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Autore: Hana_Weasley    09/02/2021    0 recensioni
La routine di Yoongi da un anno a questa parte è svegliarsi brontolando, seguire le lezioni in università, subito dopo frequentare il suo amato club di teatro e soprattutto litigare con Kim Taehyung.
La sua unica fonte di gioia nelle sue piene giornate? Parlare su un blog di teatro con vante95, un utente simpatico e gentile di cui Yoongi forse è anche un po’ innamorato.
TAEGI | ENEMIES TO LOVERS COLLEGE AU
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Min Yoongi e Kim Taehyung si sono sempre odiati a vicenda.

Yoongi non sa bene come o quando sia accaduto o forse se lo ricorda bene, molto più di quanto voglia ammettere.
Yoongi ricorda bene come l’anno prima Kim Taehyung fosse entrato nella sua università, brillante e gentile e sempre sorridente. Ricorda come si sia iscritto nel suo stesso club di teatro, richiamando l’attenzione di tutti grazie alla sua allegria coinvolgente e la sua bizzarra passione per l’opera, nonché il suo innegabile talento.
Yoongi ricorda molto bene come il giorno dopo e tutti quelli a venire Taehyung abbia sempre rivolto un grosso sorriso a tutti tranne che a lui.
A Yoongi veniva riservato uno sguardo glaciale, uno sguardo infastidito, come se la sola sua presenza disturbasse Taehyung.
E Yoongi solitamente è una persona molto pacata, qualcuno a cui non importa molto dell’opinione che gli altri hanno di lui ma, l’idea che quel ragazzino potesse provare una tale ed immotivata antipatia nei suoi confronti, fa uscire di testa Yoongi, al punto da portarlo a comportarsi in modo alquanto infantile, ripagando l’altro ragazzo con la sua stessa moneta.

Le prove del club di teatro non erano complete se i due ragazzi litigavano e si sbraitavano contro, dimenticando di tutto quello che li circondava.
Cosa peggiore è che, essendo due tra i più talentuosi membri del club, Yoongi e Taehyung non potevano neppure esser sbattuti fuori da esso.
E così, nella loro università, Yoongi e Taehyung erano ormai conosciuti come quel duo che non faceva altro che litigare e battibeccare ogni volta, il più delle volte per motivi futili o direttamente insistenti.
Come quella volta in cui Taehyung si era arrabbiato perché Yoongi aveva incrociato il suo sguardo e, secondo lui, gli aveva rivolto una smorfia.
O quando fu Yoongi ad arrabbiarsi perché Taehyung lo aveva urtato con la spalla, secondo lui di proposito.

Ma i due ragazzi davano il meglio di loro proprio durante il club di teatro.
C’era semplicemente qualcosa di così soddisfacente nel maledire Taehyung per minuti e minuti, sentirlo ricambiare e pensare a qualcosa di ancor più originare da sferzare. Era bello poter sfogare le sue frustrazioni con una persona che non se la sarebbe presa ma anzi, avrebbe ricambiato i suoi insulti con piacere.
E alla fine, i loro litigi non condizionano il loro modo di recitare ed essere capaci di portare a termine i compiti assegnati, quindi, nessuno può ritorcere loro contro la cosa.
“Dovrei essere io il protagonista dello spettacolo di questo semestre.”
“Ma per favore, il tuo repertorio si limita a Shakespeare e alla gente piace sentir cantare, cosa che tu non sai fare. E no, Hamilton non vale.” Ribatte Taehyung, incrociando le braccia, stizzito.
“Stai forse negando che Hamilton non sia uno dei musical più geniali che siano usciti negli ultimi anni?!” E Yoongi spera davvero che Kim Taehyung non stesse implicando ciò perché sarebbe solo un motivo in più per odiarlo.
“Voglio solo evitarti l’imbarazzo Min visto che riuscirei a fare meglio di te anche in quel campo.”
I due ragazzi si trovano al centro della classe, a distanziarli giusto una manciata di centimetri ed intorno a loro l’intero club di teatro che li osserva, chi divertito e chi spazientito dal loro ennesimo litigio.
“Ma come ti permetti, lo sanno tutti in questa università che sono io il rapper più talentuoso!”
“Non quando Kim Namjoon esiste.”
“Non mettermi in mezzo, Taehyung!” esclama Namjoon, il manager del club, dalla folla.

Accanto a lui, Seokjin sospira pesantemente. Essere il responsabile del club di teatro e dover gestire quel duo è più dura di quanto si pensi.
“Sembrano una coppietta sposata, sempre pronta ad andarsi contro non importa cosa.” Mormora Namjoon.
“Mi verrebbe quasi voglia di mettere in scena Wicked e assegnare loro le parti di Glinda ed Elphaba. Allora avrebbero almeno una scusa per poter litigare tra loro.”
“Chi farebbe Glinda?”
“Chiaramente Taehyung.” Risponde Seokjin, facendo ridacchiare Namjoon.
In sottofondo, la discussione tra Yoongi e Taehyung continua.






