Lo sguardo di Vincent si solleva per incontrare quegli occhi dorati che tanto ama. La sua bocca si apre prima di chiudersi rapidamente, mordendosi il labbro per trattenere le lacrime. Stacca gli occhi di dosso a suo fratello, guardando altrove, per la strada.
“Scusa…tu…non meriti questo”
Singhiozza. La bocca di Gilbert rimane aperta prima di trasformarsi in quel dolce sorriso indulgente. Delicatamente, mette una mano sulla testa di Vincent. Il fratello minore si rifiutava di guardarlo, ancora.
“Vince..."
Sentire il suo nome pronunciato con tanta tenerezza gli fa male. È così dolce…troppo dolce per lui da sentire. Quello che vuole e quello che si merita sono due cose molto diverse. Gilbert dovrebbe saperlo.
"Per favore, non essere sciocco"
Aggiunse il bambino, spostando la mano sulla guancia del fratellino per asciugargli le lacrime. Le dita sfiorano leggermente la sua pelle, quel tanto che basta per sentire Vincent rabbrividire al tocco. Passa un momento prima che gli afferri il viso e faccia in modo che finalmente lo guardi.
"Non è colpa tua! Hai capito?"
La tentazione di scagliarsi contro il fratello maggiore cresce, ma tutto ciò che può fare è chiudere gli occhi e stringere i denti per non scoppiare a piangere. A Gilbert faceva male vedere le emozioni contrastanti sul volto di suo fratello minore.
“Non c’è niente che non meriti, Vince”
Quando gli occhi del più piccolo si aprono, i loro sguardi si incontrano. È travolto da quel sorriso, lasciando che lavi via i suoi sentimenti negativi in un istante.
Gilbert lo tira più vicino e si sporge in avanti, posandogli un tenero bacio sulla guancia sporca e arrossata. Sentendo un altro singhiozzo sfuggire dalle labbra di Vincent, inizia a baciargli tutto il viso per cercare di tranquillizzarlo. Non appena riesce a calmarsi, si tira indietro per vedere il sorriso di Gilbert e stavolta anche lui gli sorride.
“Ti voglio bene”
“Anche io, Vince”