Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Mariam Kasinaga    06/02/2021    4 recensioni
Anno 2077, San Valentino.
Sei stato mollato come un cane tramite messaggio dalla tua fidanzata. Hai intenzione di reagire o di piangerti addosso?
Questa storia partecipa al contest Cybervalentino indetto da Spettro94 sul forum di Efp
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tradito

 

 

14 Febbraio, ore 01:00 AM

 

Non posso venire all’appuntamento. Finisce qui, stare con te è troppo complicato.

SMS sent by Nikki - 00:59 AM

 

Rileggi ancora una volta le parole sul monitor, forse per avere conferma di aver capito il messaggio o forse per farti ancora del male.

Mollato come un cane tramite messaggio, senza nemmeno il diritto ad avere una spiegazione.

Fumi una sigaretta, due, tre, tutto il pacchetto.

Prendi il telefono e lo scagli contro il muro, urli, ti siedi sul letto e ti prendi la testa tra le mani.

Tu ci credevi, alla vostra storia. Per quanto tu e Nikki foste diversi, come il giorno e la notte, ti eri impegnato perché le cose tra voi funzionassero.

Invece lei ti ha lasciato il giorno di San Valentino, senza avere le palle di dirtelo in faccia; alla prima difficoltà ti ha buttato via come un giocattolo rotto, come fanno tutte la ragazzine viziate di buona famiglia.

Uno dei tanti chip che ti sei innestato nel cervello, quello che dovrebbe contenere lo stress entro i limiti di soglia, si attiva: vieni bombardato da immagini di animaletti pelosi, qualche bel ricordo di infanzia, una vecchia canzone dal motivetto dannatamente orecchiabile.

Urli ancora più forte e il chip si arrende, lasciandoti in balia delle tue emozioni.

 

Qualcuno dall’appartamento affianco ti intima di stare zitto e tu lo mandi a quel paese, prendendo la giacca di pelle ed uscendo di casa.

Hai bisogno di sfogarti, di andare da qualche parte. Una bella corsa clandestina, o una battuta di caccia al cyborg.

Prendi uno di quei taxi nuovo modello, quelli guidati da una intelligenza artificiale talmente figa che non devi nemmeno dire la tua destinazione, perché comunica direttamente con uno dei tuoi innesti.

Niente macchine o robot disfunzionali come consolazione: sei al Velvet, il tuo locale preferito prima di incontrare Nikki.

 

Le doll sono la benedizione del 2077: ragazze bellissime modellate dalla chirurgia estetica, dotate delle migliori protesi ed innesti che l’industria del sesso abbia concepito. Una notte con loro è come andare in paradiso, ma forse andare a trovare il grande Capo di persona costerebbe meno.

 

 

14 Febbraio, ore 03:15 AM

 

Aisha è sempre stata la tua preferita e ha tutto ciò che hai sempre amato in una donna: i capelli lunghi e neri che ricadono morbidi sulle spalle, gli occhi verdi da cerbiatta e delle curve mozzafiato.

Adori il modo in cui ti spoglia, ammiccante, e ti butta senza troppi giri di parole sul letto; ti piace come si avvinghia a te quando la penetri, come ti graffia la schiena quando sta per arrivare al culmine, il gridolino soffocato di quando raggiunge l’orgasmo.

 

Aisha ti conosce da anni e sa sempre di cosa hai bisogno.

Non come Nikki.

Aisha non ti giudica mai.

Non come Nikki.

Sei probabilmente l’unico cliente che non la usa come se fosse soltanto della carne ambulante e ti ricompensa dedicandoti qualche minuto del suo tempo.

Non come Nikki.

La guardi mentre si accende una sigaretta con la pelle illuminata dalla luce intermittente dei neon ed i capelli scarmigliati; paghi, saluti e torni a casa.

 

 

14 Febbraio, ore 06:30 AM

 

Andare al Velvet non ha curato il tuo cuore infranto come avresti sperato, ma è stato solo un piacere effimero e temporaneo.

