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Autore: NPC_Stories    05/02/2021    2 recensioni
Una raccolta di flashfic e oneshot che attraverso una parodia quasi sempre comica di alcuni cliché letterari racconteranno frammenti di vita dei miei personaggi ricorrenti, o anche piccoli missing moments di altre storie.
Aggiornamento a random quando mi sento ispirata.
Genere: Fantasy, Parodia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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1325 DR: Children Are Innocent


Estate, in una locanda vicino a Secomber

"Mamma, io e Tek possiamo andare a trovare Miri Tallstag?"
Krystel interruppe il suo lavoro per un momento e guardò sua figlia con aria stranita. Era una richiesta insolita, ma avrebbe dovuto aspettarselo da Amber. Quella ragazzina vivace d'estate diventava incontenibile, non sopportava la relativa solitudine della locanda e avrebbe voluto stare tutto il tempo a giocare con i suoi amici, altri bambini della sua età. Purtroppo i suoi amici venivano in visita solo d'inverno.
"La fattoria dei Tallstag dista quattro ore di cammino. Ne vale la pena?"
"Potremmo fermarci lì per qualche giorno" propose la bimba.
Poteva sembrare una proposta audace, ma era abbastanza normale per i costumi del posto. I viaggi erano lenti, e nessuno andava a fare una visita per trattenersi solo qualche ora.
"Cosa ne pensano i genitori di Miri? Hm?"
Amber mise il broncio. Odiava quando sua madre faceva resistenza.
"Ne ho parlato con la signora Sarah quando è tornata a prendere Miri dopo l'inverno. Ha detto che potevamo andare a trovarli d'estate. Hanno tanto cibo in estate, e possiamo dormire sul soppalco insieme a Miri." Amber cercò di rispondere a tutte le possibili domande della madre. "Daaai, ti prego mamma, Miri è la mia migliore amica!"
Krystel sospirò. D'estate i contadini avevano sempre molto da fare, due bambini in più fra i piedi avrebbero potuto essere un fastidio.
"Sarah Tallstag ha un bambino piccolo. Le daresti fastidio."
"Ma no, non è vero! A lei piace quando tengo Patata, dice che la aiuto."
"Non chiamarlo Patata" commentò di sfuggita Krystel, mentre riprendeva a spazzare per terra.
"Ma è una patata."
"L'anno scorso, forse. Ormai avrà due anni. Saprà camminare e parlottare. È quasi un ometto."
Amber storse il naso. "Li preferisco quando sono patate" si lamentò. "Ma cercherò comunque di aiutare la signora Sarah!"
La strega alzò gli occhi al cielo. Sua figlia era così testarda.
"Va bene, ma mentre siete lì, vedete di aiutarli con i mestieri di casa o nell'orto. E vi preparo due cestini di cibo da portare ai Tallstag. Per il loro disturbo."
Amber gemette. Sapeva già cosa le avrebbe dato sua madre. Confetture di frutta e altro cibo che si conservava bene, per l'inverno. Roba pesante da trasportare.
"Ma maaamma" si lagnò. "Quattro ore di cammino! Posso prendere un asino e un carretto piccolo, almeno?"
"Usa le gambette, Amber. Ci ho messo undici mesi a fartele."[1]
"Ma" Amber rifletté velocemente "Tek'ryn non è ancora abituato a camminare per lunghe distanze. Con dei pesi, poi! Dai, lasciaci prendere il carretto piccolo" implorò.
La convinzione di Krystel vacillò, e la piccola se ne accorse. La madre avrebbe ceduto, alla fine. Cedeva sempre, quando Amber giocava la carta dell'inadeguatezza di Tek'ryn alla vita di Superficie.

Meno di un'ora dopo, due giovanissimi elfi scuri avevano legato il carretto a un asino ed erano partiti su una strada sterrata in direzione sud. Definirlo carretto era anche generoso, non era nulla più di una tavola con delle basse fiancate di legno, due ruote e due pali per agganciarlo all'asino.
Amber sedeva davanti e teneva le redini, visto che il fratello non sapeva condurre. Tek'ryn era in fondo al pianale e teneva d'occhio le ceste di cibo (che erano diventate quattro visto che c'era un mezzo di trasporto).
"Come l'hai convinta?" domandò Tek'ryn, appoggiandosi con un gomito alla fiancata posteriore e sollevando un po' il grosso cappello di paglia; quell'oggetto avrebbe dovuto proteggere i suoi occhi dal sole, ma era troppo grosso e quindi spesso gli cadeva sul naso. "Pensavo che Krystel non lasciasse usare il carretto ai bambini."
"Le ho detto che non sei abituato a camminare per lunghe distanze e che sarebbe stato faticoso per te" spiegò la sorellina.
Tek'ryn si corrucciò. Non era una bugia, ma non gli piaceva essere usato come leva.
"Non voglio essere un disturbo. Sì, sarebbe stato faticoso, ma se si deve fare si fa."
Amber si girò e gli scoccò un'occhiata colma di compatimento.
"Tek'ryn, non sarà così per sempre. Adesso mamma ti porta in palmo di mano perché non sei abituato a vivere con noi e pensa che tu sia fragile. Presto inizierà a trattarti come tutti noi altri."
Tek'ryn sarebbe arrossito, se non avesse avuto la pelle nera come la notte.
"Te ne stai approfittando? Hai manipolato Krystel?"
"Manipolato, che parolaccia. Ho trovato un mio vantaggio in questa situazione. È solo giusto. Ho diritto a un po' di… come si dice… compensazione."
Il ragazzino venne colpito solo in quel momento da una realizzazione improvvisa, eppure così ovvia.
"Sei gelosa?"
"No" sbottò Amber, e tornò a guardare in avanti, verso la strada impolverata.
"Sì, sei gelosa!"
"Forse un pochino" borbottò lei.
Tek'ryn si lasciò scappare un sorrisetto. Era divertente, ogni tanto, cogliere qualche comportamento drow nella sua sorellina cresciuta in Superficie.
"Tuo padre sarebbe fiero della tua capacità di manipolare la gente" la prese in giro.
"Continua a parlare e ti do un pugno!"
Il sorriso del ragazzo si fece ancora più ampio. Gli umani avevano la strana concezione che i bambini fossero innocenti, eppure sapevano provare le stesse emozioni negative degli adulti, e nella giusta situazione sapevano anche approfittarsi della mollezza dei genitori.
Tornò a guardare la strada, che si snodava pigra alle sue spalle, sotto quel sole insopportabilmente brillante. Era proprio un mondo strano.



********************
Il trope di oggi è Children Are Innocent, che ovviamente è una cazzata, i bambini iniziano a mentire verso i tre anni.

[1] Krystel afferma di averci messo undici mesi a fare le gambe di Amber perché le gestazioni elfiche durano più di quelle umane, vedi You Say Tomato.
   
 
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