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Autore: Marie_    08/02/2021    0 recensioni
Clarke e Bellamy sono i migliori amici di Harper e Monty, giovane coppia sposata e con un bambino, Jordan.
Un drammatico incidente, però, sconvolgerà le loro vite definitivamente.
Dal X capitolo
[...]
Quando Bellamy si svegliò, ci mise qualche attimo a mettere tutto a fuoco. Il suo braccio stringeva dolcemente il fianco della ragazza addormentata accanto a lui, i suoi capelli biondi, colpiti dal sole del mattino, sembravano ancora più luminosi. Incredulo Bellamy le accarezzò dolcemente la schiena, percorrendo con le dita il tracciato della spina dorsale, in un gesto intimo e personale che non aveva mai fatto con nessuna. Sorrise quando la sentì fremere al suo tocco e iniziare a svegliarsi. Iniziò a giocare con una ciocca di capelli biondi e a lasciarle dei baci sulle spalle per farla girare.
[...]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Harper, Monty Green
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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TREDICESIMO CAPITOLO 



Clarke si rigirava, insonne, nel letto ripensando a quanto successo poco prima. Aveva ancora negli occhi e nel cuore il modo in cui Bellamy l'aveva guardata e come terrorizzato le aveva chiesto se volesse andare a vivere con Cillian. L'aveva sentito con il fiato sospeso mentre aspettava una sua risposta e aveva percepito sulla sua pelle l'intensità con cui l'aveva stretta a sé prima di baciarla. Aveva visto tutte le sue emozioni negli occhi e si erano incise in lei, indelebili. Lo voleva, voleva quel bacio e voleva Bellamy. Ormai non poteva negarlo a se stessa. Stare con Cillian la faceva sentire al sicuro ed era sicura che lui la amasse però non si sentiva viva come quando stava con Bellamy, non si sentiva veramente se stessa, con Cillian non si prendeva mai la libertà di farsi vedere totalmente quella che era, doveva sempre mostrarsi perfetta ai suoi occhi. E allora perché era scappata? La parte razionale di lei, che puntualmente prendeva il sopravvento sui sentimenti, le diceva che Bellamy non era quello giusto e che, soprattutto, lui non era innamorato di lei ma era attratto solo fisicamente. Insomma, era Bellamy Blake non poteva cambiare così da un giorno con l'altro e lei non voleva una relazione basata solo sull'attrazione fisica, voleva qualcuno con cui crescere, condividere ogni momento della giornata e magari costruire una famiglia. Bellamy non sarebbe mai stato l'uomo giusto.
 

Dalla porta, lasciata come sempre aperta, sentì Jordan piangere nel lettino ma, dopo un momento di indecisione, lo ignorò lasciando a Bellamy il compito di alzarsi e andare a consolarlo. Poco dopo, infatti, lo sentì passare davanti alla camera e dal pianto più calmo di Jordan capì che lo aveva preso in braccio. Con gli occhi chiusi e il cuore che batteva a mille, ascoltò i passi di Bellamy avvicinarsi nuovamente e fermarsi qualche istante davanti alla sua camera. Lo poteva quasi immaginare, in piedi, che in modo ancora un po' rigido e innaturale teneva in braccio Jordan, ancora non si era abituato a fare il padre, mentre invece per il bambino quelle braccia erano sinonimo di amore e sicurezza.
 

Aspettò che nella casa regnasse il silenzio più totale, e per sicurezza qualche minuto in più, e si alzò per andare a guardarli. In punta dei piedi si avvicinò alla camera di Bellamy e, come lui aveva fatto prima, anche lei si fermò ad ammirarli. Dormivano entrambi, il ragazzo teneva stretto in un abbraccio Jordan per impedire che cadesse dal letto. I ricci ribelli cadevano scomposti sul viso che sembrava totalmente rilassato, ignaro dell'intensità delle emozioni che solo qualche ora prima aveva mostrato. Vederli così insieme le strinse il cuore e al contempo face nascere in lei una nuova emozione, loro tre ormai erano una famiglia. Come avrebbe potuto dividerli, portando Jordan con sé? Non era vero che in Bellamy non c'erano stati cambiamenti, quel bambino aveva tirato fuori un lato del ragazzo che prima non aveva mai visto e nel ruolo di padre in cui si stava calando sembrava veramente realizzato.