Se le giornate in università, tra le lezioni, i club e Taehyung sono dure, i momenti in cui Yoongi può finalmente rilassarsi sono quelli in cui può finalmente prendere il suo cellulare.

Sono quelle sere in cui può accedere al suo blog di teatro – sì, antiquato, ma a Yoongi piace così – e poter prendere parte su quali siano i migliori musical di sempre, quale sarebbe il perfetto fancast per tale musical o semplicemente scambiarsi pareri su determinate opere teatrali.
Yoongi non ha mai rivelato a nessuno dei suoi amici di questo blog. Non perché se ne vergogni, tutti loro sanno della sua passione per il teatro e molti dei suoi amici la condividono a loro volta (insomma, due suoi amici sono Seokjin e Namjoon).
Yoongi vede semplicemente quel blog come un posto sicuro, qualcosa in cui rifugiarsi e da custodire. E Yoongi è sempre stata una persona molto privata, a cui non piace parlare particolarmente delle sue debolezze o della sua intimità, quindi è solo naturale che non abbia mai menzionato ai suoi amici la sua passione per il blog.

E poi-
E poi, la cosa che più Yoongi ama del blog è vante95.
Vante95 è uno dei tanti utenti del blog e uno con cui Yoongi, in passato, si è trovato più e più volte a conversare all’interno delle discussioni.
A Yoongi piace. Gli piace il modo deciso in cui si pone, il modo in cui riesce a guardare oltre ed offrire sempre una prospettiva diversa alla discussione in corso, il modo in cui sembrano condividere idee simili.
E così, un messaggio dopo l’altro, Yoongi e vante95 hanno cominciato a scriversi in privato, commentando tra di loro certe discussioni aperte nei blog, qualche commento di altri utenti o così come il gossip e le indiscrezioni del mondo del teatro.

hamlet_suga: Hey vante
vante95: suga!!!
vante95: come stai??
vante95: hai letto le indiscrezioni su quale potrebbe essere il cast di 17 again?
hamlet_suga: Il musical su quel film di zac efron? Mhm no, non ancora. In realtà sono tornato da poco a casa…
vante95: oh
vante95: tutto bene? Mi sembri un po’ stanco
hamlet_suga: Sì, non preoccuparti, il solito…
vante95: ah, ancora la tua nemesi
vante95: quell’orco che si permette di trattar male il mio povero suga hyungie

Yoongi osserva il messaggio di vante95 e non riesce a trattenere il sorriso.
Yoongi ha sempre trovato ridicole quelle storie dove le persone si innamoravano di qualcuno avendoci solo parlato, senza conoscere la loro identità né tanto meno il loro aspetto.
Sua madre andava matta per C’è post@ per te e aveva addirittura comprato una videocassetta del film, guardandola fino a consumarne il nastro e costringendo suo figlio a farle compagnia.
Yoongi roteava sempre gli occhi durante la visione del film, esternando quanto trovasse tutto ciò stupido.
Sua madre si limitava a tirargli un colpetto sulla nuca e a dirgli di prestare attenzione.
“È romantico.” Poi sospirava in un sussurro. “l’idea che tu ti possa innamorare di una persona per la loro essenza, senza che nessun fattore esterno ti influenzi. L’idea che le parole e la mente umana siano così forti da poter far innamorare.”
Yoongi non lo capiva ma adesso che si trova in questa situazione, non può far altro che ripensare alle parole di sua madre ed a quanto fossero vere.

Yoongi non chiamerebbe ciò che prova per vante “amore”, sarebbe troppo ed il solo pensiero lo turba, ma d’altra parte il ragazzo non può negare di provare un’inspiegabile attrazione verso chi si cela dietro vante95.
Vante è intelligente, arguto e sarcastico. Ma soprattutto, Vante è molto sensibile. Al di là delle sue magnifiche interpretazioni sul teatro, Vante riesce a percepire immediatamente quando Yoongi è giù di morale, decidendo di cambiare immediatamente argomento e distrarlo con qualche foto del suo cane.
E Yoongi adora i cani.
Vante riesce a mettere Yoongi perfettamente a suo agio e riesce sempre a calibrare la sua energia in base all’umore di Yoongi, rimanendo sempre energico, spontaneo e allegro ma mai troppo quando Yoongi è particolarmente stanco e mai poco quando Yoongi invece è triste.
Ed è strano riuscire a percepire tutto ciò tramite uno schermo ma quel che scrive vante riesce davvero ad attraversarlo ed arrivare dritto al cuore e alla sensibilità di Yoongi.
In poche parole, Yoongi è cotto.

