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Autore: Stekao    06/02/2021    13 recensioni
Come alcuni già sapranno, il penultimo capitolo del manga mi ha lasciato non poco amaro in bocca. Avrei voluto vedere molte cose diverse, pertanto mi ispira what if a raffica...
In questo caso mi sono chiesta: ma se Kaori, dopo aver lavorato con Mick, si fosse pentita di essere tornata da Ryo?
Questa storiella doveva essere una one shot ma poi mi sono fatta prendere la mano e questo è il risultato...
Solite tribolazioni di cui non posso fare a meno, del resto l'amore non è bello se non è litigarello (con Ryo e Kaori a maggior ragione), un caso un po' particolare e tanto amore ovviamente (forse anche un po' troppa sdolcinatezza che in alcuni momenti potrebbe sforare in OOC, ma pazienza... Ne avevo bisogno! E sul finale una scenetta un po' più hot rispetto ai miei soliti standard.. Ma ho voluto provare. Crepi l'avarizia 😂).
Una lettura leggera, per sognare un po'...spero come sempre di regalarvi qualche minuto spensierato.
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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1. IL FIDANZAMENTO

Finalmente la serata attesa da tempo, era arrivata.

Una settimana prima, Mick aveva contattato tutti i suoi amici per invitarli alla festa a sorpresa organizzata per festeggiare il compleanno della sua Kazue.

Quella sera quindi, come da sue direttive, si erano tutti preparati indossando eleganti abiti da sera, per recarsi nel luogo prestabilito.

Una volta giunti sul posto, Kaori rimase folgorata dalla location scelta da Mick per celebrare quell’evento.

Per una volta le sembrò di essere una principessa che varcava la soglia di un castello.

Appena giunti al locale si resero conto della presenza di altri ospiti. Tutti ex colleghi, amici e parenti di Kazue.

Non appena Mick e la compagna entrarono, Kazue non poté fare a meno di rimanere sbalordita di fronte alla sorpresa che il compagno le aveva riservato.

“Oddio Mick, ma che cosa vuol dire tutto questo? È bellissimo… ci sono tutti i miei amici, la mia famiglia…”

“Kazue…” disse l’uomo prendendole una mano e attirando l’attenzione di tutti i presenti…

“Mi dispiace di averti ingannata, di avervi ingannati tutti…in realtà non siamo qui per il tuo compleanno... O almeno non solo per quello”

“Che cosa intendi dire Mick? ” chiese Kazue cominciando seriamente a trepidare, così come la maggior parte degli ospiti in sala

“Beh.. Il tuo compleanno è solo una scusa… la verità è che…tu mi sei stata accanto in uno dei periodi più brutti della mia vita, senza di te non ce l’avrei mai fatta ad uscirne e da quel momento ho capito che non posso immaginare la mia vita senza di te… Kazue, vorresti farmi l’onore di diventare mia moglie?”

E così dicendo tiró fuori dalla tasca, porgendogliela, una scatolina di velluto rosso contenente un meraviglioso solitario…

Tutti notarono quanto Mick fosse nervoso… sperava con tutto se stesso di aver fatto la scelta giusta decidendo di chiederle la mano in maniera così plateale... Voleva condividere quel momento con tutte le persone che più amavano e se lei lo avesse rifiutato, sarebbe stato un colpo troppo duro da incassare.

La ragazza, incredula, non poté fare a meno di piangere a dirotto... Tutti gli ospiti, rimasti attoniti, cominciarono ben presto ad urlare di gioia per la loro amica.

Inutile dire che Kazue accettó immediatamente la proposta di Mick, gettandosi letteralmente fra le sue braccia prima che entrambi si lasciassero andare ad un bacio talmente passionale da fare arrossire all’istante gran parte dei presenti.

Kaori non poté fare a meno di guardare i suoi amici con uno sguardo sognante e tanta gioia nel cuore.

Solo due settimane prima anche Miki le aveva confessato di aver chiesto a Umi di sposarla e che l’uomo aveva accettato la sua proposta di buon grado, rendendola la donna più felice del mondo.

