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Autore: vanessie    19/02/2021    0 recensioni
Katelyn e Matthew sono due amici nati e cresciuti insieme fino ai loro 19 e 18 anni. Le loro mamme sono grandi amiche, tra un nascondino e una partita ai videogames hanno condiviso il passaggio dall’infanzia alla prima adolescenza. Le confidenze, le risate e gli sguardi imbarazzati hanno preceduto dei baci veri nati per gioco. Lui aveva sempre avuto il coraggio di dirle che l’amava, lei lo aveva compreso solo più tardi, quando guardandolo nei suoi occhi color del cielo aveva avvertito delle emozioni indescrivibili. Adesso che Matt frequentava il college in America, a Kate restavano solo bei ricordi…almeno fino a quando, sette anni dopo, ormai ventiseienne e con una relazione, lo rivide, partecipando con i suoi genitori ad una grigliata a casa dei loro cari amici di famiglia. Lì in giardino i loro sguardi si incrociarono, Katelyn capì che quelle emozioni sopite si erano risvegliate. In quel cielo azzurro c’erano ancora tutte le cose belle che amava di lui…
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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INSIDE YOUR SKYBLUE EYES

“Il discorsetto”

 

 

POV Matt

Ben, il padre di Kate, mi aveva invitato a vedere una partita di calcio allo stadio. Avevo imparato ad appassionarmi a quello sport grazie a lui, mio padre infatti da americano lo seguiva poco. Ben mi aveva coinvolto nelle numerose volte in cui fin da piccolo mi trovavo a casa loro. Facevo il tifo per la sua squadra e, anche se a New York non potevo sempre vedere le partite, mi informavo su internet o guardando delle trasmissioni sportive. Accettai volentieri il suo invito. Venne a prendermi in macchina, salii a bordo e ci dirigemmo allo stadio. Dopo i controlli di sicurezza, raggiungemmo i nostri posti. Prendemmo un hot dog e delle bibite, parlando del più e del meno prima del fischio d’inizio. Avevo sempre avuto un ottimo rapporto con Ben, era quasi un secondo papà per me e lui mi trattava come se fossi stato suo figlio. La partita fu appassionante e ricca di colpi di scena. Durante il fine primo tempo la commentammo meglio. Quando il secondo tempo terminò, aspettammo qualche minuto prima di alzarci, almeno la ressa sarebbe defluita. “Hai degli impegni o ti va se prendiamo un caffè?” mi propose “Sono libero, va bene” risposi. Giunti in caffetteria capii che l’invito alla partita aveva lo scopo di guardare il calcio, ma anche quello di dirmi alcune cose. “Sai Matt ci tenevo a parlarti prima che tu partissi per New York” “Dimmi” “Per me sei il figlio maschio che non ho mai avuto e sai quanto ti voglio bene, però…la sera della vigilia di Natale io…stavo dormendo, mi sono alzato per prendere un bicchiere d’acqua e ho visto che tu e mia figlia vi stavate baciando” affermò. Cazzo, noi non volevamo farlo sapere a nessuno, tantomeno a suo padre!

 

cap-28

 

Restai ammutolito “Non è mia intenzione intromettermi in questa situazione, Kate ha quasi 27 anni e sa scegliere cos’è meglio per lei. Tuttavia è pur sempre mia figlia e se da un lato sono felice che vi siate accorti di provare dei sentimenti che oltrepassano l’amicizia, visto che secondo me siete perfetti l’uno per l’altra, dall’altro lato mi preoccupo. Insomma abiti lontano e per Kate vorrei una storia d’amore vera e coinvolgente” “Ben, noi…non abbiamo una relazione” confessai “Ma vi amate e l’unica cosa che vorrei chiederti Matthew, l’unica lo giuro, perché è giusto che sperimentiate da soli ciò che sentite, è che mi auguro che tu indipendentemente da come andrà a finire questa sorta di amore agli albori, mi prometta che resterai il migliore amico di mia figlia. Mi spiego: siete cresciuti insieme, lei si fida di te, così come ci fidiamo Holly ed io. Resta al suo fianco e dalle i giusti consigli, falle sentire che le sei vicino come solo un vero amico sa fare, non illuderla mai e continua a essere leale. Se poi a tutto questo si aggiungerà anche una nuova sfumatura del vostro rapporto…meglio” disse. “Sai che Katelyn è la mia migliore amica e spero lo sia per sempre. Il punto è anche che lei mi è sempre piaciuta da quando avevo tredici anni” chiarii “Oh questo lo so” “Quando sono tornato per le vacanze la scorsa estate, mi sono accorto che non mi era affatto passata, ma non credevo di interessare a Kate, da ragazzini mi aveva sempre rimesso al mio posto” raccontai.

