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Autore: Angie_Dreyar    01/03/2021    1 recensioni
Lucy scopre che Laxus e Fried hanno una relazione, chiedendo informazioni in più i Raijinshuu finiscono per raccontare la storia di come si sono conosciuti ai loro compagni di gilda.
Dal testo:
-Quindi la squadra non è nata in suo onore?- chiese Lucy stupita sgranando gli occhi.
-Eh no, all’inizio anzi non andavamo molto d’accordo- ridacchiò Evergreen -In effetti quando lo raccontiamo nessuno ci crede, volevamo stare in squadra con Laxus solo perché era forte e volevamo diventare più forti anche noi. Ovviamente provavamo ammirazione per lui, ma non molta simpatia- le disse.

[Mini long da 4 capitoli, Fraxus]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bixlow, Evergreen, Fried/Laxus, Il Raijinshuu, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota iniziale:
Bentornati con una nuova fanfiction!
Questa è una breve storia che ripercorre la nascita dei Raijinshuu e di come ognuno di loro si è avvicinato a suo modo a Laxus, e ovviamente dell’amore tra Fried e Laxus quando erano più giovani (perché se non lo inserisco non sono contenta). Troverete tanta amicizia, qualche litigio e molti flashback su tutti i personaggi, anche sulle personali storie di Bickslow, Evergreen, Fried e Laxus (con situazioni difficili per tutti anche se ho cercato di mantenere un tono leggero). L’incontro tra Laxus e i Raijinshuu avverrà come descritto nel manga (per chi non sapesse come sia avvenuto può leggere lo spinoff Fairy Tail Gaiden) MA ho modificato il resto e mi sono sbizzarrita con le vicende. Non so esattamente quando è stata fondata la squadra perciò per le età sono andata ad occhio, se ho sbagliato perdonatemi (tra l’altro, sarei davvero curiosa di saperlo).

Ora finisco qua altrimenti la nota diventa più lunga del capitolo. Se siete interessati alla lettura nonostante tutte le premesse buon divertimento! E grazie in anticipo a chiunque leggerà e commenterà, mi fa solo che piacere leggere i vostri pensieri <3






 
Una nuova squadra


Lucy non riusciva a capire cosa Lisanna ci trovasse in Bickslow, sapeva che i due avevano cominciato a uscire assieme e non capiva proprio come la ragazza potesse uscire con un ragazzo così inquietante. Bhe, in realtà aveva conosciuto anche lei Bickslow e non era un cattivo ragazzo, solo…era strano. Ma in effetti, chi non era strano lì a Fairy Tail? Le due ragazze stavano camminando e Lisanna le stava raccontando di quanto il mago sapesse essere dolce -cosa a cui Lucy faticava a credere- quando vide poco più avanti, seduti sotto a un albero due ragazzi.
Non che il problema fossero i due ragazzi, il punto era quanto sembrassero intimi in quella posizione. Il Capitano della Legione del Dio del Tuono era seduto a gambe incrociate con la schiena poggiata al tronco e un libro in mano, mentre il nipote del Master era disteso a pancia in su con la testa poggiata sulle gambe dell’altro ragazzo. Fried aveva i capelli sciolti e Laxus stava intrecciando nelle dita una ciocca verde creando una piccola treccina. Lucy stava per chiedere spiegazioni ma quello che vide dopo la sconvolse ancora di più, quando Laxus prese la mano del ragazzo e gliela baciò dolcemente. Fried spostò lo sguardo dal libro rivolgendo un mezzo sorriso al ragazzo e Lucy notò che gli stava dicendo qualcosa. Subito dopo i due si voltarono verso di lei e Lisanna, facendo un cenno di saluto.
-Oh…- fece Lucy un po’ imbarazzata. Lisanna li salutò da lontano e riprese a camminare.
-Non lo sapevi?- le chiese divertita. Lucy la guardò un po’ confusa.
-Sapere cosa?- domandò. Lisanna ridacchiò.
-Che stanno assieme- rispose tranquillamente. Lucy sbatté le palpebre un paio di volte e quando capì a cosa si riferiva scosse la testa.
-No- ammise lanciando ai due ragazzi un’altra occhiata, Fried aveva cominciato a passare una mano tra i capelli del biondo in un dolce massaggio. Era strano vedere i due ragazzi così. Bhe, non era proprio strano vedere Fried così, ma Laxus…
-L’ho scoperto anche io da poco- le rivelò Lisanna -E solo perché una sera sono andata a cena da loro-
-Oh…- disse Lucy -In effetti, non so molto di loro- disse pensierosa.
-Nemmeno io in realtà, sono abbastanza riservati- le disse -Ma se vuoi possiamo chiedere a Bickslow ed Evergreen, sicuramente loro sanno qualcosa, così conoscerai anche tu meglio Bickslow- le propose. Lucy annuì, in fin dei conti era abbastanza curiosa anche lei.

 
***

Le ragazze avevano raggiunto la gilda e si erano sedute al bancone del bar accanto a Bickslow ed Evergreen a prendere le ordinazioni da Mirajane. Lucy notò come il ragazzo era affettuoso con Lisanna, mentre scherzosamente la pizzicava sul braccio. La ragazza gli fece la linguaccia e lui ridacchiò.
-Abbiamo appena visto Laxus e Fried teneramente accoccolati sotto a un albero- disse Lisanna a un certo punto, Mirajane sorrise sognante mentre Natsu lì vicino li sentì.
-Laxus? Dov’è? Voglio batterlo- esclamò.
-Meglio se li lasci in pace, sanno diventare disgustosamente teneri- disse Evergreen e Natsu non capì, mentre anche Juvia e Gray si avvicinavano.
-Teneri?- chiese la maga dell’acqua. Lucy fu contenta di non essere l’unica a non sapere della loro relazione.
-A quanto pare stanno assieme- ridacchiò Lisanna -Non è un segreto, no?- chiese a Bickslow che scosse la testa.
-No, semplicemente preferiscono non parlare o fare smancerie in pubblico, ma baby, li vedessi quando sono soli. Ever ha ragione, diventano davvero due zuccherini- sghignazzò. Juvia sgranò gli occhi.
-Vuoi…vuoi dire che Fried e Laxus sono…fidanzati?- chiese sorpresa la maga dai capelli azzurri e i due componenti dei Raijinshuu annuirono. Anche Kana li sentì e rise quasi non credendoci. Si avvicinò anche Erza, dubbiosa di ciò che aveva appena sentito, con un piattino di torta in mano. Lisanna sorrise a Bickslow.
-Voi potete raccontarci qualcosa? Io e Lucy siamo abbastanza curiose- disse.
-In realtà sono anche io curiosa- disse Erza. Bickslow lanciò un’occhiata a Lisanna, che lo guardava con un sorriso tenero sul volto.
-Bhe, possiamo raccontarvi qualcosa- acconsentì il mago -Non credi, Ever?- La ragazza alzò gli occhi al cielo.
-Va bene, penso che dovremmo partire dal nostro primo incontro- iniziò la ragazza -Ci siamo incontrati durante una missione. Io, Bickslow e Fried formavamo già una squadra e lavoravamo assieme, dovevamo distruggere una gang di banditi, ma quando siamo arrivati sul posto Laxus aveva già distrutto l’intera gilda e ce la siamo presa con lui. Così lo abbiamo sfidato, in effetti, era soprattutto Fried che lo stava sfidando- raccontò con un sorriso sul volto. Juvia prese una sedia sedendosi lì accanto e aggrappandosi al braccio di Gray, curiosa di sentire una storia d’amore che poteva essere simile alla sua e anche tutti gli altri si fecero interessati.
-Voi avete sfidato Laxus?- sbottò Natsu -Voglio anche io!- esclamò. Erza lo zittì con un pugno e Bickslow ridacchiò.
-Sì, e ci ha battuti tutti e tre, ce le ha date di santa ragione. Non riuscivamo a crederci che un solo ragazzo ci avesse battuti, d'altronde a quel tempo eravamo una delle squadre più forti di Fairy Tail- disse il mago -E alla fine Laxus ci ha detto che non eravamo male-.
-Le sue parole esatte me le ricordo ancora- disse Evergreen con un sorriso ripensando a quel giorno.

