Anime & Manga > Violet Evergarden
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Autore: The Bride of Habaek    13/02/2021    0 recensioni
Ukiyo. Letterlamente: “il mondo galleggiante“. Vivere il momento presente, distaccati dai problemi della vita.
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Dietfried Bougainvillea, Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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UKIYO
Racconta Violet Evergarden
Aishiteru (Ti amo)


"Il cuore muore di morte lenta, perdendo ogni speranza come foglie, finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza, non rimane nulla."
Sayuri Nitta - Memorie di una geisha

Un antico detto dice che il cuore muore di morte lenta, soprattutto quando ti viene riferito che la persona che un tempo amavi non c'è più. Quando ho scoperto che Gilbert era ancora vivo il mio cuore ha ripreso a battere, come farebbero le lancette di un orologio. Non credevo che l'avrei riabbracciato, non dopo tutte le stagioni che si sono susseguite. Il Maggiore si trova su quest'Isola aldilà del mare, credo che non riuscirò mai a comprendere fino in fondo la sua decisione di allontanarsi da me in maniera tanto drastica, senza lasciare un recapito, una lettera... è come se mi avesse uccisa con le sue stesse mani. Ho versato lacrime amare credendo di averlo perduto per sempre. Almeno, avrebbe potuto scrivermi una missiva per dirmi che stava bene, anche se evidentemente i suoi sentimenti nei miei confronti sono mutati come una crisalide che esce dal suo bozzolo. Poteva semplicemente dirmi "Sono ancora vivo" ed io sarei stata comunque felice di saperlo sano e salvo. Una volta approdati sull'Isola, il suo amico dell'Accademia Militare, Claudia Hodgins decide di raggiungerlo per primo. Mi chiede di attendere il suo ritorno ed io obbedisco, come se una parte di me fosse ancora legata al mio passato di recluta. Resto seduta sul terriccio con la testa nascosta fra le braccia, mentre miriadi di pensieri non vogliono lasciarmi in pace. Che cos'ho che non va? Perché il Maggiore non mi vuole più? Quando Claudia torna è furioso, ma non vuole farmelo pesare. Forse l'uomo di cui mi sono innamorata non è più quello di un tempo, oppure non è la persona che credevo lui fosse.
"Che cosa ti ha detto?"
Claudia mi guarda come chi farebbe volentieri a meno di rispondere.
"Violet, Gilbert è diverso da come lo ricordavamo. La guerra l'ha cambiato lui..."
Fa una pausa prima di concludere il discorso.
"...sembra un'altra persona."
"In che senso?? Voglio vederlo, devo andare da lui!"
Mi alzo di scatto e mi dirigo verso la sua umile dimora, a piedi scalzi perché i  tacchi m'impedirebbero di correre.
"Violet! Fermati!!!"
Claudia Hodgins inizia a rincorrermi, ma non riesce a tenere il passo. Nel frattempo le nuvole in alabastro sopra di noi divengono grigie, non tardano molto a tramutarsi in pioggia. Almeno così potrò confondere le mie lacrime con essa.
"Violet, ti prego!"
Continua ad urlare Claudia.
"Io voglio sapere perché... Voglio guardarlo negli occhi e sapere per quale motivo è andato via senza di me. Anche se dovesse rifiutarmi almeno l'avrò rivisto."
Claudia cerca di replicare ma non riesce a trovare le parole giuste. M'afferra per un braccio, poi mi lascia andare.

"Violet, voglio solo che tu sia felice. Segui il tuo cuore se è ciò che desideri, ma fa attenzione."
Sono le sue parole prima che io raggiunga il Maggiore Gilbert.
Busso alla sua porta insistentemente, urlando il suo nome che rimbomba nel vuoto come un eco. Claudia Hodgins mi suggerisce di lasciar stare, che riproveremo il giorno seguente, ma come al solito preferisco fare di testa mia ignorando i suoi consigli. Insisto finché Gilbert non mi risponde.
"Violet, ti prego... vai via."
La sua voce è spezzata, è il tono di un uomo stanco, privo di stimoli.
"Maggiore, apri la porta! Ho bisogno di te!"
Urlo sotto la pioggia incessante. Nel frattempo Claudia stringe le nocche per il nervoso.
"Non sono più il tuo Maggiore, Violet. Il Gilbert che hai conosciuto è morto ormai da tempo... Non sono l'uomo che credevi io fossi."
"Gilbert, ti scongiuro... apri questa maledetta porta!"
"Violet, ti prego... non insistere."
"Aishiteru!"
Riesco a dirgli nonostante un dolore lancinante al petto.
Dopo svariati tentativi, ormai esausta, cado a terra mescolando le mie rapide (lacrime) all'acqua piovana. Non ho più nemmeno un filo di voce per urlare il suo nome, finché un silenzio assordante si frappone tra noi.
E' finita.
Mi sento morire.
Racconta Gilbert Bougainvillea
*Kintsugi
*Il
 kintsugi o kintsukuroi è l’arte giapponese di riparare con l’oro gli oggetti in ceramica andati in frantumi. In questo modo ciò che si rompe non viene accantonato o gettato ma acquista un grande valore.
 
