Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: Danielle Petite    10/02/2021    0 recensioni
Fanfic basata su fatti reali ma con l'introduzione di un personaggio inventato da me, ovvero Hane, l'amica di infanzia di Taeyang e GD. Ne passeranno tante insieme, dall'elementari fino ai giorni d'oggi tra amori, gelosie, tour, musica e fraintendimenti.
-storia scritta e pubblicata già in precendenza ma l'ho modificata e ripubblicata qui, per questo non risultano recensioni-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Taeyang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9

Fortunatamente nemmeno questa volta Hane ebbe bisogno dell'operazione, per cui potè tornare a casa dopo solo due settimane. L'adenoma si sgonfiò tramite medicinali e finalmente recuperò la vista. 

Inutile dire che i ragazzi erano più che contenti della sua guarigione, anche se qualcuno mostrava ancora il broncio per una certa questione "Seven".

«Torna a casa!» urlò quasi il leader davanti la porta della sala di allenamento della YG.

«Non voglio! Sono stata chiusa in ospedale per due settimane, voglio tornare a ballare!» Hane era in tuta da ginnastica e portava con sé un grosso borsone da palestra.

«Non puoi stancarti! Devi stare a riposo...Hane per favore! Stammi a sentire!»

«Non puoi dirmi quello che devo fare! Ecco perchè non ho mai voluto dirti del mio problema...ne fai una tragedia!»

«Una tragedia? Io ne faccio una tragedia? Sei diventata cieca! Te ne rendi conto?»

«Uff....fammi passare per favore»

«No, torna a casa!»

«Jiyong...togliti!» fece forza sul suo torace per spostarlo ma non ci riuscì. Quel bastardo si stava irrobustendo.

«Non mi muovo da qui!»

Arrivò Teddy che si trovò a passare di lì «Ehi cosa succede qui?»

«Buongiorno Teddy...nulla...Hane è una testona»

«Io? E tu che ti sei piantato qui davanti cosa sei?»

Presero a litigare come due bambini fino a quando «Ahahahaha smettetela su...Hane vieni con me...» disse Teddy precedendola per il corridoio.

«Cosa? Anche tu? Uffa....io sto beneee!» lasciò cadere il borsone a terra stufa. GD fece una faccia compiaciuta.

«Seguimi...» ribadì Teddy, Hane eseguì lanciando un'occhiataccia al leader.

 

«Perché mi hai portata qui?» chiese Hane stupita. L'aveva condotta in sala registrazione.

«Non volevi essere la mia assistente?» disse Teddy sorridendole.

«Sei serio?» spalancò gli occhi.

Trascinò una sedia girevole, da studio, accanto alla sua di fronte alla console in sala registrazione «Prego, siediti»

Si lasciò andare sulla sedia credendo di stare sognando. Non appena si sedette si incantò a guardare tutte quelle valvole luminose....

«Ogni volta che entri qui dentro ti imbamboli...a me serve un'assistente seria! Ci sei?»

«Si! Ci sono Capo!» rispose sognante.

«Dai cominciamo...ti insegno a campionare dei suoni...Ah! Quasi dimenticavo...Sei licenziata come ballerina, spero non ti dispiaccia»

Lei assistente di Teddy? Quasi non poteva crederci!

«Certo che no! Io voglio lavorare con la musica...»

«Perfetto! Allora....» cliccò alcune cartelle sul computer «Sto lavorando ad un nuovo progetto...»



 

Due anni dopo, 2009

 

 I BIGBANG rilasciarono singoli su singoli, mini-album e album guadagnando velocemente fama e successo. La richiesta delle loro canzoni fu così alta, che la YG dovette ristampare e pubblicare diversi loro singoli e mini-album. Iniziarono a vincere i primi awards come miglior gruppo o come canzone dell’anno e poco dopo le promozioni nel Giappone. Dopo il ritorno in patria, viene pubblicato il nuovo mini-album “Stand UP”, che riuscì a vendere oltre 100.000 copie ed singolo “Haru Haru”, scritto da G Dragon, restò in vetta alle classifiche per 6 settimane di fila.

Mentre i ragazzi prendevano l'aereo un giorno si ed uno no, cambiavano look un giorno si ed uno no, Hane frequentò un corso per diventare tecnico del suono grazie alla borsa di studio datale dalla YG dove imparò moltissime cose tanto che Teddy le affidava progetti interi.

«A che stai con quella?»

«Sto già al mastering...ho quasi finito» rispose senza togliere lo sguardo dal monitor. Quando era al pc portava gli occhiali da vista per non sforzare troppo gli occhi visto che erano già deboli.

«Bene...allora domani possiamo già partire con il secondo brano di Seven»

«Non dovevamo registrare le demo per le trainer? Quelle che debuttano a fine anno?»

«Le 2ne1 dici?» chiese Teddy fissando la tabella di marcia in fondo alla stanza.

«Si, loro»

«Effettivamente si...ma vorrei aspettare Jiyong...ho bisogno dei suoi pareri»

«Io non ti basto Capo?» disse fingendo di essere offesa.

«Ahahaha non è questo...CL è una rapper...io sono un rapper vecchio stampo, mi serve GD per discutere dei nuovi sound»

«Lo so, sto scherzando! Comunque lui torna domani...si sta lamentando del freddo di Hong Kong adesso» disse leggendo i messaggi su Kakao Talk.

Teddy la ignorò continuando a fissare la lavagna in fondo alla stanza dove segnavano gli impegni.

«Mmmh...ce la faresti a registrare Seven da sola?»

