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Autore: Oh_my_Darvill    20/02/2021    1 recensioni
SALVE A TUTTI! COME STATE? :)
Una storia oltre l'impossibile è un crossover tra Doctor Who e Legend of Tomorrow, ha come protagonisti il mitico 11h con sua moglie River Song e i suoi amici Amy e Rory e in più essendo un crossover se da una parte ci sono loro dall' altra ci sono tutte le leggende Sara, Ray, Martin, Jax, Mick, Nate e Gideon (l'intelligenza artificiale) infine il loro capitano Rip Hunter.
La storia inizia con Rip Hunter che dopo aver dislocato i suoi amici in varie epoche pure lui si teletrasporta fuori dalla sua navicella e si ritrova magicamente all' interno del TARDIS, ma pian piano si scoprirà che l'incontro tra il Dottore e Rip non è del tutto casuale, quindi cosa c'è dietro a tutto ciò?
Se siete curiosi non vi resta che leggere la mia storia e se la storia vi è piaciuta per favore lasciate voti e recensioni. Grazie mille a tutti!
BACI JE♡
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gideon, Rip Hunter, Sara Lance, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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𝑹𝑰𝑷 𝑯𝑼𝑵𝑻𝑬𝑹
"No, mi dispiace Rory. Prima di tutto, andremo a recuperare i nostri cari amici. River, perché non porti il nostro ospite a perlustrare il TARDIS? Ah, aspetta un attimo Rory mi daresti prima un dito?" mi domandò il Dottore.
"Un dito? A che ti serve?" chiesi perplesso.
"Oh, perché voi umani fate continuamente domande? Forza, il dito. Non farà male!" insistette prendendo prima la mia mano poi uno strano aggeggio, che tra tutte quelle cianfrusaglie, solo lui sapeva a che cosa servisse.
Poggiò l'attrezzo sul mio indice e, non appena premette il pulsante, sentii uno spillo perforarmi la pelle.
"Ahia!" esclamai non aspettandomelo.
"Ok, ho mentito! Avrebbe fatto male. Apposto, ora siete liberi di andare. Forza Sexy... riscaldiamo il motore e partiamo. GERONIMO!" esclamò digitando sulla vecchia macchina da scrivere, azionò, quindi, una leva e fece una giravolta su sé stesso.
"Sexy? Ma con chi ci prova ora?" domandai.
"Sexy? Sexy è il TARDIS, non hai visto che gioiellino che è? Tu non hai dato un soprannome alla tua navicella?" volle sapere.
"No, non mi sembra una cosa normale dare dei soprannomi agli oggetti."
"Ma le navicelle non sono oggetti qualsiasi, Rory. Loro hanno un'anima, un cuore... e ovviamente si possono pure amare! Quindi, non dirmi che anche tu non ami la tua. Tra l'altro, mi hai detto che parla anche, come se fosse una persona. Ha una voce femminile?"
"Sì, è una voce femminile. Ma, no non è una persona e no, non sono innamorato di lei! Quindi... sì...ma no, non ne sono innamorato in quel senso... ovvio che per me è importante e cerco di trattare la Waverider il meglio possibile. La riparo quando ci sono dei guasti, parlo con Gideon quando mi sento solo... ma di certo non... cioè cavolo, è possibile che tu mi debba confondere le idee, signor Dottore?"
"Forse è meglio se ti porto a far vedere il TARDIS. Vieni andiamo!" la riccioluta si intromise tirandomi via per un braccio, prima che a scaldarsi troppo, fossimo stati il Dottore e io, piuttosto che il motore della cabina di pilotaggio.
"Ma che problemi ha? Usa sempre questi metodi poco convenzionali?" domandai alla mia interlocutrice, non appena fummo lontani da lui, stranamente, con lei mi sentivo a mio agio.
"Dolcezza, fidati che questo è niente!" mi rispose strizzandomi un occhio.
"Allora, forza raccontami qualcosa su di voi. A dirla tutta, oltre al fatto che siete dei Signori del Tempo, non conosco altro. Raccontami dei tuoi genitori tipo..."
E così mi raccontò di Amy e del mio sosia Rory, delle loro avventure nello spazio e nel tempo, finendo poi a parlare, purtroppo, della loro dipartita per mano degli Angeli Piangenti.
Di come fosse possibile che da due umani nascesse una Time Lady e delle linee temporali di lei e del Dottore, una opposta all'altra, facendo in modo che i primi momenti per lui fossero gli ultimi per lei, e viceversa.