Con passo incerto si avvicinò al letto, diede un leggero bacio a Jordan e con delicatezza accarezzò la fronte di Bellamy, spostando i ricci e percorrendo tutto il suo profilo. Si avvicinò a lui e sussurrò "non vi separerò, non vi lascerò. Troveremo il modo, ma staremo insieme". Con questa sicurezza tornò in camera sua e, finalmente, si addormentò.



 

"Non vi separerò, non vi lascerò. Troveremo il modo, ma staremo insieme" gli aveva sussurrato Clarke quella notte. Aveva, ovviamente, finto di dormire quando l'aveva sentita scendere dal letto e imprecare sotto voce quando il pavimento aveva preso a scricchiolare rivelando la sua presenza. In attesa, aveva cercato di immaginare i suoi movimenti. Era rimasta ferma sulla porta un po', tanto che temeva che fosse andata via, quando poi aveva sentito il letto piegarsi leggermente sotto il peso della ragazza. L'aveva immaginata sedersi accanto a Jordan e baciargli la fronte. Quando poi gli aveva accarezzato il viso si era dovuto trattenere per non rivelarle che era sveglio, avrebbe voluto baciarla di nuovo come aveva fatto qualche ora prima. Quando poi, prima di allontanarsi, aveva detto quella frase, aveva sentito il cuore esplodere per la gioia. Se prima era certo di averla persa di nuovo e per sempre, ora aveva una rinnovata speranza. Ce l'avrebbero fatta, come sempre. Insieme.

 

Scese le scale verso la cucina con passo deciso, sapeva che quello che avrebbe detto poco dopo non sarebbe stato facile per lui ma sarebbe stata la scelta migliore per tutti. Clarke gli dava le spalle, indaffarata tra fornelli e biscotti, intenta come al solito a preparare la colazione per tutti. "Clarke!" la ragazza sobbalzò a sentirlo e si girò cauta "Buongiorno" sorrise. Bellamy fece sedere Jordan nel seggiolone, strofinò le mani nervosamente e iniziò "volevo chiederti scusa per ieri sera", Clarke scosse la testa tranquilla "non c'è niente per cui chiedere scusa" "No, invece, mi sono lasciato prendere dalla situazione" ogni parola che diceva era come un colpo al cuore "non dovevo costringerti a scegliere" "no, Bellamy, va tutto bene" disse esitando Clarke e iniziando a sentirsi intimorita dalla piega del discorso "io e te funzioniamo abbastanza bene come squadra, no?" la ragazza annuì "ma solo come squadra, non c'è nessuna implicazione sentimentale. Ci tenevo a dirtelo". Clarke accusò il colpo che fece più male di quanto pensasse e si appoggiò al tavolo "sì... certo..." "insomma, siamo sempre noi. Bellamy Blake e Clarke Griffin, potrebbe mai esserci qualcosa di serio?" Bellamy cercò di mascherare il tremolio della voce e Clarke si girò dandogli le spalle e concentrandosi sulle tazze davanti a lei "hai ragione Bellamy, già il fatto di essere sopravvissuti fino ad oggi è un passo enorme per noi". Bellamy si passò una mano sugli occhi per asciugare le lacrime prima che Clarke si girasse di nuovo verso di lui. Tese la mano incerto e disse cercando di sorridere "amici?", Clarke lo guardò negli occhi, non l'avrebbe perso e le sarebbe andato bene anche quello "amici" confermò sorridendo a sua volta. Si guardarono con la consapevolezza che avrebbero protetto quel rapporto in ogni modo, troppo prezioso per entrambi.


