione è già vicina al suicidio...
singolarmente, un Deadly Sins
sarebbe potente quanto un Angelo, se non di più... tu
faresti combattere Chi al
nostro fianco?”
Inutile
prenderci in giro. Sapevo che ALFA Kairi avesse
ragione. La mia ragazza si sentiva così frustrata dalle sue
debolezze che, per
rabbia e frustrazione, aveva deciso di agire per conto suo pur di
salvare me e
tutti i partecipanti del II Torneo del Potere. Riuscivo a comprenderla
perfettamente, dato che io stesso avevo commesso
quell’errore, sino a pochi
mesi prima, e ricordavo perfettamente il rimprovero che mi fece Claudia.
Ma
quello non era il modo adatto per aiutarla. Tenerla al
guinzaglio una persona poteva fare impazzire quest’ultima e
renderla una mina
vagante. C’erano altri modi per dare una mano a Chi.
Forse
ora sapevo come farla ragionare.
“Vado
a cercarla anche io!” dichiarai a tutti,
voltandomi verso Kairi e ordinandole “Voi
aspettatemi qui e non muovetevi!
Io, Emerald, Cristal e Majin Bu siamo più che sufficienti
per recuperare Chi!”
“Allora
verrò anche...”
“No,
Kairi” stavolta fui io a fermarla,
sfidandola con lo sguardo ed affermando, davanti a tutti e senza alcun
timore “Ricordo
perfettamente le parole che mi hai rivolto oggi... anche tu sei una
Principessa
dal Cuore Puro! Se Chi non può mostrarsi ai Deadly Sins...
lo stesso vale per
te!”
“CHE?!
MI PRENDI IN...”
“No...
tu resterai qui, assieme a tutti gli altri! Voi tenetela
d’occhio! Soprattutto lei, Lord Freezer...”
mi voltai verso
l’imperatore galattico, mentre ero pronto a partire verso
l’aura di Chi “...
non me ne volere, imperatore. Non la perda di vista,
per nessuna
ragione al mondo. Ci dovrai molte spiegazioni,
quando tornerò con la mia
ragazza... e farai meglio a spifferare tutto! Lo stesso vale per la tua
sottoposta!”
Peach
divenne bianca come un fantasma mentre l’alieno
sbuffò
con insoddisfazione, ma non accennò alcuna protesta. ALFA
Kairi, d’altro canto,
sembrava nuovamente su tutte le furie.
“Simon
Kog... a che gioco stai giocando?! IO
NON POSSO RIMANERE IN DISPARTE!!! ANCHE IL MIO REGNO E’ IN
PERICOLO!!! SONO
RICERCATA QUANTO TE!”
“Non
mi interessa... tu stessa l’hai detto! Le
Principesse dal Cuore Puro non possono esporsi, per nessuna ragione al
mondo.
La loro morte ci condannerebbe tutti... perciò, se
dovrai combattere, dovrai
farlo in bella vista davanti a me, affinchè possa aiutarti e
proteggerti. Non
solo... se Chi vuole imparare a difendersi, allora la
aiuterò... e se mi
renderò conto che potrà combattere al mio fianco,
sarò il primo a farla
scendere in battaglia!”
“SEI
UN VERO IDIOTA! NON HO BISOGNO DI ESSERE DIFESA!
DAVVERO STAI PARAGONANDO LA MIA SITUAZIONE A QUELLA DI CHI?! IO HO
AFFRONTATO
GUERRE ED ESPERIENZE ATROCI, A DIFFERENZA DELLA TUA RAGAZZA... IO SO
COMBATTERE! LEI N...!”
ALFA
Kairi si paralizzò per lo shock, e crollò in
ginocchio
a causa del mio attacco. Non avevo Zero dentro di me, ma sapevo ancora
spremere
il cervello dei miei avversari senza alcuna difficoltà. Per
di più, la mia
forza era immensamente superiore alla sua.