E in quel momento anche Mick e Kazue stavano vivendo la loro favola…

Nel soffermarsi su tutto questo, Kaori non poté esimersi dal pensare alla sua di situazione…

Tempo addietro, dopo essere “scappata” di casa per lavorare con Mick, aveva infatti origliato una conversazione tra lui e Ryo sulla terrazza dell’ospedale in cui l’americano era stato ricoverato dopo un incarico piuttosto impegnativo…

Nonostante Ryo non avesse ammesso a piene parole, di essere innamorato di lei, dimostrandosi l’enigmatico di sempre, si era illusa che quanto detto avesse comunque un significato importante, che fosse un segnale preciso, da non sottovalutare… aveva quindi deciso di tornare da lui sperando che da quel momento le cose sarebbero finalmente cambiate tra loro e invece erano trascorse diverse settimane nel nulla più completo al punto che, qualcosa in Kaori, si era andato via via spegnendosi.

Durante la cena, persa com’era fra i suoi pensieri, non aveva quasi toccato cibo. Miki seduta accanto a lei, nel notare il suo sguardo, non poté fare a meno di preoccuparsi...

In realtà era da un po’ di tempo che aveva notato qualcosa di diverso nella sua amica. Ultimamente le sembrava sulle nuvole più del solito, più taciturna e, senza dubbio, più triste, per quanto Kaori tentasse di nascondere il più possibile il suo vero stato d’animo…

“Kaori, tutto ok?”

“Sì certo Miki, perché me lo chiedi?” rispose Kaori cercando di ridestarsi in fretta dai suoi pensieri

“Beh, Ryo ci sta provando con tutte le amiche di Kazue e tu non hai ancora tirato fuori il tuo martello…devo preoccuparmi?” le disse sorridendo, ma tornando immediatamente seria nel notare lo sguardo sempre più cupo di Kaori

“No, non c’è niente di cui preoccuparsi…” disse Kaori rivolgendo i suoi occhi verso Ryo che proprio in quel momento stava sbavando senza alcun ritegno di fronte al décolleté della donna seduta vicino a lui..

“È solo che ci sono delle cose a cui sto pensando da un po’ di tempo e stasera tutto è divenuto più chiaro… ”

“A cosa ti riferisci esattamente?” chiese Miki sempre più incuriosita

“Beh.. Tu e Umi, Mick e Kazue… avete fatto delle scelte importanti, il vostro rapporto si è evoluto ed è cresciuto insieme a voi e avete deciso di andare avanti nonostante tutti gli ostacoli… e io invece? Ho passato gli ultimi sei anni a rincorrere con un martello un mandrillo perennemente in calore... e tutto sommato mi rendo conto di essermi comportata così senza neanche averne il diritto… beh, certo… quando Ryo fa lo stupido con qualche cliente, è bene che lo rimetta al suo posto in fretta perché ne andrebbe del nostro incarico, ma nella sua vita privata, come adesso, è giusto che faccia ciò che vuole…”

Miki prese a fissare l’amica con gli occhi fuori dalle orbite…

“Io e Ryo ci comportiamo nello stesso modo da sei anni…il nostro rapporto è sempre lo stesso. A differenza vostra, noi non siamo cresciuti, non ci siamo evoluti… ma io non ho più vent’anni e vorrei andare avanti come avete fatto voi…”

Kaori continuava a parlare con lo sguardo perso nel vuoto…

“A questo punto Miki, penso sia arrivato il momento di gettare la spugna definitivamente…credo sia l’unico modo per riuscire ad andare avanti davvero”

“Che intendi dire Kaori?” chiese Miki incalzandola, cercando di capire meglio cos’è che l’amica intendesse dire

“Che abbandono i martelli, abbandono il mio sogno con Ryo.. Del resto lo sai anche tu…dopo essere andata a lavorare con Mick, ho deciso di tornare da lui sperando in un ennesimo cambiamento che però non è avvenuto. Insomma, a questo punto credo sia arrivato il momento di guardare in faccia la realtà… non credo di aver fatto bene a tornare a lavorare con lui… lui del resto non me l’ha neanche chiesto… Sono tornata da lui senza che mi dicesse nulla e credo di aver fatto il passo più lungo della gamba”

Miki, di fronte alle parole dell’amica, rimase attonita…

Kaori aveva davvero deciso di dimenticare Ryo?

