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Autore: Danamochi97    26/02/2021    0 recensioni
“Non hai capito che quello non vuole SOLO vedere un film con te”
“E cosa vorrebbe fare?!”
“Quello che vorrei fare io” rispose senza pensarci Jungkook
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2016
“Hai la fidanzata?”
“No” disse Jungkook sorridendo imbarazzato 
“Ma c’è qualcuno nel tuo cuore?”
Jungkook annuì
“Ho un tipo ideale..”
“E chi è?”
 
“IU”
 
 
 
 
 
2018
“Oooooh jiminah... che bei capelli, sono davvero biondi, sembri un angelo”
commentò namjoon appoggiato calorosamente dagli altri  
 
Jungkook impossessatosi dal frigo bar della prima bottiglietta di integratore che vide, la scolò in un sol colpo sedendosi rumorosamente al tavolo ed emettendo un grugnito di stanchezza. 
La sua tuta nera, aderente sopra e morbida sotto, chiedeva disperatamente di essere lavata, mentre i capelli arruffati e intrisi di sudore desideravano solo uno shampoo.
Continuò a deglutire la bibita fluorescente fingendo di non essere rimasto colpito da Jimin
Qualcosa però nel suo stomaco stava crescendo: quella rabbia repressa, quella voglia di avere qualcuno che non poteva avere, lo stavano mandando in tilt 
 
 
“Oh grazie hyung, Taemin mi ha chiesto di vederci” confessò imbarazzato Jimin 
 
Ecco la goccia che fece traboccare il vaso.
Jungkook si alzò di scatto dal tavolo sotto lo sguardo attonito di tutti 
 
“Ah si? E per fare cosa?!”
 
“Mi porta al cinema.. una cosa tranquilla..”
 
“Sei proprio un ingenuo Jimin”
 
“Cosa intendi dire?”
 
“Non hai capito che quello non vuole solo vedere un film con te”
 
“E cosa vorrebbe fare?!”
 
 
“Quello che vorrei fare io” rispose l’altro senza pensarci 
 
 
Jungkook non si vergognava più di fare questi questi discorsi davanti ai suoi hyung, sapeva che tutti loro sapevano, era palese ormai da anni, ma nessuno di loro aveva provato ad accelerare la cosa, al contrario, pazientemente aspettavano che accadesse, ma sapevano che dipendeva unicamente da Jungkook e da Jimin, erano loro i soli protagonisti di questa storia
 
 
“Non fare così con me Jungkook, sarò anche ingenuo ma non sono stupido e ora sono anche in ritardo”
 
“No ma vai vai, vai a trascorrere una serata illudendo qualcuno”
 
Jimin si fermò di colpo.
 
“Io tengo molto a Taemin..”
 
Prima coltellata nel petto di Jungkook
ma quest’ultimo non aveva intenzione di fermarsi, a costo di soffrire come un cane, stavolta sarebbe arrivato fino in fondo
 
“Peccato che tu non lo ami”
 
“E chi te lo dice questo ? Sei forse nella mia testa?”
 
“No, nella tua testa no, ma sono sicuro di essere nel tuo cuore”
 
“Forse una volta... non più”
 
 
Ecco la seconda coltellata 
 
“Tu sai che lui non è solo affezionato a te si?” continuò nonostante tutto Jungkook 
 
“Come puoi saperlo?”
 
“Beh ho visto come ti guarda, ti vorrebbe sbranare con gli occhi tutte le volte che ti vede”
 
Jimin si era spazientito e aveva iniziato ad alzare la voce 
 
“NON AZZARDARTI A FARE IL GELOSO, VA DA IU CHE TI STA ASPETTANDO E PIANTALA UNA BUONA VOLTA” 
 
“È solo una mia amica, lo sai benissimo, se mi ci dovevo mettere insieme lo facevo da anni no?!”
 
“Non mi importa più di quello che fate voi due, ho trovato qualcuno che vuole stare davvero con me”
 
“Jimin, mi vogliono milioni di ragazze”
 
“Lei è diversa, TU VOLEVI LEI!
 
“Jimin era il 2016! Ero un ragazzino..”
 