Poteva
anche essere una regina, poteva anche impartire
ordini ai suoi sudditi...
...
ma con me non avrebbe funzionato.
“Questo
non cambia nulla, per quanto mi riguarda...”
affermai, senza alcun rancore, spiazzando totalmente la regina, la
quale si
teneva la testa con terrore “La tua
posizione, come quella di Chi,
reggerebbe se non ci fosse nessuno più forte di te... ma
questo non è il caso.
La maggior parte di noi ti supera in potenza, Kairi, e questo non puoi
negarlo.
Se devo scegliere a chi affidare la mia vita, non punterei il
mio dito su
una regina che non riesce a gestire una situazione più
grande di lei”
Quello
che pensavo era la pura e sola verità. In quelle
poche ore in cui l’avevo conosciuta, ALFA Kairi mi era
sembrata molto
determinata, ma anche più istintiva rispetto alla sua
controparte della
dimensione BETA.
Gran
parte dei motivi potevo ritrovarli semplicemente nel
suo passato, a me raccontato da Chi. La donna dai capelli rossi aveva
subito le
più tremende e atroci torture, dentro quel campo di
concentramento. Per
salvarsi, si era dovuta arrampicare su qualsiasi colpo di fortuna le
fosse
capitato innanzi al suo cammino, e questo le aveva permesso di ottenere
grande
prestigio e rispetto nel suo ruolo di Regina di Roma.
Quella,
tuttavia, non era una missione suicida come ce
l’aveva descritta. Noi non eravamo prigionieri inesperti e
incapaci come quelli
del Carcere di Hollywood, ma lottatori di arti marziali, guerrieri,
soldati o
eroi, con esperienze simili o perfino maggiori rispetto alle sue.
Avremmo
dovuto trovare qualcuno in grado di gestire quella
situazione al meglio, e ALFA Kairi non se ne era dimostrata capace. Era
un dato
di fatto. Lei non conosceva tutte le nostre capacità. Lei
non sapeva come
comportarsi con noi, anche perchè ci aveva conosciuto da
sì e no un giorno.
C’era soltanto una persona che, in quel momento, sapesse
tutte le capacità di
noi lottatori con lucidità.
Si
trattava della ragazza che era appena scappata nella
foresta.
Annullai
la mia tecnica, permettendole di riprendersi sotto
lo sguardo agitato di tutti i presenti.
“E’
pazzesco... questo è ingiusto da parte tua...”
“...
forse... ma fin quando non otterrai la mia completa
fiducia, tu resterai vicino a me e a Chi. Solo
così saprò come sfruttare al
meglio le vostre capacità senza mettervi in pericolo... o
senza farvi venire
una crisi di nervi!”
Iniziai
ad allontanarmi, verso la direzione del KI di Chi e
dei suoi inseguitori, mentre ALFA Kairi abbassò lo sguardo
totalmente sconfitta
dalle mie parole.
Mi
dispiaceva davvero tanto. Sapevo che quella donna fosse
una brava persona, di buon cuore, ma non avevo altra scelta.
Al
mio ritorno, avremmo dovuto stabilire dei veri ruoli
nella nostra combriccola.
***
Orario Indefinito
MOMO
Ero nel panico più
totale. Nonostante le mie nuove ed enormi capacità, quella
donna di nome Nell
era riuscita a catturarmi e portarmi via dalla Tower of Victory senza
che
nessuno se ne rendesse conto. La mia sequestratrice aveva usato una
strana
barriera di energia, per me impenetrabile, nella quale mi aveva
imprigionato
dall’aspetto molto simile a una sacca. Sperai con tutto il
cuore che qualcuno
venisse a liberarmi, ma più i minuti passavano
più le mie speranze si
affievolivano.
Quanto tempo era
passato? Un’ora? Due? I miei amici non sarebbero dovuti
intervenire subito?
La barriera,
improvvisamente, venne fatta crollare e io riassaporai il profumo
dell’aria
pulita. Mi trovavo sulle pendici di una collina in fiore, e non
percepivo più
l’aura dei miei amici. Dove diavolo ero andata a finire?
