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Autore: _ K a r i n    02/03/2021    0 recensioni
[OC x Senku; platonico] [OC x Ryusui; romantico] “Non sei solo un amico per me, Senku, sei come un fratello! Non ti libererai presto di me, è ovvio al millemila per cento che ti aiuterò a risvegliare l’umanità!”.
Harukaze Hana era sempre stata una bambina estremamente curiosa. Cresciuta leggendo libri di medicina e di botanica al posto di manga, lei ama tutti i tipi di piante, ma le sue preferite sono i sempreverdi: Hana ama ergersi a busto alto e schiena dritta con le braccia aperte, come dei rami, e con le mani invitanti, proprio come le sue foglie verdi. Sempre pronte ad accogliere ed aiutare i suoi amici come meglio poteva, non importa le intemperie del tempo o cosa potesse accaderle. Così, quando il mondo venne investito da una luce verde che pietrificò tutta l’umanità, lei si risvegliò in una caverna accanto ad un Taiju ancora pietrificato, in una seconda età della pietra.
Con la consapevolezza di essere la seconda umana risvegliata, dopo l’amico-fratello Senku, il medico-tuttofare del regno della scienza si promise di aiutarlo a tutti i costi nel loro obiettivo di risvegliare l’intera umanità.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ishigami Senku, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo tre:
Shishio Tsukasa

 


-Vi faccio un indovinello divertente.- iniziò Senku, quando Hana finì di affumicare i pesci che Tsukasa aveva raccolto.

-Se vogliamo ricreare una società scientifica, qual è la prima cosa che abbiamo bisogno? La risposta vale dieci miliardi di punti-.

Taiju urlò senza esitare. -Lo smartphone!-

-Ma certo lo smartphone, mi piacerebbe averne uno!- gli rispose Senku con sarcasmo. -Razza di idiota, quanti miliardi di anni sei andato avanti! Se non fossimo già nell'età della pietra, la tua stupida risposta ci avrebbe dato un biglietto sola andata indietro nel tempo! Persino Tsukasa è diventato dieci volte più pallido di quanto non lo sia già!-.

Hana a quella risposta di Senku dovette bloccare la risata che stava per uscirle con una mano sulla bocca, mentre fissava i tre con uno sguardo divertito.

-Il ferro?- pensò, invece, Tsukasa.

-Beh, abbiamo bisogno del ferro, ma ancora è troppo presto. Abbiamo bisogno di qualcosa di ancora più utile.- poi si voltò verso Hana. -tu invece che dici, Ivy?-.

-Mmm, non saprei, ma spero sia il sapone- rispose alla fine, pensando a tutte le volte in cui aveva imprecato per la mancanza di qualcosa che igienizzasse da germi e batteri.

Senku ghignò alla risposta della ragazza. -Sei sulla buona strada, ma comunque dieci miliardi di punti per te!-.

Hana sobbalzò curiosa. -Eh? Ci ho preso?-.

-Ci serve il sapone?- domandò Taiju, sorpreso.

-Beh, ciò che ci serve è qualcosa che possiamo usare in quattro modi diversi, sapone incluso. Sto parlando del carbonato di calcio!-

-Come al solito, non sto capendo!-.

-Intendi il gesso?- rifletté Tsukasa.

-Esatto, la polvere che si utilizza per creare le strisce bianche in un campo di calcio-.

-Quindi dobbiamo cercare il magazzino di una palestra!-.

La risposta di Taiju fece sorridere Hana e rispose prima che a Senku saltasse via una vena.

-Taiju... nell'età della pietra dove lo troviamo il magazzino di una palestra?-.

-Appunto! Siamo 3700 anni nel futuro!- non riuscì a non urlargli Senku, mentre Tsukasa fissava nuovamente impallidito la scena.

Senku si alzò per prendere dalla sabbia una particolare conchiglia.

-Ragazzone, con questa conchiglia ti abbiamo tagliato la barba. Riducendole in frantumi... boom! Otterremo il carbonato di calcio!-

Essendo un lavoro manuale, Taiju non esitò un attimo a iniziare a raccogliere le conchiglie per poi passare a ridurle in frantumi, poco a poco.

Hana si avvicinò a Senku per chiedere una domanda al primo.

