Questa volta torno con poco più di una Drabble (il limite di 110 parole è impossibile da rispettare, per una che aggiunge aggettivi come se piovesse). Sempre Obikin, sempre a caso.
Ci sarà un seguito? Chi può dirlo.
Controllo
È il controllo a piacergli.
Anakin lo sente nelle spinte del maestro e nella Forza – e in quella salda presa tra i suoi capelli.
Obi-Wan non è posato né calmo al buio della stanza; lo tiene fermo con prepotenza, piegato sul tavolo e al suo volere. Nessuna gentilezza o comprensione nei suoi gesti: semplice sfogo d’istinti – egoismo feroce e puro.
E Anakin si arrende al crudele piacere di catene che Obi-Wan passa dai propri polsi ai suoi. Accetta quello scambio temporaneo con pazienza e dedizione, in un atto di paradossale rispetto del proibito; subisce e pretende quella ferocia che sa essere anche una vendetta – taciuta e confinata in quei momenti di sudore e carne, amaro risultato di un rapporto in disequilibrio da sempre.
Il sesso è un palliativo, facile alternativa a parole troppo cariche di passione, e la verità rimane soffocata insieme ai gemiti.
(Si capisce che non avevo idea di come finirla?)
Alla prossima (?),
Ame Tsuki