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Autore: love_cookies    10/01/2021    0 recensioni
La guerra tra York e Lancaster continuava, la rosa bianca contro la rosa rossa, cugini contro cugini. La mia famiglia, i Ware, avevano dichiarato fedeltà a re Edward IV di York e quella mattina con il reggimento sarebbe passato proprio tra i nostri territori.
Lady Diana era pronta a salutare il re, ma il destino ha in serbo per lei qualcosa di diverso.
[OC/Richard III]
Genere: Avventura, Fluff, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Plantagenet / Edward IV, George Plantagenet, Nuovo personaggio, Richard Plantagenet / Richard III
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La luce argentata della luna si rifletteva sul suo abito bianco rendendolo simile ad un angelo, le spalle larghe della giacca parevano le ali e i capelli leggermente mossi da una brezza gli davano un’aria divina.

“Lady Ware”, qualcosa non andava, non mi aveva mai chiamata così, “Devo confessarvi una cosa… George” il mio cuore batteva così forte che quasi non riuscivo a sentire quello che diceva. “George si è alleato con Warwick per detronizzare Edward, ha chiesto il mio appoggio, ma ho rifiutato.” Sgranai gli occhi, tutto mi sarei aspettata, ma mai una rivelazione simile, mi mise una mano sul fianco e mi tirò a sé e continuò “L’idea è di far sposare le due figlie Isabel e Anne con George e me per renderle duchesse ed avere così maggiori pretese al trono, ma dovete sapere che ho rifiutato…” sospirò e si avvicinò a me “Ho rifiutato perché intendo sposare voi Lady Diana”.

Le gambe quasi mi cedettero a sentire quelle parole, in poche settimane eravamo passati dal parlarci appena a una proposta di nozze. Feci due passi indietro cercando di allontanarmi, avrei voluto dire di si immediatamente, magari baciarlo, ma sentivo che qualcosa non era risolto “Non avete timore di una donna cresciuta come un uomo? Capace di combattere con la spada e andare a cavallo?” chiesi, ormai il mio segreto era noto a tutta la corte. “Assolutamente no, sono elementi che vi rendono ancora più speciale ai miei occhi. Siete bellissima e so che se mai ci sarà una guerra, a quanto pare tra non molto, non dovrò temere il peggio mentre sarò via” disse ed io sorrisi, “Sir Richard, credo che dovrete comunque temere il peggio perché in caso di una guerra io sarò a combattere al vostro fianco”.

Mi sorrise si avvicinò e mi baciò. Aveva le labbra morbide e dolci come il miele, teneva le mani sulla mia vita ed io portai le mie ad intrecciarsi nei riccioli. Non so per quanto rimanemmo lì, ma quando ci sciogliemmo dal bacio e tornammo al banchetto tutti avevano notato la nostra assenza e fu George ad urlare alla folla che per fortuna eravamo ricomparsi. Cercai di scherzare con lui e rendere la situazione leggera, ma la mia mente era fissa su una parola “traditore”, non potevo guardarlo senza pensarla e non riuscivo nemmeno a parlare con le due ragazze Neville, ma Richard mi aveva vietato di parlare con Edward.

Le settimane passarono e il timore della rivolta di Warwick si avverò, George aveva sposato Isabel e poco dopo lei era già in attesa del primo erede. A corte i cavalieri come i miei fratelli e Richard si stavano preparando per affrontare l’esercito di Warwick e io continuavo a fare la dama di compagnia di Elizabeth finchè un giorno qualcosa cambiò. La regina che stava per dare alla luce il primo figlio del re mi prese per mano e disse di seguirla, sapeva che di me si sarebbe potuta fidare “Non dovrai farne parola con nessuno” ed io annuii e la seguii fino ad un piccolo fiume non troppo distante. La vidi raccogliere un sasso da terra e sotto di esso vi erano tre fili “Scegline uno, è una tradizione della mia famiglia e sento che tu ormai ne fai parte” accettai e presi il filo centrale “tira a riva l’altro capo, forza” mi incitò, qualcosa nel fiume era attaccato al cavo, era pesante e feci fatica a portarlo ai miei piedi. Inizialmente non capii di cosa si trattasse, poi lo raccolsi e capii, era un pugnale con fodero ricco ed elaborato.