«Eeeh? Cooosa?» Solitamente le affidava i progetti dei trainer e non quella dei Senior....Teddy era ammattito.

«Dovresti soltanto registrare i suoni puliti...so che lo sai fare...intanto io potrei usare l'altra sala per le 2ne1»

Era un'ottima occasione per mettersi alla prova «D'accordo, farò del mio meglio!»


Il giorno successivo Hane si sentiva tesa come una corda di violino, se la registrazione andava male dubitava che Teddy le avrebbe affidato mai più un compito così importante. Anche se con lei rideva e scherzava era serissimo sul suo lavoro.

Alle sette in punto già era in posizione davanti alla console quando arrivò il Presidente in persona che la fece sobbalzare.

«Buongiorno»

Hane si alzò di scatto e si inchinò «Buongiorno Presidente!» non era la prima volta che veniva in studio, anzi, ogni volta che si trovava a passare di lì, il che accadeva molto spesso, entrava a salutarli ma lei non si era mai trovata sola in sala registrazione prima d'ora.

«Teddy mi ha detto che ti ha affidato un compito importante oggi...» pausa. Il presidente era famoso per le sue pause di suspense e per i suoi cappelli, si guardarono negli occhi per qualche secondo e poi continuò «...so che farai del tuo meglio....ah quanto ti manca per la laurea?»

«Un mese solo Presidente, mi manca solo la tesi. Ne approfitto per ringraziarla ancora per la borsa di studio e la fiducia in me. Farò del mio meglio per soddisfarla» si inchinò di nuovo in segno di rispetto.

«Non devi ringraziarmi...hai del potenziale...figlia del grande Ray Kang-Dae e amica d'infanzia di Jiyong...cosa voglio di più?» rise e sciolse un po l'atmosfera.

«Grazie Signor Presidente, lei mi lusinga»

La porta scorrevole si aprì «Buongiorno Presidente! Ciao Hane!» salutò Seven.

«Sei arrivato presto! Bene, vi lascio soli, fate un buon lavoro!» il presidente si voltò e uscì dalla sala registrazioni.


...Silenzio...

....

....

«Stai bene?» le chiese Seven.

«Certo che sto bene...riscalda la voce...tra 5 minuti cominciamo» disse con fare professionale.

«Ok...a pranzo mangiamo insieme...N-O-N scappare»

 

Hane e Seven si frequentarono per un anno dopo il periodo passato in ospedale ma la condotta di Seven non fu quella sperata. Faceva lo scemo con le altre e questo infastidì molto Hane. Per quanto fosse aperta mentalmente era comunque abbastanza gelosa. Si lasciarono senza rimpianti e decisero di rimanere amici anche perchè lavorando insieme sarebbe stato impossibile rompere i rapporti del tutto.

Vibrò il telefono. Era un messaggio da GD

"Siamo appena atterrati, passo in studio a salutare"

Ecco, ora avrebbe rovinato tutto.

Fissò Seven nel vocal booth che si stava ancora riscaldando «Esco un'attimo qua fuori...torno subito» disse al nulla praticamente visto che non poteva sentirla.

Uscì in corridoio e digitò il numero di GD. Dopo qualche secondo rispose «Ehi Hane! Ciao!» Fu bello risentire la sua voce non modificata dal computer una volta tanto.

«Ciao JiYong! Com'è andato il viaggio?» Erano settimane che non si vedevano.

«Noioso...Ti è arrivato il messaggio? Ora vengo lì...»

«Si, ti ho chiamato per questo...ascoltami bene....Teddy mi ha affidato un pezzo...lo registro da sola»

«Woow! Complimenti!» lo sentì entusiasta per davvero.

«Grazie...e comunque ci sto lavorando stamattina....» come dirlo senza farlo innervosire?

«Bene! Così posso aiutarti! Che pezzo è?»

«...E' un pezzo di Seven...»

«....»

«Lo soo...ma è per lavoro...per questo ti ho voluto avvisare prima....per favore...non litigare con lui quando vieni qui...»

Lo sentì sbuffare. Le aveva detto chiaramente che visto il suo comportamento nei suoi confronti lo detestava a morte.

«JiYong...»

«Ok...ok. Te lo prometto»

«Grazie! Ti voglio bene oppa!»

 

GD attaccò il telefono.

«Che ha detto?» gli chiese Taeyang che era seduto affianco a lui nel minivan.

«Teddy sta cominciando a farla lavorare da sola, stamattina sta lavorando al suo primo progetto»

«Che bello! Mi fa piacere» si intromise TOP «Anche se non può seguirci in tour mi fa piacere che lavora per la YG»

«A proposito...per curiosità...ma il Presidente sapeva del suo problema agli occhi? E' per questo che ora lavora con Teddy in studio?» chiese Daesung dal sedile davanti a lui.

«Penso di si...si sarà informato quando uscì la notizia sui giornali...non gliel'ho mai chiesto» disse ripensandoci.

«Conoscendo Teddy le avrà dato qualche pezzo di qualche trainer...» disse Seungri.

«No...è un Senior» disse guardando Taeyang.

«Davvero? E chi?» chiese Tae sorpreso.

«Indovina....» disse rivolgendogli uno sguardo eloquente.

«Ah...»

«Chi? Seven?» chiese il maknae accigliato.

«Sta zitto!» dissero GD e Taeyang in coro.

