Serie TV > Stargate
Segui la storia  |       
Autore: Lady_Whytwornian    27/01/2021    0 recensioni
Atlantide è sulla Terra. La battaglia con il superalveare è stata vinta ed ora l'IOA deve decidere il destino della città e dei suoi abitanti
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Woosley decise di parlare con il Presidente. Ora la questione non era più se Atlantide potesse o no tornare nella galassia di Pegaso o se il Wraith potesse o no essere studiato. Riteneva reale il rischio di un’invasione. Non credeva che stesse bleffando.
- Richard – gli disse al termine della riunione dopo che tutti gli altri uscirono – mi dai l’opinione di un amico?
- Credo che stia dicendo la verità – rispose dopo un attimo di silenzio – ci contatterà a breve per avere una risposta. Magari possiamo prendere dell’altro tempo. Continuo a pensare che il comportamento di questo Wraith è…strano…decisamente diverso.
Il Presidente annuì: - Fa quello che ritieni più giusto.
Elbereth non si fece attendere: - Avete avuto tutto il tempo per pensare. Noi Wraith siamo molto pazienti – fece una pausa per sottolineare quanto avesse concesso loro - Ma fino ad un certo punto.
- Chi ci dice che non verrete lo stesso? – chiese Woosley
- Mi ascolti bene – cambiò il tono di voce - il comandante che trattenete è fedele a me. Non farà nulla al di fuori dei miei ordini. Entrambi sappiamo cosa rischiamo se la regina venisse a sapere quali informazioni le stiamo nascondendo.
- Accettiamo. Dateci il tempo per organizzare.
Elbereth chiuse la comunicazione. Avrebbe usato il tempo per mettere a punto i dettagli del suo piano.
Sulla Terra le attività vennero svolte con la massima priorità e portate a compimento nel giro di una settimana.
- Dobbiamo andare con la Orione. Le riparazioni della nave sono terminate, mentre non sono ancora finiti i lavori su Atlantide.
L’ultima cosa da fare prima di lasciare l’orbita era di imbarcare il Wraith. Collegarono la teca dove Todd era tenuto in ibernazione – Meglio lasciarlo così. Ci darà molti meno pensieri – commentò Rodney.
- E soprattutto non dovremo preoccuparci di dargli da mangiare – aggiunse Sheppard.
Sorrisero. Ma non riuscirono a celare la preoccupazione che albergava nei loro animi.
La nave uscì dall’iperspazio e trovò la nave alveare ad attenderli.
- Cosa facciamo adesso? – chiese McKay
- Aspettiamo. – rispose Sheppard
- Riceviamo una comunicazione: viene dalla nave alveare
- Aprite un canale
Il viso ormai a loro noto del comandante Wraith apparve sullo schermo.
- Bene. Vi stavo aspettando
- Cosa stanno facendo? – chiese con apprensione il colonnello Caldwell.
- Assolutamente nulla. Nessuna attività da segnalare e le armi sono scariche. Non pare abbiano intenzione di attaccarci.
Elbereth riprese: - Avete sicuramente già verificato che non abbiamo caricato le armi. Suggerisco un territorio neutrale. Scenderò sul pianeta e avrò solo la mia scorta personale disarmata; spero che voi facciate altrettanto. Non mi è mai piaciuto discutere in questo modo. Vorrei potervi avere di fronte. Voglio vedere negli occhi le persone con cui parlo. Inutile dirvi cosa potrebbe succedere se non rispetterete i termini.
Nuovamente la comunicazione venne interrotta senza tanti preamboli; si scambiarono sguardi e commenti pieni di indecisione. Non era certo un wraith di molte parole.
- Lo sapete vero che sarà quasi sicuramente una trappola…
- Però al momento non ha mostrato intenzioni ostili
Teyla ascoltava i commenti poi con naturalezza chiese:
- Dato che ha fatto tutta questa fatica per avere Todd di ritorno, potremmo chiedere a lui chi potrebbe essere. Che dite?
Si guardarono l’uno l’altro con un certo imbarazzo. Era sempre stata la cosa più ovvia da fare e si resero conto che nessuno aveva mai pensato a questo.
- Beh…Effettivamente è un’alternativa… - disse alla fine Rodney
Sheppard rivolse a McKay uno sguardo interrogativo. Cosa sarebbe successo se, una volta invertito il processo, avessero scoperto che non erano più in grado di risvegliare il wraith?
Rodney colse al volo l’attimo di terrore che attraversò la mente di John: - non ti preoccupare. Sono certo che è reversibile.
- Certo quanto?
- Ne sono certo – gli rispose con una certa stizza – quasi…
- Quasi? – Sheppard era al limite della pazienza.
La squadra scientifica si trovò nella stanza dove era stata collegata la teca con Todd. I parametri erano stabili. Rodney guardò John.
- Bene. Facciamolo
McKay iniziò a regolare i valori vitali per portarli ai livelli di veglia. Lentamente il wraith si stava risvegliando dall’ibernazione. Aprì gli occhi.
- Colonnello Sheppard…allora non mi avete dimenticato…
Si guardò attorno.
- Non siamo più sulla Terra…cosa è successo? Dove sono?
- Sei a bordo della Orione e siamo tornati nella galassia di Pegaso.
Li guardò attonito.
- Perché mi avete riportato qui? Non credo che abbiate pensato di restituirmi al mio mondo solo per la vostra compassione…
Parlava con molta fatica e a stento si reggeva in piedi. Ma il solo fatto di non essere più sulla Terra e di essere tornato nella sua galassia gli stava dando speranza e questo bastava a fargli attingere alle ultime forze che gli erano rimaste.
- No. Hai ragione. È qualcosa di più…qualcuno ti rivuole a tutti i costi…vivo…
Guide lo guardò alquanto sorpreso.