Elizabeth notò che un secondo cavo vi era rimasto legato “Questo è il tuo destino, il fato ha qualcosa di molto particolare in serbo per te: due fili, non era mai successo. Forza tira a riva il secondo” e così feci e trovai un anello, aveva le decorazioni simili al fodero del pugnale e la regina mi spiegò “Avrete un matrimonio, ma dovrete combattere per esso, tenete, questi sono vostri” disse porgendo ciò che avevo ripescato.

Tornate al castello incontrai David e Stephen che chiesero alla regina di poter parlare con me in privato “Tu lo sapevi vero?” mi chiesero, non avevo idea di cosa stessero insinuando e scossi la testa per dire di no. “Tu non sapevi che Sir Richard voleva prenderti in sposa ed è partito quattro giorni fa per chiedere a nostro padre la tua mano?” ero più stupita di loro, sapevo che aveva quell’intenzione, ma non credevo così presto, prima di una guerra civile tra i fratelli York. “Ah Lady Diana, eccovi!” sentii dietro di me e vidi i miei fratelli inchinarsi, mi voltai e feci la reverenza al re “Posso parlarvi? I vostri fratelli possono rimanere se preferiscono” io annuii e così Edward spiegò perché Richard fosse partito per andare a casa di nostro padre.

Non era come avevano appena detto David e Stephen, era andato a chiedere a nome del re se mi fosse stata concessa la possibilità di partecipare alla battaglia. Qualcosa di mai sentito prima, una donna in guerra? Sono la regina Maud lo aveva fatto, ai tempi dell’Anarchia, ma era la legittima erede ed era giusto che combattesse per il trono e per suo figlio, io invece non ero nessuno, figlia di un Lord. “Voi siete l’unico suddito che è riuscito a mettere in ginocchio il re senza detronizzarlo o ucciderlo, avete una bravura mai vista con la spada e suppongo anche con altre armi se sono stati i vostri fratelli ad allenarvi. Vi voglio al mio fianco se devo andare in battaglia. Sento che potreste cambiare le sorti del mio regno”, lo guardai, osai puntare i miei occhi dritti nei suoi e chiesi “Come posso venire in guerra con voi? Sarebbe un onore per me, ma in quanto donna non sono ammessa sul campo di battaglia”, lui sorrise “Perché dovremmo dire che siete una donna? Sarete uno dei miei cavalieri, dividerete la tenda con Richard o con David e viaggerete sempre in armatura.”

Mi girava la testa, sarei andata in guerra come guardia del re, al suo fianco, vicino a Richard, a combattere. Come aveva previsto la regina vedendo il pugnale che avevo tirato fuori dal fiume. Edward mi diede appuntamento per la mattina dopo nelle armerie per capire cosa avrei potuto indossare e poi cercare un cavallo da acquistare. Arrivai puntuale, vestita come sempre, corsetto e gonna, mi aggirai tra i vari armamenti in attesa del re, ma ad arrivare fu Elizabeth, la regina. “Ah per fortuna ha mandato me, dovrete provare le armature Diana, non potete indossare un abito!” fece segno ai soldati di preparare ciò che avrei potuto portare in battaglia e di portare tutto nelle sue stanze, noi li seguimmo.

“Allora il primo filo vi porterà in battaglia, ma il secondo dovrebbe portarvi un matrimonio… chi sarà il fortunato a conquistare il vostro… ah capisco” disse fermandosi e sorridendo. Non stavo prestando attenzione perché il mio sguardo era fisso su di lui, era tornato. Mi venne in contro e la regina ci lasciò soli.
   
 
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