-Avevi detto che si potevano usare in altri modi, oltre al sapone. Quali sono?-

Senku gli rispose sghignazzando, parlandole del suo uso per l'agricoltura e della creazione di malta, dopo aver miscelato la polvere con della sabbia. Hana aveva notato che non aveva affatto parlato del quarto uso di cui aveva accennato prima, ma lei comprese che doveva esserci un motivo e sospettava che volesse prima capire se fidarsi di Tsukasa oppure no. Per questo non disse nulla e annuì semplicemente, mentre piano piano creavano tutte quelle cose col carbonato di calcio.

-Senku, sei davvero una persona ammirevole- iniziò Tsukasa a Senku.

-Anche quando mi avete risvegliato, sei riuscito a mantenere la calma e spiegarmi tutta la situazione. Non ho mai visto una persona scaltra, intelligente e brillante come te. Ti ammiro dal profondo del mio animo.-

Senku soppesò quelle parole prima di rispondergli. -Se un uomo fa un complimento ad un altro le cose sono due: o vuole qualcosa o è gay. Cosa stai cercando di dirmi?-.

Tsukasa restò calmo. -Mi ferisci. Non c'è nessun secondo fine. Penso semplicemente che, tra tutti, tu sia l'unico in grado di ricreare una civiltà moderna partendo da zero.-

Il silenzio li avvolse. Hana, che faceva finta di essere occupata con le mani, li aveva ascoltati fin dall'inizio e capì immediatamente quello che stava pensando Senku. Si conoscevano fin da piccoli, era naturale come l'aria per lei.

Per fortuna era arrivato, appena in tempo a cambiare l'aria, Taiju con le nuove conchiglie prese, che adesso aveva appoggiati con la sua solita forza nel pavimento. Chiese a Senku, con la sua solita energia, del quarto uso di quella polvere. Hana si girò a fissarli, aspettando la risposta di Senku, così da potersi adeguare di conseguenza.

-No, sono solo tre. Ho detto tre, no?-.

Taiju ci rise su. -Davvero? Sarà colpa della mia memoria da sempliciotto!-

Hana si alzò e passò la grossa borsa che aveva appena finito di creare a Taiju, dandogli una pacca sulla spalla. -Tranquillo, sarà la stanchezza. Vuoi che ti dia una qualche erba energizzante? Forse è meglio una che faccia riposare bene, però...-.

-Oh! Dici che dovrei prenderne una?- le rispose Taiju in modo innocente, e Hana sorrise. Era riuscita per ora a cambiare argomento, ma dentro di sé, la ragazza aveva capito che, da quel momento, per quel loro gruppo sarebbe andata solo di male in peggio. Era il suo istinto femminile che le parlava; Hana sperava solo in una qualche soluzione pacifica.

Hana comprese che il suo istinto aveva avuto ragione, quello stesso pomeriggio, durante il tramonto. Infatti, mentre Taiju era impegnato a raccogliere conchiglie, Tsukasa parlò sulla riva di quel mare a Senku e Hana insieme.

-Questo mondo di pietra rappresenta la libertà.- aveva iniziato il castano. -Queste conchiglie non sono mai state proprietà di nessuno, né del mare né della terra...-.

Hana e Senku ascoltarono in silenzio mentre Tsukasa raccontò loro della storia di un ragazzino che voleva creare una collana di conchiglie per la sorella minore ammalata che amava la sirenetta, ma non riuscì a crearla a causa di un uomo di mezza età. Questo aveva il diritto di pescare in quella zona, ma, da ubriaco, picchiò il ragazzino con la scusa che stava rubando le conchiglie. Tsukasa si mise a fissare una statua lì vicino mentre raccontava la storia, dicendo che l'uomo della storia e quella statua erano molto simili.

Hana aveva sobbalzato quando Tsukasa, improvvisamente, ruppe la statua di quell'uomo, non aspettandoselo. La ragazza assottigliò gli occhi, abbassando la testa, mentre non smetteva di fissare la testa della statua che rotolava fin sotto i piedi di Senku.

-Tsukasa... sono sicuro che tu ne sia consapevole... hai appena ucciso un essere umano- Senku esclamò, continuando a fissare il castano negli occhi.

-Certo che ne sono consapevole- rispose Tsukasa con una calma che mandava brividi in tutta la pelle di Hana, ma la ragazza fece di tutto per rimanere calma e non far trapelare quello che stava provando.