"E adesso a che punto siete delle vostre linee temporali?" ero incredulo, non avevo mai ascoltato nulla del genere, eppure, ora come ora, nulla mi poteva sorprendere più di tanto.
"Stando ai miei dati, purtroppo per me siamo quasi alla fine. Con dolore, dovrò affrontare l'ultima nostra avventura con un Dottore che purtroppo non mi riconoscerà più. Per quanto possa essere avventurosa, piena e adrenalinica la nostra vita è sempre molto triste." sospirò affranta, mentre mi mostrava la biblioteca gremita di libri.
"E tu e lui viaggiate spesso insieme?"
"Oh no, non sarebbe possibile viaggiare sempre insieme. Il bello è che prima che apparissi tu nel TARDIS, lui me lo aveva ufficialmente chiesto, ma ho dovuto rifiutare." mi rispose.
"Ma se hai detto che, ormai, il vostro tempo a disposizione è poco, non sarebbe meglio accettare e cercare di godervi il tempo che vi rimane insieme?" domandai.
"Dolcezza, noi ce lo godiamo il tempo che passiamo insieme."
"Miss River, per piacere... di certo non voglio scoprire i particolari. Limitiamoci al giro turistico del TARDIS." cambiai discorso per evitare ulteriori discorsi imbarazzanti.
"Come vuoi, cowboy!" quindi, a quel punto, mi fece vedere la piscina, la serra che possedeva e da lontano notai le numerose stanze, quella navicella aveva inoltre tanti corridoi lunghissimi, i quali non avevo la minima idea di dove portassero.
Dopo un po', sentimmo un gran sibilo seguito da uno scossone, poi tutte le luci si abbassarono e l'interno del TARDIS sprofondò nella penombra: c'era qualcosa che non andava anche perché la navicella si fermò.
"Dottore tutto apposto?" volle sapere la mia accompagnatrice non appena tornammo di là.
"NO! No, niente è apposto... dannazione!" imprecò. Quella fu in assoluto la prima volta che lo vidi così amareggiato e arrabbiato.
Sentii un gran tuffo al cuore, come se mi dispiacesse vedere così affranto lo sconosciuto.
C'era qualcosa sotto, provavo affetto per i due sconosciuti, sentivo una strana sensazione, come se in passato ci fossimo già conosciuti.
E vederlo così distrutto, faceva star male persino me.
"Il TARDIS si rifiuta?" continuò la riccia.
"Sì River, purtroppo è così... anche se non c'è nessun paradosso, per noi lì è tecnicamente impossibile accedervi. C'ho sperato e provato, ma nulla non posso fare nulla. Mi sento inutile, River."
"Sicuro che non ci siano altre soluzioni?"
"Potremmo spegnere il TARDIS, precipitare dove sono loro, tenendo conto che poi, saremmo costretti a vivere lì, senza più TARDIS, viaggi nel tempo e sempre costretti a combattere con qualsiasi essere alieno esista lì. Non mi sembra che sia un'idea ingegnosa." spiegò lui sospirando amaramente.
"Sono mortificata!" River abbracciò calorosamente il marito e lui stranamente parve quasi ricomporsi, come se l'abbraccio della donna potesse allietargli ogni male.
"Ehm, signor Dottore ma non eri proprio tu a dire che 'impossibile' è una parola che non esiste? Non vorrei sembrare narcisista... ma, vi siete dimenticati che voi avete me? Se mi riportaste sulla Waverider e mi aiutaste a ricomporre la mia squadra, nel caso che questa ancora non lo sia... noi poi potremmo tornare qui e recuperare i vostri familiari." proposi.
"Rory, sarebbe troppo rischioso per te e per il nostro Rory. Non potresti nemmeno scendere dall'astronave, per River e me varrà la stessa cosa. Una volta che il nostro Rory sarà dentro il TARDIS, locato all'interno della tua navicella, voi due, dovreste sempre stare a debita distanza. Ne andrebbe della vostra vita. Tenete, inoltre, conto che ci sarà un combattimento contro degli alieni,  metteresti a rischio la tua squadra e noi. No, no! Questo non è possibile farlo. Ti riportiamo dovunque tu voglia, poi le nostre strade si dovranno dividere com'è stato fino a ora." mi spiegò con voce affranta.
"Per una volta, signor Dottore, si fidi di me. Miss River convincilo! Vi aiuterò io, non accetto un 'No' come risposta. Per una volta lasciatemi fare qualcosa per aiutare qualcun'altro!" insistetti.