Lo sweeper, intento com’era a rincorrere tutti i sederi presenti nella sala, non aveva però smesso di fissare di sottecchi la sua socia… il fatto che non avesse ancora frenato i suoi bollenti spiriti con una martellata, lo aveva messo in allarme e la sensazione era aumentata nel momento in cui l’aveva vista parlare con Miki.

Anche lui inoltre, in quegli ultimi giorni, aveva notato un evidente cambiamento in lei… non percepiva più quella luce sempre viva nei suoi occhi… la sentiva più distante e a quel pensiero si incupì.

Continuó a guardarla cercando di capire cos’è che le due amiche si stessero dicendo… non poteva negare il fatto che quella sera la sua Kaori fosse di una bellezza disarmante e per quanto stesse tentando da ore di fingere indifferenza, la verità era che gli risultava parecchio difficile staccare gli occhi da lei.

Quando la cena terminó, le luci si abbassarono e la location si trasformò in una enorme sala da ballo.

Kaori non poté fare a meno di notare Ryo avvinghiarsi immediatamente a una delle amiche di Kazue che sembrava non disdegnare affatto le attenzioni dell’uomo.

Sospiró. Sapeva di non essere bella come alcune delle ragazze presenti quella sera e, nonostante avesse indossato un bellissimo abito per l’occasione, non poteva fare a meno di sentirsi non all’altezza della situazione…era evidente che non la desiderasse. Ogni donna sulla faccia della terra lo eccitava, tranne lei.

Aveva osato un po’ quella sera, indossando un abito elegante, ma abbastanza sexy. Consigliatole da Eriko ovviamente, che non avrebbe perso, per niente al mondo, l’occasione di sottolineare, con una delle sue creazioni, lo splendido corpo dell’amica.

Kaori inizialmente si era sentita un po’a disagio, ma tutto sommato aveva deciso di superare le sue reticenze sperando di scuotere Ryo in qualche modo e invece, quello stupido, non aveva manifestato alcun interesse nel vederla… E anzi, l’aveva rimbrottata per il troppo tempo impiegato nel prepararsi e Kaori aveva ben presto messo da parte tutte le sue illusioni… come in tutti quei sei anni del resto.

Per Ryo l’attrazione fisica era molto importante e semmai ci fosse stata la possibilità che lui provasse un qualche sentimento di affetto nei suoi confronti, non avrebbe mai potuto superare il fatto di non trovarla attraente.

E ora, nel vedere tutte quelle ragazze molto più belle e disinibite di lei, non poteva che sentirsi una stupida per aver osato anche solo pensare di poter gareggiare con loro.

Nel buio della sala, mentre tutti o quasi erano intenti a divertirsi e a ballare, Kaori sentì ben presto l’esigenza di uscire per una boccata d’aria… continuare a vedere Ryo fare lo scemo con le altre, non le rendeva le cose facili, ma si era ripromessa di cambiare, di essere forte e quindi, nel tentativo di frenare la rabbia e la delusione che sentiva crescergli dentro, preferì per un po’ allontanarsi da tutta quella situazione.

Era una serata magica… la serata giusta per una proposta di matrimonio. Una bellissima luna piena illuminava il parco antistante la villa.

Mick era stato davvero insuperabile. Aveva organizzato da solo quel bellissimo momento per la sua Kazue… e Kaori non poté fare a meno di provare un pizzico di invidia per la sua amica.

Si sedette su una piccola altalena presente all’esterno, nel giardino del locale… cominciò a dondolarsi fissando la luna e lasciandosi andare ai suoi pensieri…

- Eccomi qui - pensò - Ho da poco deciso di crescere e di cambiare una volta per tutte e mi ritrovo a dondolarmi su una altalena come una bambina - Sorrise prima di voltarsi di scatto, ridestata da un rumore alle sue spalle.