E non sa come affrontare questa cosa perché sembra che vante provi la stessa cosa nei suoi confronti.
Il che dovrebbe essere solo fonte di felicità per Yoongi ma la verità è che quest’ultimo è assolutamente inesperto in campo amore e sentimenti, quindi, l’idea che tra loro potrebbe nascere qualcosa fa battere il suo cuore all’impazzata e allo stesso tempo contorce tutte le sue budella dalla paura.
Paura a cui ovviamente si aggiunge anche la preoccupazione. 
Cosa succederebbe se decidessero di incontrarsi e si rendessero conto di essere in realtà incompatibili? Cosa succederebbe se durante il loro primo appuntamento rimanessero zitti tutto il tempo per l’imbarazzo? Cosa succederebbe se vante si rivelasse essere un cinquantenne?
Certo, vante gli ha detto di essere un universitario e i suoi racconti sull’università sembrano essere plausibili ma ciò non esclude la possibilità che possa star mentendo, no?
Tuttavia, vante95 rimane comunque il suo piccolo angolo di felicità.
Quel momento che attende trepidamente per tutta la giornata, la consapevolezza di poter tornare nel suo piccolo dormitorio, mettersi sotto le coperte e passare qualche ora a ridere a crepapelle grazie ai messaggi dell’altro ragazzo.

Yoongi sblocca lo schermo del suo telefono e comincia a digitare una risposta. 
Non è bravo in queste cose, non sa padroneggiare l’arte del flirt e non sa rispondere per bene, ogni sua risposta gli sembra ridicola e per nulla attraente ma sa anche che pensare troppo non porterà a nulla, quindi, prima di poter cambiare idea, Yoongi preme il tasto invio e poi tira il telefono in fondo al letto per poi nascondere la testa sotto il cuscino.
Qualche istante dopo un ding riecheggia per la stanza, facendo immediatamente sobbalzare Yoongi, che sente il cuore battere a velocità record.
Yoongi afferra il telefono e quando legge la chat si ributta all’indietro, posando la testa sul cuscino e contorcendosi per l’imbarazzo.

hamlet_suga: Suga hyungie ha bisogno di essere confortato :(
vante95: !!!!!!
vante95: hyungie!!!!!!
vante95: hyung aspettami sto arrivando a riempirti di bacini

Yoongi è proprio cotto.





“Non mi importa della vostra stupida faida, questo sarà l’ultimo musical sotto la mia regia e prima della mia laurea quindi voglio che almeno per questa volta vi impegniate al massimo per rendere le prove il più tranquille possibile e per non saltarvi addosso, a meno che non sia in modo sessuale.” dice Seokjin, lanciando loro un occhiolino ma Yoongi riesce a percepire quanto Seokjin sia serio.
E certo, i suoi litigi giornalieri con Taehyung sono importanti ma Seokjin per Yoongi sarà sempre mille volte più importante. Vuole rendere felice il suo migliore amico e vuole che questi ultimi mesi all’università per lui siano memorabili.
Quindi, Yoongi si fa avanti e allunga una mano verso Taehyung.
Taehyung la osserva sospettoso per qualche secondo, probabilmente aspettandosi che ci sia sotto qualche trucchetto. Ma dopo poco si convince a sua volta e stringe la mano di Yoongi.
Tregua.






Forse tregua non è il termine più adeguato.

Certo, durante le prove di teatro i due studenti fanno di tutto pur di non litigare nonostante non manchino sbuffi, occhi al cielo e talvolta risposte sarcastiche ma fuori dall’auditorium la situazione rimane sempre la stessa.
Yoongi e Taehyung continuano imperterriti a lanciarsi occhiatacce, urtarsi accidentalmente e litigare per la gioia dei loro amici.
Ed ovviamente, Yoongi si ritrova spesso a sfogarsi con vante, lanciandosi in appassionanti soliloqui sui mille e più modi in cui vorrebbe strangolare la sua nemesi e venendo ricambiato a sua volta dai lamenti di vante95 sul suo compagno di università che gli dà fastidio.
A Yoongi quasi viene da ridere, se ci pensa. Non solo entrambi hanno a che fare con delle persone altamente fastidiose nel loro quotidiano, ma entrambi sono stati così fortunati da trovare qualcuno che li capisse e li lasciasse addirittura sfogare.
Pensandoci, certe volte le loro chat, tra confessioni su con quanta passione odino i loro rivali e consigli scritti qua e là, sembra quasi una seduta dallo psicologo.

E quel pomeriggio, Yoongi ha proprio bisogno di ciò. Del conforto di vante.
Quel pomeriggio è una di quelle giornate no. Una di quelle giornate che si rivelano essere pessime nel momento stesso in cui la sveglia suona e posi i piedi sul pavimento mentre il tuo corpo viene percosso da brividi.
Yoongi, come un automa, si è preparato per andare a lezione ed ha poi passato tutta la giornata rispondendo passivamente a chiunque gli rivolgesse la parola e desiderare con tutto il suo cuore di tornare al dormitorio il prima possibile per potersi mettere sotto le coperte e dormire per le prossime quarantotto ore circa.
Camminando tra i corridori con i suoi libri tra le mani e la testa china, Yoongi riesce a mala pena a sentire ciò che Jungkook, un suo junior, gli stia dicendo.