Seungri era diventato, ormai, il clown del gruppo. Era risaputo talmente tanto che negli show televisivi assegnavano a lui le parti dove doveva subire battutacce o scherzi. Ma nonostante lo prendessero in giro 23 ore su 24 gli volevano tutti un mondo di bene. Durante i tour in Giappone lui era il loro punto di riferimento perché parlava molto bene il giapponese insieme a Daesung, e scoprirono, proprio in una di quelle occasioni, che aveva un forte debole per Jiyong : "Io lo ammiro moltissimo, vorrei tanto essere come lui" disse in un intervista. Un' altro spunto su cui deriderlo di tanto in tanto. TOP, al contrario, aveva deciso di modificare la sua immagine trasformandosi in un sex simbol serio (almeno davanti alle telecamere) abbandonando le tute e indossando camicie e giacche superchic. In realtà era sempre colui che metteva tutti gli altri in allegria ma non voleva che si sapesse in giro. Daesung diventò molto più sicuro di sé sul palco e faceva svenire tutte le ragazzine con le sue magliette scollate. Anche lui ammirava il Leader ed era "leggermente" in competizione con il maknae.

GD, dal suo canto, dato il grande successo ottenuto sentì pesare sulle sue spalle il proseguimento del gruppo nel mondo dello spettacolo. Si diede talmente da fare da riuscire a scrivere un testo a serata ed a programmare addirittura un suo album da solista. Haru Haru, il loro singolo di maggior successo, lo scrisse ispirandosi al periodo in cui Hane era in ospedale, sapendo bene che solo Taeyang avrebbe capito.

il van si fermò in un parcheggio al coperto dove li aspettavano dei taxi che li avrebbero riportati alle rispettive case. Un pò di pausa finalmente.

«Ciao ragazzi a domani! Ricordate l'appuntamento con il Presidente!» ricordò loro il leader.

«Si, ci saremo! Puntuali!» rispose il maknae.

«Tu non sai cos'è la puntualità...» disse Taeyang scherzando. GD gli prese il gomito interrompendo il suo sfottò «Vieni con me in studio o vai a casa?»

«Vorrei venire...ma oggi è il compleanno di mio fratello vorrei esserci»

«Ah vero! L'avevo dimenticato...fargli gli auguri da parte mia!»

«Certo e tu salutami Hane...a domani fratello! » si diedero il pugno.

«A domani!»

Taeyang aveva trascurato non poco la sua famiglia per stare con loro 4, quindi lo capì perfettamente.

 

G-Dragon arrivò alla YG facendo voltare tutti grazie alla sua nuova chioma bionda scintillante. Al suo passaggio tutti si inchinavano verso di lui per salutarlo e dovette ricambiare molte volte prima di arrivare finalmente nel suo ambiente preferito, lo studio di registrazione.

Non bussò nemmeno e come si aspettava trovò Hane seduta davanti ai monitor «Buongiornooo!» esclamò tutto contento facendola sobbalzare. Era molto buffa con quegli occhiali da vista.

«Oppa Bentornato! Ma...che cazzo hai fatto ai capelli?» disse lei. Si alzò sorridente e lo abbracciò. Jeans, t-shirt, converse...era la solita Hane che ricordava. Diede uno sguardo al vocal booth dove vide Seven che gli fece un cenno con la mano. Ricambiò ma prestò attenzione ad Hane «Come procede?»

«Tutto bene, devo solo incidere le voci...» premette un pulsante rosso sulla scrivania e disse «...Rifai quest'ultima parte ok? Non eri deciso...»

«Ok!» rispose Seven dal microfono. Ricantò la stessa strofa ma non cambiò molto. Hane ripremette il pulsante rosso «Prenditi una pausa». Seven annuì ed uscì dalla stanza insonorizzata fermandosi di fronte GD «Ciao amico, come va?»

«Tutto bene...amico» rispose un pò incerto.

«Ho saputo che stai cominciando a incidere il tuo primo album da solista...questo è il nuovo concept dei capelli?» rise indicando il suo caschetto biondo. Seven cercava sempre di comportarsi normalmente con lui, come se non fosse successo nulla.

«Si è per il primo brano, Heartbreaker»

«Non l'ho ancora sentita...posso?» chiese rivolto a Hane.

«Purtroppo Teddy non lascia nessun progetto sui pc...puoi provare a chiedere direttamente a lui nell'altra sala...sta con le 2ne1»

«Ok! Ora vado a fare due chiacchiere con lui...torno tra 10 minuti e riprendiamo ok?»

«Ok!» rispose Hane.

Appena la porta si chiuse alle sue spalle GD disse «Più di così non posso, non dire nulla»

Hane rise e si tolse gli occhiali «Grazie, sei stato abbastanza decente questa volta»

«Decente? Sono stato un gentiluomo perfetto!»

«Ahahah dai siediti...raccontami un pò di questo ultimo tour» aveva l'aria stanca.

«In Cina fa freddo» disse lui.

«Mmm...si...anche i tuoi ultimi...» prese il suo cellulare e fece finta di leggere i messaggi «...10 messaggi dicono questo»

«Sei sempre spiritosa...cosa vuoi sapere?»

«Tutto! Dai racconta! Che ho solo 10 minuti» disse insistente.

«Il tour è andato a gonfie vele, tutto sold out...ci siamo divertiti...» fu interrotto da lei che improvvisamente gli tirò i capelli.

«Ahi! Ma che fai?» disse massaggiandosi la testa indignato.

«Scusa...pensavo fosse una parrucca...dai continua» disse come se fosse la cosa più normale del mondo tirare i capelli alle persone per constatare se fossero capelli veri o meno.