 

giphy

 

Volevo bene a quell’uomo, indipendentemente che lui fosse il padre di Kate, ero sincero e tanto valeva chiarire le cose. “Non pensavo di piacerle come qualcosa di diverso da un amico. Tuttavia ci siamo parlati in modo schietto e…è nata questa cosa che non so definire. Ripeto noi non stiamo insieme perché non vogliamo una storia tormentata a distanza” aggiunsi “Però lei è venuta a trovarti per il Ringraziamento, non lo aveva mai fatto. E tu sei qui per le feste di Natale, non eri mai tornato” “Sì, è vero. Forse cerchiamo soltanto delle occasioni per rivederci” precisai.

 

giphy

 

Ben annuì e sorrise “La mia non voleva essere una paternale antica e retorica. Volevo che sapessi che vi ho visti baciarvi e che se in tutto l’universo dovessi scegliere un uomo adatto a mia figlia, per quanto mi costi ammettere che sia grande, quell’uomo saresti tu!” esclamò. Gli sorrisi “Grazie Ben, sono contento che tu mi dia questa fiducia” “Te la meriti, ma non sprecarla, lei è pur sempre la mia piccolina” mise in chiaro. Annuii poi lui precisò “Katelyn non sa che vi ho visti, ho preferito parlarne con te, non dirle nulla. Lasciale vivere le sue esperienze pensando che per il momento sono soltanto sue, anzi vostre” “Non glielo dirò” promisi. Ci stringemmo la mano, come per sancire la parola data. Uscimmo dalla caffetteria diretti in auto. “Un’altra cosa Matthew! Ma questa volta non mi rivolgo a te come il bambino diventato ragazzo a cui voglio bene, vorrei chiederti un consiglio esperto” “Avanti, dimmi” lo incoraggiai. “Qualche settimana fa, mi è capitato di fare dei lavoretti di manutenzione in casa. Nulla di eccessivamente stancante. Tuttavia mi sono ritrovato affaticato e con il battito cardiaco accelerato. Sono stato costretto a fermarmi, avevo come delle fitte, che poi sono sparite” affermò. “Ne hai parlato con il tuo medico di famiglia?” “No, è per questo che ti chiedo un consiglio esperto, tu sei un dottore” “Beh è difficile darti una diagnosi così…dovrei almeno visitarti e rilevare la pressione, la frequenza cardiaca. Da quanto tempo non fai delle analisi del sangue?” domandai “Da un po’” “Cogli l’occasione, vai dal tuo medico, parlagliene e fattele prescrivere. Hai superato la mezza età e con il cuore non si scherza, fai un controllo” gli consigliai “D’accordo, tu però ricordati che hai il segreto professionale, ti ho confidato questa cosa perché sei un medico, non dir nulla a mia moglie e a mia figlia, si preoccuperebbero” “Tranquillo” risposi.

 