“Quelli sono i sentimenti più puri e veri”
 
“Non è così! Sono cambiato!
COME DIAVOLO POTEVO SAPERE CHE MI SAREBBERO PIACIUTI GLI UOMINI?!
 
Jimin insieme a tutti gli altri spalancò gli occhi 
 
“Magari è solo una fase” provò a farlo calmare e ragionare Jimin
 
“AL DIAVOLO JIMIN! 
NON PRENDERTI GIOCO DI ME.
È vero all’inizio tu sei stato male per me, ma poi devi ammettere che in questi anni mi hai dato del filo da torcere, su quante cose ho dovuto sorvolare”
 
“Stai straparlando, torna in te e va da lei”
 
Jimin chiuse fragorosamente la porta d’ingresso alle sue spalle.
Poco dopo nel silenzio tombale della casa si avvertirono i rumori di partenza della macchina di Jimin.
 
Era andato davvero.
 
 
Jungkook non voleva piangere, era da bambini piangere, ma per una volta voleva essere se stesso e voleva iniziare ad esserlo sempre, basta fingere, basta nascondersi 
 
 
Tutti lo guardarono con compassione
 
“Tranquilli ragazzi sto bene... devo.. devo solo fare una cosa” 
Chiamò IU al telefono 
“IU devi farmi un favore..
. . .
sei amica di Taemin vero?”
 
 
Era sbagliato quello che stava facendo, ma Jungkook non lo avrebbe mai fatto se non fosse stato certo del sentimento che Jimin provava ancora per lui, non poteva rischiare di perderlo per davvero
 
 
“Tae ti prego seguili, tieni d’occhio Taemin”
 
“Non mi sembra una buona idea Kook..”
 
“Sai meglio di me che Jimin sta facendo una cazzata”
 
“Se facesse anche altro ne morirei, fallo per me per favore”
 
 
Tae, che non aveva mai visto Jungkook così fragile e vulnerabile, fece come richiesto 
 
 
 
 
~mezz’ora dopo~
 
 
 
 
L’ansia stava divorando Jungkook.
Il tempo non passava mai e quei minuti nella sua testa erano una tortura, immagini di Jimin e Taemin insieme si susseguivano taglienti e crudeli nella sua testa, non dandogli tregua, mentre il suo cuore era una morsa soffocante.
 
Messaggi sporadici di aggiornamento sulla situazione da parte dell’infiltrato tae gli facevano saltare il cuore in gola.
Il bip del suo iPhone era diventato un veleno e contemporaneamente il suo antidoto.
 
“Stanno parlando” 
 
 
“Jimin ride per qualcosa che ha detto Taemin” 
 
 
Jungkook stava per uscire di senno.
 
Forse non era stata una buona idea farli seguire da tae ... 
 
 
Stava passando troppo tempo ormai e Jk non riceveva più alcun messaggio. 
La cosa si faceva preoccupante. 
 
 
“Tae che succede?”
 
“Kook amico mio, io non so se dirtelo..”
 
“DIMMELO” 
 
“Ecco, Taemin ha messo un braccio intorno alla vita di Jimin” 
 
 
Brividi di gelosia risalirono la schiena muscolosa di Jk e le sue mani inavvertitamente si chiusero a pugno
 
Era fatta, ormai lo sapeva benissimo. 
 
 
 
Un nuovo messaggio di tae lo riportò alla realtà 
 
“ASPETTA! Jimin si é allontanato dalla presa di Taemin” 
 
Qualcosa simile ad un violento batticuore iniziò a presentarsi nel petto di Jk
 
 
“È arrivata IU”
 
“Puntualissima ottimo!” pensò Jungkook 
 
“Ha portato via Taemin” 
 
“Credo Jimin rimarrà a vedere il film”
 
Poco dopo tae tornò a casa
“Jimin mi ammazzerà per averti appoggiato” 
 
“Semmai ammazzerà me, stai tranquillo” 
 
Quando Jimin tornò, due ore dopo, non disse nulla e andò in camera sua.
 