«Parrucca? Ma....vabbè lasciamo stare....comunque mi hanno già programmato il tour da solista, visto che i BigBang vanno in pausa ne approfittiamo un pò tutti per dedicarci alla carriera solista»

«Ah quindi è stata ufficializzata la pausa? Sto un pò indietro con questo tipo di news»

«Si, abbiamo tutti un bel pò da fare....ah poi ho comprato casa in centro! Quasi dimenticavo di dirtelo!»

«Quando l'hai comprata scusa? Cioè dove hai trovato il tempo di girare per cercare casa...»

«Non l'ho ancora vista» disse vedendo la sua reazione sbigottita «L'ho comprata senza vederla...se mi accompagni dopo andiamo insieme, viene anche Dami...a che ora finisci?»

«Oh...in teoria dovrei pranzare giù in mensa con Seven...» GD cambiò espressione per farle capire che non ne valeva la pena e quindi la costrinse a dire «Ok, ok...vengo con te, ma non farmi quella faccia»

«Non ti sono mancato nemmeno un pò sorellina?»

Hane ci pensò «Mmm…..non direi» disse quasi a sfidarlo.

Lei aveva capito il suo punto debole «Antipatica» si voltò verso la porta «Quasi quasi vado a salutare le ragazze...C'è CL?»

«Certo...è la leader lei c'è sempre...a proposito Teddy ti cercava, va da lui...» la vide mettersi di nuovo gli occhiali e leggere delle cose al pc. Non seppe dire se l’aveva solo immaginato ma gli sembrò che si fosse offesa.

Rimase in silenzio per un pò però non riuscì a trattenersi «Per caso...ti sei arrabbiata?»

«Eh? Cosa? No...perché?» chiese accigliata.

Scosse la testa, forse era stata la sua immaginazione «Nulla...vado di là...a più tardi allora»

«A dopo» Si voltò ed uscì.


Lee Chae Rin, ovvero conosciuta come CL, era la leader del nuovo gruppo debuttante tutto al femminile. Hane ci aveva avuto a che fare poco, ma quel poco...le era bastato. Super alla moda e un pò troppo sicura di sé le aveva praticamente sbattuto in faccia che se lavorava lì era soltanto per "il suo oppa GD".

In realtà sapeva benissimo che se non fosse stato per i suoi amici non sarebbe mai arrivata a lavorare insieme a Teddy, però comunque lei ci stava dando dentro nello studio all'università per meritarsi davvero quel posto.

 

«Oppa! Sei tornato!» esclamò la leader appena vide GD «Stai benissimo biondo!»

«Ehm....grazie» rispose non sapendo bene se stesse facendo sul serio.

Salutò Teddy e le altre ragazze e non appena Seven si accorse di essere stato messo in disparte se ne andò, probabilmente a terminare la registrazione. Vedendo la sua espressione fu felice di avergliela fatta pagare in qualche modo, era diventato molto più popolare di lui!

Teddy lo riportò alla realtà «Allora....non so se Hane te l'ha anticipato...ma vorrei il tuo parere su alcuni pezzi delle 2ne1..»

«Si, mi ha accennato qualcosa...»

CL si intromise «Oppa ho fatto del mio meglio! Spero che ti piacciano!» saltellava in modo strano, come se volesse arrivare alla sua altezza.

«Ok fammi sentire qualcosa...»

 

Nel frattempo in sala registrazione....

 

«Seven che combini? Sei stato fuori su tutta la strofa...segui il metronomo per favore!» lo rimproverò Hane per la quinta volta da quella mattina.

«Scusa...la rifaccio» rispose tristemente lui dal microfono.

«Si...rifalla...ecco la base» ritornò indietro di un paio di battute e premette REC.

La base ripartì e Seven attaccò al punto giusto questa volta. Attese speranzosa che terminasse la frase e lo stoppò di nuovo «Va bene così! Andiamo avanti!» In realtà non andava bene, ma per qualche strana ragione lui non riusciva a fare meglio. Decise che avrebbe intonato le parti stonate al pc direttamente.

Quella giornata si stava rivelando più stressante del dovuto.

«Bene! Ora facciamo le armonie...cominciamo dalle terze ok?»

 

Nel cuore di Seoul invece....

 

TOP era andato pranzo con il suo manager ed un paio di amici in un ristorante non troppo pretenzioso «Quando ti liberi un pò? Dobbiamo andare in Thailandia tutti insieme ricordi?» disse uno dei suoi amici.

«In questo periodo andrebbe benissimo! Con i Bigbang ci fermiamo un pò....vero?» si rivolse al suo manager. Oramai ogni membro aveva il suo manager.

«Si, ma non dimenticare i vari spot e i drama...» lo vide estrarre il suo smartphone per controllare le mail. Faceva sempre così, non lo aveva mai visto senza quel dannato coso in mano.

«Allora vogliamo ordinare? Sto morendo di fame!» esclamò l'altro suo amico, lo vide alzare la mano per farsi vedere dalla cameriera che arrivò in un baleno.

«Salve, sono la vostra cameriera per oggi, cosa volete ordinare?» chiese gentilmente la ragazza.

«Prendiamo questo...poi...» l'amico stava ordinando indicando il menù ma TOP si era focalizzato sul viso di quella cameriera. Gli ricordava qualcuno. Era una ragazza carina, nulla di eccezionale, era una normalissima ragazza coreana, però...

«Anche per lei lo stesso?» chiese direttamente a lui prendendolo alla sprovvista.