Ad un certo punto, però, Yoongi sente dolore alla spalla e solo dopo aver riaperto gli occhi – che neppure si era reso conto di aver chiuso – si rende conto di trovarsi a terra insieme ad i suoi libri.
“Guada dove vai la prossima volta.” Yoongi sente distrattamente qualcuno dire.
“Ehi! Guarda tu dove vai!” dice Jungkook, chinandosi immediatamente per aiutare Yoongi a raccogliere i suoi libri.
“Va tutto bene ma grazie.” Mormora Yoongi, troppo stanco per dire anche solo un’altra parola.
Quando, lentamente, Yoongi si rialza, il suo sguardo incrocia quello di Taehyung, che lo sta guardando attentamente, mordendosi il labbro.
E Yoongi oggi non riesce ad affrontare Taehyung, non ne ha la forza mentale, quindi si limita a distogliere lo sguardo ed a camminare velocemente verso l’uscita della struttura, sperando che Taehyung recepisca il messaggio.

Qualche minuto dopo, Yoongi arriva al dormitorio e decide di farsi una doccia, consapevole di volersi solo buttare sul letto ma non volerlo fare senza prima essersi lavato.
Sotto il getto dell’acqua calda, Yoongi sente i suoi muscoli rilassarsi e insapona il suo corpo con il suo bagnoschiuma preferito al mandarino, uno che non usa spesso ma in particolar modo per queste occasioni, per quando ha bisogno di conforto. Quando è giù di morale ed ha bisogno di circondarsi di una fragranza che lo calmi e lo coccoli.
È solo dopo essersi messo sotto le coperte che Yoongi nota la notifica sul suo telefono.

vante95: suga!!!!
hamlet_suga: Ehy
vante95: che succede?

Come c’era d’aspettarsi vante ha immediatamente capito che qualcosa non andasse. Yoongi si prende qualche istante per decidere se sia il caso di parlarne con lui o tenersi tutto dentro.

hamlet_suga: Sono un po’ stanco
vante95: giornata no?
hamlet_suga: Già…
vante95: vuoi parlarne?
hamlet_suga: È che… ogni tanto vorrei solo essere invisibile, sai?
hamlet_suga: Girare senza che nessuno mi osservi, senza attirare l’attenzione, senza poter essere urtato
hamlet_suga: Il che sembra quasi un paradosso considerando che recito, vero? Ma la verità è che sul palco mi sento vivo ma non ci sono io sopra, sto portando in scena un personaggio, un alter ego che vuole essere osservato ed acclamato. Ma nella vita di tutti i giorni sono solo io, un semplice studente con le sue preoccupazioni ed i suoi sogni e le sue giornate no
hamlet_suga: Wow, non so neppure da dove stia uscendo tutto questo, non è che oggi sia accaduto nulla di sconvolgente… sentivo però la necessità di dirlo. Forse perché anche se solo scritto per messaggio, esternarlo rende questi sentimenti reali.
vante95: penso che quel che tu stia dicendo non sia nulla di assurdo, anzi. sono sicuro che molti attori e performers si sentano allo stesso modo. l’essere attori e l’essere abituati a recitare di fronte a centinaia e centinaia di persone non implica che anche nella vita reale per noi sia semplice stare al centro dell’attenzione. come tu stesso hai detto, alla fine sul palcoscenico portiamo in scena la finzione.
vante95: e va bene sentirsi così, va bene desiderare di essere invisibili, va bene volersene stare sulle proprie, va bene non essere socievoli o timidi o introversi o semplicemente non aver voglia di affrontare il mondo in certe giornate.
vante95: e quando collauderanno i primi mantelli dell’invisibilità io mi assicurerò di prenderne uno grosso in modo da poterti coprire interamente e permetterti di girare indisturbato per il mondo proprio come desideri!

Yoongi scoppia a ridere leggendo l’ultimo messaggio di vante nonostante i suoi occhi siano lucidi per le lacrime che sta cercando di trattenere da svariati minuti.
Magari quel che ha detto vante è banale e non è nulla di nuovo ma a Yoongi non serviva nulla di tutto quello ma semplicemente un po’ di conforto.
Ed ancora una volta è vante a tirarlo su di morale e a fargli fare una risata.

vante95: when the dog bites, when the bee stings, when I’m feeling sad, I simply remember my favorite things and then I don’t feel so bad~
hamlet_suga: Mi hai appena citato Tutti Insieme Appassionatamente?
vante95: eheh
vante95: ammettilo, ti ho fatto ridere
hamlet_suga: Va bene, va bene, lo ammetto
vante95: sai cosa, suga?
hamlet_suga: Cosa?
vante95: mi ricordi qualcuno
hamlet_suga: Ah sì?
vante95: 
vante95: è un attore di davvero grandissimo talento ma una volta giù dal palco diventa una persona molto schiva e privata. Ha tanti amici che dicono sempre cose belle su di lui eppure questo suo lato sembra non volerlo mostrare a nessun’altro, come se fosse spaventato della vulnerabilità e quindi preferisce passare per una persona fredda e apatica agli occhi degli altri
vante95: oh, scusa, mi sono lasciato un attimo trasportare ahah
hamlet_suga: Da come ne parli sembra quasi che tu ne sia innamorato, vante ahah
vante95: noo, nel mio cuore ci sei solo tu, suga <3