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Quando arrivammo a casa sua, entrai per salutare Kate. Mi invitò in camera per parlare con più riservatezza. Mi sentivo un tantino a disagio sapendo che suo padre sapeva di noi. A Kate raccontavo tutto, ma questa volta avevo fatto una promessa a Ben, che volevo rispettare. “La partita è stata bella?” mi chiese al termine di un bacio “Sì” “Com’è andata con papà?” “Benissimo” “Perché parli a monosillabi?” chiese ridendo “Con tuo padre è andata bene, erano tanti anni che non condividevamo del tempo” mi sforzai di aggiungere “Di che avete parlato?” “Oh di molte cose, prevalentemente sportive” mentii “Papà era felicissimo di uscire con te, sul serio” mi informò “Anch’io” risposi. Ci scambiammo altri baci “Quando ci vediamo da soli tu ed io?” mi domandò “Quando vuoi” “Sono in astinenza di coccole” sussurrò “Potremo fare domani, se sei libera” tentai “Perfetto” rispose. Mi rabbuiai nei miei pensieri, quelli sarebbero stati i miei ultimi tre giorni a Dublino, il 5 gennaio sera infatti sarei ripartito. I corsi ricominciavano il 7 e mi avrebbero condotto alla fine del primo semestre e soprattutto al mese di febbraio, nel quale si svolgeva la sessione d’esame. Avevo in programma di dare tutti e tre gli esami a cominciare da Neonatologia e terapia intensiva neonatale, seguendo con Neurologia pediatrica, che era tostissimo, finendo con Dermatologia che invece era il più semplice dei tre. Volevo rispettare la tabella di marcia, perché nel secondo semestre avrei avuto altri tre esami da dare rigorosamente a giugno, per poter trascorrere luglio e agosto in Irlanda spensierato e felice. Avrei continuato a scrivere la tesi, dedicandomici in maniera più assidua. “Che c’è Matty?” mi chiese notando il mio momento di riflessioni “Stavo pensando che tra tre giorni torno a Manhattan, il college mi aspetta” dichiarai “Lo so” “E io…per la prima volta non ne ho voglia” ammisi. Lei restò a osservarmi “Ma è per me?” “Sì…è perché questa cosa che c’è con te, mi ha preso del tutto e non riesco a distaccarmene come vorrei” confessai. “Non mi va che tu dica così, ti manca così poco per finire il college” “Lo so” “Voglio essere invitata alla tua laurea” disse per incoraggiarmi. Annuii e feci un sospiro. “E hai detto che a metà marzo avrete lo Spring break! Potremo vederci, magari cerco di organizzarmi per venire da te” provò a dire “Sarebbe favoloso, ma come fai con il lavoro in biblioteca?” “Non lo so, oppure puoi tornare tu” tentò di dire. Annuii, i costi del volo erano un salasso, ma per vedere Kate e trascorrere il tempo nei suoi occhi forse potevo fare qualche straordinario al pronto soccorso, o lavorare nel fine settimana. “Credi che sia fattibile, Matt?” “Per stare con te sì, amore” dissi utilizzando nei suoi confronti quel nuovo nomignolo. Lei sorrise “Torneresti?” “Se gli esami di febbraio vanno come devono andare torno di sicuro” promisi. Lei venne a prendersi un bacio “Dio, quanto ti amo” bisbigliò “Non quanto ti amo io” risposi, prima di ricominciare a baciarci. 

 

NOTE:

Ciao, se ricordate, nel capitolo della vigilia di Natale, Matt e Kate si stavano baciando nella camera di lei quando vengono interrotti da un rumore. Katelyn va a dare una controllata per casa, ma sembra che i suoi genitori stiano dormendo. Oggi scopriamo invece che il padre di Kate li ha visti e chiede a Matthew di uscire da soli per avere una scusa per rivelarglielo. Ben è molto affezionato a Matt, lo ha visto crescere al fianco della figlia e lo apprezza sia come ragazzo, sia per come si è sempre comportato verso Katelyn. Per questa ragione quella sorta di discorsetto che vuole fargli gli esce davvero male, non c'è severità nelle sue parole, solo un dialogo aperto e confidenziale al termine del quale accenna ad un suo malessere fisico. Anche Matt nutre una profonda stima per Ben, hanno da sempre un ottimo rapporto, quindi si mostra onesto e leale, tanto da non rivelare a Katelyn il vero argomento centrale delle chiacchiere avute nel pomeriggio, proprio come promesso. Annuncio che nel prossimo aggiornamento vi troverete a New York, dove Matthew è rientrato per l'università e ci sarà un evento davvero grosso e importante che influenzerà i capitoli a seguire! Vi lascio con la curiosità, 😜 a venerdì,

Vanessie

 

 

   
 
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