Come prima di Nikki.

Sei sdraiato sul letto e fissi il soffitto, cercando di capire perché ti sei meritato tutto questo. Ti sei scolato quattro lattine di birra, puzzi di sudore e di alcol a basso prezzo. Il tuo chip della salute - buon Dio quanti di quei cosi hai nella testa? - ti suggerisce una doccia e forse non ha tutti i torti.

 

L’acqua bollente ti scorre lungo la schiena e ti trovi a pensare come erano belli quei momenti insieme a lei.

Il corpo minuto di Nikki contro le mattonelle del bagno.

Ti guardi allo specchio e vedi delle occhiaie da spavento. Dovresti sistemarti la barba, mangiare qualcosa e farti una bella dormita, non necessariamente in quest’ordine.

 

Avevi fatto le cose in grande quest’anno: brunch nel suo locale preferito, pomeriggio alle nuove terme del nono Distretto, cena nel ristorante preferito da tutti i ricconi della città.

Avevi noleggiato un bel completo, per toglierti quell’aria da teppistello e giurato a te stesso che non avresti fumato nemmeno una sigaretta.

Nikki ha sempre odiato l’odore del tabacco.

 

Vi siete conosciuti tre anni fa ad una festa nei bassifondi: l’avevi notata subito, la classica ragazza di buona famiglia che decide di fare la trasgressiva con le amiche.

Capelli biondi raccolti in una treccia, vestito bianco da educanda e l’espressione smarrita.

All’inizio volevi solo prenderla in giro, divertirti un pò, ma qualcosa in lei ti aveva colpito. Detestavi quasi tutti i suoi amici e i suoi genitori ti rivolgevano sempre occhiate di educato disprezzo, ma a te non importava.

Nikki valeva tutto questo.

 

 

14 Febbraio, ore 13:05 PM

 

Allora, il brunch?

SMS sent by Alex - 11:00 AM

 

Senti amico, ma con Nikki andavi al Q8?

SMS sent by Jo - 11:25 AM

 

Ohi Johnny, se ti serve una mano con Kay fai un fischio!

SMS sent by Buddy - 12:30 AM

 

Caspita, non hai mai ricevuto così tanti messaggi come oggi.

Alex non merita nemmeno una risposta, gli altri due probabilmente hanno fumato qualcosa di pesante.

Cosa cazzo ci faceva Nikki in quel locale dimenticato da Dio? Ormai nessuno andava più andava al Q8 dal 2070; e cosa diavolo aveva combinato Kay, il tuo migliore amico?

 

Provi a chiamarlo ma non ti risponde. Decidi di chiamare Buddy, ma ti da solo risposte vaghe, concludendo che aveva scritto una cazzata sotto effetto di speed; telefoni a Jo, ma ti dice che forse non era Nikki, ma una che ci assomigliava.

Perché lo sai come si dice, le ragazze ricche sono fatte tutte con lo stampo.

Non Nikki, lei è diversa.

 

Kay è il tuo migliore amico, l’unica persona su cui puoi sempre contare. Nonostante sia riuscito ad uscire fuori dallo schifo dei bassifondi, prendendo una borsa di studio e andando a lavorare in un ufficio dove tutti vestono con dei noiosi completi grigi - non come te, che cerchi di arrangiarti con dei lavoretti di fortuna -  non ti ha mai dimenticato.

Kay è diventato qualcuno in città, ma riesci ancora a trascinarlo a qualche gara clandestina di auto gravitazionali truccate. Vi vedete una volta al mese per scolarvi una birra e ripensare a tutte le cazzate che avete fatto insieme, a quando vi sentivate i padroni assoluti di un mondo a cui non è mai importato nulla di voi - o almeno di te.