 
*****La nascita dei Raijinshuu*****
Laxus 17 anni, Bickslow 16 anni, Fried 14 anni, Evergreen 14 anni
******************************************************

Non siete niente male. È la prima volta dopo tanto tempo che qualcuno è riuscito a intrattenermi così tanto.

Quelle parole continuavano a rimbombare per la sua testa da un po’. Laxus Dreyar, il figlio del Master, aveva detto loro esattamente quelle parole dopo averli sconfitti. Pur essendo in tre erano stati battuti da una sola persona, la sua forza e il suo potere erano spaventosi. Evergreen aveva sempre saputo che il figlio del Master era potente, ma non aveva mai potuto vederlo in azione perché quel ragazzo se ne stava sempre per conto suo e non lasciava avvicinare nessuno. Eppure, la sua forza era incredibile. Era riuscito a capire subito le loro magie e, nonostante tutti loro tre avessero la magia degli occhi li aveva battuti.

Lei, Bickslow e Fried erano seduti da un po’ pensierosi al tavolo del bar, a nessuno di loro tre piaceva passare tempo in gilda, perciò solitamente passavano i pomeriggi in un locale nella periferia di Magnolia. Evergreen lanciò un’occhiata a Fried, che pareva pensieroso.

-Ci stai ancora rimuginando?- gli chiese. Fried alzò lo sguardo e annuì. Bickslow ghignò.

-Sarebbe figo averlo in squadra- disse il mago Seith. Fried sorrise leggermente.

-Dubito che accetterà, il figlio del Master non fa squadra con nessuno- disse semplicemente. Tutti lo sapevano, Laxus Dreyar lavorava da solo, nessuno gli si avvicinava. Eppure, erano tutti e tre affascinati dalla sua forza e stavano pensando a quanto sarebbero potuti diventare ancora più potenti avendolo nella propria squadra.

-Se fossimo in squadra con lui potremmo fare delle missioni di classe S- fece notare Evergreen e gli occhi di Fried luccicarono, segno che era interessato. -E ha detto che lo abbiamo intrattenuto, forse ci considererà- aggiunse con un sorrisetto sul volto.

-Chiedere non costa nulla- insistette Bickslow. Fried si fece pensieroso e per un po’ non disse nulla, poi un ghignetto divertito e furbo gli comparve sul volto.

-Mi è appena venuta in mente un’idea- disse loro e i due si sporsero verso il ragazzo curiosi. -Sono certo che Laxus non accetterà mai di unirsi a noi in una squadra, ma quel ragazzo può essere facilmente aggirato. Gli diremo che saremo la sua guardia del corpo, la Tribù del Dio del Fulmine, ci prenderemo la responsabilità di proteggerlo e stargli accanto. Arrogante com’è sarà contento di avere una squadra in suo onore e potremo partecipare alle missioni di classe S- spiegò. Bickslow inarcò un sopracciglio.

-Vuoi dire che sarà il nostro leader? È forte e lo voglio in squadra, ma non mi piace l’idea di dovergli obbedire- obiettò. Fried sorrise vittorioso.

-Affatto, lui non farà nemmeno formalmente parte della squadra perciò non potrà essere il leader. Sarò io il Capitano e lui non avrà nessun potere sulla nostra squadra- dichiarò e si alzò in piedi mentre la lunga coda di capelli verdi svolazzava dietro di lui -Allora, non volete formare il team più forte di Fairy Tail?-.
**********

-Quindi la squadra non è nata in suo onore?- chiese Lucy stupita sgranando gli occhi.
-Eh no, all’inizio anzi non andavamo molto d’accordo- ridacchiò Evergreen -In effetti quando lo raccontiamo nessuno ci crede, volevamo stare in squadra con Laxus solo perché era forte e volevamo diventare più forti anche noi. Ovviamente provavamo ammirazione per lui, ma non molta simpatia- le disse.
-Già, comunque Laxus ha accettato. Fried gli ha assicurato che non avrebbe avuto alcun vincolo e che sarebbe potuto partire per missioni in solitaria ogni volta che avesse voluto e se lo è rigirato complimentandosi con lui e con la magia che possedeva, penso gli abbia aumentato l’ego di un bel po’- sghignazzò Bickslow.
-Però in effetti lo pensava davvero, voleva davvero diventare forte quanto lui- disse Evergreen -Lo volevamo tutti e tre. In ogni caso penso che Laxus ci abbia voluti con sé nella squadra per le nostre magie legate agli occhi-.
-È interessante- disse Erza -Ho sempre pensato che lo ammiraste indipendentemente da tutto-.
-Oh, a un certo punto siamo arrivati davvero ad ammirarlo come un Dio- disse Evergreen -Ma ci è voluto un po’ di tempo. Un bel po’ di tempo, dato che all’inizio lavorare con Laxus era stressante-.
-Già, nessuno di noi tre lo sopportava- fece Bickslow -Ricordo ancora la prima missione- disse ridacchiando.
-Eddai, raccontate!- sbottò Natsu interessato. Bickslow annuì.

 
*****La prima missione*****

Laxus era seduto comodo sulla sedia distante da tutti in gilda al primo piano, dove nessuno tranne i maghi di classe S potevano salire. E i Raijinshuu. Fried aveva in qualche modo convinto il Master a salire le scale, assicurandogli che non avrebbe mai preso una missione di classe S senza essere accompagnato da Laxus. Così i tre ragazzi si piazzarono di fronte al biondo, e Fried, davanti a tutti loro prese parola.

-Possiamo prendere la nostra prima missione, così proviamo a lavorare assieme- disse. Laxus sbuffò annoiato.