“E’ inutile che
continui a controllare... sei su un pianeta disabitato,
ragazzina!”
Mi voltai inferocita
verso Nell Celebrindal, ma mi accorsi che ci fosse qualche stranezza.
La prima
riguardava la sua aura. L’avevo intravista poco prima che
iniziasse la prima
fase del torneo, e la sua aura era completamente differente.
Possibile che…
…
un momento! Ma
quella che aveva sulla faccia era...?
Con decisione,
quella donna si strappò la maschera di plastilina che aveva
in faccia e si
tolse le lenti a contatto. Inoltre si slacciò
l’enorme giaccone e lo gettò a
terra, mostrandomi finalmente il suo reale aspetto.
In realtà era una
giovane donna sulla trentina, di colore, dagli occhi azzurri e senza
nemmeno un
capello in testa. Aveva tre tatuaggi molto variopinti: uno era sulla
sua stessa
faccia, sul suo lato sinistro, e rappresentava un uccello; il secondo
era un
sole nero sul suo deltoide sinistro; infine, una tartaruga samoana sul
suo
ventre scoperto. Solo una semplice fascia celeste le copriva il
prosperoso
seno. Di sotto, invece, aveva un telo appeso alla vita con una corda da
saio
francescano, per coprirle le altre nudità e le gambe. Non
indossava alcun paio
di scarpe, mentre sulle spalle portava un faretra colma di frecce.
L’arco, invece, lo
aveva già puntato verso la mia direzione ed era
già carico di una freccia,
dalla cui punta stava colando una sostanza molto simile al temuto
Sangue di
Goblin che avevo conosciuto durante la Prima Fase. Avevo le cellule di
Buu,
vero, ma non ero certa che quel veleno potesse uccidermi o meno. Era
meglio non
provocarla. Faceva parte di qualche universo che non conoscevo?
“Sbagliato...
io provengo dalla Dimensione
Perpendicolare!”
Rimasi senza parole davanti
alla sua rivelazione. Prima di tutto, sapeva leggere il pensiero e
questo non
era un bene per me. Dovevo fare più attenzione.
Era forte, eppure
ero sicura non avesse partecipato al Torneo...
... la sua aura
era molto elevata e mi sarei resa subito conto di lei, durante la Prima
Fase.
“Cosa vuoi da me?
Perchè mi hai allontanato dai miei amici?”
le domandai, cercando di
racimolarle quante più informazioni possibili “E
soprattutto... chi
diavolo sei?!”
“No, mia
cara... non ho voglia di perdere tempo a chiacchierare con una mocciosa
come te”
mi frenò tuttavia l’indigena, senza troppi giri di
parole “Ti ho rapita
perchè mi sarai utile in ciò che faremo... e
non mi interessa se sarai
d’accordo o meno! Se vuoi tornare dai tuoi compagni viva, ti
conviene obbedirmi
senza fare alcuna storia!”
Sembrava troppo
sicura di se. Potevo affrontarla? Al momento non conveniva.
“Se vorrai
continuare a usarmi, ti conviene dirmi la verità... posso
fuggire da qui
quando e come voglio!”
“Non sei per
niente credibile, Momo Yaoyorozu!” mi
freddò velocemente la mia
sequestratrice, affermando “Se tu fossi
stata davvero così forte, saresti
fuggita facilmente dalla barriera in cui ti avevo imprigionata. E se
speri che
i tuoi amici vengano a salvarti...”
aggiunse, notando che avessi provato
a dire un’altra frase “... sappi che
abbiamo viaggiato in modo tale che la
tua aura non potesse essere percepita. Al momento siamo solo io e te...
e
credimi se ti dico che obbedirai a ogni mio ordine, che ti piaccia o
meno!”