Decidi di andarlo a trovare per cercare di risollevare un po’ l’umore. Prendi la moto e guidi fino al quartiere residenziale dove ha comprato casa, una di quelle con il giardino con l’erba talmente perfetta da sembrare finta. Qualche vicino ti lancia un’occhiata dubbiosa: con i tuoi jeans strappati, la felpa oversize e la testa rasata sei totalmente fuori luogo.

Suoni il citofono ma Home9000, con una fastidiosa voce metallica, ti comunica che il signore non c’è, è andato al Q8.

 

A quanto pare il Q8 è tornato di moda senza che tu lo sapessi, oppure le uniche due persone importanti della tua vita si trovano nello stesso posto per uno strano scherzo del destino.

Nikki ha incontrato Kay una sola volta.

 

 

14 Febbraio, ore 15:45 PM

 

Buddy continua a piangere, ma tu lo ignori. Continui a colpirlo chiedendogli delle spiegazioni, dicendogli che non sei uno stupido, cercando una verità che non puoi più permetterti di ignorare.

Hai la mano informicolata a furia di tirargli pugni in faccia, ma non smetti; non smetterai fino a quando non ti darà le risposte che vuoi.

 

Buddy ha incontrato Kay e Nikki al Q8.

Kai l’ha pregato di non dirtelo.

Passeranno il pomeriggio al parchetto vicino Nation Square, a vedere il concerto dei Vikings.

 

Quando Nikki ride si nasconde sempre la bocca con la mano sinistra. Lo sta facendo anche ora, mentre la guardi a distanza di sicurezza, con il cappuccio alzato per non farti riconoscere.

Lei e Kay sembrano contenti insieme, intimi - ma non si erano visti solo una volta?- ed il modo in cui lui la guarda è lo stesso che avevi tu.

Il parchetto è pieno di gente, a quanto pare i Vikings sono la nuova band metal del momento. Ogni tanto Nikki si sporge verso Kay e gli sussurra qualcosa all’orecchio; il tuo amico - forse ex amico da ora in poi - ride e le cinge la vita con un braccio, attirandola a sè.

In questo momento vorresti essere il cantante e fracassare a terra ogni oggetto a portata di mano, proprio come sta facendo lui.

 

Non sei l’uomo giusto per lei, Johnny, forse non lo sei mai stato. Magari all’inizio Nikki era veramente innamorata di te o forse le piaceva l’idea di avere come fidanzato un cattivo ragazzo dei bassifondi. Chissà da quanto tempo se la intende con Kay; lui sì, che è il ragazzo adatto a lei. Intelligente, con un buon lavoro e un ottimo conto in banca. Probabilmente va d’accordo con tutti i suoi amici ed  i suoi genitori lo adorano.

Ti sei sforzato per anni di entrare in un mondo che non ti appartiene: tu sei un vero ragazzo dei bassifondi, uno che cerca di tirare avanti di giorno in giorno. Cosa credevi, che sareste stati insieme per sempre, vi sareste spostati e avreste cresciuto dei marmocchi?

Avevo capito come sarebbe andata a finire questa storia da quando hai letto il suo messaggio, più di quindici ore fa. Hai sprecato un’intera giornata a cercare di metabolizzare una realtà che sapevi fin da subito, da ancora prima che Nikki ti mollasse con uno stupido messaggio.

Smettila.

 

Spiacente, non posso farlo. Ho cercato di narrare i fatti nel modo più neutrale possibile, cerando di limitare i commenti al minimo. Forse sono uno dei mille chip che ti sei installato nel corso degli anni, magari sono la tua coscienza - se nel 2077 c’è ancora posto per cose obsolete come la coscienza - o forse sono solo una voce nella tua testa.

Quest’ultima opzione sarebbe un grande problema, in effetti.

Come pensavi che sarebbe finita questa giornata, Johnny? L’hai deciso a casa di Buddy, quando hai preso la sua pistola al blast dopo averlo massacrato di botte.

Ora, la scelta più difficile: Nikki, Kay o te stesso?

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Mariam Kasinaga