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Autore: Khailea    09/02/2021    0 recensioni
Una stirpe persa nel passato, la cui memoria è conservata nelle carte più remote del castello.
Forse a nulla i loro racconti serviranno per affrontare le difficoltà del presente, ma la conoscenza non è mai cosa di cui dubitare.
Raccolta di AU one-shot originali sulle regine di Mewni inventate da me.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Isa Butterfly, La Madre.


 
  • Data nascita: X0104
  • Data morte: X0168
  • Sposata con: Noha Inya
 

 
"La più giovane delle regine ma anche la più generosa,
e di ciascuno dei suoi figli su sempre orgogliosa.
Nella guerra una sicurezza per tutti i bambini divenne,
proteggendoli come meglio ritenne."
 
 






La vita della principessa, o per meglio dire la nuova regina, non era iniziata con il calore e l’amore della propria famiglia, ma da un pianto interminabile raggiunto solamente da coloro che lavoravano all’interno del palazzo. La bambina era stata abbandonata assieme alla bacchetta magica tra le coperte sporche di sangue, senza che né la madre o il padre fossero con lei. Immediatamente l’intero edificio si animò, e cominciò la frenetica ricerca della regina mentre la figlia venne affidata ad alcune nutrici. La bambina era pallida ed affaticata, ma non appena venne presa in braccio da una delle donne iniziò subito a calmarsi. Il padre dall’altra parte della porta non aveva il coraggio di entrare.
Era sua figlia, ma allo stesso tempo non l’aveva mai desiderata, intrappolato in un matrimonio obbligato con una donna non aveva mai amato. Per molte ore rimase solo con i propri pensieri, incapace di prendere una decisione su come agire. Era chiaro per tutti la regina non sarebbe mai tornata, e la piccola era l’unica erede rimasta della famiglia Butterfly, ma fino a quando non fosse cresciuta non avrebbe potuto regnare, ed ecco che l’uomo si trovava incastrato nell’ennesimo obbligo da parte della donna che era stato costretto a chiamare moglie.
Venne deciso che fino a quando non fosse cresciuta il compito di guidare il regno sarebbe spettato al padre, e la figlia sarebbe stata allevata nel castello dalle nutrici già vi lavoravano. Queste donne erano molto gentili con lei ed amorevoli, dispiaciute e rammaricate per il comportamento della madre cercarono di non farle mancare niente fin dai primi giorni di nascita, mentre il padre si mostrò giorno per giorno sempre più distante. Mai una volta l’aveva presa in braccio, ed a malapena la guardava. Non fu nemmeno lui a darle il nome, perché chiese ad una delle donne l’avrebbero allevata di sceglierne uno, anche se pubblicamente venne detto il contrario.
La prossima regina si sarebbe chiamata Isa Butterfly, ma sarebbero trascorsi alcuni anni prima di allora.
Al fine di aiutare il padre nella gestione del regno vennero scelte alcune persone colte e fidate tra la nobiltà che lo aiutassero a guidarlo, formando così un consiglio che sarebbe perdurato nel tempo. Come prima decisione venne stabilito la bacchetta magica non sarebbe stata usata da nessuno, e sarebbe stata conservata in un luogo sicuro in attesa del momento in cui Isa avrebbe potuto usarla.
Nel corso del primo anno tale sistema venne collaudato senza farlo sapere al popolo, che tuttavia sosteneva molto il re provvisorio, ma soprattutto la principessa, già incredibilmente amata soprattutto per via del suo abbandono. I tentativi di ritrovare la madre furono del tutto vani, con la sua grande capacità nell’esplorazione e la sua esperienza era stata facilmente in grado di far svanire le proprie tracce, e così il regno si arrese accettandone la scomparsa. Fu a quel punto che il sovrano decise era giunto il momento di risposarsi, questa volta con la donna che aveva da sempre amato ed alla quale era promesso sposo prima della crudele decisione della precedente moglie. Il matrimonio venne organizzato al meglio, sfruttando la sua nuova posizione sociale per dare alla compagna tutto ciò che poteva desiderare, ma il popolo non ne fu molto lieto. In molti sostenevano l’unico pensiero dell’uomo sarebbe dovuta essere la figlia, almeno per i primi anni, ed alcuni non erano ancora convinti della totale scomparsa della regina, quindi vedevano quel matrimonio troppo affrettato, questo però non impedì alla coppia di sposarsi. La nuova compagna del sovrano cercò di essere vicina ad Isa durante la sua permanenza al castello, ma ogni volta che provava a prendersene cura il marito sosteneva se ne sarebbero occupate le nutrici, e la allontanava immediatamente.
