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Autore: SilkyeAnders    21/02/2021    2 recensioni
Partecipa al "Crack&Sfiga Day 2021" del forum FairyPiece.
Una One Shot sulla Navia che parla di come questi due si siano avvicinati nel corso del tempo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Lluvia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Water mirrors fire CrackandSfiga Day 2021 Partecipa al "Crack&Sfiga Day 2021 del forum FairyPiece


Water mirrors fire



Juvia era al parco di Magnolia, era andata lì per ripensare alla giornata trascorsa: l'ennesima dichiarazione rivolta a Gray con esito negativo.
Per quanto la maga si sforzasse non riusciva davvero a comprendere dove stesse sbagliando, era assolutamente certa del fatto che Gray provasse qualcosa per lei ma non riusciva mai a conquistarlo. Iniziò a pensare di essersi immaginata ogni cosa, probabilmente desiderava così tanto di essere amata da lui che aveva iniziato a vedere amore nei suoi occhi nonostante non ci fosse nulla del genere lì.
Sospirò e alzò gli occhi al cielo nel vano tentativo di rincuorarsi guardando il sole ma, come sospettava, del sole non vi era alcuna traccia.
Il cielo cominciava a farsi sempre più cupo man mano che la ragazza ripensava all'ennesimo rifiuto subito dal suo amato.
Juvia sapeva bene di essere la causa dell'imminente maltempo e si chiedeva già quante persone sarebbero passate di lì gridando quanto odiavano la pioggia, si sarebbe sentita anche peggio di come già stava.
La maga dell' acqua cercò di distrarsi in ogni modo, se non avesse pensato a Gray sarebbe andato tutto bene e la pioggia non avrebbe rovinato la giornata a nessuno.
Sembrava, però, che qualsiasi cosa facesse per non pensare al mago del ghiaccio fosse inutile.
Senza che se ne rendesse realmente conto la pioggia iniziò a cadere dal cielo e ad infrangersi dolcemente al suolo.
-Juvia avrebbe dovuto immaginarlo- sospirò la maga.
Pensò che fosse meglio andarsene a casa, in fondo non voleva sentire i commenti della gente e non voleva nemmeno prendersi un raffreddore.
Mentre camminava sotto alla pioggia per le strade di Magnolia non poté fare a meno di notare un certo mago in pieno allenamento.
-Natsu-san?- chiamò incredula.
Il mago del fuoco si voltò e le rivolse un sorriso accomodante :-Juvia, che ci fai qui?-.
-Juvia potrebbe farti la stessa domanda... Sta piovendo-.
Natsu alzò lo sguardo al cielo con fare sorpreso, sembrava proprio non si fosse accorto della pioggia.
-Oh... E' vero, così pare-.
-Natsu-san farebbe meglio a tornare a casa- suggerì Juvia.
Il Dragon Slayer scosse il capo, sembrava improvvisamente pieno di energia.
-No! Anzi, sarà più divertente allenarsi così. In fondo l'acqua è il mio elemento opposto, se riesco a dare il massimo in queste condizioni allora diventerò ancora più forte!- esclamò fiero il ragazzo.
-Natsu-san...-.
-Bè? Come mai quella faccia?- chiese lui divertito.
Juvia abbassò il capo :-A Juvia dispiace molto, è colpa sua se ora sta piovendo...-.
-E perché ti dispiace scusa?- incalzò lui.
-Bè, Juvia ha rovinato la giornata di Natsu-san...- mormorò lei.
-Ma insomma! Ascolti o no quando la gente ti parla? Ho detto che mi fa piacere che piova!- disse Natsu.
-A Natsu-san fa... Piacere?- chiese Juvia, i suoi occhi tradivano una chiara confusione.
Il mago annuì, il sorriso ampio e compiaciuto non lasciava le sue labbra :-C'è più gusto ad allenarsi in condizioni avverse, non credi? Anzi! Già che sei qui... Lottiamo!-.