-Senku.. e anche tu Hana- continuò Tsukasa. -pensate di salvare ogni singolo essere umano. Anche quei luridi bastardi dall'animo corrotto? Si, sono sicuro che avrebbero un briciolo di gratitudine. Se riusciremo a ricreare la civiltà moderna, ci sarebbero riconoscenti! "Quella terra era nostra", "pagaci l'affitto", "paga le tasse"...se dovessero tornare in vita e approfittarsi dei deboli... sarà l'ultima cosa che faranno nella loro miserabile vita.-.

Tsukasa si avvicinò a Senku ed Hana, che stavano in piedi l'uno accanto all'altra. Senku continuava a fissarlo, mentre Hana non smetteva di guardare, in basso, la testa dell'uomo.

-Questo è il mondo di pietra, un paradiso incontaminato. Resuscitando solo i giovani dall'animo puro potremmo continuare a vivere nella natura, dove non vi è proprietà. Questa è l'occasione giusta per purificare il genere umano! Senku.. Hana... non lo pensate anche voi?-

Senku rispose subito, senza nemmeno esitare un poco, guardandolo dritto negli occhi.

-No, non ci ho mai neanche lontanamente pensato. Io sono un semplice ragazzo che si esalta quando sente parlare di robot, tecnologia, astronavi e Doraemon! Con il potere della scienza salverò l'intero genere umano! Ogni singola persona!-.

Hana sorrise nel sentire quelle parole. Sapeva benissimo che lui avrebbe risposto in quel modo, però sentirle, dava ugualmente alla ramata una scossa, dentro di lei. Con quell'adrenalina addosso, aveva finalmente alzato lo sguardo verso Tsukasa, indossando un'espressione seria e determinata.

-Capisco ciò che intendi dire Tsukasa...- iniziò la ramata ed entrambi i ragazzi portarono i loro sguardi su di lei. -Sono una tipa che ama aiutare gli altri, perciò comprendo benissimo. So anche di non essere intelligente quanto Senku... possiedo solo una buona memoria dalla mia. Eppure desidero aiutarlo con tutta me stessa a salvare l'intera umanità. Non mi importa della loro poca gratitudine o se ci sputeranno addosso in futuro. Non rimpiangerò mai... scegliere la scienza e Senku!- concluse Hana con un brillio determinato nei suoi occhi da gatto. Tsukasa continuava a fissarla tenendo per sé le emozioni che stava provando, mentre Senku si lasciava abbandonare ad un sorriso: per un attimo, solo un istante, aveva temuto che potesse scegliere Tsukasa. Si riscoprì grato della scelta dell'amica.

Hana voltò lo sguardo verso Senku, sorridendogli. Senku, allora, cercò di comunicarle qualcosa con lo sguardo e Hana lo conosceva abbastanza a lungo da capire cosa intendeva dirle: non menzionare nulla a riguardo del liquido di depietrificazione.

-Senku! Hana! Tsukasa!- la voce di Taiju che si avvicinava a loro fece distrarre i pensieri dei tre. -Ci siamo riusciti! Abbiamo raccolto acqua miracolosa a sufficienza! Ora possiamo risvegliare Yuzuriha!-.

Hana ebbe l'impulso di schiaffeggiarsi il viso per l'uscita di Taiju. E così fece.
 

**
 

Il gruppetto ritornò nel campo. Mentre Taiju finiva di vestire la statua di Yuzuriha con il vestito che Hana aveva creato, Senku lavorava col liquido.

-Accidenti questo non è abbastanza nemmeno per una persona sola!-

-Cosa? Accidenti, ero così emozionato che... vado a prenderne dell'altra!-

Hana e Senku videro di sottecchi come Tsukasa abboccò all'amo e si fece dire da Taiju dove si trovava la grotta, con la scusa che era il più veloce.

Senku si stiracchiò, facendo finta di nulla. -Se ne è andato?-.

-Si, ad alta velocità per giunta!- gli rispose Hana, mentre Taiju annuiva forte contemporaneamente.

Senku, allora, si sbrigò a creare il liquido depietrificante, approfittando dell'occasione per liberare Yuzuriha.

-Senku! Che sta succedendo? Non avevi detto che non era abbastanza?-

-Pensavi davvero che non avessi lasciato un recipiente abbastanza capiente per prepararne una?- rispose Senku, mentre Taiju annuiva comprensivo.

