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Autore: Maggiechan_75    15/02/2021    4 recensioni
Ciao a tutti! Benvenuti nella mia raccolta di One shot! dedicata al seguito di "Lockdown... Uno sweeper in gabbia.
Saranno brevi scorci della loro vita che partiranno dalla fine della FanFiction precedente.
Non voglio anticipare nulla per non spoilerare chi ancora non la conosca!!
Già vi anticipo che le uscite delle oneshot non avranno una scadenza predefinita.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Ciao a tutte^_^
ritorno dopo settimane a scrivere di loro, e come vi avevo anticipato, inizio questa seconda parte con uno stile narrativo completamente diverso.
Quando si diventa genitori, si dice, si matura. Ho deciso di trasformare questo anche nel mio modo di raccontare.

Questa è una One-shot FF-song ispirata ad una canzone di Claudio Baglioni “Un’altra vita”. Appena l’ho sentita l’altro giorno ho pensato questo è esattamente quello che aspettavo per l’ispirazione.
Vi lascio il link nel caso non la conosciate. https://www.youtube.com/watch?v=ujsDSxa_iL8

 

INIZIO SECONDA PARTE

 

“io, te e quel nostro bene, tutti e tre che corriamo insieme,
ora e qui, come in volo, fino lì sopra un’altra vita
io, te e quel nostro bene, tutti e tre che giuriamo insieme
ora e qui, e poi sempre l’unica promessa di e per un’altra vita


 

L’appartamento era così silenzioso, era così vuoto e buio. Era la prima volta, dopo così tanto tempo che lui si sentiva così. Così solo.

Sdraiato sul divano guardava il soffitto. Tremava e piangeva, come non aveva mai fatto prima. Le sue lacrime erano così calde di emozione ed amore, quello che non aveva mai provato e sentito per nessuno.

“Ai…” mormorava tremando. Chiuse gli occhi cercando di riportare alla mente la sensazione provata, quando per la prima volta sua figlia le era stata messa tra le mani.

Era calda la sua pelle: così morbida, così dolce, profumava di latte e di miele.

“Ai…” ripeteva senza smettere di tremare.

L’aveva conosciuta solo poche ore prima, e il tempo trascorso con lei era stato troppo poco. “Perché non sono potute tutte e due venire a casa subito. Perché?” si diceva sorridendo e piangendo allo stesso tempo.

Si vergognava. Lui era geloso di sua moglie. In quel momento lei era con Ai. “Se la starà sicuramente coccolando”. Sorrideva mentre lo pensava, mentre il suo viso arrossiva per la vergogna.

Lui l’amava più di sua moglie, più di se stesso. Si era stupito come fosse potuto accadere, ma era successo! Era così. Ai era diventata la “prima donna”. Lo aveva capito al suo primo urlo e con quanto fiato l’aveva fatto. Si stupì che un esserino così piccolo potesse avere un acuto come il suo.

Quella notte, la prima notte da padre, Ryo iniziò a vedere al futuro. Un futuro a cui seriamente non aveva mai pensato. E se lo aveva fatto era solo pensando egoisticamente a se stesso e al suo bene. Ma quella notte no! La visione di esso era cambiata completamente. Ora c’era lei.

Era stanco, troppe emozioni quel giorno.

Aveva visto nascere sangue del suo sangue, dopo ore di sofferenza della “seconda donna”. Sorrise pensando a Kaori come una “seconda”. Non poteva però negare l’evidenza. L’amava sua moglie moltissimo, ma allo stesso tempo aveva paura di quel sentimento. Di quello che lui provava per lei e allo stesso tempo di quello che lei provava per lui. Aveva paura, paura di deludere sua moglie.

Da quando “Ai” era entrata nella sua vita, poche ore prima. Quando l’idea di essere padre divenne realtà,...Se ne rese conto. Esisteva un’amore più grande. Si sentiva così sicuro dei sentimenti che provava per quell’essere indifeso, che non aveva paura di ciò che provava. E allo stesso tempo sentiva il legame che si era creato tra loro.
Una sensazione che per lui era solo un lontano ricordo. Per la prima volta stava vibrando con un suo simile, con sangue del suo sangue.

