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Autore: God_Eden_Imperial    22/01/2021    0 recensioni
Gilbert, Vincent, Elliot e Leo decidono di fare un pic-nic insieme, ma...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elliot Nightray, Gilbert Nightray, Leo Baskerville, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quello che facevano i quattro componenti della famiglia Nightray, sarebbe dovuto essere un bel pic-nic tra l'erba verde. Durante una giornata di maggio, sulle rive di un fiumiciattolo tranquillo, se non fosse stato per un piccolo particolare: c'era un vento che ti si portava via. Seduti sopra la copertina di plastica che avevano preso per l'occasione, Gilbert, Vincent, Elliot e Leo, banchettavano, o almeno cercavano di banchettare, col poco cibo che il vento non aveva ancora spazzato via.
"Che schifo di giornata"
Si lamentò Vincent, comodamente appoggiato contro Gilbert che annuì, dandogli ragione. 
"Forza voi due! Questo bel venticello non è poi così male"
Esclamò Elliot anche se non ci credeva davvero. Vincent rispose per le rime:
"Ma se sta facendo volare via tutto!"
"Siete troppo negativi"
Commentò Leo e stavolta fu Gilbert ad intervenire:
"E' la verità. Io ve lo avevo detto di aspettare domani"
"Sì, ma oggi sarebbero tornati i miei fratelli"
"...allora abbiamo fatto bene a venire qui"
"Vince!"
"Ma se lo pensi anche tu"
Borbottò Leo e Gilbert sussultò. Non poteva negarlo. Né lui, né Leo e né tanto meno Vincent, sopportavano i fratelli maggiori di Elliot, visto come li trattavano ma, al contrario degli altri due, lui cercava di non spifferarlo ai quattro venti. Durante la conversazione, nessuno si accorse che a Elliot volò via di mano una polpettina di riso a causa di una folata di vento eccessiva, proprio mentre stava per addentarlo. Il ragazzino si voltò per seguirlo con lo sguardo; la polpettina rotolò fino a che non si fermò proprio sul bordo del letto del fiume. Si alzò di scatto e, raggiungendo la pallina di riso, la raccolse. Ma, esattamente quando stava per afferrarla, un'altra potente folata scaraventò la pallina in acqua e gli fece perdere l'equilibrio.
"Aiuto!"
Tutti si voltarono a quel richiamo. Quando questo accadde, il ragazzo era già finito nel fiume.
Gilbert subito si allarmò e scattò in piedi per andare a soccorrerlo. Leo era scoppiato a ridere e Vincent esclamò con tono annoiato:
"Lascialo stare, Gil, tanto deve imparare a nuotare"
Gilbert gli lanciò un'occhiata di rimprovero e corse verso il fiume.
"Arrivo Elliot! Vince aiutami!"
Il più piccolo sbuffò e, alzandosi, con molta calma, raggiunse il maggiore. Più che una scena drammatica sembrava comica: Gilbert si era accorto, dopo che il fratellino glielo ebbe fatto notare e molto prima di Elliot, che l'acqua non era per niente profonda, anzi, misurava più o meno mezzo metro. Ma a dirglielo si sarebbe rovinato il divertimento che la scena provocava. Elliot si aggrappò saldamente ad un ramo mentre piagnucolava disperato in balìa della corrente. In tutto ciò, Leo era ancora occupato a rotolarsi per le risate per poi degnarsi, a sua volta, di raggiungere il fiume. Se non avesse fatto nulla, il suo padrone si sarebbe arrabbiato. Correndo da loro, si aggrappò alla camicia di Vincent, continuando a godersi la scena. Gilbert, alla fine, prese un bastone e chiamò suo fratello.
"Dai Vince! Vieni qui a darmi una mano!"
Il giovane si avvicinò, ma una botta di vento più forte delle altre lo spinse, urtò Gilbert che rischiò di finire in acqua a sua volta. Per fortuna il maggiore riuscì a mantenersi in equilibrio e afferrò Vincent prima che ruzzolasse nel fiume. 
"G-Grazie"
Balbettò lasciandosi cingere dalle braccia del maggiore.
"Mi pare sia pericoloso qui per te. Ci penso io, sta con Leo tu"
Vincent annuì, arrossendo. Il suo adorato fratello maggiore si preoccupava per lui, non poteva esserne più felice. 
Era pronto a tornare da Leo ma c'era solo un problema: Gilbert non mostrava l'intenzione di volerlo lasciare. La mente di Vincent barcollò un momento, confuso da quell'abbraccio, volontario o involontario che fosse. Non capiva più niente, se non che si sentiva benissimo. Rimasero abbracciati, in silenzio, per svariati secondi, ascoltando l'uno il respiro dell'altro. Fino a quando un ombra oscura dietro di loro ruggì:
"Grazie mille per avermi aiutato a tirami su, eh? E ancor più per non avermi informato che potevo benissimo toccare da solo!!!"
I due tremarono a quelle parole. Era ovvio di chi si trattasse. 
Sì, sapevano cosa sarebbe toccato loro adesso. 
Elliot li stava fissando, incavolato più che mai e fradicio dalla testa ai piedi. Stava per urlare di nuovo quando la risata di Leo catturò la sua attenzione. Alzando il viso verso il suo servitore, avvampò pensando fosse davvero adorabile quando rideva. Data la sua distrazione, Gilbert e Vincent ne approfittarono per sgattaiolare via. 
Ci avrebbe pensato Leo a calmarlo, dopotutto, era quello il suo compito.
   
 
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