“Ehy, hyung, grazie per esserti fermato oltre le prove. I costumisti saranno qui a breve.”
“Nessun problema, Namjoon. Mi chiamate voi quando avete bisogno?”
“Certo, vai pure a sederti e rilassati.” Namjoon gli rivolge un sorriso e dandogli una leggera pacca sulla spalla si allontana verso i camerini.
Yoongi si guarda intorno e nota che nell’auditorium l’unico ad essere rimasto oltre a lui è Taehyung, seduto sulla prima fila delle poltroncine con il telefono in mano.
D’altronde, oggi i costumisti saranno qui per prendere le misure di loro due, ha senso che tutti gli altri se ne siano andati.
Sospirando, Yoongi si incammina verso le poltroncine e pondera se sia il caso di sedersi accanto a Taehyung o meno. Sarebbe così strano farlo? Forse sì ma il fatto che siano seduti vicini non implica che debbano anche conversare o che siano all’improvviso amici.
Così Yoongi si siede con decisione accanto a Taehyung e tira fuori dalla tasca dei jeans il suo telefono.
Taehyung gli rivolge un’occhiata confusa per poi riportare l’attenzione allo schermo del suo telefono.

Quando, dopo dieci minuti, ancora nessun costumista si è presentato, Yoongi comincia a spazientirsi e così, approfittando di una pausa bagno decide di passare anche da Namjoon per chiedere se ci siano novità.
Namjoon, visibilmente dispiaciuto, gli dice di non sapere nulla e che, se in una mezz’ora nessuno ancora si fosse presentato li avrebbe lasciati andare al dormitorio.
Yoongi lascia così i camerini per tornare in teatro ma si blocca immediatamente appena nota la scena di fronte ai suoi occhi.
“Cosa ci fai con il mio telefono in mano?!” sbotta Yoongi, facendo immediatamente sussultare sul posto Taehyung.
Taehyung spalanca gli occhi e deglutisce visibilmente, spostando poi lo sguardo dal volto infastidito di Yoongi allo schermo del suo cellulare. “Sei tu hamlet_suga, vero?”
Yoongi spalanca gli occhi alle sue parole. Come fa a conoscere quel nickname? Si chiede per poi immediatamente capire cosa sia accaduto.
“Hai letto le chat del mio telefono, Taehyung?!”
“No, Yoon--”
“Come ti permetti?!” Yoongi è arrabbiato. È arrabbiato perché pensava che Taehyung, per quanto amasse litigare, non fosse quel tipo di persona, che non arrivasse a superare certi limiti.
Cosa sperava di ottenere curiosando nel suo telefono? Materiale per minacciarlo o per prenderlo in giro? I loro litigi non lo intrattenevano già abbastanza ed aveva bisogno di arrivare a tanto?

“Yoongi hyung.”
“Cosa volev-”
“Hyung, io sono vante95.
Silenzio.
Per qualche secondo nell’intero auditorium regna il totale silenzio. Un silenzio così assordante da sembrare rumore alle orecchie di Yoongi.

“C-come prego?”
“Sono vante95.”
Ancora silenzio.

Yoongi si limita ad osservare Taehyung con occhi stralunati ed evidente incredulità sul viso. Lo osserva come se stia cercando tracce di una bugia, come se fosse sicuro che Taehyung sia pronto a scoppiare a ridere da un momento all’altro.
Eppure non succede.
Taehyung continua ad osservarlo con timidezza e paura, quasi come se – per la prima volta da quando si conoscono – sia timoroso di quel che Yoongi possa dirgli, di come possa reagire a ciò che ha detto.
E Yoongi non capisce più nulla. Non capisce più nulla perché è impossibile, vero? Ma d’altra parte, tutto comincia ad avere senso nella sua testa. Il fatto che vante95 fosse un attore, che facesse parte a sua volta di club di teatro universitario e che litigasse sempre con un altro studente.

“No, non è possibile. Non puoi essere tu!”
Taehyung spalanca gli occhi per la sorpresa. “E questo cosa vorrebbe dire? Perché mai non potrei essere io, sentiamo!”
“Perché vante è un angelo mentre tu dietro quella faccia da angioletto nascondi l’anima di un diavolo.”
Taehyung inarca le sopracciglia alle parole di Yoongi e poi, all’improvviso, ghigna.
Appunto, un diavolo.
Oh, quindi per te ho una faccia d’angelo, interessante cosa da dire alla persona che dici di odiare più di tutte.”
Yoongi, resosi conto dell’errore commesso, apre la bocca per ribattere ma i primi tentativi si rivelano del tutto fallimentari, lasciandolo a boccheggiare come un pesce di fronte a Kim Taehyung.
Kim Taehyung aka vante95.
Kim Taehyung con i suoi capelli bruni lunghi ed arricciati ed il suo sguardo penetrante ed intenso.

