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Autore: Aagainst    19/01/2021    1 recensioni
Dal sesto capitolo:
“ La mia testa mi ordina di restare con lei, ma io voglio uscire. Voglio liberarmi di queste catene. Voglio seguire questa melodia. Eliza mi sta chiedendo di lottare per la mia libertà. Io non ne sono in grado. Io sono una schiava e non so come si combatte per riconquistare la propria vita. Eppure, voglio seguire questa promessa. Per la prima volta in due mesi, voglio fidarmi.”
Sono due mesi che Alycia non esce di casa. Due mesi che lotta contro qualcosa di traumatico che le ha devastato la vita. Riuscirà Eliza a riportarla in vita e ad aiutarla ad affrontare il dolore che la trascina, ogni giorno, sempre più a fondo?
[Eliza Taylor x Alycia Debnam-Carey]
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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25.

 

I know it wasn't your plan, to just be the one to hurt me 
[...]
And I know this 
I fell for your eyes, I just realized 
I still need you 
(The Band CAMINO-My Thoughts On You)

 

Alycia POV

 

Sono seduta sul pavimento, la schiena appoggiata al letto. Le mie gambe sono strette al petto e sono raggomitolata su me stessa. Sono solo questo, un mucchio di dolore e angoscia, nulla di più. So che Eliza ha mentito per proteggermi, eppure fa tutto così male. Non so nemmeno io cosa provo. Forse rabbia, forse delusione, forse solo stanchezza. Mi odio profondamente. Sto incatenando le persone che più amo al mio dolore, le sto costringendo a soffrire con me. Cosa c’è di più disgustoso di questo?
«Aly?». Eliza è qui. Sussulto, ma non rispondo. Non ne ho la forza.
«Aly, lo so che sei arrabbiata, ma non potevo permettere che la nostra storia finisse in pasto alle riviste e ai siti di gossip.». Resto in silenzio. Mi alzo in piedi e stringo i pugni. Mi dispiace Eliza, ma ho bisogno che tu mi lasci andare. Ho bisogno che tutti mi lasciate andare. L’ho capito al panel, non potrò mai permettere a chi mi sta intorno di vivere una vita normale, senza preoccupazioni. Non sono altro che un peso e non farò altro che trascinare tutti a fondo. Mi incammino verso la finestra e la apro. Mi ritrovo sul balcone. Quarto piano, forse potrei perfino provare tristezza e paura durante il mio volo. Sono pronta a spiegare le mie ali. Sono pronta a volare verso la mia libertà. Sento la voce di Eliza farsi sempre più insistente, ma provo ad ignorarla.
«Aly, ti prego, apri la porta. Sono stata una vigliacca, ma la verità è che ero, anzi, sono terrorizzata. Non ho mai provato nulla del genere per nessuno e non so come comportarmi perché ho paura di rovinare tutto, di farti male e di soffrire di conseguenza. Ironico, alla fine è esattamente ciò che sta succedendo ora. Insomma, quello che voglio dire è che… È che…». Mi volto. Perdo un battito. Che cosa sta cercando di dirmi?
«Aly, lo so che ci sei. Ti prego, apri la porta. Ne ho bisogno. Io ho bisogno di te perché io…». Sento la testa girarmi e le gambe farsi sempre più molli. No, non ora. Non adesso.
«Perché io… Io ti amo.». Un tonfo. Crollo a terra con un tonfo. Non sento più niente, non vedo più niente. Non può averlo detto davvero. Non respiro, più provo a incamerare aria e più mi sento soffocare. Sono completamente in tilt. Non so più cosa devo fare. Sono accasciata sul pavimento, un piede sul balcone e l’altro nella stanza. Sento le lacrime bagnarmi le guance, il loro sapore salato mi invade la bocca. Delle voci mi chiamano, ma sono così lontane. Due mani mi circondano da dietro e dei capelli mi solleticano il collo. Il mio corpo è così pesante. Chiudo gli occhi. Non voglio riaprirli. Ho paura, non so nemmeno io di cosa. Forse di rendermi conto di valere davvero qualcosa.
«Sono qui.» mi sussurra una voce calda, familiare. È l’ultima cosa che sento. Infine, il buio mi inghiotte.