"Volevo che vivesse come una donna qualunque.
Perciò va bene così.
Penso che sia la vera felicità per lei.
Anche se sei lontana.
Anche se non posso più incontrarti.
I miei sentimenti non cambieranno."

Dal film "Violet Evergarden: The Movie"- Gilbert Bougainvillea
Quando ho udito la sua voce ero talmente scosso da non riuscire più a ragionare nitidamente. Allontanarmi da lei mi ha reso cinico. Cos'altro avrei potuto fare? Le ho mostrato solamente il lato oscuro di questa vita, l'ho fatta soffrire portandola sul fronte utilizzandola come fosse un'arma fra le mie mani. Questo vuole il Governo. Il Maggiore Gilbert è un uomo d'Onore, il Maggiore Gilbert NON PUO' rifiutare di eseguire un ordine proferito dall'alto. Violet era un bellissimo fiore ed io l'ho trasformata in una macchina da Guerra, per quanto io possa amarla devo agire per il suo bene. Merita un futuro migliore, lei deve fiorire come il nome che le ho assegnato. E poi... Cosa potrei mai offrirle? Il mio corpo è un covo di cicatrici. Ho perso un arto e l'iride destra mentre tentavo di fuggire da morte certa. Lei merita molto di più, deve essere libera. Non voglio che dipenda da me, non più. L'amo così intensamente che mi si spezza il cuore vedendola in questo stato, ma non conosco altro modo per allontanarla dal dolore, dal passato che ci ha legati per lungo tempo dietro il calcio di un fucile. Sono trascorsi diversi giorni da quando lei è approdata su quest'Isola fuori dal Mondo. Claudia Hodgins ha cercato in tutti i modi di farmi cambiare idea dicendomi che l'unica vera colpevole per tutto il dolore che abbiamo dovuto subire è la Guerra. Guardandola adesso, con due protesi meccaniche al posto delle braccia, tornerei inevitabilmente a quei giorni, in quel preciso istante in cui mi sono distratto sul campo di battaglia e Violet ha rischiato di morire per trarmi in salvo.

"Sei sicuro Gilbert, vuoi che lei se ne vada?"
Mi domanda mio fratello Dietfried richiamandomi alla realtà, mentre osserviamo il porto in lontananza.
"Mi ha lasciato una lettera indirizzata a te. Dovresti leggerla. Che cosa stai aspettando? Violet sta per imbarcarsi..."
M'incita mio fratello mentre stringo lo scritto tra le mani.
"Forse hai ragione."
"Sai che in passato non scorreva buon sangue tra me e lei, ma ora è diverso. So quanto gli sei mancato e quanto tu, di conseguenza,tieni a lei."
Argomenta Dietfried mentre dissigillo la lettera per poi leggerla tutta d'un fiato.
 