«Oh si...certo...lo stesso» a quelle parole la ragazza lo fissò. Che aveva detto? Lo aveva riconosciuto?

Ci fu un attimo di silenzioso panico durante il quale il manager era sbiancato.

«Se mi hai riconosciuto, ti prego...non dirlo a nessuno qui dentro» disse quasi supplicandola.

«Tu...sei il ragazzo di quella sera...con la felpa strana...»

«Eh?» stava sicuramente delirando per il fatto di averlo così vicino, si, doveva essere così.

La ragazza gli sorrise improvvisamente «Quella volta che ti sono quasi caduta addosso fuori la discoteca...ricordi?»

Qualcosa riaffiorava nella sua mente. Una ragazza col caschetto che girovagava da sola di notte perchè l'amica stronza l'aveva mollata.

«Forse...» ci pensò su e riuscì a focalizzare il suo viso di allora e sovrappose mentalmente quello di ora. Non era cambiata di molto, ora portava i capelli lunghi stretti in una coda.

«Faccio partire subito le ordinazioni, a dopo!» disse lei lasciandolo con uno strano dubbio. "Si ricorda di me per quella volta e non per chi sono adesso?"

Il manager gli diede una gomitata «Che storia è questa?»

Non rispose ma attese pazientemente che tornasse.

Dopo circa 10 minuti nella quale i suoi amici non smisero un attimo di tormentarlo per sapere "della storia" la ragazza tornò con le ordinazioni.

«Ecco a voi!» posò le pietanze davanti ai loro occhi e fece per andarsene.

«Ehi scusa...» stavolta si alzò e la seguì per un paio di passi giusto per allontanarsi dalle orecchie dei suoi amici rompi scatole «Mi ricordi come ti chiami? Perdonami l'ho dimenticato»

«Mi chiamo Kim Lan Gae...tu sei Choi Seung Hyun giusto?»

«Si...te lo ricordi allora» le sorrise e la vide arrossire. Che viso dolce.

«Io non dimentico nulla...ora se vuoi scusarmi torno a lavoro»

«Si, giusto. Scusami tu, buon lavoro.»

«Grazie!»

 

In studio di registrazione...

 

«Seven abbiamo finito per oggi...vai pure in mensa» disse Hane salvando i progetti in una cartella specifica.

«Ti aspetto» rispose lui uscendo per l'ennesima volta dal vocal booth

«No, io ho da fare con GD, va pure»

Seven sbuffò «Ok...ciao!» se ne andò sbattendo quasi la porta. Lo capì, stava facendo l'antipatica con lui. "Uffa GD! E' sempre colpa tua"

Una volta spento il pc, la console, i monitor e tutto, prese la sua borsa e uscì anche lei. Andò nell'altra sala dove si trovavano Teddy e GD.

L'altra sala era più piccola di quella dove lavoravano di solito, la usavano maggiormente gli artisti per comporre. Le 2ne1 erano sedute in cerchio e cantavano senza microfono, a cappella, mentre Teddy gestiva la musica da una console da dj. GD invece era seduto su un divano ad ascoltarle e la invitò a sedersi accanto a lui non appena entrò.

«Ho finito per oggi con Seven...non ne potevo più!» sussurrò all'amico.

«Anche io ho quasi finito qui...» guardò il suo orologio costoso «...tra un pò andiamo»

Le 2ne1 finirono la canzone ma sembravano insoddisfatte.

«Oppa come ti è sembrata questa?» chiese Bom, una delle quattro ragazze che formavano il gruppo tutto al femminile.

«Il testo non è male...ma direi di ritoccare qualche frase...e tu CL, devi esercitarti ancora col rap, alcune parole non sono chiare» rispose GD alzandosi e andando a parlare con Teddy.

«Mmh» vide CL mordersi il labbro inferiore quasi come se si fosse offesa.

«Ciao! Come stai?» una delle ragazze si sedette accanto a lei.

«Ciao Minzy! Sto bene grazie...e tu? Ciao Dara!» si avvicinò anche l'altra ragazza che si sedette alla sua sinistra.

«Io sono stressata! Il debutto si avvicina ma non siamo ancora pronte» rispose Minzy. Lei era la maknae del gruppo, un'ottima ballerina, era la versione femminile di Seungri in pratica. Dara invece era la più dolce e simpatica secondo lei.

«Ohi Hane vieni qui» Teddy la chiamò alla console e si ritrovò a dover passare di fianco a CL che ricambiò il saluto appena, mentra l'altra, Bom, accennò un saluto con la mano.

«Dimmi Teddy»

«Com'è andata con Seven?» le chiese tranquillamente.

«Ho registrato tutte le voci...ma hanno bisogno di essere ritoccate. Seven non era in forma oggi.» gli disse sinceramente.

«Si, me l'ha detto che non si sentiva bene...comunque spero che si possa ricavare qualcosa dalle registrazioni di oggi»

«Lo spero anche io»

«Ehi, falle fare a lei queste...» si intromise GD.

«Si, aspetta, ci stavo arrivando...ahahahahah»

Hane guardò prima uno e poi un altro non capendo di cosa stessero parlando.

«Dai ora dobbiamo andare...glielo spiego io più tardi» GD spazientito la prese per il polso e la tirò verso la porta.

«Ciao a tutte ragazze, buon lavoro!»

«Ciao oppa!»

«Cia-» Hane non ebbe il tempo di salutare tutti decentemente perchè GD chiuse la porta prima che potesse farlo.

Erano quasi di corsa mentre scendevano le scale «Perché stiamo correndo in questo modo?» in quei 5 minuti con lui non stava capendo più nulla.