“Diventi sempre più brava nel percepire le presenze intorno a te… che ci fai qui fuori?” le disse Ryo avvicinandosi e sedendosi sull’altalena accanto a lei

“Oh Ryo, sei tu… niente. C’è una luna bellissima stasera e avevo voglia di una boccata d’aria… tu piuttosto?”

“Beh.. Io volevo solo fumare una sigaretta…” le rispose accendendosene una

“Avresti fatto meglio a rimanere dentro a ballare piuttosto che uscire per fumare… quando la smetterai, lo sai che ti fa male!”

“Va bene mamma…” la canzonó lui per poi tornare immediatamente serio nel notare lo sguardo triste della ragazza.

“Tutto ok Kaori? Mi sembri… strana stasera.”

“Sì Ryo.. Tutto bene, non sono affatto strana”

“Ok.. Se lo dici tu…beh… insomma… hai visto che sorpresa che ci ha fatto Mick eh? Chi se lo sarebbe mai immaginato da uno come lui… Ha deciso di mettersi il cappio al collo per la vita.. Dì la verità che sei un po’ gelosa… ci saresti potuta essere tu al posto di Kazue”

Quelle osservazioni a Kaori non piacquero per niente…

Cappio al collo… Al posto di Kazue… Non erano che ulteriori dimostrazioni di quanto a lui non interessasse niente di lei e della poca considerazione che Ryo aveva dei rapporti seri e duraturi. Non sarebbe cambiato mai.

A Ryo ovviamente non sfuggì lo sguardo di ghiaccio che lei gli rivolse. Aveva chiaramente detto qualcosa di sbagliato, e si maledisse per essere il maldestro che era…

Che diavolo di battuta era mai quella? Mick con Kaori al posto di Kazue? Al solo pensiero si sentì rabbrividire.

“Hey Ryo!!! Eccoti qui.. Non ti ho visto uscire e non sapevo dove fossi finito..” disse all’improvviso una delle amiche di Kazue avvicinandosi ai due ragazzi seduti sull’altalena.

Era obiettivamente una ragazza molto bella, ed era con lei che Ryo stava ballando poco prima che Kaori decidesse di uscire.

“Scusate se vi ho disturbato…” disse la ragazza squadrando Kaori da capo a piedi

“Nessun disturbo” disse alzandosi dall’altalena

“Prendi pure il mio posto io stavo per rientrare…” e così dicendo, Kaori si avviò verso l’entrata del locale lasciando Ryo completamente basito.

Sì, non c’era più alcun dubbio… dove era finita la sua Kaori? E soprattutto che cavolo lo aveva raggiunto a fare quella ragazza dalla quale si era volutamente allontanato, poco prima, con l’intenzione di stare un po’ da solo con la sua bellissima socia?!

La sweeper rientró nel salone estremamente innervosita.

Per l’ennesima volta Ryo non era stato in grado di dirle niente di carino e anzi, le aveva fatto capire, in maniera chiara, che non sarebbe mai stato pronto a legarsi ad una sola donna. Non avrebbe mai potuto darle ciò che tanto desiderava e a niente sarebbe valso piangersi addosso.

Poco dopo vide Ryo rientrare con quella ragazza… ma stavolta sembrava essere lei abbarbicata a lui e non il contrario, ma Kaori non gli diede importanza.

Del resto, pochi attimi dopo, li vide sedersi al tavolo poco distanti da lei e versarsi un po’ di vino nei rispettivi bicchieri.

- Spero non mi tocchi assistere al brindisi del loro primo incontro - pensò una Kaori piuttosto scocciata da tutta quella situazione e ancora di più quando vide altre oche unirsi al tavolo del socio e Ryo completamente rimbambinito di fronte a tutte quelle curve...

Nel bel mezzo di questo pensiero vide però arrivare Mick speditamente da lei.