Quando Isa compì tre anni nacque il suo primo fratello, un ragazzo sano e forte, al quale venne dato il nome di Isidore. Vista la freddezza che l’uomo riservava alla bambina all’interno del castello cominciò a vociferarsi quel nome dipendesse dal desiderio lei non fosse mai nata, e presto cominciò ad espandersi anche per tutto il regno, ma il padre non provò mai a negare o ad affermare tali voci.
Si limitò al silenzio, proprio come continuò a fare con la figlia.
Tre anni più tardi nacque un’altra bambina, che stavolta venne chiamata Isabella, nonostante le proteste della madre. Ad Isa venne poi proibito di giocare con i suoi fratelli, e venne fatta dormire nella stanza più lontana da quella dei genitori. Durante le passeggiate in cui la famiglia andava per le vie del regno lei veniva sempre lasciata a casa, mentre il padre si giustificava che stava male o che, essendo cagionevole di salute, era pericoloso per lei allontanarsi dal castello. Isa però stava crescendo forte e sana, diventando una bellissima bambina dai capelli biondi e gli occhi neri, con dei simboli a forma di cuore alle guance, tratti che purtroppo non facevano altro che allontanare il padre, visto in lei rivedeva la precedente moglie insieme ai suoi geni.
La piccola tuttavia non crebbe sola, ma nell’amore totale di coloro si erano prese cura di lei. Non solo le nutrici, ma anche tutti coloro servivano il castello, che le portavano doni e giocavano con lei all’insaputa del re. In alcune occasioni i fratelli e la loro madre hanno provato a fare altrettanto, ma venivano sempre scoperti dal padre la cui ira aumentava sempre di più, e furono costretti a rinunciare.
Quegli anni tuttavia non furono tristi solo per la principessa, ma anche per il regno che stava affrontando un periodo di guerra con i mostri dei territori vicini. Questi infatti avevano iniziato ad organizzare dei massicci attacchi, in particolar modo nelle campagne esterne alle mura protettive, dentro le quali ormai si trovavano per lo più le case dei nobili, ma soprattutto il castello Butterfly. Oltre quel punto infatti si trovavano non solo le piccole case dei contadini, dei mercanti e degli allevatori, ma anche le gigantesche coltivazioni di mais, le quali erano un’importantissima fonte di sostentamento per tutta Mewni ed il suo grande vanto. I mostri avevano iniziato ad attaccare di notte, bruciando tutto il raccolto ed uccidendo chiunque provasse a fermarli. Il re aveva cercato di inviare degli uomini scelti per la loro forza e la loro tenacia, ma non tutti erano stati in grado di tornare e molti erano rimasti gravemente feriti.
Il giorno del sesto compleanno di Isa tuttavia il consiglio prese un’importante quanto drastica decisione, scelse infatti era giunto il momento per lei di diventare regina. Nonostante la giovanissima età la decisione fu definitiva, a prescindere il padre non aveva mai preso una decisione completamente solo, quindi non sarebbe cambiato molto per il consiglio di nobili che l’aveva aiutato. La bambina d’altro canto era stata ben accudita, ed aveva un’educazione tale da far sì numerosi concetti non fossero per lei nuovi o sconosciuti.
La cerimonia si tenne al tramonto del suo compleanno, e dal balcone più ampio del castello sotto gli occhi dell’intero regno le venne consegnata la bacchetta magica, che si trasformò all’istante assumendo un’allegra tonalità azzurra, e la cima divenne simile ad un sonaglio per bambini che se mosso produceva un piccolo tintinnio. Nonostante per l’intero regno fosse un giorno di festa per la bambina non fu purtroppo lo stesso. Sapeva bene che quella bacchetta era appartenuta alla madre, e per molto tempo anche se non aveva potuto nemmeno vederla era stata l’unica cosa rimasta di lei, mentre ora non aveva più nulla per ricordarla e per chiedersi magari che genere di persona fosse. Nessun altro membro della famiglia aveva poi assistito alla celebrazione, il padre infatti aveva insistito perché trascorressero l’intera giornata in una battuta di caccia tra le campagne, organizzandola prima fossero a conoscenza della cerimonia.
Isa divenne così la regina più giovane della dinastia Butterfly, e forse triste quanto la madre per l’ottenimento del titolo.
