Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: kamy    04/03/2021    0 recensioni
[Seguito di Minacce tra ‘titani’ e Come little children].
Tsuna sta per incontrare dei nuovi guardiani. Riuscirà a farsi dei nuovi amici senza perdere quelli vecchi?
Basato sulla canzone: New Divide dei Linkin Park.
Genere: Avventura, Dark, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap.18

 

The ashes fell like snow

and the ground caved in

 

“Xanxus, la fiamma dell’ira è forte e incontrollabile. Io stesso l’ho vista utilizzata da Secondo e ho potuto saggiare la sua furia.

Suppongo, però, che tu non voglia vederla esplodere e deflagrare in mezzo ai tuoi alleati” disse Skull, camminando avanti e indietro.

Xanxus fece una smorfia, incrociando le braccia al petto.

“Non farò del male ai miei mocciosi e ai miei Varia” ringhiò. < Già non mi va che il mio Squalo e la mia Anya debbano combattere. Anche se sono felice siano insieme. Ora che ho riunito i due gemelli non voglio separarli, sento quanto gli fa male > pensò.

“Perciò cercheremo di usare la fiamma del Cielo. Ho chiesto a Dino di venire, anche se non deve allenarsi perché non fa parte di questa squadra. Così potrai avere un guardiano fedele e vivo che possa aiutarti a manifestarla”. Proseguì Skull.

Xanxus annuì. Allungò la mano e accese la fiamma del Cielo, era calda e arancione.

< Senti i loro occhi su di me. Sono pieni di ammirazione e fiducia.

Posso sentire distintamente Anya e Squalo smettere di respirare, mentre la loro pioggia gelata si trasforma in taglienti fiocchi di neve. Posso avvertire Lussuria poter finalmente splendere come il pallido e bellissimo sole invernale.

Persino Victoria, che non è mia guardiana, fissa questa mia fiamma con ammirazione.

Mi chiedo come mai? A me sembra il balocco di un bambino che si sorprendeva di tutto e si macchiava del peccato dei Vongola: l’ingenuità. Come posso farla splendere ancora dopo il ghiaccio? > s’interrogò.
Xanxus chiuse il pugno e alzò il capo con aria di sfida.

“Intendi queste?” domandò.

Skull annuì.

 

***

 

Skull si voltò, vedendo Xanxus che stava in piedi davanti a lui.

“Tu sei il Punitore, vero?” domandò.

Skull inarcò un sopracciglio, massaggiandosi il collo. “Sì, e questo lo sai bene”.

Xanxus avanzò.

“Senti, tu sei il padre di Squalo e questo discorso non volevo fartelo prima. Però… Ora che devo combattere per difendere Mammon, che tutti i ragazzi sono in pericolo…

Devo mettermi la coscienza in pace, feccia” disse secco.

Skull rabbrividì, guardandosi intorno con aria preoccupata. < Ho un’improvvisa voglia di scappare > pensò.

“Enrico, Massimo e Federico… Non quelli veri. Quei tre sono miei Varia e stanno benissimo.

Quelli falsi che Timoteo spacciava per suoi figli, anche se non si somigliavano affatto né tra loro né con lui. Li rammenti?” domandò Xanxus.

Skull annuì. “Certo” rispose.

Xanxus gli disse: “Morirono negli anni, quando ero ancora un bambino. Mi diedero la colpa. Tu sai quanto me cosa significa venire incolpati dalla Feccia di essere assassini. Non era vero!

Certo, avevo ucciso, ma quei tre non li ho mai toccati” ringhiò.

Skull abbassò lo sguardo.

< Federico fu il primo a scomparire. Cercava di bulleggiarmi, come quei suoi due finti fratelli, ma non mi ha mai fatto paura. Si vedeva che non ci provava veramente, e spesso anzi mi trattava davvero come un fratello minore. Ripuliva quando spaccavano tutti e mi ascoltava quando gridavo il mio nervoso ai quattro venti.

Man mano che mi affezionavo a Timoteo, che volevo davvero la sua approvazione come padre, ho sperato di poter fare amicizia con quei tre.

Perversamente, ho iniziato a desiderare di avere davvero una famiglia di cui facessero parte.

Federico fu ritrovato mesi dopo la sua scomparsa. Reborn scattò delle foto. Doveva essere il suo addestratore, ma quel ragazzino aveva fallito. Le sue ossa erano accatastate in una fossa. Era stato carbonizzato da un qualche incantesimo, lo riconobbero dai calchi dei denti. Non c’erano tracce e pensarono alla mia fiamma dell’ira.

Dovette salvaguardare l’Onore e sterminarono una famigli, sottoposta a una importante famiglia rivale. Diedero loro la colpa solo perché il loro potere si stava facendo troppo invadente, iniziava a danneggiare gli affari. Timoteo diede l’ordine fingendo di piangere davanti alla tomba di Federico.