“Kaoruccia mia, ho una cosa da proporti...”

“Oh ciao Mick, e ancora congratulazioni…”

“Grazie mia bella… È tutto così strano per me, so che stiamo insieme da poco ma ho capito di non potermela far scappare e so di aver fatto la scelta giusta…”

“Sono contenta per te, per voi…” disse Kaori rivolgendogli un dolce sorriso, prima di spostare lo sguardo verso Ryo che stava continuando a fare lo stupido con le ragazze al suo tavolo. A Mick ovviamente, quel suo sguardo non passò inosservato..

“Ah Kaori, lo sai com’è fatto... È un testone, ma è tutta scena la sua… ”

“Non ti preoccupare Mick” lo interruppe bruscamente Kaori

“Ormai per me può fare tutte le scene che vuole..”

“Che intendi dire?” chiese Mick piuttosto stranito

“Non importa… ma non avevi una proposta per me?”

“Oh sì, ecco… il padre di Kazue le ha regalato due biglietti per lo spettacolo LES MISERABLES che debutterà al teatro nazionale tra qualche giorno… Insomma noi non potremo andarci perché ho pensato di portare Kazue per qualche giorno fuori Tokyo proprio quel fine settimana… Sai, un weekend tra fidanzatini.. Puoi ben capire..” disse Mick con il suo sguardo da maniaco, ma riprendendosi subito dopo…

“Ebbene… io so che potrebbe interessarti e quindi…”

“Oh Mick, mi piacerebbe tantissimo… potrei andarci con Miki!”

“Beh ecco…in realtà sono biglietti nominativi perché insomma, sarà una serata speciale, in grande stile e a numero chiuso… una prima alla quale saranno presenti alcuni pezzi grossi della città.. Sai, il padre di Kazue è un uomo che conta.. quindi insomma, è necessario si presentino un uomo e una donna… ma non ti preoccupare, ho io la soluzione… RYOOOOO!” e prima che Kaori potesse ribattere, Mick aveva cominciato ad attirare l’attenzione di Ryo richiamandolo per farlo avvicinare a loro.

Lo sweeper, fintamente scocciato per essere stato interrotto, si alzó quindi dal tavolo per raggiungere Mick e Kaori.

“Cosa vuoi Mick? Spero che sia qualcosa di importante…”

“Beh, volevo solo dirti che ho due biglietti per uno spettacolo al teatro nazionale… io e Kazue non potremo andarci e visto che sono biglietti nominativi ed è quindi necessario ci vadano un uomo e una donna, pensavo di darli a te e Kaori!”

“Cosa?? Ma tu sei matto… come faccio ad andare a una serata del genere con un mezzo uomo al mio fianco? Ne va della mia reputazione, già è tanto che sia la mia assistente”

A quelle parole Kaori divenne rossa in volto, un’aura omicida prese possesso di lei, ma nessun martello fece la sua apparizione… la ragazza si limitò solo a rivolgere uno sguardo ferito ed infuriato in direzione di Ryo, a voltare le spalle e ad andarsene.

Mick puntò i suoi occhi di fuoco sul suo amico prima di correre dietro a Kaori.

“Kaori…aspetta… lo sai che quello è un cretino”

“Non importa Mick.. Sapevo che sarebbe andata a finire così…e se anche miracolosamente avesse accettato, non avrebbe fatto altro che sbavare guardando le altre donne intorno a noi, facendomi fare la figura della stupida sfigata..

Quindi meglio così, dai pure i biglietti a Ryo, troverà sicuramente qualcuna più degna di me con la quale andarci..”

“Ma io volevo ci andassi tu…”

“Non ti preoccupare… non mi interessa più di tanto, ormai poi mi è passata totalmente la voglia.. Grazie Mick per aver pensato a me comunque” e così dicendo decise di avviarsi verso il bagno per evitare che Mick continuasse a seguirla.

Ryo, nel frattempo, era rimasto a fissare la scena.