-Giusto! Ma allora perchè hai lasciato andare Tsukasa?-

-È un'esca a doppio taglio. Non volevo che fosse presente al risveglio di Yuzuriha, anche a costo di mostrargli la posizione della caverna-.

-Ma perchè? Non è un bravo ragazzo?-

-Non sai leggere tra le righe, eh? Non ho il minimo interesse nel suo sfarzoso piano di creare il mondo definitivo. Quello che mi eccita è questo gioco della civilizzazione-.

Taiju, sentendo la risposta di Senku, comprese. -Ok, ho capito! Non c'è bisogno di nessuna spiegazione! È successo qualcosa, vero? Mentre non c'ero!-.

-Esatto.- iniziò Senku. -Shishio Tsukasa potrà anche essere un bravo ragazzo... ma resta comunque un assassino!-.

Una volta che Senku finì di creare il liquido, risvegliarono immediatamente Yuzuriha. Hana fissò con il sorriso sulle labbra il corpo di Yuzuriha che poco a poco, grazie alla soluzione, si liberava dalla pietra che la rendeva prigioniera. Alla ramata vennero persino le lacrime agli occhi, mentre Taiju sorreggeva il corpo della castana che, ormai libero, stava per cadere.

-Yuzuriha! Mi senti Yuzuriha!- urlò Taiju, mentre la castana riapriva gli occhi.

-Taiju... sei tu?-

-Si! Si! Scusami se hai dovuto attendere 3700 anni!-

Yuzuriha ridacchiò debolmente. -Non ho idea di quello che stai dicendo, mi sono appena svegliata... però, mm! A quanto pare sono viva e vegeta... grazie a te che mi hai protetto... non è forse così, Taiju? Sei stato tu... grazie!-.

Hana portò entrambe le sue mani nelle sue guance, godendosi la scena con felicità. Fissò con tenerezza Taiju piangere, mentre diceva alla castana che era merito di Senku, che aveva passato un anno a sviluppare il nettare della resurrezione.

-Scusate se interrompo la vostra toccante riconciliazione, ma dobbiamo sbrigarci prima che torni Tsukasa- iniziò Senku, rivolgendosi ai due castani. -Dovete scegliere tra due opzioni! Piano A: ve ne andate immediatamente e cercate un luogo in cui vivere. Piano B: lotteremo per mettere fine alla serie di omicidi di Tsukasa!-

Hana cercò con tutta se stessa di bloccare il sorriso divertente che le stava uscendo nel vedere la scena davanti a sé. Taiju e Yuzuriha non avevano esitato a rispondere con la seconda opzione che Senku avevano dato loro, nonostante Senku facesse di tutto per far capire loro la gravità della situazione.

Hana si mosse a mettere una mano sulla spalla di Senku. -Senku, tutti e tre siamo prontissimi ad aiutarti! Non importa cosa dirai!-.

Taiju annuì alle parole della ramata. -Esatto! Se Tsukasa sta davvero distruggendo le statue...se sta davvero uccidendo delle persone... allora farò di tutto per-.

-Non sto uccidendo per piacere personale. È solo il metodo che ritengo più corretto.-

La voce di Tsukasa interruppe Taiju, il quale, insieme a tutti i presenti sobbalzarono nel sentirlo all'improvviso. Hana portò le sue mani al petto mentre si voltava. Sapeva che era veloce, ma non pensava così tanto.

-Sto semplicemente dando una sfoltita alla popolazione per creare un nuovo mondo.-

Taiju si mosse mettendosi davanti ai tre.

-Senku, Hana... se dovesse accadere il peggio, prendetevi cura di Yuzuriha! Fermerò Tsukasa..!-

Taiju si mosse in avanti, verso Tsukasa. Hana guardava la sua schiena con occhi sgranati, capendo perfettamente che Taiju non sarebbe riuscito a fare nulla, soprattutto contro un uomo che ha abbattuto un leone a mani nude. Anche Senku era dello stesso avviso e prese immediatamente la balestra che aveva costruito qualche sera fa, e che aveva nascosto, lanciando una freccia verso Tsukasa.

Hana vide attentamente la scena, mentre Tsukasa fermava la freccia e, velocemente, dava un calcio in faccia a Taiju, il quale riuscì ad incassare il colpo. Lo stesso Tsukasa si sorprese, affermando lui stesso che fosse la prima volta che qualcuno ci riusciva.