Nel dormiveglia, le immagini passavano. Erano scene del presente, del futuro e del passato.
Si vide bambino in mezzo ad una folta vegetazione. Aveva paura ed era disorientato. “Te lo racconterò. Ti racconterò del mio passato”. Altre lacrime scesero rendendosi conto che a sua moglie quei dolorosi ricordi ancora non aveva avuto il coraggio di raccontare. Ma a lei, ad Ai glielo voleva dire. Voleva raccontare chi era suo padre, chi era Ryo Saeba.
E voleva raccontare anche di lei di Kaori Makimura, la sola donna… in pochi secondi lo stesso pensiero si corresse,... la prima donna alla quale aveva aperto il suo cuore. L’unica che era riuscita a sconvolgerlo tanto da renderlo marito e padre.

“Ai” Era ancora vivo il ricordo di lei, accoccolata e appoggiata sul suo petto. La testolina era appoggiata al cuore di lui in modo che lei lo potesse sentire il cuore di suo padre che vibrava forte. Vibrava in sincronia con il suo piccolo cuoricino, lo sentiva vibrare nel suo petto. Voleva che lo sentisse il suo cuore, perché in quel momento le parole non riuscivano a uscire.

Immagini di un possibile futuro stavano iniziando a farsi strada. Lo vedeva come un film! Vedeva se stesso che giocava con una bambina di pochi anni. Sulla spiaggia in riva al mare, all’ora del tramonto.
Una bambina di 4 o 5 anni che correva incontro ai gabbiani. Ridendo e urlando “papà vieni papà!”.
E lui, Ryo, con un sorriso che non si era mai visto in viso. Così spensierato così allegro e vivo. Correva dietro di lei o almeno faceva finta di correre. Ryo non poteva raggiungere Ai, non poteva farle credere che avrebbe potuto vincere. Perchè lei era la sua principessa e non poteva assolutamente essere seconda a nessuno.

Era un immagine bellissima quella che il neo papà stava osservando.

Ai stava spaventando i gabbiani che si alzarono in volo. Per un attimo sembrava che a volare fosse lei stessa insieme a loro.

C’era anche lei “la seconda donna” vestita di bianco e con un bellissimo capello di paglia. Era seduta, si stava accarezzando il pancione mentre sorridente osservava con affetto quel gioco tra padre e figlia.

Si commosse pensando a quella “seconda donna” del futuro. In quel meraviglioso futuro lei, lo stava rendendo padre per la seconda volta.

Ora aveva davanti a sè una ragazza di 16 anni, così assomigliante a sua madre. Aveva il colore dei suoi capelli ma lunghi e ribelli come quelli del padre. Lo sguardo della stessa profondità di lui.

Era bella! Così bella che aveva paura di perderla. Aveva paura che un uomo se ne potesse innamorare a se la portasse via. Ora che l’aveva appena conosciuta.

L’appartamento fu riempito da una sonora risata. Si sorprese a ridere come mai non gli era capitato prima.
Quello era un futuro probabile sicuramente, ma ancora molto lontano.

La sua mente ritorno a quell’esserino che aveva conosciuto poche ore prima.

Le immagini continuarono in quel futuro, che quella notte lui stesso si era costruito. Lui così elegante non si era mai vestito, se non per il giorno del suo matrimonio.
Lei “la sua prima donna” era così bella ed emozionata. Il vestito da sposa di sua madre le stava così bene. Ai gli stava porgendo il braccio.

Era così fiero di lei ma allo stesso tempo sentiva il suo cuore vibrare, la stava perdendo. Per lei non era più “il suo primo uomo”. E come uomo lo sapeva benissimo quanto naturale potesse essere questo passaggio, ma … ma come padre no non lo riusciva ad accettare.

Non lo accettava il padre del futuro e nemmeno il padre del presente, sebbene era consapevole che sarebbero dovuti trascorrere molti anni.

Ma lei, Ai del futuro, era pronta per iniziare un’altra vita ed era giusto che fosse senza di lui.

Si addormentò definitivamente continuando a ripercorrere altri futuri alternativi che sarebbero rimasti solo nel suo inconscio.

 

 

 

   
 
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