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Autore: Shainareth    26/08/2009    2 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Athrun sbuffò. Non ne capiva il motivo, ma lei sembrava davvero felice dell'incontro che avrebbe dovuto avere in quell'albergo alla periferia di Onogoro con Yuna Roma Seiran.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Yuna Roma Seiran
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Delitto perfetto




Athrun sbuffò. Non ne capiva il motivo, ma lei sembrava davvero felice dell'incontro che avrebbe dovuto avere in quell'albergo alla periferia di Onogoro con Yuna Roma Seiran. Si era addirittura precipitata sul grande terrazzo del primo piano ad aspettarlo, impaziente, e questo non poteva che infastidire la sua guardia del corpo.
   «Avrai quella faccia ancora per molto?»
   «È quella con cui sono nato, difficilmente potrò cambiarla.»
   «Dio non voglia che tu lo faccia», lo coccolò Cagalli, piazzandogli un bacio sulla punta del naso e tornando a maneggiare i fogli di carta che si era portata inspiegabilmente dietro insieme a due cannucce da cocktail. «Potresti almeno assumere un'espressione meno seccata.»
   Athrun fece una smorfia. «Mi riesce impossibile, al momento.»
   «Per colpa di quel gradasso?»
   Tacque, troppo chiuso per ammetterlo persino con lei, e si mise a guardare i bambini che correvano attorno a loro o sguazzavano allegramente nella piscina lì accanto.
   «Ho un ragazzo davvero adorabile», lo prese in giro la bionda, intenerita, iniziando a strappare i fogli in sottili striscioline.
   A quel punto l'ex-soldato di ZAFT si incuriosì. «Che stai combinando?»
   «Preparo le munizioni», furono le parole che lo lasciarono basito.
   «Per cosa?» Cagalli gli rispose con un'occhiata monella che lo fece finalmente sorridere. «Sul serio, che hai in mente?»
   «Aspetta che quell'adone del mio fidanzato arrivi e vedrai», disse lei, appallottolando fra le dita i pezzi di carta ottenuti dal precedente lavoro e mettendoseli poi nella tasca vuota della giacca – nell'altra c'erano le due cannucce.
   «Devo preoccuparmi?»
   «Per lui, ma giusto un po'», ammise. E quando, dopo qualche minuto, le sue iridi dorate scorsero l'auto scura dei Seiran avanzare sul viale, lei cominciò a saltellare sul posto come una bimba, facendo sobbalzare i corti capelli biondi attorno al viso. «Eccolo, eccolo! Tieni!»
   Athrun si ritrovò fra le mani una manciata di palline e la cannuccia rossa, mentre la sua Principessa si portava quella verde alle labbra, in attesa che il povero Yuna scendesse dalla vettura. «Stai scherzando, vero?» Cagalli scosse il capo, rimanendo impassibile. «Non possiamo farlo», tentennò il Coordinator, troppo rispettoso delle cariche pubbliche per accettare di prendere parte a quella marachella.
   «L'altro giorno, in ascensore, ha cercato di baciarmi.»
   Un colpo partì prima ancora che il promesso sposo del Delegato riuscisse a mettere entrambi i piedi fuori dall'auto. «Ma porc...», fu sul punto di imprecare Yuna, una mano sulla palpebra lesa. Alzò la testa verso la bassa terrazza, dalla quale poteva udirsi senza difficoltà il vociare dei ragazzini intenti a giocare. «Maledetti mocciosi», sibilò il giovane fra i denti.
   «Che mira!», si complimentò, ridendo, Cagalli, ora accucciata insieme ad Athrun dietro il muro che fungeva da parapetto. «Questo è proprio uno dei motivi per cui ti volevo come mio complice.»
   «Sei diabolica, sai? Anche il posto che hai scelto è ideale per il delitto perfetto», le riconobbe lui, non sapendo se essere contento o se, piuttosto, lasciarsi vincere dai sensi di colpa per aver quasi reso orbo il figlio del Primo Ministro di Orb. Si concesse appena il tempo di pensarci, e quando rialzò gli occhi si ritrovò circondato da bambini muniti di cerbottane improvvisate ai quali quella matta della sua amante stava distribuendo proiettili di carta, mentre impartiva ordini ad un altro gruppetto armato di pistole ad acqua dal getto potente e di palloncini pronti ad esplodere addosso a qualcuno – in questo caso a Yuna Roma. «Cagalli!», esclamò il miglior cecchino del suo esercito, allarmato da ciò che lei era riuscita in un attimo a mettere in piedi dal niente.
   La fanciulla lo fissò con fare innocente e subito si giustificò: «Almeno così non potrà prendersela con nessuno.»













Questa mi sono divertita a scriverla, lo confesso. Era da un po' che non creavo qualcosa con umore spensierato. *_* E Yuna mi fa sempre più pena. XD
Shinn, aspettami: prima o poi tornerò ad infastidire te. ^*^
Grazie come sempre a chi legge, chi recensisce e chi aggiunge le mie storie alle preferite. :)
Shainareth





  
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