Chiuse la porta a chiave: mise il pigiama, le cuffiette e si infilò nel letto; non voleva ascoltare nessuno, solo la musica era ancora con lui, non lo aveva abbandonato, non capiva cosa fosse successo, non capiva perché IU fosse lì, era tutto troppo strano 
 
Tae bussò alla sua porta
 
“Lasciami in pace” 
 
“Jimin sono Tae”
 
“Ah taetae entra” 
 
Tae si sedette sul letto accanto la figura esile e rannicchiata di Jimin
 
“Ne vuoi parlare?” 
 
“Non c’è granché da dire.. la serata non è andata come avevo immaginato” 
 
“Mi dispiace jiminie..”
 
“Il fatto è che a me non dispiace”
 
“Non capisco” fece tae 
 
 
Jimin imbarazzato spiegò:
“Taemin... aveva iniziato a prendere troppa confidenza ... io ... ecco non mi sentivo disposto come lui... quindi non sapevo come uscirne ... poi è arrivata IU... strano che si trovasse li, lei odia il cinema”
 
“Strano davvero” mentì tae.
(odiava prendersi gioco di Jimin ma per una buona causa tutto era lecito)
 
“Insomma si è presa Taemin e lo ha portato via, io sono rimasto a vedere il film e poi sono tornato a piedi” 
 
“E come ti senti ora?” 
 
“Strano.. arrabbiato.. sollevato..”
 
“Devi fare chiarezza dentro di te” 
 
“Si forse hai ragione, ci vediamo domani tae, buonanotte e grazie”
 
“Non ringraziarmi Jimin..” 
Jimin fece una smorfia di incomprensione ma poi per la stanchezza si appisolò 
 
Tae accostò la porta curandosi di spegnere anche le luci 
 
Il mattino seguente, i due complici stavano allenandosi in palestra, inconsapevoli però  che anche Jimin aveva deciso dopo colazione di unirsi a loro 
 
Arrivò che i due stavano già parlando, perciò si avvicinò quel tanto che bastava per intercettare stralci della conversazione 
 
“Jimin non mi perdonerà mai per quello che mi hai fatto fare” 
 
“Ti ho già detto tae che se non avessimo fatto così, ieri quel Taemin avrebbe allungato molto più di un braccio..” 
 
“COOOSA??!??!”
Colti sul fatto i due sbiancarono 
 
“AVETE ARCHITETTATO TUTTO VOI DUE?!”
 
“Jimin, tae non c’entra sono stato io” disse tutto d’un fiato Jungkook 
 
“ORA MI SPIEGO TUTTO: TAEMIN CHE SE NE VA, IU CHE VIENE AL CINEMA.
TU HAI CHIAMATO IU, TU TI SEI MESSO D’ACCORDO CON LEI, TU HAI ROVINATO DI PROPOSITO LA MIA SERATA CON LUI!”
 
Jungkook non riuscì a controbattere nulla, rimase zitto, colto sul fatto.
Di certo non se ne pentiva, ma vedere Jimin così ferito, feriva anche lui 
 
“E TU TAE LO HAI ASSECONDATO, COME UN CAGNOLINO HAI FATTO QUELLO CHE VOLEVA LUI, SENZA PENSARE A ME, CREDEVO FOSSIMO AMICI DAVVERO IO E TE, SEI VENUTO PURE IN CAMERA MIA IERI SERA A CHIEDERMI COME STESSI!”
 
“Jimin io...” 
lacrime iniziarono a scendere sulle guance di tae 
 
“ANDATE AL DIAVOLO TUTTI E DUE”
Jimin si voltò e se ne andò a grandi passi
 
 
Jungkook per metabolizzare quella sfuriata ci mise più tempo del previsto, ma poi la cosa che lo colpì di più fu una: 
“Sei andato in camera di Jimin ieri sera perché?” 
 
“Forse è l’unica cosa di cui non mi pento” 
 
“Spiegati meglio” 
 
“Io lo so che Jimin se non mi ha ammazzato ora, dopo quello che ti dirò, lo farà sicuramente, ma ormai non si torna più indietro” 
 
Jungkook continuava a non capire 
 
“Ecco.. Jimin mi ha raccontato della sua serata... e alla fine prima che me ne andassi, quando gli ho chiesto come si sentisse, mi ha detto che in realtà non era dispiaciuto come forse doveva essere” 
 
Un sorriso grande quanto una casa si disegnò sul cuore di Jungkook. 
Sapeva che era giusto tutto quello che stava facendo e se non era intenzionato a mollare prima, ora non lo era di sicuro
 
“TAE SEI UN GENIO!”
gli disse abbracciandolo di cuore 
 
“Kook sei tutto sudato e puzzi ..” 
 
