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Autore: Alex Ally    24/02/2021    0 recensioni
Conosciamo tutti l'infanzia di Aang, Katara, Sokka, Zuko e Toph... ma quella di Suki?
Com'è stata la sua vita prima di incontrare il Team Avatar?
La sua infanzia, quando è entrata per la prima volta nelle guerriere Kyoshi e gli ostaccoli che ha dovutto affrontare solo perchè ha vissuto in zona neutrale questo non vuol dire che non abbia avuto le sue difficoltà nel crescere che fossero legate alla guerra o meno.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Suki
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 3.

4 anni dopo...
“Sinistra, destra. Sinistra, destr...”
Suki cade per terra mentre Maylin calciava via il suo ventaglio dall'altra parte della stanza.
«Hai perso.» disse Maylin all'amica offrendole una mano per alzarsi.
Suki ridacchio prima di prenderla e di tirarsi su, da quando aveva iniziato ad allenarsi al dojo era migliorata molto, ma Maylin rimaneva sempre un passo davanti a lei anzi a dirla tutta Maylin era la migliore del gruppo e superarla era impossibille, però a Suki non importava, essere la migliore non era una cosa di suo interesse per lei l'importante era diventare una guerriera Kyoshi.
«Molto bene per oggi abbiamo finito.» disse la sifu ringraziando le bambine e mandandole a casa. «Ricordate che domani avremmo la lezione speciale sulle tecniche di primo soccorso.»
«Non capisco perchè dobbiamo imparare queste cose.» borbotto Maylin mentre tornavano a casa.
«Saper curare le ferite è essenziale sul campo di battaglia.» rispose Suki citando le precedenti lezioni della sifu.
«Sei proprio una secchiona.» la prese in giro Maylin.
Suki rise divertita dal commento di Maylin, l'amica era diventata un po' più schietta da quando avevano iniziato all'allenamento e ormai Suki ci aveva fatto l'abitudine. Anche se un po' le mancavano i pomeriggi in cui lei e Maylin giocavano assieme solo per il gusto di farlo adesso invece era tutto incentratto sull'allenamento e per quanto anche Suki sapesse che allenarsi era al cosa migliore a volte voleva solo rilassarsi come ogni altra bambina di dodic'anni, sentiva che Maylin, nonostante avesserò la stessa età, fosse diventata più grande all'improvisso e sinceramente non le sembrava salutare.
Per fortuna a volte poteva svagarsi assieme a Rin, prima di iniziare ad allenarsi con lei Suki doveva ammetere che non l'aveva mai considerata un'amica ma poi l'aveva conosciutta e doveva ammetere che la natura gentile di Rin a volte era una boccata d'aria al dojo visto che tutte le altre erano solo concnetratte sulla competizione di diventare guerriere. Sperva che quando ci sarebbe stato l'esame finale per scegliere il gruppo ufficiale del loro vilaggio quel clima carico di tensione se n'è sarebbe andato e avrebbe lasciato libero spazio al lavoro di squadra, una lezione che non sembrava facile da imparare per le sue compagne o anche per se stessa.
In certe occassioni la rivalità delle altre le dava cosi fastidio che le attacava con la loro stessa medicina solo per farle tacere... ovviamente non solo faliva miseramente come idea, ma anzi la situazione peggiorava e basta.
Suki sospiro mentre entrava in casa quando vide chi c'era davanti al bancone intento a parlare con sua madre si lascio quasi sfuggire un gridolino.
«Suki sei tornata.» disse sua madre mentre appoggiava un pezzo di stoffa in una cesta. «Lee penso si ora che tu vada.»
L'uomo di nome Lee saluto Suki per poi andarsene con passo svelto.
«Che ti ha detto?» domando Suki avvicinandosi alla madre di corsa e con un sorisso da trentadue denti stampato in faccia.
«Le solite cose.» rispose Shunrei continuando a mettere via le stoffe come se niente fosse.
«E tu? Che gli hai detto?» chiese ancora Suki tamburellando sul bancone con le dita in modo impaziente.
«Che se non comprava nulla poteva andarsene.» disse sua madre. Suki al guardo estereffatta e un po' spazientita.
«Ma perchè devi essere cosi testarda?» disse Suki con un tono più alto di quello che voleva.
«Come scussa?» chiese sua madre mettendo da parte le stoffe.
«Lui è stracotto di te e si vede lontano un miglio che anche lui ti piace.» fece notare Suki. «Vienne qui una volta alla settimana da un anno per chiederti di uscire e tu continui a rifiutarlo.»
«Suki ci sono cose che una bambina come te non può capire.» disse sua madre cercando di mantenere un tono di voce calmo.
«Sono passati quattro anni.» fece notare Suki. «A me non importa se hai una relazione, voglio vederti felice mamma.»
«Lo so, ma... non puoi capire lo stesso.» insistette Shunrei.
«Ma... Lee ti piace, giusto?» chiese Suki.
A quella domanda Shunrei perse la pazienza.
«Basta Suki!» grido la donna dando un bugno sul bancone.
L'intera casa tremo mentre il pavimento si rompeva in vari punto a causa delle mattonele che si spezzavano a causa della forza dell'impatto. Suki cade per terra sul sedere e per terra ci finirono anche tutti le cose appesse ai muri e vari scafalli. Shunrei si guardo attorno mentre si copriva la bocca con la mano sconvolta. Anche Suki fece come la madre e vedendo com'era stata ridotta la sartoria, e chissà com'era adesso il resto della casa, si senti in colpa ad aver spinto la madre in quel discorso.
«Scusa.» disse la ragazzina alzandosi in piedi e togliendosi la polvere dai vestiti.
«No, io... vado a prendere una scopa per pulire questo disastro.» disse la madre entrando nel retrobottega.
Suki invece andò in camera sua capendo che aveva esageratto a far cosi tanta pressione su sua madre.
Eppure avrebbe dovutto sapere meglio di chiunque che non era mai una buona idea far infuriare una dominatrice della terra.
  
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