 

"Buona giornata, Clarke" le disse mentre lei scendeva dalla macchina e prendeva Jordan "anche a te e grazie per il passaggio". Lo salutò di nuovo con un cenno della mano ed entrò in negozio sotto gli occhi attenti di Roan "cosa c'è?" chiese sbuffando "niente, assolutamente niente. È del tutto normale vederti scendere dalla macchina di Bellamy e guardarlo con gli occhi così innamorati" "ma finiscila Roan, ti devo prendere un paio di occhiali?" "Non fare la simpatica con me, ti conosco troppo bene e non mi puoi nascondere nulla". Clarke lo ignorò e, dopo aver messo Jordan a giocare, iniziò a sistemare i dolci in vetrina. "Clarke..." "Roan, smettila, torna a fare il tuo lavoro" lo interruppe bruscamente la ragazza "ti faccio una sola domanda, è per Bellamy che non hai ancora risposto al tuo caro Cillian?". Clarke si fermò e spostò lo sguardo su Jordan e istintivamente gli sorrise, poi tornò a guardare Roan e scosse la testa e mostrò la sua preoccupazione "Non lo so, davvero non lo so Roan. E ho paura di sbagliare e di ferire qualcuno". Roan la guardò comprendendo le sue preoccupazioni "devi fare chiarezza dentro di te, non aver paura per gli altri. Sai che non potrai nasconderti per sempre dietro a un lo faccio per loro. Perché devi pensare anche a te e alla tua felicità". Clarke lo ringraziò con lo sguardo e il pasticcere si apprestò a tornare al suo lavoro ma, lanciando un'occhiata fuori, si fermò e disse nuovamente "Clarke, non dico che devi capire tutto adesso ma sta arrivando il tuo dottore. Penso che tu gli debba delle risposte". Clarke si irrigidì immediatamente e si preparò ad accogliere Cillian, non sapeva cosa gli avrebbe detto, aveva ancora bisogno di tempo.

 

"Buongiorno Clarke" disse allegramente Cillian prima di baciarla "buongiorno anche a te, come stai?" le chiese con un nodo allo stomaco "bene grazie, posso rubarti per cinque minuti?". Si guardò intorno con aria interrogativa e Roan disse "sì, è tutta tua. Ci penso io qua" "grazie Roan". La prese per mano e la portò fuori dal negozio. "Non ti aspettavo questa mattina, avevo capito che ci saremmo visti più tardi" "sì, ma non potevo aspettare e avevo voglia di vederti. Ho sbagliato?" "no, no. Assolutamente" disse Clarke a disagio. "Sarò sincero Clarke, orami sono passati un po' di giorni da quando ti ho chiesto di trasferirti da me. Hai deciso?" "Cillian... Mi dispiace ma è complicato, ancora non è il momento" "come è complicato? Cosa c'è di difficile? Stiamo insieme, siamo due adulti, cosa ti trattiene?" alzò la voce incurante dei passanti "non voglio separare Bellamy e Jordan e non voglio lasciare Jordan". Con rabbia la provocò "non vuoi lasciare Jordan o non vuoi lasciare Bellamy?" Clarke non rispose e abbassò lo sguardo a terra "Senti Clarke, forse abbiamo corso troppo. Torna quando avrai le idee più chiare" disse con amarezza Cillian e la lasciò lì da sola. Clarke, in verità, non si sentiva male era quasi sollevata. Ormai aveva capito di essere innamorata di Bellamy anche se non ricambiata e non sarebbe riuscita a stare con un altro uomo, non in quel momento almeno, quando i sentimenti erano così forti. 






 

Angolo autrice. Eccoci qua, non succede molto in questo capitolo ma ormai Clarke si è resa conto di essere innamorata di Bellamy. Come si evolveranno le cose? Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto, un bacione! 

 

  
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