Yoongi fa un passo avanti, avvicinandosi a Taehyung.
“Sta’ zitto.” Sibilla tra i denti.
“Oh, Yoongi, mi vuoi baciare così tanto.” Taehyung replica prontamente, facendo a sua volta un passo avanti, lasciando tra lui e Yoongi solo qualche centimetro di distanza.
I loro corpi riescono a sentire il calore dell’altro, i loro visi sono così vicini da poter sentire sul proprio viso il respiro dell’altro, i loro occhi si scrutano l’un l’altro, scuri e intensi.
“E se lo volessi davvero?” ribatte Yoongi, spezzando il contatto visivo per posare il suo sguardo sulle labbra di Taehyung.
E Taehyung non aspetta oltre per afferrare il viso di Yoongi con forza e baciarlo.
Yoongi chiude immediatamente gli occhi e posa rapidamente le mani sulle spalle di Taehyung, sentendosi improvvisamente a corto d’ossigeno.
E forse dovrebbe essere strano baciare Kim Taehyung dopo tutti gli insulti e le occhiatacce che si sono rivolti l’un l’altro per tanto tempo, eppure Yoongi pensa di non essersi mai sentito così tanto a suo agio, forse neppure sul palcoscenico.
Ma se sul palcoscenico Yoongi mette in atto una finzione, lì in quel momento, in quel buio auditorium insieme a Taehyung, Yoongi sente di poter abbassare i muri e di poter essere se stesso.
E così Yoongi smette di pensare a cosa sia giusto ed a cosa sia sbagliato e si lascia andare.

Risponde al bacio di Taehyung con la sua stessa foga, mordendo e leccando e giocando l’uno con l’altro fino a ritrovarsi senza fiato.
Ma non basta, a Yoongi e Taehyung non basta e quindi continuano e continuano ancora, prendendo piccoli respiri tra un bacio e l’altro, gli occhi ancora chiusi per paura che l’incantesimo si spezzi, che dopo tutto ciò Yoongi sia costretto a rimettere su la maschera e tornare a recitare.
E quando numerosi sono i baci che Yoongi e Taehyung si sono scambiati, quando i loro cuori cominciano finalmente a rallentare i battiti, quando non sentono più la fame divorarli, i due ragazzi si staccano e lentamente riaprono gli occhi.
E nel momento in cui gli occhi di Taehyung si specchiano su quelli di Yoongi, quest’ultimo ammette a se stesso di aver desiderato per fin troppo tempo di poter baciare il ragazzo di fronte a lui.
Taehyung abbassa lo sguardo e nonostante la poca illuminazione, Yoongi può notare un rossore sulle sue guance. 
“Forse dovremmo parlarne.” Sussurra timidamente e Yoongi è quasi sorpreso dal suo tono di voce, abituato a sentirlo parlare sempre con molta sicurezza.
Yoongi si limita ad annuire e a tendergli una mano, invitandolo silenziosamente ad afferrarla.
Taehyung osserva la mano con sorpresa, quasi come se non si immaginasse un gesto del genere da parte di Yoongi ma poi la afferra con decisione e gli rivolge un sorriso luminoso.
Il primo da quando si conoscono.

I due ragazzi si accomodano sulle poltroncine, le loro mani ancora unite tra di loro.
Il silenzio viene spezzato dalla risata nervosa di Taehyung. “Non so bene da dove partire…” mormora prima di ridacchiare nuovamente.
Yoongi si limita a rimanere in silenzio e stringergli la mano, insicuro su cosa sia più adatto dire in certe circostanze. D’altronde, non ha familiarità con questo tipo di situazioni, non ha la più pallida idea di cosa ci si debba dire dopo aver baciato con passione la propria nemesi che tanto nemesi non lo è mai stata.
“La verità è che mi sei sempre piaciuto molto, hyung. Fin dal primo giorno di università ho sentito sempre parlare bene di te dai nostri amici ed ero incredibilmente curioso di conoscerti ma le cose non sono andate come speravo, io non ti sono mai piaciuto ed era più semplice provocarti rispetto ad affrontarti o ignorarti.”
“Aspetta, non è vero che tu non mi sei mai piaciuto, sei stato tu il primo a trattarmi male, Taehyung.”
Taehyung alza la testa e posa il suo sguardo visibilmente confuso verso di lui. “No, non è vero, io sono stato gentile con te, all’inizio.”
Yoongi strabuzza gli occhi. Possibile che non se lo ricordi? No, il primo ricordo che ha di Taehyung sono gli sguardi truci che gli rivolse la seconda settimana al club.
“Quando?” chiede quindi.
“Il primo giorno del club. Mi avvicinai a te per presentarmi e quando ti feci una domanda tu mi risposi male! Mi dicesti di non darti fastidio, come avrei dovuto interpretarlo?!”
“Ma io non ti ho mai detto nulla di simile, Taehyung.”