-Non oggi- ribatté seccamente.

-Puoi scegliere tu la missione- insistette Fried. Laxus sbuffò di nuovo e abbassò il volume della musica. Inclinò la testa di lato osservandoli curioso.

-Siete in grado di farne una di classe S?- chiese strafottente. I tre sorrisero.

-Ci speravamo in realtà- rivelò Fried. Gli occhi di Laxus luccicarono divertiti.

-Siete veramente tre pazzi- commentò tra sé e sé scrutandoli uno a uno e poi si alzò -Come vi pare. Vi avviso, se ci rimanete secchi non sono affari miei. Non ho intenzione di badare a dei mocciosi- fece.

-Non ti dovrai preoccupare- ghignò Bickslow. -Non preoccuparti! Non preoccuparti!- esclamarono le sue bamboline e Laxus lanciò loro un’occhiata perplessa, non disse però nulla e si avviò verso la bacheca prendendone una e mostrandogliela.

-Partiamo subito- decise Laxus e i tre non obiettarono seguendolo fuori dalla gilda.

 
***

-Perché non prendiamo il treno?- chiese Evergreen. Laxus sbuffò lanciandole un’occhiataccia.

-Perché non mi va- fu la secca risposta.

-Arriveremo prima- obiettò Fried.

-Ho detto che non mi va. Se volete venire adeguatevi, altrimenti la faccio anche senza di voi- fece brusco il ragazzo. I tre si lanciarono un’occhiata perplessa ma alla fine non poterono fare altro che seguirlo. Bickslow provò a parlare con il biondo ma quello si ficcò le cuffie alle orecchie e alzò il volume al massimo.

-Bel lavoro di squadra- borbottò il mago Seith.

-Che ti aspettavi? È Dreyar- commentò freddamente Fried rileggendo la richiesta accanto a lui mentre avanzava.

-Secondo te ci sente?- chiese Evergreen a bassa voce.

-Onestamente non mi interessa. L’importante è che quando arriviamo decidiamo assieme come agire- disse Fried infilando il foglio nella tasca della giacca.

-Dubito vorrà agire con noi- commentò Evergreen. I tre continuarono a chiacchierare indisturbati dietro al biondo che proseguiva davanti a loro senza rivolgere loro nemmeno un’occhiata, finché il sole non fu alto nel cielo.

-Dovremmo fermarci a mangiare- disse Fried a quel punto ai due compagni.

-Dubito ci senta- commentò Evergreen incrociando le braccia. Fried aumentò il passo e si piazzò davanti a Laxus facendogli cenno di abbassare la musica. Laxus si fermò e si tolse le cuffie malamente.

-Che cazzo vuoi?- sbottò nervoso. Fried inarcò un sopracciglio ma non si scompose.

-Noi ci fermiamo a mangiare, c’è abbastanza cibo anche per te- rispose tranquillo.

-Non ho fame- fu la secca risposta.

-Noi in ogni caso ci fermiamo- lo avvertì il ragazzo che si voltò e si sedette sull’erba accanto ai compagni.

-Sicuro che non ne vuoi un po’? È davvero delizioso- disse Evergreen.

-Non ho fame- ripeté Laxus, però si sedette sull’erba accanto a loro risistemandosi le cuffie alle orecchie e alzando di nuovo la musica al massimo.

 
***

La missione non era molto semplice, dovevano liberare delle persone che erano state fatte prigioniere da una gilda oscura parecchio influente. Fried, Evergreen e Bickslow stavano osservando l’edificio imponente che si ergeva davanti a loro. Notarono però che Laxus stava avanzando tranquillo e Bickslow si affrettò e muovere le sue bamboline davanti al ragazzo, che si voltò verso di loro con un’occhiata che diceva tutto: Non rompete le palle. Come al solito fu Fried il primo a prendere parola.

-Qual è il piano?- domandò.

-Entrare e fare tutti a pezzi- disse semplicemente Laxus. I tre ragazzi si lanciarono un’occhiata.

-Non dobbiamo distruggere la gilda. Dobbiamo solo liberare i prigionieri- gli fece notare a quel punto Fried. Laxus scrollò le spalle.

-Io faccio quel cazzo che mi pare- chiarì e si voltò entrando in gilda facendo scorrere le scosse elettriche per tutto il suo corpo. Evergreen, Bickslow e Fried rimasero per un attimo in silenzio mentre lo osservavano entrare nella gilda. Dopo un po’ si lanciarono un’occhiata.

-Che facciamo?- chiese Evergreen.

-Uniamoci alla battaglia, no?- chiese Bickslow. Fried però scosse la testa.

-No, completeremo la missione liberando i prigionieri- decise.

-Uh, non vuoi combattere?- chiese Bickslow. Fried scosse la testa.

-La missione è un’altra, e poi sono sicuro che combattendo ci ruberebbe tutta la scena- ribatté. -Se vogliamo attirare la sua attenzione usiamo l’astuzia, liberiamo i prigionieri e dimostriamogli le nostre capacità- decise e poi si sedette a terra spiegando la sua tattica.

 
***

I tre ragazzi erano riusciti a liberare tutti i prigionieri dai sotterranei, avevano approfittato del fatto che Laxus stesse combattendo al piano di sopra, in quel modo era stato più facile del previsto perché tutti i maghi più potenti erano saliti e loro avevano dovuto badare solo a pochi per poi concentrarsi sulle persone da liberare. Fried ed Evergreen volando li avevano anche già riportati al villaggio e il Capitano aveva voluto a tutti i costi prendere già la ricompensa, anche se non c’era Laxus con loro.

-Secondo me si arrabbierà vedendo che abbiamo già la ricompensa- fece Bickslow.

-Non mi interessa, così si renderà conto del suo errore a sottovalutarci- dichiarò Fried tranquillo. Poco dopo sentirono qualcuno scendere le scale e notarono che era proprio Laxus, che quando li vide seduti tranquilli inarcò un sopracciglio.

-Che state facendo?- sbottò. Fried si alzò con un sorrisetto sul volto.

-Abbiamo completato la missione- disse piazzandosi di fronte al ragazzo e guardandolo fisso negli occhi, alzò la mano e gli porse un sacchetto pieno di jewels -Questa è la tua parte della ricompensa- gli disse. Il biondo lo squadrò e i tre ragazzi non capirono se era più sorpreso o irritato, poi però fece un ghigno.

-Avevo ragione a credere che non siete degli smidollati- commentò e prese il sacchetto lanciando poi un’occhiataccia a Fried -Ti avviso, se non ci sono tutti i soldi ti spezzo le braccia- disse minaccioso. Fried sorrise calmo, affatto intimidito dall’avvertimento.

-Puoi contarli, abbiamo diviso equamente la ricompensa in quattro parti uguali- gli disse.

