Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: God_Eden_Imperial    01/03/2021    0 recensioni
Per Gilbert quello era un giorno speciale
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gilbert Nightray, Leo Baskerville, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gilbert e Vincent erano seduti sulla sabbia, con lo sguardo in direzione del cielo azzurro. Dato che era un tardo pomeriggio d’estate, i Baskerville avevano deciso di godersi il bel tempo in spiaggia. Charlotte, Lily e Noise stavano giocando nell'acqua, mentre Leo, sdraiato accanto a Vincent, si era addormentato. Il Biondo gli tolse il libro che stava leggendo, di mano, mettendoci il segnalibro e posandolo nella borsa, lasciandolo riposare. Sembrava essere un normalissimo giorno della loro nuova vita.
Per Gilbert, invece, era un giorno speciale. Aveva programmato di confessarsi a Vincent. Qualche mese fa, aveva iniziato a rendersi conto di quale fosse questa sensazione confortante che lo riempiva solo stando vicino al fratellino. 
Era amore. 
Dopo settimane passate a negarlo, si sentì sempre più a suo agio con ciò che giaceva nel suo cuore. Ecco perché quel giorno aveva deciso di dirgli come si sentiva. Vincent si era sdraiato accanto al suo padroncino con un braccio a coprirgli gli occhi dal caldo soffocante del sole. Dopo una mezz’ora passata ad osservarlo, Gilbert non aveva idea se il suo fratellino stesse dormendo profondamente, tuttavia, scelse comunque di accarezzargli dolcemente i capelli che stava lasciando crescere nuovamente. Ora gli arrivavano alle spalle. Sapeva quanto Vincent non andasse d’accordo col contatto fisico, ma non poteva farci niente. Il più piccolo non cercò di allontanarlo. Forse si stava godendo le carezze leggere, o forse, dopotutto, dormiva davvero.
Gilbert sorrise mentre rimetteva a posto una ciocca dorata; erano così morbidi al tatto. Si era sentito profondamente felice a stare vicino a Vincent, come mai in vita sua. Dall'inizio della stagione estiva, i due erano usciti molto, molto più di prima. 
L'estate era diventata ufficialmente la loro stagione.
Charlotte, che si era fermata ad osservarli, sorrise. Lei e Leo erano gli unici consapevoli dei sentimenti di Gil per Vince, anche se non avevano detto nulla. Dopotutto, non sarebbe stato molto discreto da parte loro.
Circa un'ora dopo, Leo si era svegliato e, mettendosi seduto, iniziò a scuotere Vincent, svegliando anche lui. Il biondo mugolò e, sbadigliando, si stropicciò gli occhi, osservando suo fratello e Leo che lo fissavano.
“…qualcosa non va?”
Chiese spaesato a causa del sonno.
“Voglio tornare alla villa, Vincent"
Disse il loro padrone. La luce del sole adesso era insopportabile. Prima che Vincent potesse rispondere, Gilbert si rifiutò di lasciar passare la sua possibilità ed esclamò:
“Aspetta! Prima devo parlare con Vince”
Leo mise il broncio ma acconsentì e, alzandosi per lasciarli da soli, si diresse dalle ragazze.
“Cosa c’è, Gil?”
Chiese il più piccolo quando Gilbert lo tirò in piedi con lui. Prendendogli la mano, iniziarono a passeggiare lungo la spiaggia, fianco a fianco, mentre un confortevole silenzio calava tra loro.
Doveva scegliere il momento appropriato per iniziare la conversazione.
Dopo pochi minuti arrivarono davanti ad un bar. Era un luogo molto confortevole e fresco, perfetto per rifugiarsi dal quel caldo torrido. Non c'erano molte persone, dato che era piccolo; a parte i clienti abituali, la terrazza era pressoché vuota. Gilbert e Vincent scelsero di sedersi lì, ordinando qualcosa da bere. 
Succhiando la cannuccia, Gilbert lanciò un'occhiata al suo fratellino che stava tranquillamente bevendo un sorso della sua bibita. Era nervoso. Molto nervoso. 
E se stesse facendo un errore? Insomma, innamorarsi del proprio fratello minore non era esattamente…normale. Chiunque lo avrebbe preso per pazzo.
No, non era il momento di scoraggiarsi. Non poteva lasciare che i suoi sentimenti fossero rinchiusi nel suo cuore. Aveva bisogno di dirglielo.
“Gil, va tutto bene? Sei un po’ pallido"
"S-sì, non preoccuparti! Io...solo...ehm...è carino qui, non trovi?"
Mentre Vincent gli lanciava un’occhiata confusa, Gilbert si schiaffeggiò mentalmente. 
Ah, basta! Hai fatto cose ben più difficili nella vita! Ora o mai più!
Si disse prendendo coraggio.
"In realtà...volevo...vorrei parlarti di una cosa"
Ammise nervosamente, iniziando a torturarsi una ciocca di capelli. La sua mano libera, che reggeva il bicchiere, cominciò a tremare.
"Cosa ti preoccupa? Dimmi. Sai che puoi confidarti con me”
Gilbert annuì solamente.
