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Autore: Arvistloe    12/01/2021    0 recensioni
Lucifer e Chloe, Michael e Ella. Il confronto con la paternità di due gemelli molto particolari, con qualcosa anche di Amenadiel e Linda.
Colonna sonora: we are one (the lion king 2)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Los Angeles. Attico. Pomeriggio.

Amenadiel entrò nell'attico, con il figlio Charlie attaccato al collo che piangeva. Il piangere del bambino, incuriosì Luc, il figlio di Lucifer e Chloe, seduto con il padre al pianoforte. Esasperato oltre che triste per il figlio, Amenadiel vedendo avvicinarsi suo nipote Luc, si abbassò dicendogli
"Tuo cugino Charlie era alla scuola materna, ma piangeva continuamente. Per questo piange..."
Guardandosi intorno, chiedendo a Lucifer
"...Non ce Chloe o Trixie?"
Lucifer scosse la testa
"Trixie in biblioteca con altri suoi compagni. Chloe si prepara per andare con me a pranzo fuori con Michael e Ella"
Il figlio di Lucifer corse da lui, cercando di sedersi su una lunga gamba del padre, facendolo ridacchiare. Aiutato dal padre, Luc sorrise trovandosi sulla gamba del re dell'inferno che gli disse con un ampio sorriso

"Luc, perché non tenti di calmare Charlie? Dopo vi preparo un cocktail a base di cioccolata"
Contento il bambino tornò dal cugino, domandandogli
"Giochi con me?"
Il figlio di Amenadiel, scese dalle braccia del padre, asciugandosi con le mani le lacrime negli occhi, annuendo di si. Allontanatosi i bambini, Amenadiel domandò a Lucifer
"Cocktail?"
Lucifer gli sorrise, andando dietro il bancone del bar, mostrando al fratello una bevanda alla cioccolata, spiegandogli
"Vuole essere un adulto. Così gli dico cocktail. Tu lo vuoi un vero cocktail?"
Amenadiel sbuffo annuendo di si, dicendogli
"Non vuole proprio stare alla scuola materna. Piange dicendo che si sente solo. Ci riproviamo il prossimo anno"
Lucifer gli passò un bicchiere rotondo di vetro trasparente, con dentro il cocktail, dicendogli
"Può provarci con Luc. Il prossimo anno mio figlio deve entrare alla scuola materna"
Amenadiel sorseggio il cocktail, felice di vedere il figlio sereno con il nipote Luc.

Poco dopo.

L'ascensore si aprì, togliendo l'attenzione di Lucifer e Amenadiel da un documentario in tv sulle auto d'epoca. Entrò nell'attico Ella con un borsone. La patologa si volto dicendo a qualcuno nell'ascensore
"Sai bene che qui sarà al sicuro. Non fare il padre apprensivo"
Titubante, entrò nell'attico Michael, con tra le braccia una bambina della stessa età di Luc. Dal divano, Lucifer disse al fratello
"L'hai lasciata altre volte con Maze. Lei l'adora"
Al nome della demone, la bambina disse felice
"Tia mane"
La demone entrò dal balcone, dicendo rivolta alla figlia di Michael e Ella
"Piccola guerriera"
Ella prese dalle braccia di Michael la figlia, baciandola sulla guancia, per poi darla a Maze, che la portò con gli altri due cugini.

Mezz'ora dopo.

Amenadiel rimase con Maze, visto che Linda era fuori città per un congresso. La demone disse all'angelo mentre Chloe e Ella di dirigevano all'ascensore con Lucifer e Michael
"Guarda un po' cosa succede"
Un divertito Amenadiel vide i due angeli che salutavano i figli, molto più apprensivi delle madri. Ma quei figli erano stati una vera rivoluzione per quei gemelli angelici.

》》》》Luc, il figlio di Lucifer.《《《《

Chloe si svegliò distrutta nel letto d'ospedale. Neanche mezz'ora prima aveva dato alla luce suo figlio. Figlio nato dalla relazione con Lucifer.

Un re dell'inferno, seppur sorpreso dall'evento, era rimasto vicino a lei per tutta la gravidanza, in modo eccezionale. Era riuscito perfino nel migliorare il rapporto con Trixie, facendosi chiamare dalla bambina papà Lucifer. Ma quel giorno, ogni sicurezza di Lucifer sembrava essere svanita. Chloe notò che poteva dirsi terrorizzato.

La detective sorrise, vedendo Lucifer camminare intorno la culla dove dormiva il loro figlio. Avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma il sonno la vinse, causato soprattutto per l'anestesia epidurale.