I due risero 
 
“Sarà dura con Jimin” confessò sinceramente tae a Jungkook poco dopo 
 
“Lo so... “ 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Una settimana dopo 
 
Jimin non aveva rivolto la parola a nessuno dei due, Jungkook passava le sue giornate scervellandosi per capire come muoversi e cosa fare con lui, tae soffriva sempre di più. Gli altri del gruppo fingevano che tutto andasse bene, ma segretamente ciascuno di loro pensava ad una soluzione per far riappacificare i due amici e dichiarare i due innamorati.
 
Tutti concordarono che era meglio prima far ritrovare tae e Jimin. 
Era un’amicizia troppo bella per perdersi così. 
Intervenne namjoon: andò a cercare in uno scatolone di vecchi ricordi e foto, una lettera che tae scrisse a Jimin, era svenevole e un po’ ridicola ma c’era tanto cuore. 
La trovò un po’ sgualcita e spiegazzata ma la portò a Jimin, si sedette accanto a lui, e quando furono soli gliela mostrò. Jimin all’inizio non volle nemmeno prenderla in mano perché aveva capito cosa fosse, ma di certo non si ricordava il suo contenuto e infatti poco dopo, quando la lesse sotto consiglio di namjoon, involontariamente scoppiò a piangere.
L’altro, riuscito nell’intento, lo rincuorò accarezzandogli la testolina bionda che spingeva contro il suo petto.
Tae lo aveva deluso... 
ma rimaneva sempre il suo migliore amico, suo fratello. 
 
“Va a parlare con lui” terminò con tono paterno namjoon 
 
Poco dopo Jimin bussò alla porta di tae.
Lo trovò seduto sul davanzale della sua finestra ipnotizzato dalla vista del cielo e di quelle nuove che cambiavano di continuo forma e consistenza, un po’ come lui. 
Jimin entrò senza aspettare risposta, tae talmente sovrappensiero non si accorse di lui. 
“Ehi” 
L’altro sussultò spaventato 
“...ehi” rispose imbarazzato, neanche riusciva a guardarlo negli occhi tanto il senso di colpa che provava
 
“Posso sedermi qui con te?” 
Il meditabondo gli fece posto senza dire nulla, Jimin si mise comodo e poi lo guardò negli occhi, chiedendogli di fare altrettanto.
Tae tentennò ma poi fece come richiesto.
Quei loro occhi incatenati si stavano silenziosamente chiedendo scusa a vicenda. 
Non avevano mai avuto bisogno di parlare loro, si erano sempre capiti così e quello sguardo bastò a riportare tutto come prima, con una nuova fiducia.
Jimin allungò una mano, tae la prese e la strinse forte nella sua. 
Un nuovo patto di amicizia si era creato, forte come erano loro due insieme, indissolubile come era la loro amicizia.
 
 
 
~nel frattempo~
 
 
 
Seokjin, sentimentale e amante dei lieto fine, non poteva di certo starsene con le mani in mano, mentre i suoi due maknae soffrivano così tanto, chi per orgoglio, chi per paura.
Perciò andò a trovare Jungkook che pur di non vedersi evitare da Jimin, si rintanava da giorni in sala prove, provando e riprovando, raggiungendo quello sfinimento che gli dava solo la forza di buttarsi nel letto la sera, senza poter pensare a niente e nessuno
 
“Ciao!” 
“Ehi hyung, che ci fai qui” disse con il fiatone Jungkook 
“Volevo dirti solo che tae e Jimin hanno fatto pace e se possibile sono addirittura più amici di prima” 
 
Jimin...
quel nome.. 
quel nome che lui non aveva più il coraggio di pronunciare, così breve e così letale 
 
“Sono contento” 
Lo era davvero... 
se non fosse per quell’invidia che provava per tae che ora poteva nuovamente godersi Jimin, quel piacere che a lui non era mai stato concesso.
 