Come al solito l’aveva ferita, ma aveva sperato di causare una qualche reazione in lei.. di vedere apparire uno dei suoi soliti martelli, di ritrovare un po’ della sua Kaori e invece, anche in quella occasione, Kaori non aveva reagito e per la prima volta un’idea terribile si insinuó a fondo nella sua testa… che la stesse definitivamente perdendo?

Del resto, da quando era tornata a lavorare con lui, non aveva fatto alcun passo avanti nei suoi confronti… l’aveva delusa, ancora una volta.

Un Mick furioso si riavvicinó a lui…

“Vedi di risolvere questo casino!”

“Hey ma che diavolo vuoi?”

“Eppure su quella terrazza mi era parso di capire che fossi finalmente pronto Ryo! Sei stato tutta la serata a fare lo scemo con le amiche di Kazue e ora questo… È così che pensi di dimostrarle quanto tieni a lei? Vedi di rimediare o quant’è vero Iddio ti tormenteró per il resto dei tuoi giorni.. Sono stufo di vederla soffrire per te. Al posto suo ti avrei dato due calci in culo già da tempo… e onestamente, visto il suo comportamento di stasera, credo proprio che quel momento si stia avvicinando… e giuro che il giorno in cui la perderai definitivamente sarò in prima fila a godermi lo spettacolo!” e così dicendo gettó con rabbia i due biglietti ai piedi di Ryo e tornó con passo spedito verso la sua Kazue.

Mick aveva ragione.. Che diamine stava facendo? Ormai aveva ammesso a se stesso da tempo di essere innamorato di Kaori, che cosa aspettava a confessarlo anche a lei?

Quando la serata volse al termine, Ryo e Kaori salutarono tutti dirigendosi alla loro vettura.

A Kaori ovviamente non era sfuggito il particolare calore con il quale Ryo aveva salutato le amiche di Kazue con cui si era intrattenuto per tutta la festa…

“Se preferisci fare altro stasera, posso farmi riaccompagnare a casa da Umi e Miki…” gli disse lei a bruciapelo, freddamente e lasciandolo completamente spiazzato

“E perché mai dovrei fare altro? È già abbastanza tardi…”

“Non so, magari avresti preferito concludere la serata diversamente… comunque ok, andiamo allora”

Quelle parole di Kaori lo ferirono più di quanto avrebbe voluto ammettere… Cos’è che pensava? Che sarebbe volentieri uscito con una delle ragazze conosciute alla festa? Beh del resto non aveva fatto altro che passare tutta la serata in loro compagnia trascurando completamente Kaori…ma aveva fatto solo il cretino come suo solito... davvero lei non avrebbe battuto ciglio se lo avesse visto andare via con una di loro? Dov’era finita la sua adorata furia? Lui aveva dannatamente bisogno di lei…

Di ritrovare la sua gelosia e di perdersi nei suoi occhi innamorati che ormai da diversi giorni non vedeva più.. Qualcosa in lei sembrava essersi spento…la sentiva sfuggirgli dalle mani e un dolore lancinante cominciò ben presto a farsi spazio nel suo cuore.

Mick aveva ragione… doveva rimediare e in fretta…

Il tragitto si svolse in maniera piuttosto silenziosa… in imbarazzo lui, furiosa lei.

Non appena arrivati a destinazione, Kaori uscì di corsa per raggiungere il prima possibile il loro appartamento. Aveva solo voglia di rinchiudersi nella sua stanza e non uscirne mai più.

Una volta però all’interno dell’appartamento, Ryo, nel vederla dirigersi a passo spedito verso la sua camera, pensò di dirle qualcosa cercando di rimediare alla pessima figura fatta durante la serata.

“Kaori!” la chiamò…

La ragazza, nel sentirlo, si fermó all’istante ma non gli diede il tempo di parlare…si voltó di scatto guardandolo con una espressione sconfortata, ma al tempo stesso risoluta…

“Non ho voglia di parlare stasera Ryo, sono stanca. Buonanotte”

E così dicendo si incamminó nella sua stanza richiudendosi con forza la porta alle spalle.

   
 
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