Come desiderava Lucifer poter fumare o bere. Guardava quel piccolo essere umano con un mare di sentimenti in contrasto tra loro. Provava paura, gioia, angoscia, contentezza...ecc...ecc...
Per capire tutti quei sentimenti, aveva telefonato a Linda, il cui unico consigliato fu quello di prendere in braccio suo figlio
"Ma l'ho fatto appena era nato. Linda ugualmente ora sono confuso"
Linda continuò con lo stesso consiglio, lasciando Lucifer più ansioso.

Qualche momento dopo.

Il re dell'inferno guardò a lungo Chloe dormire. La trovava sempre bellissima anche se visibilmente stravolta. Si chiedeva se l'avrebbe odiato, sapendo che per colpa di quella confusione di sentimenti, non riusciva nemmeno nel prendere in braccio il loro figlio. Si voltò verso quella parte di se, quel neonato che lo stava facendo sentire come in un tornado. Guardando meglio il figlio, notò qualcosa che lo sorprese. Ogni volta si avvicinava alla culla, il neonato quasi sorrideva. Si diede del pazzo. Volle fare una prova. Si allontanò dall'altra parte della camera, tornando silenziosamente alla culla. Rivide la stessa cosa. Con attenzione che Chloe non si svegliare, disse al neonato in un sussurro, con gli occhi lucidi
"Figlio, io non ti piacerò, soprattutto questa mia parte…"
Chloe aprì gli occhi sentendo parlare
"...mostruosa"
Divenne il re dell'inferno bruciato. Dal letto, Chloe sperava che suo figlio lo accettasse anche così.

Lucifer che aveva chiuso gli occhi, aprì prima l'occhio destro di fuoco, poi l'altro non sentendo piangere. Guardò suo figlio che muoveva le manine con quel piccolo sorriso che era sicuro avesse visto.

Stupito, Lucifer prese in braccio suo figlio, come gli aveva insegnato un'infermiera, dicendo emozionato
"Ma veramente non ti faccio paura?"
Avvicinò la mano sinistra bruciata al figlio. Il neonato strinse con tutta la sua forza il pollice del padre. Quel solo gesto, di un neonato di poche ore, sciolse con calde lacrime ogni paura del re dell'inferno. Un re che tornato nella sua forma umana, disse con la voce rotta dal pianto al figlio
"Grazie figlio mio, grazie. Pensavo che solo brave persone come Chloe, Trixie, Linda, Ella e Dan potevano accettare del tutto o per metà questo essere eterno. Ero certo che qualunque cosa venisse da una parte di me, sicuramente mi avrebbe respinto, vedendo la mia versione mostruosa…"
Respiro profondamente, baciando la fronte del figlio
"...Invece mi sbagliavo. Io posso piacere a un esserino come te, una parte di me. Figlio mio"
Cullandolo mentre gli canticchiava qualcosa. Dal letto Chloe si asciugò le lacrime, facendo finta di dormire, per lasciare a Lucifer quel momento così intimamente sentimentale con suo figlio.

Quattro anni dopo.

Chloe era esasperata, mentre Trixie non la smetteva di ridere, leggendo il biglietto che aveva in mano. Suo fratello che avevano chiamato Luc, si era nascosto nell'attico, perché non voleva andare alla scuola materna, lasciando un biglietto con scritto

No matena io atico

Usando un pastello rosso. Ma Chloe non era così contenta. Dell'ascensore entrò Lucifer, che era stato informato da Chloe cosa stava succedendo. Chloe, sua moglie da tre anni le disse esasperata
"...Lucifer ti prego aiutami. Da quando comprende che se non vuole andare alla scuola materna, deve restare nascosto finché l'orologio svizzero in biblioteca suona, si sposta nell'attico come un gatto"
Lucifer sorrise orgoglioso di un figlio così geniale, ma comprese che doveva andare alla scuola materna, soprattutto per interagire con gli altri umani, visto che a sei anni le ali sarebbero venute fuori.

