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Autore: Aagainst    26/01/2021    1 recensioni
Dal sesto capitolo:
“ La mia testa mi ordina di restare con lei, ma io voglio uscire. Voglio liberarmi di queste catene. Voglio seguire questa melodia. Eliza mi sta chiedendo di lottare per la mia libertà. Io non ne sono in grado. Io sono una schiava e non so come si combatte per riconquistare la propria vita. Eppure, voglio seguire questa promessa. Per la prima volta in due mesi, voglio fidarmi.”
Sono due mesi che Alycia non esce di casa. Due mesi che lotta contro qualcosa di traumatico che le ha devastato la vita. Riuscirà Eliza a riportarla in vita e ad aiutarla ad affrontare il dolore che la trascina, ogni giorno, sempre più a fondo?
[Eliza Taylor x Alycia Debnam-Carey]
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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27.

 

You tell me to brace for the hurricane
'Cause the end of a good thing is here
(Cory Wells-End Of A Good Thing)

 

Eliza POV

 

Svegliarsi senza Alycia accanto mi fa sentire vuota, incompleta. Mi giro a pancia in su e fisso il soffitto. Oggi è il turno di Marny e abbiamo deciso che, al di là dei miei sentimenti, cercheremo di andarci il più piano possibile. Il che significa che no, non ci vediamo tutti i giorni. Alycia ha comunque bisogno dei suoi spazi e delle sue amiche e non è giusto che si appiattisca su di me. Inoltre, da un po’ di tempo anche Marie e Bob le fanno visita saltuariamente ed è meglio che non le giri sempre intorno. Sospiro e con la testa corro a questa sera. La verità è che, nonostante ci siamo imposte di non correre, fosse per me passerei ogni minuto della mia vita con lei. La amo e vorrei poterglielo ricordare ogni secondo. La suoneria del cellulare mi riporta bruscamente alla realtà. Sbuffo. È Lindsey.
«Linz, è successo qualcosa?» chiedo.
«Non lo so, dimmelo tu. Dovevi essere qui un’ora fa.». Sobbalzo. Maledizione, avevamo deciso di pranzare assieme.
«Oh, io... Ehm... arrivo.»
«Sì, come no. Muoviti!» mi esorta, per poi attaccare. Mi lascio cadere sul materasso e mi copro il volto con le mani. Accidenti a me. Mi alzo e mi vado a preparare per uscire. Mi precipito alla macchina e guido fino a casa di Lindsey. Quando arrivo, noto un’automobile che non ho mai visto prima parcheggiata davanti al cancello. Che ci siano anche altri ospiti? Ma chi? Quella macchina non mi sembra appartenere a nessuno dei miei amici. Forse ha qualche parente a pranzo, ma allora perché invitare anche me? Sì, conosco sua cugina, ma non avrebbe senso. Scendo dall’auto e mi avvio verso la porta. Suono il campanello e aspetto che Lindsey mi apra. Sono nervosa, ho un brutto presentimento e non so nemmeno perché. Quando finalmente la mia amica viene ad aprirmi, sono ormai completamente persa nei miei pensieri.
«Alla buon’ora. Si può sapere dov’eri finita? So per certo che non eri con Alycia, quindi non usarla come scusa.»
«Ciao Linz, anche io sono contenta di vederti.» ignoro la sua lavata di capo.
«Non fingere di non aver sentito, Taylor!» insiste. Mi volto bruscamente e allargo le braccia.
«Linz, mi sono semplicemente svegliata tardi, rilassati. Non è nemmeno l’una, e noi non abbiamo impegni fino a stasera, quindi non capisco davvero perché tu ti stia agitando così tanto.». Lindsey pare quietarsi per qualche istante, salvo poi cominciare a muoversi nervosamente attorno a me. Comincio a preoccuparmi. La fermo afferrandola per un polso e la costringo a guardarmi negli occhi.
«Puoi dirmi che succede? Mi stai spaventando.». Lindsey si morde il labbro.
«Io... Io...»
«Tesoro, penso che il pollo sia cot-... Oh, ehm...». Sgrano gli occhi. Dalla cucina è appena uscito un ragazzo dall’aspetto familiare. È alto e abbastanza magro e ha lunghi capelli corvini raccolti in una coda. I suoi occhi sono grigi e gli conferiscono un’aria che non trovo assolutamente rassicurante. C’è qualcosa di inquietante in questo ragazzo, qualcosa di sinistro. È solo una prima impressione, eppure non mi piace per niente.
«Eliza, lui è Charles.» lo presenta Lindsey, imbarazzata. Gli stringo la mano, senza riuscire a rispondere.
«Molto lieto! Linz mi ha parlato tantissimo di te, sono felice di conoscerti. Sei un modello per chi vuole fare l’attore e non sono ironico.» esordisce. Forse mi sbagliavo, sembra gentile.
«Oh, io, ehm... Sono Eliza, il piacere è tutto mio.» mi presento, infine. Lindsey gli fa segno di tornare in cucina e mi prende sottobraccio, portandomi in soggiorno.
«Linz, ma che diavolo...» provo ad esordire, ma le parole mi muoiono in bocca.
«Lo so, avrei dovuto parlartene, ma eri così presa da Alycia e non volevo darti altro a cui pensare.»
«Voi due state assieme? Da quanto? E chi è, da dove sbuca?» la inondo di domande. Lindsey mi fa segno di rallentare.
«Scusa. È che non me l’aspettavo.» mormoro. Sorride, nervosa. Si gratta il collo e si appoggia alla parete, pronta a parlare.
«Ci frequentiamo da circa un mese, l’ho conosciuto alla festa di Marie.». Ora ricordo. È il tizio con cui Lindsey giocava a beer pong. Sento una morsa allo stomaco. Continuo ad avere un brutto presentimento, ma mi dico che sono esagerata. In fin dei conti, nemmeno lo conosco.
«Il resto te lo può spiegare lui a pranzo. Avrei voluto presentartelo prima, ma non trovavo mai l’occasione giusta.». Annuisco, scettica. Charles ci raggiunge e ci invita a sederci a tavola.
«Pollo arrosto e patate, delizioso.» si complimenta Lindsey. Charles le schiocca un bacio sulla guancia e comincia a fare il finto modesto. Sorrido tirata, il senso di inquietudine aumenta sempre di più. Qualcosa non mi torna.
«Dimmi, oltre a cucinare il pollo, cosa fai nella vita?» domando più acidamente di quanto dovrei. Lindsey mi fulmina con lo sguardo, ma Charles le fa segno che va tutto bene.
«Sono un attore anche io. Beh, finora ho fatto per lo più la comparsa, ma ho girato un film indipendente di recente, spero che si riveli il mio trampolino di lancio.» risponde.
«E per quanto riguarda Lindsey? Vi siete conosciuti alla festa di Marie, ma quando avete cominciato ad uscire assieme? Soprattutto, perché io non me ne sono accorta?». I due scoppiano a ridere e intrecciano le loro mani. Non ricordavo che Lindsey fosse così sdolcinata.
«L’ho contattata via social. Ci siamo scambiati qualche messaggio e poi siamo usciti assieme.» spiega. Non rispondo e riprendo a mangiare il pollo. Devo ammettere che è davvero squisito.
«Tu e Alycia Debnam-Carey invece... Sì, insomma, è vero quello che si dice in giro? State assieme?». Per poco non mi strozzo con una patata.
«Troppo personale come domanda, scusami.». In questo momento vorrei uccidere Lindsey.
«Siamo molto intime, ma i dettagli delle nostre vite private non li condivido con chi non conosco bene, perdonami.» cerco di tagliare corto. Sul pranzo cala il gelo più assoluto, interrotto da Lindsey che decide di servire il dolce. Ci gustiamo il dessert in totale silenzio, poi decido che è arrivata l’ora di andare da Alycia. Ho bisogno di lei in questo momento. Ho bisogno che mi liberi da quest’angoscia che mi attanaglia senza sosta.
«Non ti piace, vero?» mi chiede Lindsey, alla porta. Sospiro.
«Ha solo fatto la domanda sbagliata!»
«Linz, non è per quello. C’e qualcosa che non mi convince in lui, che mi inquieta.» dichiaro.
«Non potresti essere semplicemente felice per me? Tu hai Alycia, Marie ha il suo fidanzato, Bob e Richard hanno una ragazza, non voglio rimanere sola a vita.» sbotta Lindsey, innervosita dai miei discorsi.
«Io sono felice se tu sei felice.» asserisco, posando una mano sulla sua spalla. «Ma per ora non mi piace, Linz. Forse sono solo paranoica, ma stai attenta.» dico. Lindsey si rabbuia.
«Non tutti gli uomini sono dei mostri. È chiaro che la storia di Alycia ti sta suggestionando.» ribatte.
«Non tutti, ma molti! Mi sto solo preoccupando per te, che cosa devo fare?» replico.
«Gioire per me! Essere contenta del fatto che abbia trovato qualcuno, ad esempio!»
«Linz...» mormoro.
«Buona giornata, Eli! Salutami Alycia.» taglia corto lei, sbattendomi la porta in faccia. Rimango esterrefatta. Mi passo una mano in volto. No, quel tipo non mi convince, per nulla. Sospiro e mi avvio alla macchina. Spero solo di sbagliarmi.