E poi, improvvisamente, Yoongi sembra ricordare qualcosa.
“Aspetta, hai detto il primo giorno del club? Prima che iniziassimo o dopo?”
“Prima.”
“Era il giorno in cui Seokjin è arrivato in ritardo ed ho fatto io le sue veci presentando il club, vero?”
“Mhm, sì.”
“E quando mi hai parlato avevo delle cuffie alle orecchie?”
“Mi sembra di sì.”
Yoongi si tira un colpo sulla fronte, comprendendo finalmente il malinteso. Quasi gli viene da ridere se pensa al fatto che una simile cosa abbia fatto sì che Taehyung e Yoongi passassero più di un anno e mezzo a litigare.
“Stavo parlando con Seokjin. Mi aveva chiamato per dirmi di essere in ritardo e di sostituirlo ed io gli ho risposto di non darmi fastidio. Taehyung, neppure mi ero accorto che mi stessi parlando.”

Taehyung spalanca gli occhi, incredulo di fronte alla verità.
“E allora perché hai cominciato a litigare con me?”
A ciò Yoongi abbassa lo sguardo imbarazzato, perfettamente conscio di quanto il suo comportamento sia stato immaturo. Sarebbe potuto andare direttamente da Taehyung per chiedere un chiarimento ed invece ha deciso di comportarsi in quel modo infantile.
“Perché eri gentile con tutti tranne che con me.” Mormora Yoongi.
Huh?
“Sorridevi a tutti e scherzavi insieme a tutti gli altri eppure a me rivolgevi solo sguardi freddi e distaccati, quasi infastiditi. Ed ora capisco il perché, però sapere di essere l’unico a cui la tua gentilezza non era rivolta mi ha sempre ingelosito.”
Oh.”
“Oh? È tutto quello che hai da dire?”
“Beh, no, mi dispiace. È colpa mia se tutto questo è successo. Se avessi prestato più attenzione mi sarei probabilmente accorto che non ti stavi rivolgendo a me e ci saremmo risparmiati tutto ciò.”
Yoongi ridacchia alle parole di Taehyung. “La colpa è anche mia, siamo stati entrambi due idioti a non comunicare e fare di testa propria.”
“Ah, avrei dovuto capirlo subito che eri tu hamlet_suga. Insomma, quanti sono gli studenti di teatro che si ritrovano un arci-nemico con il quale litigano quotidianamente!?”
“Conoscendo il tipo di persone che siamo direi più di quanto immaginiamo.”
Taehyung scoppia a ridere e oh, è la prima volta che ride ad una mia battuta, pensa distrattamente Yoongi. Quest’ultimo non può fare a meno che sorridere a sua volta.

“Taehyung.”
“Mhm?”
“Sai, a me vante piaceva davvero tanto. Sono cresciuto guardando commedie romantiche con mia madre ma non sono mai stato molto bravo in tutto ciò. Non mi considero una persona attraente, né di fisico né di personalità e come sai sono una persona molto introversa. Questo mi ha sempre portato a distanziarmi dagli altri ed a non contemplare neppure l’idea di una possibile relazione. Però con vante è sempre stato diverso. Era semplice parlare con lui, anche di cose personali. Con il tempo ho cominciato a sviluppare dei forti sentimenti nei suoi confronti ma ne sono sempre stato spaventato perché come faccio a provare qualcosa del genere per una persona che non conosco? Per qualcuno di cui neppure ho visto il volto?”
Yoongi si morde il labbro, un vizio che ha da quando era bambino e che tende a fare quando è nervoso. Prende poi un respiro per ricominciare a parlare.
“Mi sono dato dello stupido più e più volte per questi sentimenti ed ora, dopo così tanto tempo, scopro che vante sei tu, proprio la persona con la quale ho litigato per tutto questo tempo.”
Taehyung abbassa la testa. “Yoongi hyung, capisco se tu abbia bisogno di tempo per venire a patti con la cosa o se tu sia deluso dalla mia vera identità e non voglia più parlare con me.”

Yoongi scuote la testa ed afferra con entrambi le mani quelle di Taehyung, cominciando a carezzarle lentamente.
“No, Taehyung, non hai capito. Io ho sempre e solo desiderato ricevere le tue attenzioni per tutto questo tempo. Non ho fatto altro che sperare che prima o poi ti rendessi conto che non ero solo la persona fastidiosa con la quale litigavi ogni giorno ma qualcosa in più. Il fatto che tu sia vante95 fa sì che egli mi piaccia ancora di più di prima.”
Taehyung alza lo sguardo e Yoongi può vedere riflesso nei suoi occhi tutto il sollievo provato sentendo quelle parole. Taehyung sorride poi, è un sorriso piccolo e ancora un po’ insicuro, un sorriso che nasconde insicurezze e speranze.
“Stai cercando di dire quel che penso?”
“Che sono completamente cotto di te e che mi piacerebbe invitarti a prendere una cioccolata calda con me? Sì.”
Taehyung ridacchia. Afferra poi le mani di Yoongi che fino a quel momento stringevano le sue, se le porta alle labbra e lascia su un dolce bacio. “Accetto l’invito con piacere.”