«Perchè Dami già sta aspettando fuori la porta del mio appartamento...non di lì! Vieni!» Hane si stava dirigendo verso l'uscita principale per abitudine ma lui indicò il piano di sotto, i garage, quindi continuarono a scendere le scale.

«Sei venuto con la tua auto?» GD aveva una Bentley bianca che dava nell'occhio subito per le strade di Seoul.

«Si, ovvio» rispose lui.

«Ovvio? JiYong ti piace proprio farti beccare dalle tue fan!»

«Ho i vetri oscurati...non mi vedranno...»

 

Pochi minuti più tardi, appena usciti dal cancello elettronico...

 

«G-Dragon! Ti prego fai una foto con noi!» «G-Dragon ti amo!» «Ti amiamo oppaaa!» Un gruppo di fan si erano appostate fuori la YG aspettando la sua uscita e Hane fu costretta a saltare dietro sedili posteriori per nascondersi.

«Ops...scusa Hane»

«Te l'avevo detto!...se mi vedessero qui dentro sarebbero capaci di far saltare in aria la macchina con me dentro...»

«Addirittura! Non esagerare...sono così carine...guarda hanno dei regali per me...» da dietro lo vide abbassare il finestrino «MA SEI MATTO??!!» gli urlò nell'orecchio.

In 3 secondi le fan avevano allungato le mani e gli afferrarono il collo «Ferme!» disse GD inutilmente. Hane presa dal panico per la paura che gli staccassero la testa dal collo infilò il braccio tra il sedile e lo sportello e premette il pulsante per chiudere il finestrino. Alcune braccia rimasero incastrate per un momento poi però fortunatamente le ragazze riuscirono a liberarsi. Lasciarono cadere all'interno cartelloni e peluche.

Hane tirò un sospiro di sollievo e ripetè «MA SEI MATTO?!» GD accelerò e si allontanarono di corsa.

«Non credevo fossero così aggressive...erano 4 o 5 ragazze dopotutto...» lo vide massaggiarsi il collo «Ahi...mi hanno graffiato» si guardò la mano e vide del sangue.

«Sei un cretino...fa vedere...» Hane saltò di nuovo davanti, fortunatamente la sua corporatura era minuta e le era facile passare attraverso i sedili «E' un graffio abbastanza profondo...devi essere medicato»

«Che palle! Domani ho anche un photoshoot per Vogue»

Prese un fazzoletto e glielo premette sul collo, appena sotto l'orecchio «Fermati un pò più avanti...c'è una farmacia, compro qualche medicazione stai sanguinando...»

«Uff....ok» accostò e Hane scese al volo.

Entrò in farmacia «Salve, avrei bisogno di cerotti ed un disinfettante...ah e anche un cicatrizzante» si sentiva come se dovesse occuparsi di un bambino.

Pagò, tornò in auto e ripartirono.

«Sei stato davvero un incosciente...ma come diavolo ti è venuto in mente di aprire il finestrino...i bodyguard secondo te a che servono?»

«Hane su non rompere...sei pesante certe volte»

«Io pesante? La prossima volta ti faccio staccare il collo allora...se non c'ero io chi ti salvava?»

Rimase in silenzio. Lo fissò per un pò cercando di decifrarne lo sguardo e capì che si sentiva mortificato.

«Hane 1 Jiyong 0» disse lei facendo un balletto improvvisato della vittoria.

«Se...mantieni un pò questo fazzoletto invece di ballare...siamo quasi arrivati» girò a destra per un paio di incroci e finalmente arrivarono a destinazione. Un palazzo enorme, il più grande che Hane avesse mai visto «Ma è un grattacielo!»

«Si..ma mica è tutto mio...ho comprato solo l'attico»

«Solo?» Hane rimase a bocca aperta. Entrarono nei garage dove non vide altro che macchinoni lussuosi. «Bella la tua vita...»

«Non mi posso lamentare» sorrise GD.

«Non oso immaginare come potrebbe essere la tua nuova casa...» Hane aveva fittato un misero monolocale vicino agli studi e alla metropolitana per andare all' università.

«Nemmeno io...ora vediamo» prese delle buste dal cofano e si diressero verso l'ascensore, e che ascensore. Una voce robotica all'interno disse «Benvenuti Signori»

Sobbalzarono entrambi «Oh....ehm...grazie» disse GD ridendo. Hane lasciò andare il fazzoletto che cadde a terra.

La voce riprese «A che piano desidera andare?»

GD guardò Hane «Non so a che piano è...»

«Hai detto l'attico no? Dici ultimo piano...»

«Ultimo piano?» chiese la voce. Hane spalancò gli occhi per la sorpresa.

«Si» rispose GD. Le porte si chiusero e l'ascensore partì. L'interno era d'acciaio e specchi, la pulsantiera era uno schermo touchscreen e si sentiva una musichetta d'attesa.

«Credo di essere più emozionata di te...che figata!» disse Hane.

«Per quello che ho pagato deve essere spettacolare» rispose lui guardando il soffitto illuminato.

«Non ti chiedo quanto hai pagato...ma sicuramente molto più del mio affitto» disse guardandosi intorno per gustarsi tutti i dettagli luminosi di quell'ascensore.

«Ora che mi ci fai pensare non mi hai mai invitato a casa tua... » disse improvvisamente GD.

«E' un monolocale...non c'è un cavolo da vedere» sbuffò Hane.

«Che c'entra siamo amici no? Manco un caffè..» insistette lui.