-Ma Juvia è molto più forte quando piove- osservò la maga.
-Proprio per questo! Se riesco a batterti sarà una doppia vittoria- sentenziò il Dragon Slayer.
Juvia non era per nulla certa di volersi battere con Natsu, non era perché ne avesse paura o temesse di perdere ma non era proprio dell'umore adatto per una rissa amichevole.
-Dai Juvia! Aiutami! Siamo compagni, no?- incalzò il mago.
Juvia sospirò e rivolse ancora una volta lo sguardo alla pioggia, i suoi occhi smascheravano ogni sua emozione e di sicuro Natsu era riuscito a cogliere il suo disagio.
-E' solo pioggia, non ci uccide mica!- disse il ragazzo facendole un rapido occhiolino.
Juvia non riuscì ad evitare di sorridere, era la prima volta che qualcuno si mostrava così lieto che piovesse davanti a lei e la cosa la metteva di ottimo umore.
-Vieni, spostiamoci nel bosco. Lì vicino c'è anche il fiume così potrai fare sul serio- suggerì Natsu.
-Natsu-san se la sta proprio cercando- disse lei compiaciuta.
-Vedremo quando il duello sarà finito, non canterei vittoria così presto se fossi in te-.
-Vedremo- concordò lei con un sorriso beffardo in viso.




L'esito del combattimento era facilmente prevedibile, Natsu non l'aveva resa una battaglia semplice ma alla fine Juvia aveva avuto la meglio su di lui.
-Sei forte!- esclamò il mago poco dopo aver ripreso le forze.
-Anche Natsu-san! Sei riuscito a resistere molto più di quanto Juvia avesse previsto- rispose lei con un sorriso sereno.
Il tempo era molto migliorato, il sole era tornato a splendere alto in cielo da qualche minuto.
-Posso chiederti una cosa?- domandò Natsu mettendosi a sedere sull'erba.
Juvia si sistemò accanto a lui e portò le ginocchia al mento :-Certamente-.
-Come mai prima mi hai chiesto scusa? Mi hai anche detto di avermi rovinato la giornata... Non capisco, è da prima che ci penso-.
Juvia sgranò gli occhi, era sinceramente sorpresa dal fatto che Natsu si stesse preoccupando così tanto per quella faccenda.
-Juvia è abituata a portare la pioggia ovunque vada, prima di conoscere Gray-sama la pioggia era una costante nella vita di Juvia. Le persone fanno commenti molto negativi quando piove e tutti tendevano ad allontanare Juvia a causa del suo problema...-.
Natsu scosse il capo :-Tsk... Sai cosa penso? Penso che se le persone che avevi attorno ti allontanavano per così poco allora ci hanno rimesso loro-.
-Natsu-san...-.
-Perché mai dovresti cambiare una parte di te per far piacere agli altri? La pioggia ti rende ciò che sei, no? E' solo un frammento di quello che sei realmente e quindi perché lasciare che una cosa così insignificante abbia potere sul tuo umore?-.
Juvia rimase a bocca aperta dinanzi alle parole del suo compagno, era la prima volta che qualcuno le parlava così sinceramente.
-Sai, sotto a un certo punto di vista siamo simili io e te- asserì il mago.
La ragazza inclinò la testa da un lato in chiaro segno di confusione.
-Il fuoco ha una forza distruttiva- disse il ragazzo mentre il fuoco prendeva possesso della sua mano :-Di fatto mi è capitato spesso che molte persone non volessero avere a che fare con me a causa del mio potere ma io non lo vedo come un limite-.
Il mago le sorrise caldamente :-La vedo più come una cosa che mi contraddistingue, è una cosa solo mia-.
Juvia annuì, aveva capito perfettamente cosa stesse cercando di dirle il suo amico :-Per Juvia però è diverso. Natsu-san può controllare il suo fuoco...-.