-Sarà meglio per te- fece Laxus voltandosi verso le scale e risalendole. I tre ragazzi dietro di lui si lanciarono un’occhiata soddisfatta, sia per aver appena completato una missione di classe S, sia per aver ottenuto un altro complimento da Laxus, e cominciarono a seguirlo.

-Con tutti questi soldi mi comprerò un sacco di vestiti- trillò Evergreen.

-Io li spendo in cibo e alcol- fece Bickslow.

-Dovreste imparare a risparmiare- disse loro Fried.

-Parla quello che li spenderà tutti in libri- lo prese in giro Bickslow.

-Soldi ben spesi. La conoscenza è tutto- fu l’immediata risposta.

-Come ti pare. Io lo trovo noioso-. Continuarono a parlare finché non uscirono dalla gilda e poi lanciarono un’occhiata a Laxus. Loro tre erano abituati ad andare a festeggiare la riuscita di ogni missione.

-Chiediamo anche a lui?- sussurrò Evergreen e Laxus si voltò verso di loro come se l’avesse sentita. Bickslow scrollò le spalle e sorrise al biondo.

-Noi andiamo a festeggiare, vieni con noi?- gli propose.

-Non ho voglia- rispose subito secco quello.

-Eddai, ci sarà da divertirsi. Alcol e cibo a volontà- insistette.

-Non mi interessa- sbottò il biondo, per poi voltarsi e allontanarsi.
**********

-Non avete fatto un grande lavoro di squadra- commentò Erza prendendo un’altra fetta di torta.
-Era praticamente impossibile lavorare di squadra con Laxus- obiettò Bickslow -Sul serio, ogni volta che partivamo per una missione se ne stava tutto il tempo con le cuffie e non voleva rivolgerci la parola. Anche se ogni tanto lo abbiamo sorpreso a guardarci-.
-Secondo me ci stava studiando- disse Evergreen convinta.
-Ah, non so cosa stesse passando per la sua testa- fece Bickslow -Fatto sta che nessuno di noi tre lo sopportava più. Cercavamo in ogni modo di attirare la sua attenzione, ma oltre a qualche complimento velato non ottenevamo niente. Lo invitavamo ogni volta a festeggiare con noi ma non è mai voluto venire-.
-Ragazzi, di che state parlando?- chiese Makarov notando un gruppetto di maghi seduto al bancone. Bickslow sorrise.
-Della storia dei Raijinshuu- rispose subito orgoglioso. Il vecchio si fece interessato. -Stavamo appunto dicendo di come suo nipote era davvero arrogante e presuntuoso, lo sa che all’inizio nessuno di noi lo sopportava?- chiese e il vecchio rise.
-Oh certo che lo sapevo- fece prendendo una bottiglia di vino e cominciando a bere.
-È tutto cambiato quando lui è venuto a cercarci, non so nemmeno perché lo ha fatto, di solito eravamo noi ad andare da lui- disse Bickslow.
-Intendi per la missione della maledizione del drago?- chiese Makarov e i due ragazzi annuirono, il vecchio ridacchiò -Bhe, è venuto da voi perché l’ho obbligato io- rivelò.
-Davvero?- chiese Evergreen sorpresa. Il Master annuì.

 
*****Una piccola spinta*****

Li osservava da un po’ e onestamente non capiva perché lavorassero assieme. Era evidente che i tre si stavano parecchio innervosendo per il comportamento di quell’idiota di suo nipote e Makarov era sicuro che entro poche settimane lo avrebbero mollato di nuovo da solo. Eppure era convinto che Laxus avesse un certo interesse per quei tre ragazzi, aveva infatti notato che quelle poche volte che i tre passavano in gilda Laxus abbassava la musica probabilmente per ascoltarli. Inoltre lo aveva sorpreso ad osservarli quando usavano la loro magia degli occhi sui compagni di gilda. Se solo si fosse degnato di parlare un po’ di più con loro!

Makarov posò lo sguardo su una missione che da un po’ non sapeva a chi dare, era abbastanza difficile ed era sicuro che potesse essere completata solo grazie al lavoro di squadra. Forse poteva dare una piccola spintarella a quei ragazzi, sperando che specialmente suo nipote si desse una svegliata. Deciso finì di bere il proprio bicchiere e salì le scale raggiungendo Laxus, che come al solito era seduto al piano superiore e osservava i tre ragazzi che stranamente, erano seduti a un tavolo della gilda per una volta tanto. Ignorò l’occhiataccia di Laxus e piazzò il foglio sul tavolo.

-Ho una missione per te e la tua squadra- gli disse. Laxus fece per parlare, probabilmente per rifiutare ma poi lanciò un’occhiata al foglio e Makarov notò il suo sguardo farsi interessato.

-Come ti pare- fece prendendo il foglio e alzandosi.

-Laxus, solo se vai con la tua squadra. Altrimenti la affido a qualcun altro- lo avvisò il vecchio. Laxus sbuffò ma non replicò e si avviò verso i tre ragazzi, che si voltarono verso di lui non appena fu loro vicino. Makarov li osservò curioso da lontano.

-Partiamo per una missione, muovetevi- disse loro il biondo seccamente, non aspettò nemmeno una risposta e uscì dalla gilda. Fried, Bickslow ed Evergreen si guardarono.

-E si aspetta che lo seguiamo?- fece la ragazza un po’ indispettita.

-Che arrogante- commentò Bickslow.

-È Dreyar, cosa ti aspetti?- fece Fried concorde, per poi però voltarsi verso Makarov, che gli sorrise divertito. Fried distolse lo sguardo, sbuffò seccato e si alzò -Bhe, sarà sicuro remunerativa- disse e così i tre uscirono dalla gilda. Makarov li osservò, sperando che quella fosse l’occasione buona.
**********

-Quindi siamo stati ingannati- disse Evergreen e Makarov le sorrise.
-Oh, non prendertela con me. D'altronde anche voi avete ingannato Laxus solo per poter fare missioni di classe S- le fece notare. La ragazza incrociò le braccia.
-Bhe, per affrontare Laxus si può solo aggirarlo- ammise e Bickslow ridacchiò -Comunque, quella è stata la missione da cui è partito il vero lavoro di squadra, anche se è stato un mezzo disastro-.
-Come mai?- chiese Wendy curiosa sedendosi accanto ad Erza. Evergreen e Bickslow sorrisero ripensando a quella strana avventura, che già era iniziata male.

 
*****Lavoro di squadra*****

-Potremmo sapere qual è la richiesta?- chiese Fried. Laxus gli lanciò un’occhiataccia e poi gli passò il foglio. Fried lo prese un po’ irritato da quel modo di fare ma lasciando che la sua espressione fosse impassibile.

-Maledizione del drago? Questo sì che è un lavoro di classe S!- esclamò Bickslow entusiasta.

-Ma è lontano- osservò Evergreen già pronta a lamentarsi per dover fare tutto quel tragitto a piedi.

-Penso sarà meglio prendere il treno- disse Fried a quel punto. Laxus lanciò loro un’occhiataccia.