Lucifer si posiziono vicino al divano dicendo a voce alta
"Luc Decker Morningstar subito fuori! Non sei un codardo"
Con stupore di Chloe e Trixie, il bambino uscì fuori dalla biblioteca. Con indosso un pigiama grigio con Batman sul fianco, il bambino era il mix perfetto di Chloe e Lucifer. I capelli erano come il padre, neri e un po' ricco, gli occhi con il naso della madre. Il piccolo accennò un sorriso così uguale al padre, spegnendolo appena vide lo sguardo di rimprovero dei genitori, piagnucolando
"Chiedo scusa a tutti. Non volevo farti arrabbiare mamma. Ma io voglio restare con zia Maze, poi con Tricie. Voglio andare al Lux con te papà o alla centrale con te mamma e papà"
Lucifer prese in braccio il figlio dicendogli dopo avergli baciato la fronte
"Luc tutti devono andare alla scuola materna. Sono certo che ti divertirai, vero Chloe?"
Chloe si avvicinò, non immaginando suo figlio quanto voleva tenerlo sempre con lei, dicendo al figlio
"Poi non sei solo. Ti ricordi che oggi viene anche Charlie?..."
Il bambino sorrise, lui adorava suo cugino Charlie e la cugina Michela
"...l'hanno scorso non si era trovato bene alla scuola materna. Oggi vuole riprovarci con te"
Lucifer disse al figlio con tono serio
"Luc, ora che ci penso tu avrai un compito..."
Il bambino tentò di essere anche lui serio
"...tu dovrai dirci le cose che non vanno bene a questa scuola materna, così la cambiamo. Ricorda sempre la verità, devi essere sincero "
Trixie si avvicinò, aggiungendo al fratello
"Soprattutto non devi mai dire che papà Lucifer e il re dell'inferno. Altrimenti vengono per portarlo via"
Il bambino gettò al collo di Lucifer le braccia, dicendo
"Nessuno deve portare via il mio papà. Giuro non lo dirò a nessuno. Papà resta con noi "
Facendo commuovere il re dell'inferno.

Di fronte la scuola materna.

Amenadiel e Linda tirarono un sospiro di sollievo, vedendo arrivare la corvette con tettuccio di Lucifer. Il loro figlio Charlie si era rifiutato di scendere dall'auto famigliare. Luc si precipitò subito dai suoi zii preferiti, gridando felice
"Zia ame!..."
Non sapendo dire tutto il suo nome
"...Zia Linda…"
Guardandosi intorno, chiedendo
"...Ma Charlie?"
Linda aprì lo sportello laterale dell'auto, rivelando suo figlio raccolto nel sedile, con la cartella sulla testa. Luc si avvicinò dicendo al cugino
"Cosa fai li?"
Amenadiel voleva spiegare a Luc cosa aveva Charlie, ma sia Lucifer che Chloe gli fecero segno di tacere. Charlie si tolse la cartella dalla testa dicendo al cugino
"Voglio stare con la mamma e papà"
Lux ridacchio
"Dopo vediamo mamma e papà. Charlie su vieni, ci sono io con te"
Amenadiel e Linda erano esterrefatti. Con un ritrovato coraggio, il loro figlio Charlie si avviò verso la scuola materna mano nella mano a Luc.
Chloe, sorrise vedendo Lucifer e Trixie con gli occhi lucidi. Tentando di non seguirli, finì per commuoversi anche Chloe, finendo nell'abbraccio di suo marito Lucifer.

》》》Michela, la figlia di Michael 《《《

Ella non riusciva proprio a odiare Michael. Sapendo della sua gravidanza si era allontanato, sicuro che il suo potere sulle paure degli esseri umani, che aveva sempre intimidito tutti, tranne lei, avrebbe disturbato la vita che avevano creato. Ma era stato intorno a lei come un angelo custode, aiutandola ogni volta aveva bisogno, ma senza incontrarla.

Il giorno della nascita, Ella sentiva in sala parto Michael lì dentro.