«Ma se non ci sei mai? Quando te lo venivi a prendere questo caffè? E poi...a te non piace il caffè»

«Te lo ricordi? ahahah che brava amica che ho» le disse sorridendo.

«Lo puoi dire forte...comunque quando arriviamo? Stiamo già da qualche minuto qui dentro» non era mai stata tanto tempo in un ascensore.

«Vedi lì quanti piani sono...» indicò il monitor.

«Ok...dunque...ora stiamo al 90esimo piano...»

«Wow»

«...e stiamo salendo ancora...oh! ecco il 125esimo è l'ultimo!»

Dopo un pò la musichetta si fermò e tornò la voce «Ultimo piano, buona giornata» le porte si aprirono ed uscirono di corsa per l'eccitazione. Si ritrovarono in un corridoio ben illuminato con marmo lucido sia sulle pareti che a terra. Alla fine di questo corridoio c'era Dami davanti all'unica porta del piano. Il suo look era abbastanza strambo come al solito.

«Bentornato fratellino!» gli corse incontro e lo abbracciò, poi fu il suo turno «Hane che bello rivedere anche te!»

«Ehm..Demi...ci siamo viste ieri all'università» Dami frequentava la facoltà di Arte e Design che si trovava di fronte a quello di ingegneria dove andava lei e capitava spesso che si incontrassero nel cortile del campus.

«Si e allora? Mi sei mancata lo stesso!»

«Ahahaha» risero entrambe.

«Allora entriamo?» GD estrasse una chiave magnetica e la inserì nella fessura. Entrarono e rimasero a bocca aperta.

 

Hane quasi era commossa da tutto quello splendore.

Appena entrati la cosa che colpì maggiormente era lo spazio. C'era uno spazio enorme, ci entravano comodamente 10 Bentley parcheggiate una di fianco all'altra. A terra c'era un marmo lucido nero leggermente metallizzato dove rifletteva la luce proveniente dalla loro destra, dalle vetrate , che erano altissime, prendevano quasi 2 piani mostravano tutto il paesaggio che si poteva ammirare da quell'altezza. Alla loro sinistra invece, sotto una sorta di balconata che prendeva tutto lo spazio fino alla parete opposta, c'era la cucina, una zona libreria ed una zona hobbies. Al centro della stanza invece c'erano 3 divani bianchi disposti a semicerchio, un tavolino di cristallo ed una tv al plasma home cinema. In fondo alla stanza, vicino alla sala hobbies c'era una scala che portava al piano superiore, la zona notte .

«Wow» GD fece cadere le borse rivelando essere il loro pranzo. Dami e Hane erano rimaste paralizzate attaccate ai gomiti di GD stringendolo tanto da fargli male.

«Fammi trasferire qui ti prego» disse Hane pensando al suo misero monolocale.

«Si...anche a me...» disse Dami sognante.

«Ragazze...riprendiamoci e facciamo il giro» raccolse le borse e le posò sul bancone della cucina.

Andarono prima alla zona soggiorno e si gettarono tutti e tre sui divani «E' così grande che potrebbero viverci 4-5 famiglie qui dentro» disse Dami.

GD si alzò e si avvicinò alla vetrata «Wow siamo altissimi!» le ragazze lo imitarono e rimasero ancora più a bocca aperta. La vista più spettacolare di Seoul.

«Jiyong ma che hai fatto al collo?» le chiese la sorella improvvisamente.

«Oh! La medicazione!» esclamò Hane estraendo il materiale comprato in farmacia dalla bustina appesa al polso.

«Nulla, un paio di fan...» raccontò a Dami.

«Siediti qui» Hane gli indicò il divano e gli si sedette accanto. Prima disinfettò tutto intorno al graffio con una garza imbevuta da del liquido rossastro e dopo gli applicò la polvere cicatrizzante «Ecco fatto»

«Grazie...andiamo a vedere sopra ora? Sono troppo curioso» disse GD alzandosi di scatto.

«Sembra che hai dei succhiotti per come sei conciato» commentò la sorella guardando anche dall'altra parte del collo, dove Hane non aveva guardato.

«Eh? Perchè? Cosa ho?» chiese lui cercando uno specchio.

«Oddio GD non avevo visto dall'altro lato! Hai dei lividi dove ti hanno afferrato!» esclamò Hane.

«Ah ecco perchè mi faceva male....» commentò GD guardandosi riflesso sul frigorifero.

«Domani come farai?» chiese allarmata.

«Makeup» rispose semplicemente «Guarda che non è la prima volta che mi pestano o mi faccio male sul palco»

«Oooh povero fratellino...» disse Dami scompigliandogli i capelli «Andiamo di sopra adesso» disse saltellando come una bambina.

«Ook» Per primo salì il proprietario seguito dalle due donzelle. Il secondo piano era in pratica la metà del piano inferiore e affacciava direttamente sul salotto dove erano seduti prima «Non avevo mai visto un balcone interno» commentò Hane ad alta voce. Faceva l'eco.

«Nemmeno io» disse Dami. Entrarono nelle 3 stanze per esplorare. La prima subito dopo le scale era una camera da letto padronale, lussuosa e moderna come il resto dell'appartamento, inoltre aveva anche un'altra stanza interna come cabina armadio e un bagno privato. Le altre due camere erano sempre stanze da letto ma avevano un enorme bagno in comune con una vasca idromassaggio nel mezzo.

«Puoi ospitare tante persone qui...volendo entrano anche dei letti singoli» disse Dami.