-Si va a piedi- fece categorico.

-Ci metteremo almeno una settimana- osservò Evergreen.

-Quindi?- fu la secca risposta. Fried, Bickslow ed Evergreen si guardarono incerti sul da farsi, nessuno di loro voleva perdere così tanto tempo né stancarsi quando avrebbero potuto stare più comodi, infine il Capitano prese una decisione.

-Molto bene. Noi prenderemo il treno, se per quando arrivi avremo già finito il lavoro non incolparci- disse calmo ma deciso. Semplice, chiaro e tondo. Laxus rimase per un attimo spiazzato dalla tranquillità con cui stava parlando e poi si irritò rendendosi conto che lo stava sfidando.

-Voi verrete a piedi con me- sbottò.

-No, non lo faremo- replicò tranquillo Fried. Evergreen e Bickslow gli si affiancarono notando che Laxus cominciava ad emettere fulmini dal corpo.

-Non capisco quale sia il problema, hai paura dei treni?- chiese Bickslow a quel punto e altre scosse elettriche cominciarono a fuoriuscire dal corpo del ragazzo rendendo elettrici i capelli di tutti loro.

-Io non prendo il treno- chiarì -E voi nemmeno-.

-Puoi attaccarci se vuoi, ma se lo farai non potrai nemmeno tu fare la missione. Il Master ti ha ordinato che devi farla con noi, vero?- fece Fried. Laxus si voltò verso di lui serrando la mascella e incrociando le braccia.

-Sono il vostro leader- fece a quel punto. Sul volto di Fried comparve un sorrisetto soddisfatto, come se avesse saputo che quel momento prima o dopo sarebbe arrivato.

-No, non lo sei. Non fai nemmeno parte della squadra in effetti- gli disse. Laxus lo guardò un po’ confuso.

-Tu hai detto…- iniziò ringhiando ma fu subito interrotto.

-Che ti avremmo supportato. Questo non implica che obbediremo a ogni tuo ordine, siamo noi che scegliamo di seguirti e aiutarti, e lo faremo, completeremo la missione per te e prenderemo il treno- chiarì. Laxus ringhiò ma non impedì ai tre ragazzi di salire sul mezzo. I tre lo osservarono mentre camminava avanti e indietro fuori dal treno con le scintille che scoppiettavano attorno a lui, alla fine, poco prima che il treno partisse si decise a salire piazzandosi nei sedili dietro ai ragazzi e alzando la musica al massimo.

 
***

-Non lo vedo bene- sussurrò Evergreen.

-Sì, è un po’ pallido- osservò Bickslow lanciando occhiate al ragazzo biondo. Potevano sentire la musica alta da lì e il suo volto bianco e sudato mentre stava con gli occhi chiusi seduto sul sedile. Fried alzò la testa da sopra il sedile per osservarlo e poi sospirò.

-Poteva dircelo che soffriva di cinetosi- fece seccato.

-Bhe, almeno adesso sappiamo perché non vuole mai prendere il treno- fece Bickslow.

-Un po’ mi dispiace- borbottò Evergreen.

-Ma se è uno stronzo- fece Bickslow. La ragazza sorrise.

-È solo un disadattato come noi- ribatté.

-Disadattato? Non dire idiozie, è il figlio del Master- fece Fried freddamente.

-Proprio tu dovresti capirlo- disse la ragazza. Fried alzò lo sguardo dal libro seccato.

-Non c’è nulla di simile. Suo nonno è una brava persona- ribatté.

-Forse non sa come aprirsi con noi- disse la ragazza.

-Lo abbiamo sempre invitato a uscire a bere dopo le missioni e non è mai venuto- fece Bickslow -Sul serio, non so nemmeno perché abbiamo creato questa squadra in suo onore- disse. Fried rimase in silenzio pensieroso, dopo un po’ si alzò dal sedile e tirò fuori la spada cominciando a disegnare una runa direttamente su Laxus. Quando questa si attivò il ragazzo corrugò la fronte e aprì gli occhi. Sbatté le palpebre confuso e poi si tolse le cuffie.

-Che succede?- sbottò nervoso.

-Ho attivato una runa che allevia il malessere, se ci avessi avvertiti prima che soffri di cinetosi lo avrei fatto dall’inizio del viaggio. Prego- fece freddo e si risedette sul sedile senza aspettarsi un ringraziamento. Laxus sbuffò e si rimise le cuffie abbassando il volume, ovviamente non lo ringraziò.

 
***

Erano arrivati al villaggio e non appena entrarono videro che tutte le persone erano ricoperte da strani segni sul volto. Laxus poggiò le cuffie attorno al collo, per la prima volta sembrava interessato a capirne qualcosa in più e i quattro ragazzi si avviarono assieme verso la sede centrale. Non appena arrivarono venne loro incontro una ragazza giovane con lunghi capelli scuri e sempre quegli strani segni sul volto.

-Siete i maghi che abbiamo richiesto?- domandò.

-Sì- fece Laxus seccato -Che succede qua?- domandò incrociando le braccia. La ragazza rimase per un attimo perplessa e Fried intervenne.

-Scusate i modi, è stato un viaggio lungo. Piacere di conoscerla signorina…-.

-Arianna. Chiamatemi pure così. Potete entrare, così parliamo con più calma- disse loro. Fried annuì e i quattro ragazzi entrarono nell’edificio accomodandosi sul divano. Laxus rimase in piedi mettendosi vicino alla finestra e osservando fuori.

-Un mese fa siamo stati attaccati da un drago- cominciò la ragazza. Laxus spostò subito lo sguardo su di lei.

-Non esistono i draghi- la interruppe seccamente. La ragazza rimase per un attimo perplessa e Fried lanciò un’occhiataccia al biondo intervenendo.

-Può andare avanti a spiegare, forse vi siete confusi con qualche altra creatura- le disse più gentile. La ragazza si voltò verso di lui e annuì.

-Sì, può essere. Non lo onestamente, ma sembrava un drago. Forse non lo era…- balbettò -In ogni caso, siamo stati attaccati e ha distrutto metà del villaggio. Pian piano lo abbiamo ricostruito e per fortuna non è più tornato, ma da quel momento lì abbiamo tutti questi segni sul corpo. Si allargano sempre di più e quando diventano troppi le persone non riescono più a respirare. Sono già morti troppi…- mormorò abbassando lo sguardo mentre le lacrime cominciavano a scorrerle sul volto. -Abbiamo chiamato più curatori ma dicono che non è una malattia, è proprio una maledizione. Il punto è che nessuno di noi riesce a toglierla- disse.

-Il drago non si è più fatto vedere?- domandò Evergreen.

-Ogni tanto lo vediamo. Sappiamo che vive sulla montagna, ma nessuno osa avvicinarsi- disse -Ma in ogni caso, non c’è una cura a questo- disse mostrando le braccia coperte da segni. Fried si tese verso di lei e li osservò corrugando la fronte.