Con la figlia nelle braccia che piangeva, Ella guardò Chloe e Lucifer che erano nella camera con lei, dicendo scossa da singhiozzi di pianto
"Io vi giuro, sento che si trova qui vicino. Lucifer ti prego controlla. Deve essere qui. Si tratta dell'uomo più sensibile che abbia mai conosciuto, anche più di te Luci. Si possono dire tante cose cattive di lui. Ma per giudicarlo sul serio si deve conoscere"
Lucifer fu molto colpito da quelle parole. Lui era stato buttato fuori dal paradiso, ma si era creato da solo, mentre Michael era rimasto in quella famiglia che aveva poco di famiglia. Annuì di si a Ella, uscendo. L'idea di Lucifer era picchiare Michael per far soffrire in quel modo un'umana che lui quasi considerava una sorella.
Chloe cercò con Ella di tranquillizzare la neonata, ma non la smetteva di piangere. Improvvisamente Lucifer spinse nella camera Michael, subito la neonata smise di piangere. Con un'idea in testa, Lucifer spinse fuori il fratello, la neonata ricominciò nel piangere disperata. Fuori la camera, Michael si tolse di dosso le mani di Lucifer, dicendogli con rabbia
"Che vuoi dimostrare?"
Lucifer alzò gli occhi in alto, dicendo al fratello
"Stupido. Tua figlia quando ci sei tu smette di piangere, manchi tu piange. Cosa vuol dire?"
Nella camera, Ella baciava la fronte della figlia, dicendogli con gli occhi pieni di lacrime
"Amore mio, lui ci vuole un mare di bene. Ma pensa che il suo potere ti faccia paura. Spero che un giorno capisca che non lo fa"
Chloe le asciugo delle lacrime sulle guance, dicendole
"Non prendertela. Lucifer era terrorizzato quando nacque Luc. Ora li vedi? Sono inseparabili"
La neonata smise di piangere improvvisamente. Le due donne guardarono alla porta, vedendo un timido Michael entrare dopo Lucifer. Sempre preoccupato, l'angelo di avvicinò a Ella e la figlia, dicendole con sguardo basso
"Io...sono qui per colpa sua…"
Indicando Lucifer che si era avvicinato a Chloe, intrecciando una mano alla sua
"...Ma se lei…"
Michael guardò la figlia sgranando gli occhi
"...un angelo nelle braccia della donna più bella che abbia mai visto"
Ella gli allungò una mano, piagnucolando
"Ti prego, credimi. Come io, neanche lei prova paura verso di te. Vieni, prendila in braccio"
Con gli occhi lucidi, Michael seguendo le indicazioni di Ella, prese in braccio la figlia. La neonata muoveva i pugnetti in aria, accoccolandosi ancora di più al petto del padre. L'angelo disse sorpreso
"Non gli faccio paura, anzi. Mi...mi vuole bene"
Tremando, Michael si sedette sul bordo del letto accanto a Ella, baciando la fronte della figlia. Raggiante, Ella disse alla figlia
"Michela, ti presento tuo padre. Era quell'angelo custode che era sempre con noi…"
Nuove lacrime bagnarono il viso di Michael, guardando Ella con infinito amore che disse
"...Il bravo angelo che era sempre con noi. Quello che non mi faceva mai mancare i popcorn di cui tu eri golosa dentro di me. Ora spero che finalmente abbia capito che deve stare con noi"

Michael e Lucifer ebbero una strana sensazione. L'angelo diede la figlia a Ella, voltandosi verso la porta della camera, facendo un ringhio. Le ali nere di Michael srotolarono fuori coprendo Ella e la bambina. Fuori la finestra, Chloe vide un uccello fermò in aria, capendo che Amenadiel aveva bloccato il tempo. Trovava sempre comodo non essere più influenzata da quel potere dopo la nascita del figlio. Dalla porta entrò Amenadiel che disse alzando le mani, quando Lucifer srotolo le sue ali
"Nessuna paura. Lo so, avete percepito Remiel..."
L'angelo entrò nella camera accanto Amenadiel con la lancia nella mano destra, quasi nascondendosi dietro il fratello quando Michael stava per attaccarla. Amenadiel urlò a Michael
"Ascoltala almeno. Non vuole portare via la neonata"
Lucifer toccò la spalla destra di Michael, dicendogli
"Vediamo cosa vuole dire. Come non portò via mio figlio, non sfiorerà tua figlia. Vedremo dopo cosa fare. Parla Remiel, ma attenta, siamo capaci di ucciderti se provi ad avvicinarti alla neonata"
Remiel cercò di ricomporsi, dicendo
"Non sono più l'incaricata di Dio nostro padre per portare via i figli degli angeli e umani. Nostro padre, da oggi da seguito attraverso le mie parole a una nuova legge…"
Remiel si schiarì la voce
"...sia permesso ad angelici e demoniaci di fare figli con gli umani. Un miracolo che avverrà solo quando ci sarà un amore consolidato, un amore forte. La prole che nascerà non sarà più portata in paradiso, restando ai genitori. Solo quando tutte due i genitori sono mancati, i neonati andranno in paradiso. Inoltre i figli di questo amore, regaleranno alla madre o sia padre umano, la possibilità di non essere influenzati da altri angeli o demoni…"
Remiel fu sollevata di vedere Michael e Lucifer rinfoderare le ali, aggiungendo
"...in fine, concesso di chiedere aiuto medico dal paradiso per la nuova vita"
Michael si voltò verso Ella dicendole, mentre Remiel spariva, il tempo ricominciava lo scorrimento
"Ella, amore mio, anche l'ultima paura non c'è più"
Chloe si commosse, vedendo quella piccola famiglia felice.

Quattro anni dopo. Mattina.