-Sì e no, quando mi arrabbio c'è ben poco che possa fare per reprimere le fiamme. In quei casi di solito finisco per fare un gran macello- disse lui ridendo.
Juvia non poté evitare di ridere a sua volta, il Dragon Slayer si sentì improvvisamente fiero per essere riuscito a mettere la sua compagna di buon umore.
-Ma Natsu-san è comunque circondato da persone che tengono a lui...- mormorò la maga.
Natsu sollevò un sopracciglio :-E tu no?-.
Il Dragon Slayer ringhiò al silenzio della compagna :-Tu hai Fairy Tail, finché sarai con noi non sarai mai sola Juvia-.
-Juvia lo sa bene, Juvia è grata di aver trovato una famiglia come la nostra-.
-E allora qual è il problema?- chiese confuso il mago del fuoco.
-Juvia... Forse è una cosa sciocca ma Juvia crede che nessuno riuscirà mai ad amarla-.
Natsu sgranò gli occhi, era sinceramente sbigottito di fronte a quella confessione.
-Ma che razza di sciocchezze dici? Chi ti ha messo in testa questa scemenza?-.
-Juvia viene costantemente rifiutata da Gray-sama, forse lui pensa che sia divertente ma Juvia non la pensa così. Forse Gray-sama non la prende sul serio o forse, semplicemente, non è attratto da Juvia- sospirò lei :-Ma non si tratta solo di Gray-sama, anche l'ex fidanzato di Juvia la respingeva di continuo... Lasciò Juvia proprio a causa della pioggia-.
-E allora era un cretino!- rispose Natsu, i suoi occhi brillavano di un fuoco sconosciuto :-La pioggia è parte di te, se hai affianco una persona che non può accettarlo allora non si merita di averti con sé-.
-Natsu-san lo crede davvero?- chiese lei.
-Sì! Juvia, quello che ho visto oggi... Il modo in cui hai lottato... E' fantastico! Lo so che non parliamo spesso, principalmente perché non capisco come tu possa stare dietro a quel ghiacciolo fastidioso, però credo che tu sia una bella persona-.
-Juvia pensa lo stesso di Natsu-san- disse lei con un sorriso felice.
-Torno a casa ma, ricorda: se non riesce ad accettare ciò che sei allora non ti merita. Non devi cambiare per nessuno e prima o poi qualcuno arriverà e saprà capirti e apprezzare la vera te-.
-Grazie Natsu-san-.
Il ragazzo le fece di nuovo l'occhiolino prima di alzare la mano mostrando il simbolo della loro gilda, Juvia fece altrettanto con il sorriso sulle labbra.
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-Mh? Un lavoro con il fiammifero? E come mai?- chiese Gajeel.
Erano passate ormai svariate settimane dall'allenamento con Natsu e lui e Juvia si erano avvicinati molto, Juvia andava spesso da lui a confidarsi e Natsu l'ascoltava senza giudicarla. Avevano stretto un bel legame.
-Juvia lo ha promesso a Natsu-san-.
-E io con chi dovrei lavorare, eh?- sbuffò il Dragon Slayer d'acciaio.
-Gajeel-kun smettila di essere geloso per favore- recriminò la maga dell'acqua.
-Ma che geloso! Voglio solo capire a cosa stavi pensando quando hai accettato senza proporre di portarmi con voi-.
Juvia rise di gusto, Gajeel poteva essere molto buffo a volte.
-Juvia pensa che Gajeel-kun potrebbe lavorare con Levy-san-.
-Ah, con il gamberetto dici? Sì, perché no?-.
-Juvia non aveva dubbi che a Gajeel-kun sarebbe andato a genio questo programma- commentò lei divertita.
-Sì sì, ma vedi di non ricamarci chissà che cosa sopra- sbuffò lui.
I due rimasero un po' a parlare del più e del meno, Gajeel non lo avrebbe mai ammesso ma era un pochino geloso del legame che Juvia aveva stretto con Natsu. Ultimamente quei due si vedevano spesso e lui non aveva molto tempo da passare con la sua amica, decise di dedicarle tutto il tempo che aveva a disposizione quel giorno.