-Potete contare su di noi- le disse.

-Grazie. Potete andare a parlare con il medico del villaggio- disse alzandosi. Fried annuì e i quattro ragazzi uscirono dall’edificio mentre la ragazza diceva loro come raggiungere il medico. La ringraziarono e poi si allontanarono. I tre notarono subito che Laxus stava andando da un’altra parte.

-Il medico è dall’altra parte- disse Fried. Laxus si voltò verso di loro.

-Vado a cercare il drago- disse.

-Come pensi possa aiutarci? Prima dobbiamo almeno ottenere qualche informazione in più- obiettò Fried.

-Non sto dicendo che dovete venire con me- replicò Laxus -Non rompetemi. Vado a distruggere questo fantomatico drago- fece e si allontanò da loro ficcandosi le mani in tasca.

-Sta diventando abbastanza fastidioso- commentò Bickslow.

-Sì, sono d’accordo- fece Evergreen -Andiamo dal medico?- chiese. Fried annuì e i tre ragazzi si avviarono.

 
***

Avevano ottenuto qualche informazione in più. In effetti, dopo aver ragionato assieme avevano deciso sul da farsi. Avevano capito che si trattava davvero di una maledizione e che molto probabilmente agiva dall’esterno, doveva esserci una Lacrima o comunque un oggetto strano nelle vicinanze che la causava catturando l’energia delle persone che aveva attorno. Tutti e tre dubitavano si trattasse di un drago, ma sicuro c’era una creatura che aveva dato inizio a tutto ciò. Così i tre ragazzi avevano convenuto di cercare questo oggetto e si avviarono verso la montagna, proprio dove era andato Laxus. Non erano molto contenti di dover lavorare con lui, ma in fin dei conti erano una squadra e il Master voleva che lavorassero assieme. Perciò presero tutti il volo salendo di quota.

Quando furono abbastanza in alto sentirono subito energia magica e violente scosse, il terreno tremava e tuoni si scagliavano ovunque. Si lanciarono un’occhiata: sicuramente Laxus stava combattendo. Salirono ancora più in alto fino a raggiungere lo spazio in cui i fulmini si stavano scatenando. Laxus stava combattendo contro una creatura mostruosa: non era un drago. Aveva due ali enormi, gli artigli e poteva assomigliarci, ma non aveva scaglie e due corna enormi partivano dalla sua testa. Continuava a lanciare attacchi di fuoco contro a Laxus, che agilmente si muoveva a velocità della luce scagliando tutta la propria potenza. I tre ragazzi rimasero affascinati mentre osservavano il combattimento: Laxus era una vera furia, era potente e vederlo muoversi in quel modo era entusiasmante.

Fu Fried il primo a riprendersi osservando lo spazio lì attorno e si rese conto ben presto della presenza di uno strano cristallo che emetteva luce verde, era ricoperto dalle stesse scritte che ricoprivano gli abitanti del villaggio. I tre ragazzi cercarono di avvicinarsi per osservarlo meglio, ma tra gli attacchi di fuoco e i fulmini era davvero un’impresa. Ci rinunciarono stando solo a qualche metro di distanza cercando di studiare le scritte.

-Dobbiamo distruggerla?- chiese Bickslow svolazzando lì accanto cercando di evitare un attacco di Laxus. Fried scosse la testa.

-No. C’è un collegamento vitale con ogni abitante del villaggio. Se la distruggessimo prima di togliere le scritte morirebbero tutti- rispose.

-Se continua così la distruggerà- fece notare Evergreen a quel punto. I tre ragazzi si voltarono verso Laxus e la creatura, che continuavano a combattere e si stavano avvicinando pericolosamente a loro e al cristallo.

-Laxus! Fermati!- urlò Fried, ma il biondo o non lo sentì, o lo ignorò continuando a lanciare i suoi attacchi e quando videro un fulmine arrivare verso di loro Fried alzò una barriera difensiva, che però crollò istantaneamente sotto l’attacco. Almeno non erano stati colpiti.

-Dobbiamo mandarli via di qui- disse Bickslow. Fried lo sapeva. Si chinò a terra e cominciò a disegnare una runa che lo avrebbe aiutato, mentre Evergreen e Bickslow cercavano di proteggere il cristallo dagli attacchi dei due sfidanti. Quando Fried terminò di disegnare il suo Jutsu Shiki, un cerchio di rune si creò attorno ai due combattenti e le scritte si illuminarono di viola. Un attimo dopo la creatura sparì. Laxus si fermò per un attimo spiazzato e poi si voltò verso Fried.

-Che cazzo hai fatto?- gli urlò contro. Fried si rialzò in piedi per poi vedersi arrivare il ragazzo addosso, che lo afferrò per il colletto alzandolo da terra. -Stavo combattendo- gli ringhiò addosso.

-Mollalo subito!- esclamò Evergreen preoccupata.

-Stavate per distruggere il cristallo, ha dovuto allontanarlo- gli spiegò Bickslow avvicinandosi cercando di mantenere la calma. Laxus non mollò Fried stringendo la presa e fissandolo adirato.

-E quindi?- ringhiò.

-E quindi gli abitanti del villaggio sarebbero morti- rispose freddamente Fried. Laxus lo lasciò andare e Fried lo fissò irritato sistemandosi il colletto. -C’è un collegamento vitale tra…-

-Non mettetevi in mezzo- lo interruppe Laxus rabbioso.

-Se avessi distrutto quel cristallo tutta la missione sarebbe andata a monte, per non parlare del fatto che avresti condannato a morte un intero villaggio- disse Fried cercando di mantenere un tono calmo, ma si notava che era parecchio irritato. Laxus gli lanciò un’occhiataccia.

-Non interrompermi mai più mentre combatto, la prossima volta ti faccio a pezzi- lo minacciò. Fried sostenne lo sguardo mentre i suoi occhi scintillavano dall’irritazione.

-E tu la prossima volta potresti lavorare di squadra, così non sarò costretto a farlo- rispose.

-Io non faccio squadra- chiarì -Dove hai mandato la creatura?- chiese poi a Fried.

-Non lontano, tornerà tra poco. Intanto possiamo pensare al cristallo e cercare di interrompere l’incantesimo- rispose. Il corpo di Laxus cominciò a circondarsi di scariche elettriche, era evidente che volesse solo inseguire la creatura. A quel punto Fried sospirò rassegnato. -A nord- gli disse indicandogli la posizione. Laxus grugnì e attorniandosi di fulmini partì lontano da loro. Evergreen si avvicinò a Fried preoccupata.

-Tutto bene?- gli chiese. Il ragazzo annuì.

-Sì, sarà meglio metterci al lavoro- disse e si piazzò davanti al cristallo con i suoi due compagni. Cominciò a passare le mani sopra cercando di interpretare le scritte con il loro aiuto.