Chloe bussò alla porta dell'appartamento dove Ella abitava con suo marito Michael e la figlia Michela. Alla destra di Chloe c'era suo figlio Luc che parlottava con suo cugino Charlie, alla mano di sua madre Linda. Quella mattina per la figlia di Michael e Ella era il primo giorno di scuola materna.

Fu Ella ad aprire la porta, dicendo accigliata
"La mia stella può dirsi pronta…"
Indicando una bambina bruna, dai capelli corti con indosso un vestito blu chiaro, in piedi nel balcone che fissava il cielo
"...Ma non sarà contenta se non ci sarà il suo adorato papà"
Luc e Charlie corsero in balcone dalla cugina, mentre Chloe e Linda tentavano di consolare Ella. La detective disse alla sua amica e cognata
"Dobbiamo solo essere pazienti. Nostro suocero Dio pretende una volta al mese una riunione con tutti i celestiali. Ti ricordi com'era felice Lucifer credendo di non doverci andare?"
Ella e Linda annuirono di sì, ricordando la mega festa organizzata al Lux, ma soprattutto la delusione di Lucifer di sapere che anche lui doveva andare. I tre bambini rientrarono dal balcone. La figlia di Ella, silenziosamente, allungò le braccia verso sua madre, trovandosi nel suo abbraccio dicendole
"Amore mio, domani papà ti porterà lui alla scuola materna. Magari volando"
La bambina scosse la testa, piagnucolando
"Io voglio papà! Mi manca, non lo vedo da eoni"
Gli adulti risero, dicendo Ella alla figlia
"Da ieri mattina non vedi tuo padre. Sai che farebbe di tutto per te"
La bambina annuì di sì, rimessa giù da sua madre Ella. Aiutata dai cugini, Michela indosso sulle spalle il piccolo zaino di Wonder Woman, uscendo con gli altri dell'appartamento.

Quasi all'auto di Linda, un enorme familiare, la figlia di Ella si bloccò, indicando tutta felice il cielo. Videro Michael planare nel balcone del loro appartamento. In pochi momenti lo trovarono che li raggiungeva, raggiante nell'abbraccio della figlia felice, dicendogli
"Non sarei mancato per nessuna ragione…"
Guardò la figlia, dicendole
"...Ma che splendida principessa. Sarai di certo la più bella della scuola materna"
La bambina ridacchio, mostrando al padre lo zaino.

Qualche minuto dopo.

Di fronte la scuola materna, Ella aprì lo sportello non trovando Michela con Luc e Charlie che indicavano dietro. La bambina era accoccolata al padre Michael, dicendogli
"Papà vuoi venire con noi? Così se la spalla ti fa male ti faccio un massaggio. Puoi raccontare le favole del paradiso"
Ella cercò di non piangere. Dalla nascita della figlia, l'ala con la spalla lesionati di Michael gli facevano male pochissime volte. Quelle poche volte, la bambina tentando di fargli un massaggio alla spalla o l'ala, gli facceva dimenticare all'angelo ogni dolore. In quel momento Michael avrebbe desiderato portare via sua figlia, ma comprendeva che doveva crescere andare avanti, dicendole
"Tesoro mio, vorrei venire con te. Ma solo i piccoli bambini possono entrare. Sono solo poche ore. Vedrai, ti divertirai. Poi ti lascio con i tuoi cugini"
I due bambini fecero a Michael il segno di ok, dicendo Luc alla cugina
"Michela su sbrigati, sei una lumaca"
La bambina fece una linguaccia al cugino, uscendo dall'auto con loro due.

Poco dopo.

Ella scattò una foto della figlia che entrava con i due cugini. Guardando Michael, lo vide con gli occhi lucidi che disse
"Ella, non ci credo ancora che quel pezzettino di cielo che si chiama Michela, quella stella che porta la luce divina nei nostri giorni, quella signorinella che sostiene i genitori in ogni momento brutto, solo con la sua presenza…"
Singhiozzo di pianto
"...ora sia così grande, andando sicura verso un altro inizio della sua vita"
Linda e Chloe finirono per commuoversi, con Ella che abbraccio, baciando il suo adorato marito.

Quel giorno Ella inserì la foto della figlia nel suo album di famiglia, notando una cosa divertente. Il primo giorno di scuola materna di Charlie, lei scatto una foto di Linda che abbracciava Amenadiel, che guardava commosso il figlio andare verso la scuola. Stessa foto per Luc, dove Chloe abbracciava un commosso Lucifer. Per finire anche lei che abbracciava un commosso Michael, ma la foto scattata da Chloe. La patologa sorrise, pensando che per quanto potessero sembrare forti, potenti e divini, quei tre fratelli avevano cuori così umani.

FINE
   
 
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