"Rip non capisci la pericolosità che tutto ciò comporterà." cercò di farmi desistere.
"Insisto! Allora, signor Dottore, a quanto pare, hai usato il sangue che mi hai prelevato dal dito per sapere in quale epoca fossero finiti i vostri amici. Possiamo fare lo stesso per rintracciare la Waverider?" lo interrogai.
"Sì, è possibile farlo." mi rispose.
"Perfetto! Partiamo?" domandai.
"Tieniti forte, Dolcezza, si parte!" mi suggerì River.
"Ma qui non ci sono postazioni dove sedersi per rendere il viaggio meno pericoloso?" domandai quando il TARDIS iniziò a muoversi mentre io cercai, a stento, di tenermi in piedi.
"No! GERONIMOOOOO!" esclamò esaltato il Dottore.


𝑺𝑨𝑹𝑨 𝑳𝑨𝑵𝑪𝑬
"Gideon, per favore, cerca informazioni su Rip." chiesi all'Intelligenza Artificiale, una volta che tutti noi fummo rintracciati, tutti, tranne il nostro capitano.
"Mi dispiace, miss Lance, ma non riesco a trovare nessuna informazione sul capitano Hunter."
"Ma l'Inglese è morto? Glielo auguro, ha cercato di uccidermi." esclamò Mick Rory sorseggiando birra.
Già, le vecchie abitudini, quelle non cambiavano mai.
"Che significa questo Gideon?" volle sapere Raymond Palmer.
"Ma lo troveremo giusto?" aggiunse poi Jefferson Jackson, il ragazzino della nostra squadra.
"Rip è disperso, certo, ora è nostro compito trovarlo!" risposi cercando di rassicurare tutti, anche se non avevo la minima idea su dove poter andare a cercare il nostro capitano.
Poteva essere finito in qualsiasi epoca e, a quel punto, un senso di smarrimento si impadronii di me.
Per quanto potesse essere strano mi ero affezzionata a lui.
Era strano che un membro della Lega degli Assassini potesse sentirsi così fragile e disorientata davanti a certe cose, ma durante la prima missione con Rip, per cercare in tutti i modi di salvare la sua famiglia e uccidere definitivamente Vandal Savage, mi fece scoprire che, persino un'assassina come me, potesse avere un lato umano.
"Ragazzi, se provassimo a cercare tra qualche anomalia nella storia? Non potrebbe essersi nascosto lì?" propose saggiamente il professor Martin Stain.
"Ma che razza di diavoleria è questa?!" esclamò Mick indicando il monitor che stava osservando.
"Mick che cosa succede?" chiese Nate lo storico, il nuovo arrivato, quello che trovò tutti noi tra le varie epoche.
Il piromane ci mostrò una cabina telefonica blu inseguita da un tiranosauro che in quel momento stava spaventando la città di Tintagel, una manciata di minuti dopo, la cabina e il dinosauro scomparvero nel nulla per poi ricomparire a Salem, dove ero finita io, quando Rip mi dislocò nel tempo.
"Mi sembra proprio Gertrud, quel tiranosauro che inseguiva me nel giurassico." disse Ray euforico.
"Ed è persino andato nei posti dove eravamo finiti. Non è vero Grigio? Noi eravamo a Tintagel." aggiunse Jax.
"Gideon dacci informazioni su quella cabina blu." chiesi all'Intelligenza Artificiale.
"Miss Lance, la cabina blu non rappresenta una minaccia." mi rispose evasiva.
Ma proprio in quel momento, sentimmo uno strano rumore, mai sentito prima d'ora e sul monitor di controllo, apparve proprio la cabina blu, ci aveva trovati e ora si trovava all'interno della Waverider.
"Ragazzi prepariamoci all'attacco!" ordinai loro, facendo poi strada per andare a batterci contro i nostri nuovi nemici.
Prendemmo le nostre armi, aspettammo che il Pirata del Tempo che si era agganciato alla nostra rotta uscisse dalla sua navicella per attaccarci, ma uno strano tipo con un fez in testa, aprì la porta, si aggiustò il farfallino rosso che aveva al collo e ci guardò stupito, infine non appena vide le armi, fece una strana smorfia storcendo la bocca sempre in modo buffo, a quel punto guardò dentro la sua navicella e urlò impaurito.
"Rory, vieni qua... pensavo che i tuoi amici fosse gente più rassicurante, ma vai in giro con dei depravati?"
   
 
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