-...ad ogni modo...prima non solo non sei riuscito a colpirmi, ma non ne avevi la minima intenzione... perchè?- chiese Tsukasa e lui rispose con una frase che lo sorprese.

-Perchè non concepisco colpire un altro essere umano! Però tu puoi colpirmi quanto ti pare, non mi importa! In cambio voglio che tu smetta di distruggere quelle statue! L'omicidio è una brutta cosa!-.

Tsukasa era rimasto confuso. -Non capisco... non è nemmeno una sorta di patto... non c'è uno scambio di interessi!-.

Hana si morse l'interno della bocca per evitare di fare qualcosa di poco appropriato e consono per la situazione... come ridere, ad esempio.

"Spero che Taiju non cambi mai", si mise a pensare la ramata.

-Perchè invece non cerchi di farmi smettere di colpirti?-.

-Non mi importa quante volte lo farai, io non ti fermerò!-.

-Che mi dici, invece, della ragazza che avete appena risvegliato? Cosa faresti se dicessi che intendo ucciderla?-

Taiju si mosse subito per mettersi di fronte alla ragazza, la quale, finalmente, capiva le parole e la gravità della situazione che prima parlava Senku. Tutti restavano in silenzio a guardarsi. Hana voleva aiutare i suoi amici a uscire da quella situazione, ma non sapeva cosa fare. Era vero, dopotutto, che sapeva difendersi, ma sapeva benissimo che non era all'altezza di Tsukasa. Poi non amava combattere col pensiero di ferire. Non era per quel motivo che era entrata a far parte del club di karatè e ne era diventata il capitano. Hana aveva l'animo di un vero dottore: preferiva cercare altri modi, più pacifici, per risolvere conflitti.

All'improvviso, Taiju cadde a terra, svenuto e ad Hana venne una brillante idea: lei lanciò un rapito sguardo di sottecchi verso Senku, il quale capì subito cosa le passava nella mente.

-Taiju!-

Yuzuriha lo chiamava, mentre Hana si rivoltava verso il castano per guardarlo preoccupato e Senku sospirava.

-Ed ecco che il calcio fa effetto.-

Hana, avvicinandosi al ragazzo, annuì alle parole di Senku. -È vero. Come minimo ha una forte emorragia e dovrà stare al riposo per un paio di giorni- finì lei, spostando gli occhi verso Senku che le annuiva.

-Uhm. Suppongo che sia giunto il momento di separarci. Taiju dovrai proteggere Yuzuriha... più di quanto proteggeresti la statua di un bambino.- disse Tsukasa, voltandosi. -Io invece farò quello che riterrò necessario. Non permetterò a niente e nessuno di fermarmi.-

Tsukasa si allontanò con quelle parole. Hana strinse i pugni, fissandolo andare via. Dentro di sé, la ramata avrebbe davvero voluto una soluzione pacifica, ma nonostante tutto, Hana sapeva non sarebbe stato possibile ed ingoiò giù quell'idea. Con lo sguardo cercò Senku, il quale stava parlando loro dell'unico modo per sconfiggere uno come Tsukasa, ovvero creare la polvere da sparo.

Mentre lo ascoltava, Hana sorrise e, allora, si schiaffeggiò le guance con le mani: il suo compito non era affatto cambiato. Avrebbe continuato ad aiutare i suoi amici come poteva, meglio che poteva.

-OK!- affermò determinata la ramata, mentre si voltava nuovamente verso Taiju. Yuzuriha e Senku fissarono Hana, curiosi della sua reazione improvvisa.

-Forza Taiju, adesso ti puoi alzare! Se dobbiamo creare questa polvere da sparo non possiamo impigrirci nemmeno per un secondo!-.

Senku ghignò verso la ragazza, affermando che Hana avesse ragione e calciando Taiju, allo stesso tempo.

-Aspettate! Ma non aveva bisogno di giorni per riposare?- domandò Yuzuriha e le rispose Hana.

-Oh, ho detto quelle cose solo perchè c'era Tsukasa e Senku mi ha dato corda. Ovviamente, se fosse stato una persona normale, adesso sarebbe quasi morto... ma qua parliamo di Taiju! L'epitome della resistenza!- poi si rivolse verso il ragazzo a terra con un piccolo sorriso. -Stai bene, non è vero?-

Il suddetto interpellato, annuì, mettendosi a sedere. -Certamente!-.
 

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