- Un comandante wraith. Si è identificata come…
Annuì.: - Identificata...Ah. Sì. Capisco…Alquanto inaspettato e non considerato
La sorpresa di Guide era genuina.
- Prima che rispondiamo al…tuo comandante…potresti illuminarci?
- Conosco solo un Wraith disposto ad arrivare a patti…per me…
- E tu cosa faresti per lei?
- Morirei…
- Bene…perché è quello che succederà se è una trappola.
Elbereth era scesa con il suo incrociatore sulla superficie del pianeta. Aveva dato ordine al suo secondo di fare rientro alla nave alveare; avrebbe attivato il suo trasmettitore al momento opportuno e di comunicare agli umani le coordinate del luogo dell’appuntamento dove li avrebbe aspettati - ma non a lungo – aveva aggiunto. Più tempo passava e più alte erano le probabilità che l’incontro si tramutasse in una trappola.
Guardò Samantha: - spero che tengano a te almeno tanto quanto io tengo al mio ufficiale.
Sulla Orione i dubbi e la preoccupazione erano argomento continuo di discussione: avrebbero rilasciato il wraith che conosceva le coordinate della Terra.
- Chi ci assicura che non le darai a lei?
Guide rimase per un momento a pensare: le sue risposte avrebbero decretato la sua sorte.
- Comprendo i vostri timori. Se avesse voluto le avrebbe potute estorcere tranquillamente al vostro colonnello.
Guide aveva ripreso il suo tono sicuro. Iniziava a vedere la fine della sua pena. Continuò: - Non so se questo possa in qualche modo rassicurarvi: se non lo ha fatto aveva sicuramente le sue buone ragioni. Io rispetterò questa decisione. Lei rischia la sua vita se la regina venisse a sapere che questa informazione le è stata tenuta nascosta. Abbiamo tutti interesse a…dimenticare.
Nessuno gli aveva detto i termini dell’accordo, ma sapeva benissimo che per aver ottenuto una simile concessione Elbereth doveva aver fatto una proposta che non poteva essere rifiutata. La vita di un ufficiale non poteva essere sufficiente per convincerli a rilasciarlo.
- Da quando rispondi a qualcuno? – chiese John - Sapevo che avevi nascosto agli altri wraith che non avevi più la regina sul tuo alveare
Guide cercò di nascondere l’imbarazzo minimizzando la situazione in cui si era trovato. Il suo orgoglio era messo a dura prova.
- Ho stretto un accordo. Dopo quello che era successo mi trovavo in una posizione debole. La proposta che mi ha fatto Elbereth è stata molto convincente e sicuramente molto favorevole per me.
Sheppard guardò il wraith: - Al minimo segno di tradimento…
- Lo so. Morirò. Ormai la conosco a memoria
- Andiamo.
In quel momento la scia di un teletrasporto illuminò la zona circostante dove Elbereth li stava attendendo.
- Bene. Prepariamoci ad accoglierli…- si voltò verso Samantha - preparate la nostra ospite. Saranno felici di rivederla…
Sheppard si materializzò con una squadra di marines che tenevano ancora le loro armi puntate contro il wraith. Todd aveva fatto alcune rimostranze riguardo al suo stato e abbigliamento: si trovava in catene e con l’uniforme della prigione ma i suoi commenti erano stati accolti con un sorriso sarcastico da John.
Elbereth diede un’occhiata al Wraith: - Bel vestito…
Guide chinò il capo e chiuse gli occhi. Annuì. Dietro quel commento c’erano molte parole non dette.
Poi continuò guardandosi attorno: - Bene. Che affollamento oggi…Allora, umano… non ho ben afferrato il tuo nome…
- Sheppard, colonnello John Sheppard
- Ah bene… allora Sheppard, colonnello John Sheppard…gentilmente, richiama i tuoi uomini e dì loro di tornare alla vostra nave…abbiamo molto da dirci e non c’è tempo per i formalismi.
- Colonnello Carter – esclamò John
- La sua nave si è spinta un po’ troppo dentro il mio territorio…Ora, fa rientrare i tuoi soldati. E poi inizieremo a discutere.
- Samantha. Stai bene? Ti hanno fatto del male?
- No…sto bene John…
- Non le abbiamo fatto nulla. Allora?
Sheppard chiamò la Orione e chiese che venissero fatti risalire tutti gli uomini che erano scesi con loro. Sarebbero rimasti solo lui, Teyla e Ronon.
Guardò i due guerrieri rimasti: - Loro?
- Loro non faranno nulla.
Si voltò verso i due guerrieri che le si avvicinarono consegnandole Samantha. Poi si misero ad adeguata distanza.
Sheppard prese per un braccio Guide: - cammina e non fare scherzi. Al solo movimento sbagliato…
- Sono morto
Anche Elbereth fece cenno al colonnello Carter: - prego, dopo di te
- Colonnello Sheppard. Vedo che il trattamento riservato al mio ufficiale è un po’ diverso da quello che ho usato per il vostro. Non ve l’ho restituito in catene e affamato alla morte
- Noi abbiamo altri usi e costumi.
- Evidentemente... Bene. Riprendetevi il vostro colonnello. Ci incontreremo ancora John Sheppard. La galassia non è così grande come sembra.
Guide raggiunse Elbereth. Teneva la testa bassa. Lei seguì i suoi passi con uno sguardo molto eloquente: - Con te farò i conti dopo… - sibilò tra le labbra Elbereth.
Guide annuì: - Sì. Certo – sussurrò con un filo di voce.
Tre navette arrivarono dal nulla per prelevarli e riportarli sulla nave alveare.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Stargate / Vai alla pagina dell'autore: Lady_Whytwornian