Juvia, dal canto suo, era felice di stare con Gajeel. La verità era che le mancava passare del tempo con lui in quei giorni.
Ogni tanto la ragazza tornava indietro nel tempo e pensava a come si fossero avvicinati, a Phantom Lord le cose erano molto diverse ma Gajeel aveva sempre avuto cura di lei in qualche modo. Nonostante non si facesse problemi a colpire anche membri della sua stessa gilda con Juvia aveva sempre avuto un occhio di riguardo, fu il primo a parlarle quando arrivò alla gilda e fu anche l'unico a seguirla dal lato della luce.



Dopo il pomeriggio trascorso in compagnia di Gajeel, Juvia decise di tornare a casa per lavarsi e preparare lo zaino per il lavoro del giorno seguente.
Lei e Natsu avrebbero dovuto viaggiare per un paio di giorni ma, convinta del fatto che sarebbero andati a piedi, Juvia decise di preparare provviste per almeno due giorni di viaggio in più.
La ragazza pensò attentamente al suo compagno di viaggio e decise di prendere qualche porzione di pesce in più, in fondo era un piatto che le veniva bene e sapeva quanto Happy lo gradisse.
Quella notte Juvia si addormentò con il sorriso pensando all'avventura dell'indomani.
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-Sei sicura che non ti dispiaccia camminare?-.
-Natsu-san l'ha chiesto almeno venti volte! Juvia ti ha già detto che non è un problema- rispose la maga.
-Scusa, sono abituato a sentire lamentele...- commentò Natsu con un sorriso mesto.
Juvia fu subito incuriosita da quell'espressione, non era uno sguardo che si addiceva a Natsu. Vedere i lineamenti del suo compagno contorti in quell'espressione di tristezza stonava terribilmente nella mente della ragazza.
-Tutto bene?- chiese comprensiva.
-Si vede tanto eh?- chiese lui di rimando.
-Juvia se n'è accorta- rispose lei con convinzione.
-Non è niente credo... E' solo che... Bè, penso che ognuno di noi abbia problemi di cuore in qualche modo, no? Non sono bravo a parlare di queste cose-.
-Se Natsu-san non si sente a suo agio allora possiamo anche non parlarne-.
-Pensavo solo a quanto è diverso andare in missione con te, Lucy di solito prende decisioni senza consultarmi oppure si lamenta di continuo-.
Juvia annuì :-Anche Gray-sama a volte rende tutto difficile. Spesso fa delle cose senza tenere in considerazione Juvia-.
-Sì, capisco che vuoi dire-.
-Natsu! La strada è quella giusta-.
I due maghi alzarono lo sguardo, Happy fluttuava fiero sopra le loro teste e puntava il dito verso il sentiero davanti a loro.
-Grazie Happy- disse lui sorridendo.
Il gatto blu si liberò delle sue ali e si accomodò sulla spalla del suo fedele amico prima di annusare l'aria attorno a lui, lo sguardo del gattino si posò immediatamente su Juvia.
-Mh? Che hai?- chiese Natsu.
-Ma come? Proprio tu con il tuo olfatto non riesci a sentire il profumo di questa prelibatezza?- chiese Happy leccandosi i baffi.
Juvia sorrise :-Juvia è nel giusto a pensare che Happy-san si riferisca alle provviste di pesce?-.
-Ci!- esclamò il gatto.
-Juvia ne ha portato in quantità, aspetta- la ragazza estrasse un bento dallo zaino senza troppa fatica :-Ecco, puoi mangiarlo se vuoi. Juvia lo ha preparato appositamente per Happy-san-.
Natsu si bloccò e le rivolse un sorriso ampio :-Ti sei presa questo disturbo solo per Happy?-.