Sì, Federico era il migliore tra quei tre. Era tutto sommato onesto e, nonostante la sua lingua fosse tagliente, persino considerabile gentile.
Mi diedero un’arma per proteggermi, in caso un assassino avesse provato ad attaccare anche me, ma fu solo per scena. In realtà mi temevano e con quella pistola in mano mi guardavano con ancor più terrore.

L’unico che credeva nella mia innocenza era Tyr. Non andavamo d’accordo. Quello era un folle senza un braccio con una spada attaccata al moncherino, che gridava e blaterava cose senza senso.

Vorrei urlare a Squalo di riattaccarsi il dannato braccio e cambiare arma perché mi ricorda troppo quel tipo, ma ogni volta lascio perdere > pensò Xanxus.

“Non saprei bene da dove iniziare a parlare, spazzatura. Ho fin troppo da dire” biascicò.

< Massimo fu il secondo a morire. Mi fa ridere pensare che si erano lasciati i loro veri cognomi. Si erano dati i nomi corretti, ma erano stati sciocchi a lasciarsi i cognomi fingendo fossero secondi nomi. Se realmente fossero stati figli di Timoteo il loro cognome sarebbe stato semplicemente Vongola.

Come lo è il mio, tra l’altro: Luigi Vongola.

Massimo fu trovato con più facilità. Era morto annegato, ma non era affogato attaccato a qualche pietra. Lo avevano proprio affogato. Reborn dovette tuffarsi in acqua con maschera, pinne e una macchina fotografica subacquea per fotografarlo.

Mi dispiacque meno per Massimo, ma comunque non fui felice della sua morte. Ogni tanto era stato meno crudele con me. Forse perché aveva paura dei miei calci o che le mie fiamme gli divorassero la sua faccia paffutella. Diverse persone avevano assaggiato entrambe le cose da parte mia. Già, mi difendevo così, senza uccidere.

Forse non volevo morisse solo perché sapevo che le voci contro di me sarebbero peggiore. Fu così, si triplicarono> si disse.

“Tu sai chi li ha uccisi, vero?” domandò Xanxus con tono secco.

Skull rispose a bassa voce: “Non Reborn. Anche se è un hitman incredibile e non avrebbe lasciato tracce, lui li stava davvero allenando”.

< L’ultimo fu Enrico. Fu trovato subito, su un freddo asfalto vicino a Villa Vongola. Per Reborn fu facile immortalare il suo cadavere in una foto.

Enrico sembrava il più forte, ma si sgretolò facilmente come gli altri due. Fu lì che capii che non mi bastava essere forte, ma dovevo essere il più forte.

Quasi a voler fare ricadere la colpa su di me, fu ucciso in uno scontro a fuoco. Fu trivellato di colpi. Nonostante fosse il più odioso, non si meritava quella fine. Non era un tipo sveglio, aveva il viso lungo e la faccia allampanata, mi odiava con tutte le sue forze.

Con la sua morte si scatenò una guerra tra famiglie. Timoteo ripeteva come un disco rotto che sarebbe stato meglio lasciar perdere, per la pace. Tyr fu accusato dell’aver comunque voluto sterminare i possibili responsabili. Come se non si sapesse che la pace del Nono era più sanguinaria della guerra > pensò Xanxus.

“Li hai uccisi tu?” domandò secco.

Skull lo guardò con gli occhi socchiusi. “Se anche fosse non potrei dirtelo, sono ordini dei Vongola”.

“IO SONO UN VONGOLA! VOGLIO SAPERE CHI LI HA UCCISI!” gridò Xanxus, venendo avvolto dalle fiamme dell’ira.

Skull si raggomitolò su se stesso, voltando la testa.

“Sì… Xanxus. Volevano ucciderti... Secondo mi avvertiva quando veniva a sapere di un loro possibile attentato ed io li eliminavo prima. Vuoi odiarmi per questo? Fa pure”.

Xanxus abbassò il capo, pallido in volto.

“Capisco” sussurrò. < Avrò tempo per piangere e disperarmi con Squalo, non adesso >.

“Sappi che ho intenzione di salvare Mammon. Se dovessimo arrivare alle finali, ammazzerò voi altri Arcobaleno con le mie mani, così non dovrò scontrarmi con nessuno dei ragazzi” abbaiò.

Si allontanò con passo veloce.

Skull trasalì, sentendo dei passi e si voltò. “Non lo farà. Il Principe è solo arrabbiato” disse Reborn, avvicinandoglisi.

Skull negò col capo.

“Non è rabbia. Anche se non lo sa, resta sempre un piccolo Cielo invernale che ama il mondo attraverso la meraviglia e che si ferisce quando viene scottato dalle fiamme del tradimento” mormorò.

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: kamy