Il lunedì dopo, Yoongi si sveglia e dopo essersi fatto una doccia ed aver fatto colazione si veste per andare in università.
Come sempre, esce dal dormitorio almeno quindici minuti prima, in modo da poter camminare per tutta calma verso l’edificio e soprattutto, senza dover fare a gomitate con gli studenti per camminare tra i corridoi e raggiungere la sua aula.
Una volta entrato, Yoongi scorge poco più in là Seokjin e Namjoon chiacchierare tra di loro in corridoio. Consapevole di avere ancora un po’ di tempo prima che le lezioni comincino, Yoongi decide di raggiungere i suoi amici.
“Oh, hey Yoongi!” saluta Seokjin, seguito a ruota da Namjoon.
Yoongi si limita a fare un cenno con la testa ed a chiedere di cosa stessero parlando.

Presto, la conversazione spazia da un argomento all’altro con spontaneità, permettendo ai tre ragazzi di passare qualche minuto di spensieratezza prima di trovarsi a seguire le lezioni per il resto della giornata.
Le loro chiacchiere vengono interrotte dall’arrivo di Taehyung che circonda le spalle di Yoongi con un braccio e si sporge verso di lui per lasciargli un piccolo bacio sulla guancia. “Buongiorno, hyungie!”
È solo quando i due ragazzi sentono un innaturale silenzio che si rendono conto di quel che hanno appena fatto.
Sono passati solo tre giorni dal loro primo bacio, eppure per Yoongi e Taehyung è stato incredibilmente semplice abituarsi l’uno alla presenza dell’altro.
Sono stati tre giorni passati a parlare e parlare ancora e ad ascoltare con attenzione quello che l’altro diceva, desiderando solo di poter recuperare il tempo perso e conoscersi nel modo giusto e non tramite lo schermo di un cellulare.
Sono stati tre giorni passati a sfiorarsi, carezzarsi e scambiarsi timidi sguardi, giorni passati a entrare in contatto ed in familiarità con la presenza ed il corpo dell’altro, giorni passati a scambiarsi dolci baci.
E per quanto paresse assurdo ai due ragazzi, si è rivelato essere molto più semplice di quanto avrebbero mai potuto aspettarsi, al punto dal non rendersi neppure conto di starsi scambiando gesti d’affetto davanti a tutto il corpo studentesco ignaro di ciò che è avvenuto qualche giorno fa.

Yoongi e Taehyung distolgono lo sguardo l’uno dall’altro e si guardano intorno, osservando con perplessità come tutti gli studenti si siano improvvisamente zittiti e li stiano guardando, chi con occhi spalancati e chi con dei ghigni.
Ah! lo sapevo che avrei vinto! Namjoon, è arrivato il momento di pagare.” Dice poi Seokjin, interrompendo l’imbarazzante silenzio.
Gli studenti ricominciano a camminare, guardandoli di tanto in tanto con circospezione e sussurrando tra di loro, ma l’attenzione di Yoongi e Taehyung viene richiamata dai loro amici.
Namjoon sospira pesantemente e comincia a rovistare nel suo zaino, finché non trova il portafoglio dal quale tira fuori 30000 won che porge a Seokjin.
Seokjin afferra le banconote e con un sorriso sornione se le intasca. “Con questi posso comprare dei nuovi oggetti su Maplestory!”
“Ditemi che questo losco scambio di soldi non è dovuto a ciò che penso.” Dice Yoongi, richiamando l’attenzione di Namjoon e Seokjin.
“Oh, Yoongi, mio caro amico, è proprio quello che pensi.” Replica Seokjin, pizzicandogli scherzosamente la guancia.
“Hyung, sei più grande di noi e dovresti darci l’esempio, non dovresti scommettere sulle vite sentimentali dei tuoi amici.” A parlare questa volta è Taehyung che non riesce però a trattenere un sorriso divertito alla scena.
“Ma io sono un esempio, infatti. Vi sto insegnando che la vita è un’inesorabile fonte di business. Ed ora andiamo, prima che le lezioni comincino!”

I quattro giovani cominciano ad incamminarsi verso le proprie aule, Yoongi e Taehyung l’uno accanto all’altro.
Le loro dita si sfiorano e tremano dal desiderio di potersi toccare per bene, i loro sguardi si incontrano e per un momento a Yoongi si perde nel suo sguardo caloroso, in quegli occhi vispi e pieni di vita.
E poi Yoongi e Taehyung si sorridono.
Per nessuna ragione apparente e per tutte le ragioni del mondo. 
  
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