-No, Juvia ha cucinato anche per Natsu-san. Juvia ha immaginato che vivendo da solo Natsu-san non si conceda spesso pasti completi- disse lei estraendo un altro bento.
Il ragazzo lo aprì senza farselo ripetere due volte, ora che ci pensava aveva già avuto modo di provare la cucina della ragazza ma sapere che si era presa tanto disturbo solo per lui lo rendeva ancora più felice.
-E' delizioso!- esclamarono i due in coro.
Juvia sorrise a entrambi.
-Tu non mangi?- chiese Happy.
-Ah, Juvia non ha molta fame a dire il vero- rispose lei facendo spallucce.
-Allora direi che possiamo fermarci per un po' all'ombra e mangiare con calma, che ne dite?- chiese Natsu.
Gli altri due annuirono, i tre si recarono quindi all'ombra di un albero e si sedettero sull'erba fresca.
Juvia decise di approfittarne per stendersi un po' a contemplare il cielo, i raggi del sole che filtravano dalle foglie le illuminavano la pelle candida in modo etereo mentre i suoi capelli azzurri si spargevano a onde lungo la superficie erbosa.
Natsu rimase incantato per un attimo a fissarla, era certo di non aver mai visto nulla di così perfetto in vita sua.
-Mh? Qualcosa non va Natsu-san?- chiese lei confusa.
-Ah no, no! Stavo solo... Eh... Non importa- il ragazzo tornò a mangiare in silenzio, lo sguardo fisso sul cibo.
Happy fece spallucce in direzione della ragazza che ricambiò la sua espressione confusa.
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Erano trascorsi alcuni mesi dalla missione che avevano portato a termine insieme, Natsu aveva iniziato a rendersi conto di molte cose.
Juvia si stava rivelando, man mano che la conosceva, una persona meravigliosa: la sua gioia di vivere, il suo carattere esuberante, la sua fantasia e la sua forza... Erano tutte qualità che Natsu aveva imparato ad ammirare.
Happy si era reso subito conto della simpatia che aveva iniziato a svilupparsi tra i due e non perdeva occasione per punzecchiarli, non lo avrebbe ammesso con facilità ma era molto più contento di vedere Natsu con Juvia che con Lucy. Ovviamente, Lucy continuava ad essere una cara amica e Happy le voleva molto bene ma Natsu sembrava molto più sereno con Juvia, come se non avesse una preoccupazione al mondo.
Juvia, dal canto suo, aveva iniziato a nutrire sentimenti più profondi per il suo nuovo amico.
Non era da molto che si frequentavano attivamente ma Natsu era riuscito a portare nella sua vita qualcosa che Gray non era mai riuscito a darle: spensieratezza.
Gajeel si era ben presto accorto di quell'intesa crescente e, nonostante la gelosia da fratello maggiore, era davvero felice di vederla così tranquilla e in pace.
Quella mattina Juvia aveva appuntamento con Natsu a casa sua, come spesso avveniva da un paio di settimane, per cucinargli una buona colazione e poi andare insieme alla gilda.
-Natsu-san non è preoccupato che Lu-chan e gli altri possano arrabbiarsi dato che passa così tanto tempo con Juvia?- chiese.
Il mago scosse il capo :-No, sono sicuro che non è un problema per nessuno di loro. E poi, siamo tutti compagni quindi non c'è nulla di male a cambiare partner di tanto in tanto-.
-Juvia suppone che sia così fintanto che lo scopo comune rimane invariato- rispose lei mentre armeggiava con pentole e padelle.
Il Dragon Slayer posò il mento sul palmo della mano svogliatamente e annusò distrattamente l'aria attorno a sé, oltre all'odore delizioso del cibo Natsu non poté fare a meno di captare anche il profumo della maga.
-Come si chiama il tuo profumo?- chiese.
Juvia si voltò inclinando la testa da un lato, Natsu aveva notato che lo faceva sempre quando non capiva qualcosa e lo trovava un tick adorabile.