Quella puttana non
mi stava lasciando modo di ribattere. Stava anticipando tutte le mie
reazioni,
come se fossi un libro aperto. Era chiaro che, tra di noi, ci fosse un
abisso
in termini di esperienza e forza combattiva.
Non mi restava
altra scelta che stare al suo gioco e sperare di trovarle un...
“Speraci pure,
cretina...”
Cazzo! Che
stupida! Lei sapeva leggere la mente!
Il mio istinto da
Majin mi urlò di abbassare la mia testa, e lo feci.
Quel semplice
gesto mi salvò la vita.
Nel momento in cui
la freccia venne scoccata, un suono talmente assordante avvolse il mio
udito,
mentre la terra sotto i miei piedi si crepava, come se fosse scoppiato
un
fulmine. Il mio corpo, inoltre, venne sbalzato via per almeno un
centinaio di
metri e ruzzolò sull’erba, sporcandosi di polvere.
Cosa diavolo era
successo? Era per caso passato un jet militare sopra le nostre teste?
Il mio corpo da
Majin iniziò a ricostruire e guarire le parti danneggiate,
mentre quella donna
si voltò verso di me, soddisfatta.
“Guarda la montagna
alle tue spalle... quello che vedi è
soltanto un assaggio delle mie vere
capacità!”
Mi rialzai, con
grandissima fatica e con le orecchie che ancora fischiavano a causa
dell’assordante suono, e ubbidii al suo comando.
Quando mi resi
conto che, della montagna, non fosse rimasto nemmeno un grammo di
polvere, ma
solo un immenso cratere annerito, iniziarono a tremarmi le gambe.
“La freccia
che ho scagliato ha superato di gran lunga la Velocità della
Luce, ma grazie al
controllo del mio KI sono riuscita a limitare i suoi danni, altrimenti
avrebbe
avuto lo stesso effetto dell’Hakai di un Dio della Distruzione”
mi
spiegò l’indigena, dopo avermi dato una palese
dimostrazione del suo vero
potere “Se non l’avessi controllata io
stessa, tu non avresti mai potuto evitarla...
la tua Logica, la tua Anima ed il tuo Cuore sarebbero stati cancellati
per
sempre!”
Prima che potessi
rendermene conto, lei mi era già addosso. Mi aveva tappato
la bocca con una
delle sue mani, mentre l’altra aveva cambiato aspetto.
Sembrava quella di un
lupo, con la differenza che le sue unghie erano molto più
lunghe ed affilate...
... e, cosa
ancora peggiore, stava affondando le sue unghie dentro al mio tenero
corpo, il
quale venne immerso nel mio stesso sangue. Fu la resistenza del mio
corpo da
Majin e la sua mano sulla mia bocca che mi impedirono di urlare.
Era il suo sguardo,
tuttavia, a farmi venire la pelle d’oca. Gli occhi erano
diventati due semplici
fessure, e si stava leccando famelicamente le labbra. Niente avrebbe
potuto
incutermi più timore, in quel momento.
Quella non era
un’essere umana!
“Vuoi
scegliere? D’accordo!” mi disse
lei, avvicinando le sue labbra al mio
orecchio e sussurrandomi, con tono affamato e bramoso “Tu
prova a
disobbedirmi... e giuro che dissezionerò il tuo corpo per
trasformarlo nel mio
succulento pranzo. Cosa ne pensi?”
Quelle sue semplici
parole furono più che sufficienti per spingermi alla
sottomissione più totale,
mentre la sua lingua iniziò a leccare il mio sangue dai
vestiti e dalle ferite
del mio corpo, che si rimarginarono nel momento in cui levò
le sue unghie
affilate dal petto. Aveva liberato la mia presa su di me, ma continuava
a
dissetarsi del mio sangue e avevo il terrore di spostarla. Avrei voluto
piangere, ma non mi azzardavo a versare una lacrima per paura che
quella mi
staccasse un braccio per mangiarselo come un aletta fritta di pollo.
Quella donna
era un’alpha naturale, alla quale era impossibile disobbedire.
***