Anime & Manga > The promised neverland
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Autore: Mahlerlucia    04/01/2021    3 recensioni
Dammi la tua mano…
Vedi?
Adesso tutto pesa la metà.
(Leo Delibes)
[Post ch. 37 / 1st season]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma, Ray
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Anime/Manga: The promised Neverland / Yakusoku no Neverland
Personaggi: Emma, Ray (Norman)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: Tematiche delicate, Spoiler!
Numero di parole: 494


 

Hold my hand
 
 

Il fuoco riscaldava i cuori speranzosi dei più piccoli, abbandonati ad un sonno sul quale Gilda si era presa la responsabilità di vegliare. Accanto a lei giaceva Don, troppo stanco per poterle davvero dare una mano.
Emma si era allontanata dal gruppo non appena avevano terminato di consumare i panini tenuti in caldo per la cena.
A Ray questo particolare non era sfuggito. Era ben conscio del fatto che dietro lo sguardo fiero e battagliero della sua più cara amica vi erano nascoste la paura e l’amarezza dovute alla mancanza di chi, purtroppo, non era stato fortunato quanto loro.

La trovò riversa e tremate sotto un’enorme quercia secolare, intenta a combattere contro un sogno irrequieto.
S’inginocchiò con l’intento di svegliarla e riportarla accanto ai compagni, dinnanzi al calore del falò.

“Norman...”

L’orecchio bendato aveva era circondato da sangue rappreso, tanto che il ragazzo pensò di cambiarle la garza con quella di scorta che conservava nello zaino.

“Norman... non permetterò che ti facciano del male...”

Ray non poteva continuare a fingere di non aver udito il nome di quel compagno che non c’era più, di quell’amico d’infanzia che si era sacrificato in nome della loro salvezza.
Dagli occhi serrati di Emma sgorgarono improvvisamente calde lacrime dense di nostalgia e di sensi di colpa che non l’avrebbero mai abbandonata. Tremò in maniera ancor più violenta, al punto che Ray non poté far altro che constatare quanto i suoi deliri derivassero da una condizione febbrile piuttosto preoccupante.
Decise di avvolgerla con delicatezza nel plaid che aveva portato con sé, per poi medicarle l’orecchio stando attento a non arrecarle alcun dolore. Osservando quanto fosse piena di vita e d’inquietudine anche in quella situazione sfavorevole, giurò a sé stesso che l’avrebbe protetta a tutti costi.

“Norman... dove sei?”

Ray si accovacciò al suo fianco e attese che il fazzoletto bagnato che le aveva poggiato sulla fronte le portasse un minimo di refrigerio. Mantenne lo sguardo vigile su di lei fintantoché la vide voltarsi nella sua direzione, portando il panno umido a disperdersi sul terreno. Gemeva mentre continuava a stringere il pugno attorno a un lembo del plaid.

“Emma.”

Un lieve sussurro tra le sue labbra, con ogni probabilità non pervenuto.
Cercò le dita racchiuse in quel pugno per stringerle forte, per donare loro quella vicinanza di cui Emma aveva estremamente bisogno.
Anche i guerrieri hanno le loro debolezze, Emma.

“Norman sei qui... sei qui! Finalmente!”

Ray digrignò appena i denti, cercando di tenere sotto controllo quel tornado di emozioni che stava facendo capolino nel suo petto. Non sopportava di vederla in quello stato; e ancor di più, detestava ricordare cosa fosse successo realmente al suo amico più fidato.

“Sì, sono qui Emma. Ora riposa.”

Norman avrebbe detto lo stesso, ma chissà, forse non si sarebbe messo a piangere come un debole.
Emma sorrise nel sonno, consapevole di quanto la presenza di Norman fosse ancora viva in loro, più forte che mai.
Anche i guerrieri hanno le loro debolezze, Ray.
 
  
 
 
Let me sing a lullaby
As you close your eyes
And as you're drifting off to sleep
How i hope that the dreams that you find are bright…
 
- Isabella’s Lullaby -









 

 Angolo dell’autrice


Ringrazio tutti coloro che passeranno a leggere e a recensire questa mia piccola flashina! :)

La mia prima esperienza nel fandom di “The Promised Neverland” e devo dire che sono davvero molto emozionata a riguardo!
In attesa dell’uscita della seconda stagione e premettendo che non ho letto ancora il manga per intero (sono al volume 6 + qualche spoiler qua e là), ho scritto questa piccola flashina senza pretese, pensando a come si sentissero realmente Emma e Ray in seguito alla loro fuga dalla Grace Field House, ripensando soprattutto a quanto tutto sia stato possibile anche grazie al preziosissimo aiuto di Norman. Non aggiungo altro per evitare spoiler (l’avvertimento è stato inserito comunque, non si sa mai).
Spero solo che questo piccolo missing moment possa avervi lasciato qualcosina di bello! :)

Al termine del testo riprendo una parte della prima strofa della canzone di Isabella (link sotto, se volete piangere anche voi).
Isabella’s Lullaby -> https://www.youtube.com/watch?v=QQj1YBlFQm0

La storia è scritta in terza persona e al tempo passato.

Grazie ancora a chiunque deciderà di passare di qua! ^^

A presto,

Mahlerlucia
 



 
   
 
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