-Sono abbastanza simili alle tue rune, non puoi riscriverle?- chiese Bickslow. Fried annuì spiegando che aveva solo bisogno di tempo per comprenderle e pensare al contro incantesimo, interruppe la spiegazione non appena si sentì un ruggito poco lontano. I tre ragazzi alzarono lo sguardo sorpresi e notarono che qualcosa stava volando verso di loro ad alta velocità.

-Cazzo, è la creatura di prima- imprecò Bickslow.

-Di già?- chiese Fried evidentemente sorpreso -Dobbiamo impedirle di distruggere il cristallo- disse alzandosi e sfilando la spada. Evergreen si posizionò in volo davanti ai due ragazzi.

-Va bene, affrontiamolo- disse. La creatura volava a una velocità altissima e i tre ragazzi furono costretti a spostarsi prima di essere presi in pieno, l’animale si poggiò per terra e poi si voltò verso di loro ringhiando. Una sfera infuocata venne lanciata su di loro e Fried si buttò in avanti.

-Rigetto!- urlò muovendo rapidamente la spada e subito la sfera tornò dal proprietario colpendolo in pieno. Evergreen si alzò in volo spalancando le braccia.

-Leprechaun- una pioggia di aghi luminosi cominciò a piovere dalle sue braccia diretto verso il mostro, mentre Bickslow tornava a terra e alzava un braccio in alto.

-Baryon Formation- Le sue bambole si posizionarono formando un pentagono e un grande vortice verde si creò al loro interno per essere subito sparato verso il bersaglio. I tre ragazzi osservarono però che i loro attacchi non erano andati a buon fine, il mostro aveva sì qualche graffio, ma era ancora in piedi e subito dopo aprì la bocca sputando fuoco tutto attorno a sé. Cercarono di difendersi come poterono e Fried si accorse che nel cristallo si era formata una crepa.

-Il cristallo- avvertì i compagni e volò davanti ad esso pronto a erigere una barriera. Ma non appena finì di scriverla si distrusse sotto l’attacco del mostro. Se le sue barriere non reggevano significava solo che quella creatura era troppo forte.

-Fried, attento!- urlò Evergreen. Il ragazzo si voltò di colpo e alzò la spada deviando l’attacco, per poi disegnare una runa e colpire il nemico.

-Dolore- sibilò. La runa raggiunse il petto del mostro e quello ululò, poi però si rimise a terra e pur avendo il respiro pesante lanciò un’altra serie di proiettili di fuoco colpendo tutto attorno a sé. Le rocce si ruppero, il fumo si alzò e tutti i tre ragazzi vennero colpiti finendo a terra. Alzarono lo sguardo e sorpresi videro che dalle fiamme che aveva lanciato si stavano creando ulteriori creature, che prendevano vita attorno a loro. I tre ragazzi cercarono di rialzarsi barcollando, seppur pieni di ferite e cominciarono a difendersi dalle creature minori, ma erano comunque troppe e dovevano anche stare attenti al loro capo e al cristallo le cui crepe stavano aumentando.

-Attenti!- gridò Bickslow a un tratto e i tre ragazzi si voltarono verso il capo che stava lanciando un altro potente attacco su tutti loro, una fiamma scura fu scagliata contro di loro, presi completamente alla sprovvista, prima però che li colpisse un fulmine passò davanti ai tre ragazzi e deviò l’attacco colpendo la parete rocciosa. Evergreen, Fried e Bickslow alzarono lo sguardo sorpresi a vedere Laxus, che si stava lanciando addosso alla creatura. Rimasero per un attimo allibiti e sollevati a vedere tutti quei fulmini, ma dopo qualche secondo Laxus fu scagliato a terra e le piccole creature gli si lanciarono addosso. Laxus se ne liberò facilmente emettendo fulmini dal corpo, ma quando si rialzò tutti e tre notarono che era ferito, e che aveva difficoltà a badare a tutti quei nemici.

-Badiamo alle creature minori!- ordinò Fried ai due compagni che subito si misero in posizione ricominciando ad attaccare.
-Laxus!- urlò Fried e il biondo non si voltò neanche. Il mago delle rune gli volò a fianco in modo che da essere sicuro che lo sentisse -Ti guardiamo le spalle, tu attacca il capo- gli disse. Laxus a quel punto si voltò lanciandogli un’occhiataccia.

-Non ho bisogno di aiuto- ringhiò. Evergreen e Bickslow volarono lì accanto. Ormai erano tutti e quattro schiena contro schiena circondati da numerosi nemici.

-Razza di idiota, come pensi di batterli tutti da solo?- sbottò Bickslow.

-Tu sei l’unico a poter sconfiggere il capo, noi ci occupiamo di quelli piccoli- disse Evergreen.

-E voi sareste in grado di sconfiggere tutti sti mostri?- sbottò Laxus testardo.

-Certo, li sconfiggeremo tutti, tu preoccupati solo del capo- insistette Fried -Fidati di noi-. Laxus esitò, poi però circondò il proprio corpo da fulmini.

-Tsk. Vediamo se siete davvero così forti- disse e poi partì a razzo contro il capo. I tre ragazzi si misero all’opera cominciando ad attaccare i più piccoli, proteggendo Laxus dai loro attacchi in modo che potesse concentrarsi unicamente sul nemico principale. Fulmini venivano scagliati in parte a loro, rune oscure, polvere fatata e raggi verdi dall’altra parte del campo. I tre ragazzi non permisero nemmeno a un attacco di passare oltre loro verso il biondo e quando finalmente furono tutti sconfitti Fried corse verso il cristallo che si stava spaccando definitivamente e lo circondò di un incantesimo di rune, finché non riuscì a togliere il collegamento vitale e la maledizione. Laxus nel frattempo stava ancora combattendo e i tre ragazzi si voltarono verso di lui a osservare il combattimento, che ai loro occhi appariva come a una battaglia tra due dei, dato quanto erano potenti e l’immensa energia che sprigionavano. O perlomeno, Laxus appariva come un vero Dio. Nessuno dei tre intervenne sicuri del fatto che il ragazzo avrebbe vinto e che li avrebbe strangolati se si fossero messi in mezzo.

-Fortuna che è arrivato in tempo- borbottò Evergreen. I due compagni annuirono notando come lanciava un potente ruggito colpendo in pieno la creatura e sconfiggendola definitivamente.

-Non ci posso credere, ce l’ha davvero fatta- commentò Bickslow.

-Abbiamo già visto la sua forza, era ovvio- disse Fried. Laxus era in piedi davanti alla creatura sconfitta, poi però barcollò e cadde a terra. I tre si fiondarono subito su di lui: era svenuto.

***

I tre ragazzi avevano completato la missione, Bickslow aveva preso Laxus sulle spalle e lo avevano portato al villaggio curandolo. Avevano dovuto spogliarlo della sua maglia per bendargli le ferite e si erano resi conto che era pieno di bruciature.

-Come ha fatto a combattere in queste condizioni?- chiese il mago Seith.