“E’ solo che…non è facile…almeno per me, perché per te lo è stato...credo”
Balbettò, confondendo l’altro ancor di più mentre cercava di intuire i suoi pensieri. Si trattava di qualcosa che aveva fatto anche lui, ma cosa?
“Vince, per favore, non odiarmi...io non voglio che tu mi odi…ma, io...io..."
“Che dici, Gil? Non potrei mai odiarti, lo sai…però mi stai seriamente spaventando adesso…”
Ammise Vincent, iniziando a sua volta a torturarsi una ciocca bionda, spostandola più volte dietro l’orecchio.
Gilbert ebbe un lieve sussulto. Le cosiddette parole non volevano uscire dalla sua bocca.
“Gil?”
Lo chiamò e il maggiore deglutì, cercando di trovare una scappatoia. Ma non poteva semplicemente scappare, no. Doveva essere coraggioso! Scappare non serviva a nulla, lo avevano imparato entrambi fin troppo bene. Lo guardò dritto negli occhi. Il loro sguardo si incontrò e Vincent notò la paura in quello di suo fratello, facendolo preoccupare più di quanto già non fosse. 
Tuttavia, per quanto volesse confortarlo, non ci riusciva. Non era bravo a confortare le persone. Aiutandolo, non voleva rischiare di peggiorare le cose. Quindi sorrise, sperando così di farlo sentire meglio e, per Gilbert, quel sorriso fu un colpo al cuore. Alla fine fece un respiro profondo e, scostando il viso, pronunciò finalmente le parole tanto attese.
"Io.......penso di amarti"
Trattenne il respiro per un po’, sentendosi come se il suo cuore stesse per esplodere. Non poteva più tornare indietro. Nessuno osava rompere il silenzio che era piombato improvvisamente tra loro. Per quanto riguardava Vincent, era troppo scioccato per parlare.
Fu allora che Gilbert iniziò a trovare il silenzio molto soffocante. Si alzò, ancora colpito dai recenti avvenimenti.
Oh mio dio! Cosa ho fatto?! Cosa ho detto?! Che accidenti mi è saltato in mente?! E’ mio fratello! E’ sbagliato! Oh mio dio!
Pensò agitato, non sapendo più dove sbattere la testa.
"S-sai una cosa? Solo...lascia perdere. M-mi dispiace. Ho rovinato tutto…torna da Leo…io…andrò a farmi un giro…per schiarirmi le idee"
Formulò dolorosamente con una sensazione di pesantezza che lo colpì violentemente. Non voleva piangere, non davanti a lui.
Quando iniziò ad andarsene, una mano lo bloccò per il braccio.
“Aspetta!"
I due si guardarono negli occhi. Il viso di Vincent era parecchio arrossato e i suoi occhi luccicavano.
“Sei baka come sempre, Gil"
Dopo queste parole, premette le sue labbra su quelle di Gilbert. È stata come un'esplosione. Una combinazione di felicità e tenerezza. Gli occhi di Gilbert si spalancarono. Tutto il suo corpo tremava per l'eccitazione mentre lo baciava di rimando. I loro cuori ardevano e battevano come non mai. Lo stavano entrambi aspettando da molto tempo.
Vincent gli avvolse le braccia intorno al collo, poi si alzò in punta di piedi per essere alla sua stessa altezza. Era come un sogno, un sogno dal quale non avrebbe mai voluto svegliarsi. Gli piacevano le labbra di Gilbert contro le sue e il maggiore, di rimando, doveva ammettere che il suo fratellino era un eccellente baciatore. Mille sensazioni lo hanno invaso e Gilbert stava iniziando a sentirsi accaldato. Voleva che quel tenero bacio durasse per sempre, ma aveva cominciato ad essere senza fiato.
Così si staccò dalle sue labbra, a malincuore. Sentì le sue guance diventare rosse, si morse le labbra, incerto su come comportarsi. 
“Vince…"
Sussurrò solamente, incapace di dire altro per l’emozione.
“Ti amo Gil…da sempre”
Il cuore di Gilbert sussultò di fronte alla confessione di Vincent che era sull'orlo delle lacrime. Non era un sogno: lo amava di nuovo! Come in passato.
È stato il giorno più bello della loro vita. 
Gilbert non riuscì a trattenersi e lo abbracciò. Vincent gli arruffò i capelli prima di accarezzarli delicatamente.
I due si scambiarono un sorriso e rimasero così per una buona manciata di minuti. Si sentivano felici, l'uno tra le braccia dell'altro. Erano nel loro mondo, nella loro bolla. E nessuno avrebbe potuto infastidirli.
"Ehi, Gil, che ne dici di andare a vedere il tramonto sulla spiaggia?"
“Ottima idea”
"Facciamo una scommessa. L'ultimo che arriva metterà Lily a letto per un mese!"
Esclamò Vincent iniziando a correre.
“Oh no! Non in questa vita almeno”
Disse Gilbert di rimando, mettendosi ad inseguire il fratellino.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial