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Autore: Elix94_    02/03/2021    0 recensioni
Bologna, 2020
Riccardo ha perso la testa per Chiara nel momento stesso in cui l'ha vista, non c'è stato neanche il tempo di presentarsi, sapeva già che quella lunga chioma rossa gli avrebbe mandato a puttane tutto quanto. Più la guardava e più capiva che sarebbe rimasta sempre impressa nel suo cervello, per quanto potesse essere insopportabile, viziata e testarda, ogni volta che si trovava nel suo stesso spazio vitale era come una droga. Riccardo non lo avrebbe mai ammesso, ma era pazzo di lei.
Chiara odiava Riccardo con tutta se stessa, odiava la sua arroganza e la sua presunzione, odiava anche i suoi occhi neri come la notte, ma soprattutto odiava il fatto che ogni volta che si avvicinavano, lei non capiva più niente. Lo conosceva da anni ormai, e non riusciva a spiegarsi per quale diavolo di ragione non riuscisse a stargli lontano per più di qualche giorno, anche se passavano tutto il tempo a scannarsi. Chiara non lo avrebbe mai ammesso, ma la presenza di Riccardo nella sua vita era fondamentale.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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Capitolo 4









CHIARA

Matteo mi porta fuori dal tendone per parlare e sono contenta visto che all’interno a momenti non riuscivo nemmeno a sentire i miei pensieri.

<< Scusa se ti ho trascinata via, volevo un posto tranquillo in cui poter parlare con te >> mi sorride ancora con quei suoi denti perfetti e mi costringe a fare lo stesso
<< Hai fatto bene, sai volevo proprio questo genere di casino per la mia festa >>
<< Ah quindi tu sei il tipo di ragazza a cui piace festeggiare come si deve >>
<< Assolutamente sì! >> gli faccio un occhiolino e lui si avvicina un po’ a me << Adoro anche festeggiare magari in un modo un po’ più sobrio, ma di sicuro non le cose che capitano una volta nella vita >>
<< E sei anche il tipo di ragazza che dice “adoro”. Fantastico! >>

Ridiamo insieme e sento l’aria alleggerirsi intorno a noi. Forse sarà stato anche il secondo drink quasi finito.

<< Quindi… da quanto tempo sei qua? >> gli domando riprendendo a sorseggiare il mio gin tonic
<< Da un paio di settimane circa, ho trovato un appartamento non molto lontano dal centro che mi è piaciuto molto, così mi sono trasferito senza neanche pensarci. >>
<< Un appartamento? Vivi da solo? >>

Ripenso alla presentazione che mi aveva fatto Giulia di lui qualche minuto prima e non mi sembra che avesse accennato all’età. Mi era già passato per la testa che fosse più grande, però non immaginavo che riuscisse già a vivere per conto suo.

<< Sì, appena mi sono laureato ho cercato subito casa e sono contento di averla trovata non lontano da dove lavoro >>
Laureato?! << Scusami, ma quanti anni hai? >> la mia voce stridula gli provoca una grossa risata e mi rendo conto che più passa il tempo e meno sono in grado di reggere l’alcol.
<< Ne faccio venticinque a novembre >>

Mi va quasi il drink di traverso. Deve essere anche questo il motivo per cui mi sento così attratta da lui, è il fascino dell’uomo più grande.

<< Sei rimasta sorpresa? >>
<< Sì, non me lo aspettavo, ma adesso si spiega tutto >> inclino leggermente il capo e gli faccio uno dei miei sorrisi sghembi. Lui mi guarda in un modo indescrivibile, d’istinto mi avvicino ancora di più a lui e senza rendermene conto ci ritroviamo a neanche venti centimetri l’uno dall’altra << In cosa ti sei laureato? >> mi mordo il labbro e lui tentenna prima di rispondere
<< Giurisprudenza, alla LUISS >> risponde fiero
<< Wow, molto prestigioso. Immagino che tu abbia già trovato un lavoro presso un grande avvocato >>
<< Più o meno, gli faccio da segretario >> sorride leggermente e mi sposta una ciocca di capelli dalla spalla << Tu, invece? Sai già cosa vuoi fare dopo il diploma? >>
<< Penso che mi iscriverò al corso di Medicina e Chirurgia in una grande università, non ho ancora scelto quale >>
<< Davvero? Vuoi fare il chirurgo? >>
<< Più di ogni altra cosa al mondo. E non solo perché mi sono guardata e riguardata Grey’s Anatomy fino allo sfinimento. >> mi sta ad ascoltare con fare interessato e questo mi spinge ancora di più ad aprirmi << Sento qualcosa dentro di me che mi dice che nella mia vita devo salvare vite. È come una vocazione >> lo vedo osservare il movimento delle mie labbra mentre parlo e faccio un profondo sospiro per riuscire a continuare
<< Ti capisco, anche io ho sempre voluto fare l’avvocato, fin da piccolo mi dicevano che nella mia vita avrei dovuto fare qualche lavoro che mi permettesse di sfruttare la mia passione per avere sempre ragione >>
<< Ah quindi ho davanti una persona molto orgogliosa? >> torno ad avere la mia voce provocante e lui si abbassa un po’ per guardarmi dritta negli occhi
<< Ci puoi scommettere >>
<< Attento però, anche a me piace molto avere ragione. E non te la darei mai vinta, piuttosto mi logoro dentro >>
<< Davvero? Allora sarebbe una bella sfida di potere tra di noi >>
<< Non ho bisogno di sfidarti, ho già il potere in mano >> finisco il drink senza distaccare lo sguardo e stavolta è lui a mordersi le labbra
<< Te ne porto un altro? >> mi domanda prendendomi il bicchiere dalla mano
<< Volentieri >>
<< Torno subito >>

Se ne va alle mie spalle passando una mano sul mio fianco e lasciandomi lì con il corpo in fiamme. È incredibile come una persona sia in grado di farti questo effetto con veramente poco.

Mi appoggio alla staccionata facendomi aria con la mano, sembra davvero che l’estate non sia ancora finita. Alle mie spalle sento gli invitati divertirsi come non mai sulle note della peggiore playlist da discoteca che potessero trovarmi, e un po’ mi dispiace di non essere con loro. O con Riccardo. Cazzo, Riccardo!

Mi sono completamente dimenticata di lui, ero troppo immersa in quegli occhi color smeraldo per ricordarmi che probabilmente mi avrà già dato per dispersa. Faccio per rientrare e vedere se qualcuno si è accorto della mia assenza, ma dai cespugli vedo spuntare un Riccardo ubriaco fradicio che barcolla verso di me con il suo ultimo drink in mano.  Sento la puzza da qui.

<< Oh… Eccola! >> sbiascica
<< Oddio, Riccardo, ma come sei messo?! >>
<< Come avresti dovuto essere tu a quest’ora! Ma hai preferito scappare via con quella sottospecie di Chris Hemsworth dei poveri, quindi non hai avuto tempo di pensare ai tuoi amici che sono venuti qui solo per te >> riconosco la voce da serpente velenoso di quando è ubriaco, pronto a mordere << O di nessuno, in realtà… Incredibile che tu abbia ancora i vestiti addosso! >>
<< Riccardo smettila! Siamo qui da neanche un’ora e guarda come sei messo, ma quanto hai bevuto? >> cerco di tenerlo in piedi nonostante sia già appoggiato alla staccionata
<< Abbastanza da non riuscire a stare in piedi, ma non così tanto da non capire che sembri un’adolescente arrapata con quello lì >>
<< Non sono un’adolescente arrapata! Sto parlando con una persona molto più interessante di te! >>
<< Oh certo, e immagino che siano mooolto interessanti anche i suoi bicipiti scolpiti. Dimmi, Chiara bella, cosa ti dicono di così interessante? >>

Non basta avermi chiamato “Chiara bella”, che è il soprannome che più mi fa arrabbiare (e lo sa perfettamente), ma ha anche la faccia tosta di venire qui sul punto del coma etilico a prendermi in giro perché non passo la serata con lui tra le mie gambe. Incredibile!