-Non lo so. È impossibile- disse Fried stringendo una benda. In quel momento Laxus aprì gli occhi e li guardò confuso mettendosi seduto e massaggiandosi la testa.
-Ti sei svegliato, come ti senti?- chiese Fried sforzandosi ad essere gentile. Il biondo grugnì seccato.

-Che è successo?- sbottò senza rispondere alla domanda.

-Hai sconfitto la creatura, subito dopo sei svenuto- gli rispose Evergreen sedendosi accanto a lui e i tre notarono come lo sguardo del biondo diventava sempre più irritato, mentre osservava le proprie braccia coperte di bende.
-Avevi una brutta ferita- gli disse Bickslow.

-Tsk, era solo un mostriciattolo- sbottò seccato Laxus in risposta e cercò di rialzarsi, ma Fried posò una mano sul suo petto spingendolo verso il basso prima che potesse farlo strappandogli un piccolo gemito.

-Non osare, se ti muovi la ferita si riaprirà- gli disse secco.

-Sto benissimo- ringhiò Laxus nervoso.

-No, stai male. Te la sei vista brutta- replicò freddo Fried, per poi subito dopo addolcire lo sguardo -Ci hai salvati, grazie- aggiunse e Laxus lo fissò un po’ sorpreso.

-Ci hai difesi, ti dobbiamo la vita- fece Evergreen sorridendogli.

-Già baby, hai una forza incredibile- si complimentò Bickslow. Laxus li fissò con un’espressione perplessa, poi però grugnì nervoso.

-Non me ne frega un cazzo di voi, volevo solo sconfiggere il mostro- fece.

-Bhe, lo hai fatto. Tieni, ti farà stare meglio- disse Fried porgendogli un piatto con della zuppa dentro. Laxus fece una smorfia.

-Non mangio sta roba- fece secco.

-Non lamentarti come un bambino- fu la fredda risposta. Laxus lo afferrò irritato lanciandogli un’occhiataccia e cominciò a mangiare.

-La missione?- chiese.

-Completata, abbiamo spezzato la maledizione e già preso la ricompensa- disse Fried porgendogli come al solito il sacchetto pieno di jewels, che Laxus prese senza obiettare.

-Sei stato grande a deviare l’attacco, come hai fatto?- chiese Bickslow. Laxus fece le spallucce.

-Ho solo aumentato la forza magica nel colpo-.

-E quando hai circondato il corpo del mostro con le scariche?- chiese Evergreen entusiasta.

-Era per stordirlo-.

-Hai usato la velocità del fulmine per colpirlo più velocemente?- chiese Fried.

-Sì-.

Le domande continuarono e tutti e tre furono abbastanza sorpresi notando che Laxus non stava ringhiando addosso a loro ma rispondeva, seppur le sue risposte fossero brevi non sembrava troppo innervosito. Continuò a mangiare e Bickslow a un certo punto notò un sorrisetto soddisfatto quando Fried gli chiese come potesse controllare le scariche a distanza. Ovviamente stavano solo ingigantendo il suo ego già enorme, ma ai tre non interessava molto, volevano davvero imparare di più. Laxus finì la zuppa e poggiò il piatto a terra quando i tre finirono le loro domande.

-Dov’è la mia maglia?- chiese.

-Era completamente a brandelli, perciò te ne abbiamo presa un’altra- rispose Evergreen porgendogli la camicia bianca che aveva personalmente scelto, ritenendo fosse decisamente migliore di quelle magliette che indossava di solito. Il biondo inarcò un sopracciglio.

-Non metto quella roba- fece seccamente.

-Bhe, l’abbiamo scelta per te. Potresti anche ringraziare, sai?- fece Evergreen offesa.

-Per cosa?- sbottò Laxus seccato.

-Abbiamo impedito che distruggessi il cristallo, abbiamo tolto la maledizione e ti abbiamo curato- intervenne Fried.

-Tsk. Me lo dovete- ribatté arrogantemente.

-Solo perché ci hai salvati?-

-Non ho detto questo- ringhiò Laxus.

-Bhe, baby, lo hai fatto- fece Bickslow. -Prendila, poi quando passeremo per la prossima città ti prenderai quello che vorrai- gli disse. Laxus non sembrava molto convinto ma non avendo altre alternative la indossò ed Evergreen lo guardò attentamente facendo scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo.

-Sai, stai bene così- gli disse. Laxus inarcò un sopracciglio ma non disse nulla. Evidentemente si era di nuovo chiuso nel suo mutismo e i tre ragazzi ricominciarono a parlare tra di loro decidendo di lasciarlo un po’ in pace. Bickslow stava proponendo di andare a festeggiare, ma Evergreen era ancora stanca per il combattimento e voleva solo andare alle terme. Fried invece stava contando i soldi prevedendo le spese della settimana. Erano talmente presi nella loro conversazione che rimasero stupiti quando Laxus li chiamò.

-Ehi voi tre- fece. I ragazzi si voltarono verso di lui -Come avete detto di chiamarvi?-.
**********

-Cioè, non sapeva i vostri nomi?- chiese Lucy allibita.
-Già, tre mesi di missioni con lui e non sapeva nemmeno come ci chiamavamo- ridacchiò Bickslow.
-D'altronde passava tutto il tempo con le cuffie alle orecchie- fece Evergreen. -In ogni caso da lì è nata una sorta di amicizia, e quella stessa sera ha deciso per la prima volta di unirsi con noi a festeggiare-
-Ci è voluto un po’ di tempo- borbottò Makarov.
-Decisamente- rise Bickslow.
-Però una cosa non la capisco- disse Erza -Insomma, perché lo seguite così ciecamente? È solo la sua forza che vi fa avere fiducia in lui?- domandò.
-Assolutamente no- rispose subito Evergreen -Bhe, non c’è un momento preciso in cui si è creata fiducia tra di noi, semplicemente pian piano abbiamo imparato a conoscerlo meglio e noi stessi ci siamo aperti con lui, scoprendo la persona meravigliosa che è-.
-State parlando davvero di mio nipote?- chiese non molto convinto il Master -Voglio dire, adesso potrei capire che vi fidiate di lui, ma quello era uno dei suoi periodi peggiori, perciò definirlo meraviglioso mi sembra esagerato- borbottò. Bickslow sorrise.
-Dovrebbe essere davvero fiero di lui. È sempre stato una brava persona, una delle più buone in effetti, solo che lo nasconde sotto strati di arroganza- rivelò con un sorrisetto, per poi ammorbidire l’espressione -E poi, è stato il primo a non giudicarci per il nostro passato- ammise. Lisanna lo guardò teneramente e gli strinse la mano come se sapesse qualcosa. Ci fu un attimo di silenzio in cui nessuno parlò.
-Bhe, non volete sapere chi sono davvero queste bamboline?- chiese poi indicando le marionette che gli svolazzavano attorno.
   
 
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