 
Lettera di Violet al Maggiore Gilbert
"Come stai, mio amato maggiore Gilbert? Ora dove sei? Com'è cambiata la tua vita? C'è qualcosa che ti tormenta? Ti capita mai di pensare a me? Primavera, estate, autunno e inverno, sono trascorse molte stagioni, ma non è mai venuta quella del tuo ritorno. All'inizio non capivo, non riuscivo a comprendere i tuoi sentimenti. Ma nel corso della nuova vita che mi hai dato, a poco a poco ho imparato a provare sentimenti, grazie alle lettere che scrivevo per gli altri e alle persone che ho incontrato, per questo non ti sarò mai abbastanza riconoscente. Credo che da qualche parte tu sia ancora vivo e presente. Io vivrò la mia vita. Non so cosa mi riserva il futuro. Giorni belli e brutti, ma vivrò, io vivrò, io vivrò! Con passione, con la tenacia che ho imparato da te. Giuro che vivrò! E quando ci rivedremo, perché so che ci rivedremo, finalmente ecco quello che ti dirò: adesso so cosa significa "ti amo"."
Dopo averla letta comprendo che non posso più fare a meno di lei, che preferirei morire piuttosto che lasciarla andar via. La nave sta per salpare, non c'è altro tempo da perdere: o mi butto dal dirupo o la perderò... stavolta per sempre.
"Gilbert!"
Dietfried mi vede prendere la rincorsa e tuffarmi nel vuoto. Inizialmente crede che io stia tentando di togliermi la vita, ma una volta giunto in acqua capisce il motivo reale del mio gesto. Devo raggiungerla prima che sia troppo tardi.
"Violet! Violet!!!"
Ormai zuppo dalla testa ai piedi, raggiungo la spiaggia a nuoto mentre urlo il suo nome con tutto il fiato che ho in gola. La mia voce rimbomba nell'eco e in breve tempo la raggiunge. Violet s'affaccia facendo capolino dalla poppa e mi vede.
"Violet!!!"
Non ci pensa su nemmeno un istante, si butta in mare con l'imbarcazione in movimento. Claudia Hodgins non l'arresta, anzi la guarda con comprensione e le sorride. Deve avermi perdonato per tutto il male che le ho fatto, per come l'ho trattata ma soprattutto... per averle celato la verità. Violet raggiunge la riva bloccandosi qualche centimetro prima di me. Vede la benda nera sul mio occhio destro e un solo smeraldo
superstite, poi nota il braccio mancante e le cicatrici appese sul mio petto come fossero medaglie al valore.
"O mio Dio, cosa ti hanno fatto..."
Una lacrima scivola giù dal suo viso per raggiungere il mare. M'avvicino a lei per poterla guardare negli occhi, mentre parla sottovoce stringendo fra le mani la spilla che le ho regalato.
"Violet, ascoltami."


L'abbraccio, per quel che mi è possibile, facendole posare la fronte contro il mio petto martoriato.
"Violet, io non sono più il tuo padrone o il tuo Alto Ufficiale. Ti ho fatto del male. Non sono l'uomo che credi che io sia. Non sono un maestro meraviglioso, né una persona rispettabile. Di sicuro non sono adatto a te. Ancora... fino ad ora, Ti Amo. Ti voglio al mio fianco Violet. Non piangere. Senti... anch'io ho intenzione di piangere. Voglio asciugarti le lacrime, ti prego, alza la testa. Ti Amo, Violet. Ho sempre desiderato farlo."
"Ti Amo anch'io, non immagini nemmeno quanto!"
Risponde lei pervasa da sentimenti contrastanti.
"Riesco a percepire ciò che provi ascoltando i battiti del tuo cuore. Giuro sulla tomba di mia madre, la cosa più cara che ho al Mondo, che non ti lascerò mai più sola. Credevo che così facendo ti avrei donato una nuova vita, un futuro sereno e senza preoccupazioni. Pensavo che con il tempo sarei riuscito a dimenticarti ed anche tu ma... non è stato così."
"Non avrei mai potuto farlo. Sei sempre nei miei pensieri, che io lo voglia oppure no: siamo destinati."
"Si dice vi siano vite unite fra loro nel tempo,
legate da un'antica chiamata,
che riecheggia nelle Ere."
Prince of Persia - Le sabbie del tempo
Le accarezzo il viso mentre cerco di asciugare le sue lacrime, quelle stesse rapide che prima l'avevano invaso.
"Violet."
"Cosa c'è?"
"Vuoi sposarmi?"
A quella proposta inaspettata risponde il suo sorriso radioso, ciò vale più di mille parole.
"Si, lo voglio!"
I suoi occhioni azzurri riflettono la luce della Luna. Dopo tanto sconforto finalmente la vedo sorridere.
"Promettimi che non verserai più nemmeno una lacrima per me. Desidero solamente che tu sia felice al mio fianco."
"Lo sono. Questo è uno di quei sogni da cui non vorrei mai più svegliarmi!"
"Non accadrà, perché è tutto reale."
La stringo forte mentre è "sotto incantesimo". Sono successe così tante cose in breve tempo, deve ancora metabolizzare e abituarsi al dato di fatto che non ci lasceremo mai più, che la mia proposta è un giuramento fatto dinanzi a Dio. Al richiamo delle sue labbra proprio non resisto. Ci baciamo come sognavo di fare già da diverse stagioni, ma il mio stato di salute all'epoca me lo impediva. La Luna e le stelle sono i testimoni indiscussi del nostro Amore, che adesso è sbocciato come un ciliegio in fiore. Fine.
 
Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E’ tuo
E’ mio
E’ stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
- Jacques Prevert -




   
 
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