-Juvia non indossa profumi- rispose la ragazza.
-Non è possibile, posso sentirlo chiaramente- disse lui convinto.
-Ah, Juvia si fa il bagno ogni mattina. Forse è l'odore del sapone- rispose lei, le guance imporporate.
-Mi piace- disse semplicemente il mago del fuoco.
-G-grazie-.
I due rimasero in silenzio per un attimo finché Happy non li riportò alla realtà.
-Juvia, c'è odore di bruciato...-.
-Oh no!-.
La ragazza si voltò di nuovo verso i fornelli e iniziò a porre rimedio al piccolo incidente culinario che aveva avuto luogo, fortunatamente non era nulla di irrimediabile.
-Ecco qua! E' tutto pronto- cinguettò la maga.
Happy e Natsu iniziarono a leccarsi i baffi dalla voglia che avevano di mangiare uno dei manicaretti della loro compagna.
Juvia prese i piatti e servì Happy per poi voltarsi verso Natsu :-E questo è per te Natsu-sama-.
Calò in fretta il silenzio, Happy dovette sforzarsi per trattenere le risate.
Il gatto decise di prendere il suo piatto e mangiare fuori, origliare gli avrebbe causato solo dei problemi con Natsu più tardi così approfittò per avantaggiarsi verso la gilda.
Juvia era pietrificata di fronte a Natsu, il viso rosso dalla vergogna mentre il ragazzo la fissava con gli occhi grandi come palle da biliardo anche lui totalmente rosso in viso.
Il Dragon Slayer decise di sbloccare quella situazione imbarazzante, diede un colpo di tosse prima di parlare :-N-Natsu-sama eh?-.
Juvia si coprì il viso con le mani :-Ah! Juvia non sa perché l'ha detto...-.
-Non preoccuparti, non mi ha dato alcun fastidio- rispose lui, la sua voce era calda e pacata.
Juvia avvertì un brivido percorrerle tutta la spina dorsale, la voce di Natsu era profonda e avvolgente e le regalava sensazioni nuove e inaspettate.
Calò nuovamente il silenzio ma stavolta era diverso, nessuno dei due voleva dire nulla per paura di interrompere quel momento magico che era venuto a crearsi.
Fra i due c'era un'intesa del tutto sconosciuta.
Natsu si alzò da tavola in silenzio, fece qualche passo verso Juvia e l'afferrò per le spalle con dolcezza e fermezza al medesimo istante. I suoi occhi color carbone si fissarono in quelli blu notte di lei, uno sguardo serio che Juvia non gli aveva mai visto.
Come mossi da un filo invisibile i due chiusero la distanza che li separava, d'istinto, Natsu posò la sua fronte contro quella della maga e senza alcun preavviso la baciò con decisione.
La mente di Juvia era come avvolta dalla nebbia, era confusa ma non era una sensazione sgradevole. Le labbra di Natsu erano calde e morbide e la sua pelle emanava ondate di calore che la facevano sentire viva.
Toccare Natsu era molto diverso dal toccare Gray, la pelle del mago del ghiaccio era sempre gelida e le sue labbra erano spesso screpolate, non che Juvia le avesse mai provate comunque.
Quando i due si staccarono lei fu la prima a distogliere lo sguardo.
-S-scusa io non...- mormorò il mago.
-Natsu-sama... Juvia è felice- disse lei con un sorriso appagato dipinto in viso.
Natsu sollevò le sopracciglia e ricambiò il sorriso dolce di lei con uno altrettanto contento :-Anche io-.
I due rimasero ad osservarsi ancora un po'.
Natsu cinse le spalle della ragazza con il braccio e, dopo averle posato un rapido bacio sulla fronte, disse :-Sai Juvia? Credo che questo sia l'inizio di un'avventura davvero bizzarra-.
Il sole fuori splendeva come mai prima di quel momento e Juvia non poté che concordare con le parole del suo amico, o meglio, del suo nuovo "sama".
   
 
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