Stiles e Lydia, con la partecipazione ridotta a risolini di scherno di Scott e Liam, ci avevano impiegato un pomeriggio intero, ma alla fine l’avevano fatto: avevano creato un profilo su Tinder a Derek.
Stiles era veramente soddisfatto del loro lavoro -certo, mancavano dettagli del tutto irrilevanti come il fatto che fosse un lupo mannaro, dotato di super forza e capacità straordinarie, o che le sue ex fossero una pazza assassina, morta ma non troppo, e un darach-, comunque non si poteva proprio dire che quello descritto non corrispondesse a Derek: la sua versione non lupesca in un universo senza soprannaturale.
E la foto... la foto era semplicemente perfetta; gliela aveva scattata Stiles -di nascosto mentre si allenava- ed era convinto che con quella foto avrebbero potuto scriverci anche che Derek fosse un serial killer evaso da galera e nessuno ci avrebbe fatto caso.
Lydia era stata completamente d’accordo, poi gli aveva lanciato uno sguardo, come se sapesse qualcosa che lui sembrava ignorare, e gli aveva chiesto se ci fosse qualcosa che doveva dirgli.
Stiles aveva negato ed era corso da Derek.
Derek, beh, non era stato altrettanto felice del profilo su Tinder. Dopo aver detto a Stiles quanto fosse un adolescente idiota che doveva decisamente trovarsi un hobby alternativo al torturargli la vita, l’aveva sbattuto fuori di casa.
Stiles c’era rimasto male, perché credeva che, quella fase -con Derek che lo cacciava di casa e lui che andava a mangiare i biscotti da Gladys-, l’avessero superata da un pezzo. E per un attimo aveva temuto che dovesse ricostruire tutto da capo e di essersi giocato la fiducia di Derek.
Però poi… tre giorni dopo si era presentato al loft, senza grandi aspettative, sul serio, ma Derek non gli aveva detto nulla. Giocavano i Mets e quindi avevano semplicemente visto insieme la partita.
Allora Stiles c’era tornato anche il giorno dopo, a studiare, e sembrava tornato tutto come prima, tranne il fatto che Stiles non aveva perso le speranze con la storia di Tinder. E dopo qualche giorno di tregua aveva continuato a insistere e insistere e insistere e alla fine, non sapeva come -beh, lo sapeva: aveva portato Derek all’esasperazione e doveva ringraziare la sua buona stella se il lupo mannaro sembrasse tenere a lui abbastanza da non volerlo uccidere-, l’aveva convinto.
“Un appuntamento. E poi chiudiamo questa storia e non ne parliamo più” aveva detto il grosso lupo cattivo, decisamente provato dalla tortura psicologica di Stiles.
E Stiles era stato così felice che lo avrebbe abbracciato, però… per quanto Derek non sembrasse volerlo morto, Stiles non era altrettanto sicuro che avrebbe rinunciato a rompergli un braccio, quindi non l’aveva abbracciato.
Gli aveva dato un colpetto sulla spalla e, per qualche strana ragione, Derek non si era arrabbiato, anzi, sembrava quasi che avesse sorriso.
Ma forse era stata solo un’allucinazione. Stiles doveva darci un taglio con gli energy drink, forse Derek aveva ragione: c’era davvero troppo zucchero.