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Autore: ParoleNelCuore02    05/03/2021    0 recensioni
Breve one shot senza pretese, buttata giù sulle note della playlist Comfort zone di Spotify.
Una storia d'amore come tante. E come in tante storie d'amore, non sempre è facile.
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[Dal testo]
Specchio, luce, musica...
Ingannatori, subdoli, falsi...
Rendono un'immagine attraente un momento prima e rivoltante l'istante dopo.
[...]
Errori.
Ne facciamo tutti prima o poi.
Un errore si paga, ma a un errore si può anche rimediare.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Forgetting

Forgetting


Specchio, luce, musica...
Ingannatori, subdoli, falsi...
Rendono un'immagine attraente un momento prima e rivoltante l'istante dopo.
Il mio riflesso è annebbiato dai vapori della doccia, ma Girls like you in sottofondo dissolve
tutto: sono carina, forse perfino bella.
Poi la musica cambia e Ariana Grande rende tutto più deprimente. Passo una mano sul vetro e
mi tolgo l'umidità dal viso: nulla di che, passabile, indifferente...
Le luci delle specchiera mi disegnano ombre scure sotto gli occhi, ricordo di un'altra notte fuori...a dimenticare.
 
Il vicolo è buio, ma la strada principale è a pochi passi e gli abituali del sabato sera riempiono la
sera di chiacchiere confuse.
Prendo lo specchietto dalla borsa e lo apro: una maschera di colore mi ammicca dalla
superficie lucida. Ho un trucco perfetto, gli abiti giusti, ma la luna rende il mio riflesso spettrale.
Respiro piano e faccio partire una canzone. Attraverso le cuffie mi arriva When the party it's over di Billie Eilish. Perfetta: ora la luce lunare m'illumina in modo provocante e gli ombretti pastello sulle mie palpebre sembrano scintillare.
Chiudo lo specchio ed esco in strada.
 
 
Errori.
Ne facciamo tutti prima o poi.
È stato un errore uscire questa sera, venire in questo locale, prendere quel drink dal sapore
dolciastro.
È stato un errore.
Fissi il fondo del bicchiere dove i cubetti di ghiaccio stanno lentamente annacquando le
ultime gocce di alcool.
Un errore si paga, ma a un errore si può anche rimediare.
Appoggi il bicchiere sul bancone e ti butti in pista.
 
 
Una foto. Stupidamente mi sono dimenticata di cambiare quel blocco-schermo. Una foto.
Due sguardi identici che si specchiano tra loro.
Infilo il cellulare in tasca, accanto allo specchio, cercando di ignorare questa sensazione
opprimente alla bocca dello stomaco. Allungo il biglietto al buttafuori ad entro.
Il caos mi assale.
Odio le discoteche: la musica ti annega, le luci confondono e l'unico riflesso sono gli occhi
giudicanti dei presenti.
Non posso pensarci. Non stasera.
Mi lascio affogare.
Ogni nota mi avvolge e piano piano il mio corpo prende il sopravvento. Ballo lasciando che sia la
musica a condurre.
Dopo un paio di canzoni due mani mi prendono i fianchi e qualcun altro comincia ad annegare
con me. È soffocante, intenso, ...totale.
Sento che potrei davvero farcela, a lasciarmi andare, a dimenticare.
Le luci sono accecanti e io lascio che lo facciano, che diventino una cosa sola con la musica
e il ragazzo che mi avvolge. Affidiamo insieme, sempre più giù, sempre più vicini al fondo.
Sì, ci siamo quasi: ancora poco e poi non ci sarà più nulla. Niente più specchi giudicanti, musica ingannatrice e luci rivelatrici. Solo il nulla e il silenzio.
Ancora più giù, non fermarti.
Ancora più giù.
 
 
Sei sulla porta. Ancora un passo e quell'incubo avrà fine.
Ma dagli errori non si scappa.
Quella voce che ti urla dentro da settimane ti richiama ancora: non scappare; non avere paura.
Ti volti e apri gli occhi, forse per la prima volta da quel giorno.
Apri gli occhi e smetti di scappare.
 
 
Il fondo è a pochi passi. Ancora qualche nota, poi l'ignaro complice segnerà la mia fine.
Ormai non so più dove finisce il mio corpo e dove inizia il suo. È bellissimo. È ciò che voglio. È...
Qualcuno mi prende per il polso e mi strappa dal ragazzo.
Respiro come se non lo facessi da secoli.
 
 
Non molli la presa. Le porti un braccio attorno alla vita e la trascini fuori.
Via da quelle luci, da quella musica, da quegli sguardi.
Lei non parla. Ti segue come se non avesse fatto altro per il resto della vita e questo fa male. Fa
male da morire, perché sai che è colpa tua. Sai che quello è l'errore a cui devi rimediare.
Ti fermi nel parcheggio, lontano dalla folla.
La guardi: due sguardi identici che si specchiano tra loro.
 
 
Mi ero dimenticata.
Mi ero dimenticata quella sfumatura dorata delle sue iridi.
Mi ero dimenticata quella sensazione confortevole che si prova a guardarle.
Mi ero dimenticata la luce sincera di quello sguardo.
 
 
La baci. Perché è l'unica cosa da fare per rimediare al tuo errore.
 
 
Mi ero dimenticata...la musica bellissima del tuo cuore.





 
  
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