Nella vita della bambina non cambiò molto dopo l’incoronazione, ad eccezione del fatto fu costretta a partecipare ad ogni riunione del consiglio, anche se le decisioni più importanti vennero prese dagli uomini ne fecero parte. L’unica nota positiva fu il fatto teoricamente ora la sua parola era legge, ed il padre non poté più rifiutare le sue richieste di vedere i fratelli, anche se l’uomo trovò ogni genere di scusa per tentare di evitarlo, ma nonostante tutto il suo impegno alla fine dovette cedere, ed i suoi figli furono felici di poter giocare e crescere con la sorella. Per quanto riguardava la matrigna anche lei si dimostrò molto dolce ed affettuosa nei suoi confronti, non scaricando su di lei le colpe della madre, ma il padre non tentò mai di avvicinarsi più di quanto era obbligato a fare.
Altri anni trascorsero, e la vita di Isa migliorò durante questi, ma non dimenticò mai le persone che l’avevano cresciuta durante l’infanzia, e si assicurò sempre di avere un po’ di tempo per loro. Si impegnò inoltre per cercare di partecipare ed intervenire sempre di più alle riunioni con il consiglio di nobili, fino a quando ormai le sue decisioni divennero la maggioranza e non si ritenne ci fosse più bisogno di loro. A diciannove anni Isa era diventata una bellissima quanto gentile donna, che rispettava il proprio popolo e cercava di stargli vicino. Il rapporto con i fratelli divenne a sua volta sempre più solido, al punto che quando il padre volle andarsene in una nuova casa loro, assieme alla madre, si opposero rimanendole vicina. Con Isidore spesso trascorreva delle splendide giornate a cavallo, mentre con Isabella leggeva dei libri all’ombra degli alberi del giardino del castello.
A venticinque anni conobbe poi Noha Inya, un uomo forte e robusto, dalla carnagione scura e gli occhi ed i capelli neri, appartenente ad una nobile casa di Mewni. Tra di loro nacque una solida amicizia ed assieme a Noha spesso Isa discuteva di politica e fatti storici del regno, e fu proprio per l’incredibile cultura e conoscenza mostrata dall’uomo che se ne innamorò. Il loro matrimonio venne celebrato al terzo anniversario della coppia, ed anche se il padre della regina per l’ennesima volta non volle partecipare ad un evento della vita della figlia per lei fu comunque il giorno più bello della sua vita.
La guerra contro i mostri tuttavia era lontana dal finire, ed il regno stava soffrendo sempre di più non solo per i danni subiti, ma anche perché sempre più persone erano costrette ad armarsi per andare a combattere, e così il regno si impoveriva ulteriormente mentre molti bambini rimanevano così orfani.
La regina Isa fece tutto il possibile per aiutare il popolo, riducendo anche le tasse al minimo, ma ogni volta che passeggiava lungo le strade assieme ai fratelli il cuore le si stringeva in una morsa vedendo quei poveri bambini.
Un giorno capitò che, mentre i tre erano a cavallo, la regina notò in uno dei vicoli tra le case una coppia di bambini, sdraiati a terra e vestiti solo di stracci. Non poté stare a guardare e passare oltre, e subito si avvicinò ai due per assicurarsi stessero bene; erano molto deperiti ed avevano entrambi la febbre. Immediatamente li fece portare a palazzo, dove vennero curati ed accuditi dalla stessa regina. Una volta che le loro condizioni furono migliorate i bambini spiegarono che avevano perso i genitori in guerra, e che i mostri avevano distrutto la casa dove vivevano fuori dalle mura. In quel momento la regina ricordò come fosse stato per lei crescere senza aver potuto conoscere sua madre e senza l’affetto del padre, e prese la decisione di adottare entrambi i bambini, con il consenso del marito. Era da molto tempo la coppia stava provando ad avere un erede, ma tristemente non c’era mai stato un successo.
Da quel giorno furono molti gli orfani che la regina prese sotto la sua ala, scegliendo di crescerli come se fossero suoi figli dando a ciascuno l’amore che meritavano, divenendo così una madre per l’intera Mewni.
Gli anni passarono ed il castello si animò sempre più mentre i figli della regina crescevano, poi un giorno finalmente accadde il miracolo; Isa diede alla luce un figlio maschio. Fino a quel momento tutte le regine avevano dato alla luce solo eredi femmine, e solo le regine avevano comandato, ma questo non impedì i grandi festeggiamenti che seguirono la nascita del principe Walsh. Passò però soltanto un anno prima che la regina desse alla luce un’altra creatura, stavolta una bellissima bambina, Bethany.
   
 
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