 

Eliza POV

 

Alycia è stesa sul letto e io sono seduta accanto a lei. Le accarezzo con delicatezza la fronte e le schiocco un bacio sui capelli. Non ho mai avuto così tanta paura di perdere qualcuno. So cosa voleva fare e ne immagino il motivo.
«Ehi, Eli.». Mi giro. Lindsey mi scruta, con aria colpevole. Se non fosse stato per lei, non sarei mai riuscita ad entrare in questa stanza, le faccio quindi segno di non preoccuparsi.
«Ti ho detto una cosa orribile, Eli. Non hai fatto altro che provare a proteggerla, sarebbe finita male in ogni caso. Se proprio c’è un colpevole, è Jessica. Se me la dovessi trovare davanti, io...»
«Tu non le farai nulla. Ho sbagliato anche io, Linz. Avrei dovuto prevedere una domanda simile e, insieme a lei, pensare a una strategia vincente. L’ho fatta sentire un peso, qualcuno di cui vergognarsi. Ho rischiato di perderla per sempre!». Lindsey si accuccia di fronte a me e posa le sue mani sulle mie gambe. Mi fissa dritta negli occhi.
«Ma non è successo. Ripartiamo da qui.». Annuisco e l’abbraccio.
«Torno in camera mia. Se avete bisogno, non esitate a chiamarmi.» si raccomanda, avviandosi verso la porta. Ci lascia sole e io mi ritrovo con un nodo in gola. Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto succedere se fossimo arrivate con un minuto di ritardo. Mi alzo e mi reco sul balcone. Mi accendo una sigaretta e fumo, girata verso Alycia. È bellissima. La vedo schiudere lentamente gli occhi, rivelando uno scrigno verde pieno di sofferenza e di domande. Spengo la sigaretta e mi precipito da lei.
«Ehi...». Provo a baciarla, ma si scosta.
«Mi dispiace.» mormora, nascondendo il viso fra i cuscini. Mi siedo accanto a lei e le accarezzo la schiena. Le bacio la nuca. Non voglio forzarla a far nulla e la lascio sfogare.
«Va tutto bene. Sono qui e non ti lascio.» le sussurro.
«Perché?». Una domanda che pesa quanto un macigno. Esiste una risposta che possa convincerla a pieno? Non ne sono sicura.
«Sì, lo so, non dovrei chiedermi perché sei qui, ma non ci riesco. Non posso evitare di domandarmi perché non mi lasci andare.». La stringo a me. Non so se ripeterle ciò che le ho confessato poco prima la spaventerà ancora di più. Il punto è che non trovo nessun’altra motivazione.
«Io ti amo. Avrei voluto dirtelo in un altro momento e in un’altra occasione, ma...»
«Ecco, ho rovinato anche questo.» piagnucola. Le circondo il volto con le mani e la costringo a guardarmi dritta negli occhi.
«Ehi, no! Non è colpa tua, lasciami finire. Avrei voluto confessartelo in modo diverso, magari dopo una bella cena, è vero. Ma il punto è che, se non ora, quando? Se non provo ora a farti capire come ti vedono i miei occhi, come chiunque dovrebbe guardarti, allora che senso avrebbe il nostro stare insieme? So che in questo momento preferiresti che io ti dicessi il contrario, ma non posso mentirti. Ti amo e non ti lascerò andare perché ho bisogno di te. E so che tu faresti lo stesso con me.». I suoi occhioni verdi si abbassano per qualche istante. Sta processando ciò che le ho appena detto. Non è facile per lei. Cambiare la percezione che si ha di sé, accettare che c’è qualcuno che vede oltre la spazzatura che si pensa di essere non è automatico, per nessuno.
«I-io però non poss-...»
«Lo so. E non voglio che tu mi risponda ora.» la rassicuro. I suoi alibi stanno crollando, uno ad uno. E anche i miei. Non sarà facile, ne sono consapevole. Tra paparazzi, tabloid, produttori vendicativi e colleghi senza dignità avrei mille motivi per fare un passo indietro. Sospiro. Mi chino e le accarezzo una guancia. Alycia si morde il labbro. I suoi occhi verdi si incatenano ai miei. Non dice nulla, semplicemente pone termine alla distanza fra noi. Accolgo le sue labbra sulle mie con un sussulto. La sola possibilità di sentirla è il più grande dono che io abbia mai ricevuto. Sì, ci sono mille ragioni per cui sarebbe saggio tirarsi indietro. Eppure l’unica che conta, quella per cui non potrei mai cedere è proprio qui davanti a me e io non posso fare altro che urlare l’amore che provo per lei.





Angolo dell'autrice 

Non sapete quanto io abbia lottato contro me stessa per non pubblicare questo capitolo prima di oggi. Penso che sia uno dei miei preferiti in assoluto, di sicuro è uno dei più personali. Alycia non crede che Eliza non provi qualcosa per lei, al contrario, lo sa e lo considera un problema perché si sente un peso. Eppure, quando scopre che è amata profondamente qualcosa cambia in lei. Non sta ancora bene e mi sembra evidente, ma intravede una luce, una speranza, un motivo per non mollare. Dall'altro lato, Eliza sta trovando il coraggio di aprirsi, di non trincerarsi dietro alle sue paure. E poco importa se Alycia non riesce a ricambiare quel Ti amo, non cambia ciò che prova di una virgola. Semplicemente, ormai Eliza non può più nascondere la verità, perché ha bisogno di farle vedere che è amata e che è indispensabile e insostituibile.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Intanto, vi ringrazio per le recensioni allo scorso capitolo e per seguire questa storia.
A venerdì!

 
   
 
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