«Che bello qui...casa mia è la tua cabina armadio in pratica...ma la tua roba dov'è»

«Le mie cose sono in tipo dieci valige ahahaha...due le ho in macchina, il resto me le portano domani»

Hane fissò GD che si stava ancora guardando intorno. Era incredibile pensare che erano partiti dallo stesso punto, dallo stesso garage. Ora indossava abiti firmati, gioielli d'oro, auto lussuose, veniva riconosciuto ovunque, ed ora quell'appartamento in centro...

«Tutto bene?» GD le sventolò la mano davanti agli occhi, si era imbambolata.

«Si, tutto ok...mangiamo ora? Seven mi ha distrutta oggi»

«Seven?» ripetè Dami.

«Si ho lavorato con lui su un suo pezzo...» raccontò scendendo le scale per tornare al piano di sotto.

«E com’è stato? Immagino sia difficile trovarselo davanti continuamente» disse lei.

«Non so...c’e tensione nell’aria quando siamo soli. Credo che soprattutto lui si trovasse in difficoltà oggi...GD vuoi una mano a preparare?» Il padrone di casa aveva raccolto la spesa e stava cominciando a spargerli sul bancone della cucina 

«Oddio! Io vado ragazzi! Ho un corso tra un'ora» disse Dami improvvisamente «Hane, poi ne riparleremo»

«Ma come! Vai già via? Non mi vedi da un mese!» esclamò GD fingendo indignazione.

«Scusa fratellino...ero curiosa di vedere il tuo appartamento visto che è vicino all'università» lo baciò sulla guancia «Ciao Hane, ci vediamo in questi giorni!» le fece l'occhiolino.

«Ciao Dami! A presto!»

Boooom. La porta si chiuse.

«Comunque....cosa hai comprato?» gli disse Hane avvicinandosi al bancone.

«Non ho mai cucinato nulla, a parte il riso, in vita mia» prese a tagliuzzare a casaccio le verdure.

«Ahahahah andiamo bene! Levati, faccio io...la stai rovinando questa verdura...» gli prese il coltello da mano e cominciò ad affettare come una professionista.

«Hai fatto pratica vedo» disse mettendo a bollire l'acqua.

«Vivo da sola da un annetto...per forza ho dovuto imparare...passami la carne»

«Raccontami un pò di te» GD si sedette sugli sgabelli da bar dietro al bancone e la guardò. Hane si sentì un pò in imbarazzo «Oh...bèh...nulla di che...vado all'università quando ci sono i corsi interessanti...poi vado alla YG a fare tirocinio...e nulla più»

«Con gli occhi come stai? Ho visto che porti gli occhiali» continuava a fissarla.

«Cerco di stancare gli occhi il meno possibile, ma per fortuna non mi è più capitato come l'ultima volta» continuava a sminuzzare le verdure come se non ci fosse un domani. Perchè si sentiva così in imbarazzo?

«Ti piaceva di più stare in tour con noi?» le chiese. Alzò lo sguardo. Perché quella strana domanda? Pensò ad una possibile risposta.

«Eh, bella domanda» posò il coltello e si sciacquò le mani «A livello artistico mi piace lavorare in studio e creare con la musica. Però stare con voi era tutt'altra cosa...era come stare in gita con gli amici» disse sorridendo.

«Vorresti girare il mondo come noi?» continuò lui assumendo un tono serio.

«Non sarebbe male...tutto pagato...» rise scherzando mentre buttò tutti gli ingredienti in pentola.

GD continuò con lo stesso tono di prima «Sai pensavo...con Teddy...di produrre le 2ne1»

«Wow...» riuscì a dire soltanto. Lui era lì, seduto sullo sgabello di fronte a lei con la testa appoggiata su entrambe le mani. Per qualche motivo sentiva di essere lontana da lui. Era solo un ragazzo della sua età ed aveva già prodotto i Bigbang, stava per produrre il suo album solista e già pensava al futuro. Lei invece era ancora in attesa dell’approvazione della sua laurea da parte dell’insegnante.

«Il Presidente dice che hanno del potenziale ed io sono d’accordo con lui. Tu che ne pensi? Teddy mi ha detto che non vai molto d’accordo con CL»

Hane dovette ammetterlo «Già...» diede una rimestata alla zuppa «Non le sto molto a genio direi...e la cosa è reciproca»

«Per qualche motivo in particolare? Non ti ho mai vista litigare con qualcuno.» disse lui.

«In effetti lei è la prima persona con cui davvero non mi ci trovo. Siamo troppo diverse»

«Mmm...» GD sembrò riflettere su qualcosa «Pensi di riuscire a lavorare con lei almeno?»

Hane rise «Se riesco a lavorare con il mio ex penso di riuscire a lavorare con tutti»

«Mi fa piacere che la pensi così...perchè vorrei che ti occupassi tu delle loro basi come arrangiatore, poi il soundcheck e tutte quelle cose da fonico ai concerti»

Hane spalancò di nuovo gli occhi quella giornata «Sei serio?»

«Si...cos'è quella faccia?»

Essere il fonico di tourneè era qualcosa a cui non ci si era avvicinata nemmeno nei sogni. Inoltre occuparsi della composizione significava che il suo nome sarebbe stato sul retro delle copertine.

«Io...» non ci poteva credere «E Teddy è d’accordo su questa cosa?»

Lui sorrise «Si, certo»

 Corse ad abbracciarlo «Non ci posso credere Oppa! Sei magnifico!» disse eccitata.

«Lo so» la strinse anche lui.

 
  
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