 

Angolo dell’autrice

Nuova fase, nuovo personaggio, nuove tensioni. È chiaro che ad Eliza Charles non piaccia molto, anche se forse avrebbe potuto comportarsi diversamente. Lindsey, d’altro canto, sperava in una reazione decisamente diversa ed è davvero furiosa con l’amica. Come evolverà questo litigio lo scoprirete venerdì.
Ci tenevo poi a dirvi che ho iniziato una nuova storia, tutta in inglese. È una Clexa e sto postando i capitoli su AO3 (dove sono al nono, escluso il prologo) e su Wattpad (dove sono al primo, escluso il prologo). Si chiama Shallow Valley, questo è il link per AO3:
https://archiveofourown.org/works/27878281/chapters/68260053.
e questo, invece, quello di Wattpad:
https://www.wattpad.com/1011761878?utm_source=ios&utm_medium=link&utm_content=share_reading&wp_page=reading_part_end&wp_uname=Aagainst&wp_originator=SwXdFDmuJrh85TCzmLrtEdTCftqOnS8W8tmEfqV02HLytndTS1dGJtl7SSRJ4pR3MgWPJv4O4MZUf899Rz6wSamLL3hlQZ59gN98MPZW3jFhmFFvY7Jy1JjHQmdQoHn%2F
Se vi andasse di leggerla, a me farebbe solo piacere. Non penso che la tradurrò in italiano, quindi non credo apparirà qui su Efp.
Non vi annoio oltre. Vi ringrazio per le recensioni e chi legge questa storia.
A venerdì!

   
 
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