“Cosa hai intenzione di fare tu invece?” disse Jin con fare risoluto 
 
“Hyung, ho fatto di tutto...”
 
“Non mi pare” 
 
“Hai sentito chiaramente Jimin, non vuole più saperne di me, forse sta meglio così” 
 
“Cazzate! L’ho visto in questi giorni, cosa che tu non hai fatto perché sei scappato qui alla prima occasione” 
 
“Io... beh.. non riuscivo a guardarlo hyung! Mi faceva troppo male” 
 
“Jimin sta male quanto te credimi” 
 
A quelle parole il cuore di Jungkook prese a battere fastidiosamente veloce e non voleva saperne di calmarsi.
 
“Cosa posso fare?” chiese Jungkook davvero disperato 
 
“Solo tu puoi saperlo, ma qualcosa deve esserci, c’è sempre un modo” 
Jin con un sorriso salutò Kook lasciandolo solo con i suoi pensieri 
 
Jk si stese sul pavimento della sala prove e chiuse gli occhi. 
 
 
 
Jimin intanto riceve una chiamata, guarda pigramente il telefono;
È un numero che non ha salvato, risponde dubbioso 
“chi è?”
“Sono IU” 
 
....
....
Un mix di emozioni scomposte e contrastanti invadono Jimin come una valanga: panico, rabbia, lacrime, gelosia, invidia, nervosismo e una sensazione di sconfitta si impadroniscono di lui. 
Nonostante tutto cercò comunque di mantenere la calma :
 
“Se cerchi Jungkook hai sbagliato numero”
“No, cercavo proprio te”
 
“Dimmi allora”
 
“Non sai quanto sia difficile per me dirlo ma.. Jungkook è te che ama, non vuole me, non credo abbia mai voluto me, io ci ho provato più volte in tutti questi anni, ma non sono mai riuscita ad essere qualcosa di più di una semplice amica per lui
Jimin..
L’altra settimana mi ha chiamata per chiedermi di portare via Taemin da te, 
non voleva che stesse con te, stava malissimo, era infuriato, geloso, non l’avevo mai sentito così, mi ha fatto quasi paura” 
 
Jimin non credeva neanche fosse vera quella conversazione, si diede un pizzicotto, ma era tutto vero
 
“Insomma quello che sto cercando di dirti è di non fare il cretino e di non perdere l’uomo della tua vita... puoi?”
 
“Io...oh...beh non me lo aspettavo” 
 
“Credo che neanche Jungkook si aspettasse di innamorarsi di te in questi anni, ma siete fatti per stare insieme, lo vedono e lo sanno tutti, quindi datevi una mossa”
 
Jimin chiuse la chiamata salutandola distrattamente.
Era scioccato, sconvolto da quelle rivelazioni, era troppo tutto insieme per essere metabolizzato, ma il suo cuore lo aveva già capito, e battendogli così forte in petto, stava cercando di fargli capire che era ancora follemente innamorato di Jungkook; lo era sempre stato e lo sarebbe sempre stato come il primo giorno 
 
Nel frattempo Jungkook con la complicità di tutti era rimasto solo in casa
 
 Aveva ricreato nel salotto una sala cinema e aveva fatto partire il film preferito di Jimin 
 
“Ehi, vieni a sederti qui con me?”
 
Jimin era senza parole, loro due soli, un divano con Jungkook che lo chiama, il suo film preferito che scorreva sullo schermo, luci soffuse e Jungkook che gli sorride 
 
Gli occhi di Jimin brillarono per un istante, Jungkook poté vederli e già solo quello gli bastò 
 
“Adoro questo film” 
“Lo so”
 
“Tregua?”
“Tregua” 
Jimin sorrise a Jungkook. 
 
Il sollievo prese vita nel moro, eppure non era ancora soddisfatto, non gli bastava, non gli bastava quel sorriso, quelle ginocchia che si sfioravano, no, non dopo tutto quello che era successo, non dopo tutti quegli anni, non dopo tutte quelle speranze attese e disattese.
 