<< Non hai nessun diritto di venire qui a prendermi per il culo mentre sei in quelle condizioni, ma guardati, che c’è? Ti dà fastidio quando le persone non fanno quello che gli dici tu? >>
<< Io dico solo che mi avevi promesso una serata ben diversa >> mi punta il dito contro con fare accusatorio e questa cosa mi fa imbestialire ancora di più.
<< Quindi tu dai per scontato che io verrò a letto con te ogni volta che ti pare e piace? Ma chi ti credi di essere? Io non ti ho promesso proprio nulla, non sono tenuta a fare nulla e di sicuro tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare >>
<< Giusto, sarà il signor Thor a dirti cosa devi fare, dove mettere la bocca o le mani >>
<< Vaffanculo Riccardo! >>
<< Cosa succede? >> Matteo torna con due drink in mano e mi ritrova nel mezzo di una discussione per bambini
<< Eccolo, l’uomo della serata! >> Riccardo alza le braccia in modo teatrale e quasi perde l’equilibrio.
<< Tu chi sei? >> domanda Matteo con uno sguardo schifato
<< Non è nessuno, se ne stava andando >> urlo cercando di convincere anche quel coglione ubriaco
<< Avevi ragione, è proprio un gran manzo! Chissà se la regola della L vale anche per lui, ma con quelle mani non credo proprio >>

Riccardo scoppia a ridere in preda all’alcol e vedo Matteo serrare la mascella con uno sguardo omicida.

<< Basta! Devi andartene! Vai via dalla mia festa, adesso! >> spingo Riccardo via da noi facendolo finire per terra, ma quando vede che sto cacciando lui invece che il nuovo arrivato, il suo viso cambia totalmente espressione
<< Complimenti >> esordisce senza neanche rialzarsi << Mandi via me per un coglione che neanche conosci >>
Vedo Matteo fare un passo in avanti, ma lo fermo con la mano prima che le cose possano peggiorare drasticamente.
<< Mando via te perché ti stai comportando come un bambino di cinque anni, e non ho nessuna voglia di parlarti o guardarti mentre sei in quelle condizioni. Sparisci. >>

Riccardo mi guarda per qualche secondo. Lo conosco perfettamente, conosco ogni suo movimento, ogni suo sguardo, e so anche quando sta per uscirsene con una delle sue cattiverie. Come in quel momento.

<< Buon compleanno, la maggiore età ti ha reso una troia. >>

Si alza e se ne va senza guardarsi indietro, ma io non controllo più i miei piedi. Lo raggiungo e gli rifilo lo schiaffo più potente che potesse uscirmi. Lo fisso con gli occhi pieni di lacrime e rabbia, ma i suoi invece sono rossi per tutto l’alcol che continua a circolargli in corpo. Prima di andarsene rivolge un sorrisetto compiaciuto a Matteo, come a volergli mostrare la vera me, quella che esce solo quando sono con lui, e io mi vergogno da morire.











Ciao a tutti!
Chiedo veramente perdono in ginocchio per questi mesi di assenza, mi sono concentrata solo sull'altra storia che ho pubblicato, e mi sono quasi "dimenticata" di questa, ma giuro che questo non accadrà più! 
Sono verso i capitoli finali con l'altra, quindi presto avrò più tempo per dedicarmi anche a questi due matti.
Quindi, come ben vedete in questo capitolo ho messo tutte le carte in tavola sul tipo di rapporto che hanno Riccardo e Chiara, e avete ragione a pensare che sia tutto tranne che una relazione sana, ma è esattamente da qui che voglio partire.
Spero che nonostante i mesi di pausa siate ancora interessati a questa storia e che questo capitolo vi abbia invogliati a continuarla!
Come sempre, sono aperta a critiche costruttive, quindi dateci dentro!

Alla prossima!
 
   
 
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