Jimin, quasi con un sesto senso, poggiò la testa sul petto sodo e tonico di Jungkook non perdendo mai di vista il film.
Jungkook non riusciva più a contenere il suo batticuore e Jimin era troppo vicino al suo petto per non accorgersene.
 
 
“Ti manca Taemin?”
questa domanda lo feriva ma voleva conoscerne la risposta, doveva conoscerne la risposta 
 
“No”
 
Jungkook tirò un respiro di sollievo
Ora fu il turno di Jimin 
 
“Ti manca IU?”
 
“No” disse deciso Jungkook 
 
Jimin sorrise di nascosto.
 
 
 
“Jungkook?”
 
“Si?”
 
“Dove ti vedi da qui a 3 anni?”
 
 
“Con te” 
 
 
 
 
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2021
Rumori poco casti e attutiti provenivano da uno dei camerini dei ragazzi, guarda caso quello di Jimin..
Seokjin spazientito bussò più volte
“RAGAZZI CONTINUATE A SBACIUCCHIARVI DOPO SU”
“Ma non si stancano mai quei due?!”
“Tre anni che vanno avanti così” 
“Ancora mi chiedo come facciamo a sopportarli, sono così sdolcinati” disse suga
“Sei solo invidioso yoongi” rispose tae 
“Naah io se voglio posso baciarti anche adesso” 
Tae spalancò la bocca dallo shock
“Ti hanno mai detto che con le dichiarazioni non ci sai proprio fare suga?” gli disse sinceramente seokjin 
Tae, divenuto rosso come un peperone, sorrise imbarazzato
Yoongi invece, fingendo di non aver sentito Jin, ricambiò il sorriso, soddisfatto che la sua cotta fosse reciproca.
Hoseok, che ancora non aveva detto niente, prese parola :
“Chi l’avrebbe mai detto che Taemin e IU sarebbero finiti insieme...” pensò sovrappensiero 
“L’amore è entropìa” disse saggiamente namjoon 
 
“JIMIN E JUNGKOOK! SE NON USCITE IMMEDIATAMENTE DA LÌ ENTRO E VI SEPARO CON LE MIE MANI, DOPODICHÈ NON VI FACCIO PIÙ VEDERE COME ROMEO E GIULIETTA FINO ALLA MORTE CHIARO?!”
 
-silenzio-
 
Quei suoni poco comprensibili di labbra incatenate e lingue attorcigliate smisero immediatamente
Jungkook aprì con uno scatto la porta del camerino e apparve in tutto il suo scompiglio, mentre Jimin si stava facendo piccolo piccolo dietro di lui per l’imbarazzo.
Le labbra arrossate e gonfie dei due, nonché i respiri affannati, parlavano da soli.
 
“Eccoli i nostri Romeo e Giulietta ..” sbuffò soddisfatto Jin 
 
Tutti sorrisero di cuore e si avviarono verso la stanza dell’intervista 
Jungkook li seguì trascinandosi dietro Jimin che ancora non riusciva ad alzare il viso per la vergogna
 
 
Quando gli altri si allontanarono il piccolo mochi si avvicinò ad un orecchio di Jungkook e vi sussurrò :  
“Io.. credo di amarti..”
 
Jungkook si voltò immediatamente, piegò la testa per raggiungere l’altezza dell’altro e sfiorandogli le labbra replicò : 
 
“Io sono sicuro di amarti”
 
Subito dopo lasciò un umido bacio sulle labbra carnose dell’altro, incurante di tutte le persone che vi fossero. 
Poi, come nulla fosse, continuò a camminare stringendogli forte la mano 
 
 
“Jiminah andiamo?”
 
“Oh si”
 
“Era un semplice bacio a stampo, ti ho fatto di peggio”
 
“Sei un depravato infatti”
 
Jungkook sorrise malizioso.
 
“Non è colpa mia se ti sei fatto desiderare per tutti questi anni, devo recuperare”
 
“Sei un vero malato Jeon Jungkook“
 
“Solo tu puoi curarmi Park Jimin” 
Jimin sorrise di rimando portandosi una mano alla tempia, imbarazzato per la sfacciataggine irresistibile di quel ragazzo,
che poi, 
ora che ci pensava, 
era il suo ragazzo. 
 
 
 
 
 
 
   
 
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